settima edizione, 6>11 maggio 1997, al ladro
A Bologna Angelica copia e campiona
La settima edizione di Angelica, con la password “al ladro”, si occuperà di pirati di ieri e di ogi, in una sorta di fiera campionaria del campionamento […]
(Il Giornale della Musica, aprile ’97)
Ladri di suoni, strumentisti per Angelica
Dedicata ai ladri di musica, cioè a tutti coloro che creano riciclando materiali preesistenti, campionando e sezionando e rivoluzionando il concetto stesso di autore […] (Brunella Torresin, la Repubblica, 30 aprile ’97)
Angelica, faro dell’avanguardia
La piccola oasi italiana dell’avanguardia musicale sta crescendo. Da sette anni. In modo lento e paziente, per dare il tempo necessario a tutti i fruitori di musica di abituarsi a quella terra incognita, che, dai tempi della liberalizzazione tonale da ogni sorta di regola, è stata combattuta con tenacia dai difensori delle “buone, vecchie tradizioni”. Il faro, che da sette anni illumina Bologna e vi attira, per poco meno di una settimana, i migliori musicisti e performing artists del mondo è quello di Angelica, cult festival internazionale di musica, giunto alla sua settima edizione, che prosegue con coerenza, entusiasmo e non poche difficoltà di ordine burocratico-economico, il progetto di esplorazione nell’ambito della musica non convenzionale e di ricerca. (Helmut Failoni, l’Unità, 30 aprile ’97)
Angelica, un festival dedicato al “plagio”. In programma anche un convegno su “diritto di creare, di copiare, di ascoltare. Giappone e Canada ospiti d’onore
Quando finiscono tutte le etichette, quando proprio non avete più nessuna paroletta appiccicosa da metterci sopra, è allora che spunta la musica nuova […] Questa musica abituata a circolare dove può e dove trova ospitalità ha da qualche tempo un appuntamento italiano fisso: è Angelica, festival internazionale che si tiene a Bologna all’inizio di maggio e che da sette edizioni rispetta la sua vocazione di raccoglitore di proposte musicali alternative […] Angelica si concluderà con un’improvvisazione collettiva che costituisce ormai una tradizione e insieme l’incognita finale di questa rassegna che, da anni, tiene fede all’impegno di raccogliere e testimoniare quanto di interessante accade in quel mondo musicale che per l’establishment semplicemente non esiste e che pure continua a inventare oggi le sonorità di domani. (Giordano Montecchi, l’Unità, 6 maggio ’97)
Angelica scopre i suoni del crimine. Rumori, sospiri, voci ispirati al mondo del delitto
Si muove sul doppio binario Giappone-Canada, la quarta serata di Angelica[…] (g. g., la Repubblica, 9 maggio ’97)
Chopin? Si campiona
Ad “Angelica” si va comunque per ascoltare, c’è un segno di vita. Che altrove manca dalla notte dei tempi. Teatro pieno come un uovo, successo. (Roberto Verti, il Resto del Carlino, 10 maggio ’97)
Angelica, l’arte diabolica del remix
(Giuseppe De Biasi, il Resto del Carlino, 13 maggio ’97)
Angelica: sul diritto di essere ladri
Da quanti anni è entrata in crisi la nozione di avanguardia musicale? Da quanto tempo avvertiamo lo scricchiolio di quella cosmologia musicale contemporanea che distingue la musica colta da quella incolta? Da parecchio tempo, certamente. molto più recente è invece la consapevolezza che esiste una ricerca, una sperimentazione trasversale al sistema delle caste, un’avanguardia non garantita e spesso fuorilegge e rispetto alla quale i festival di neue Muzik sono salotti esclusivi, ritrovi mondani per accademici annoiati. Angelica, festival bolognese che da sette anni si dedica alle musiche non convenzionali, rappresenta una delle rare occasioni italiane di sondare gli sviluppi, ascoltare novità e misurare il polso di questo cosmo musicale. (Giordano Montecchi, Amadeus, luglio ’97)
Angelica, la musica rubata
La settima edizione di Angelica si è presentata con un sottotitolo interessante: Al ladro. “Al Ladro” è un monito utile per dirottare l’attenzione verso un tipo di musica che non gode sicuramente di gran fama: la musica di ricerca. Settore, questo, che specialmente in Italia cammina nei piani più bassi di attenzione di un pubblico adagiato più nelle grandi e facili produzioni. Ed è qui che Angelica assume una grande importanza facendo da cassa da risonanza per una musica che meriterebbe più spazi […] Il pubblico bolognese mi è sembrato abbia risposto con discreto interesse a questa manifestazione […] Complimenti e in bocca al lupo Angelica! (Alessio Guerra, gli Amici della Musica, giugno ’97)