—-> . . . . . C O R S I i n C O R S O . . . . .
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—> scuola di musica angelica
—> in chiave emotiva
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Implicito in tutte le attività di AngelicA c’è un lungo cammino che inizia con l’esperienza del Festival Internazionale di Musica (attivo dal 1991) per approdare alla creazione del Centro di Ricerca Musicale (nel 2011) e all’apertura della Scuola di Musica Angelica (2019). Nell’arco di questi 30 anni ci è parsa subito evidente l’esistenza di uno scollamento tra le istituzioni deputate all’educazione musicale, che avevano (e forse hanno ancora) un grande bisogno di rinnovamento (come diceva Karlheinz Stockhausen). Si è lavorato quindi sulla diversità, cercando di cambiare le abitudini reciproche (le nostre e le altre), di programmare e fare musica tenendo presente che la formula di AngelicA contiene una ragione sociale. Si sentiva cioè la necessità di rispondere, a più livelli, a quello che accadeva in musica ed è avvenuto in modo naturale: AngelicA possedeva già questa idea di ascolto.
“Aprire” la musica al pubblico e il pubblico alla musica è una delle qualità che AngelicA persegue fin dalla sua fondazione, rifiutando la classificazione in generi, cercando un equilibrio nel presentare le più diverse espressioni musicali del panorama internazionale, che insieme, cosa rara, qui nello stesso contesto, portano ad altre letture e interpretazioni, e svolgendo in questo un ruolo pionieristico; negli anni si è proposta di sensibilizzare il pubblico ma anche le istituzioni e i luoghi deputati alla musica classica e agli altri generi più “definiti”; ha sempre lavorarato con questi contesti (spesso decontestualizzando) stimolando le rispettive programmazioni, cercando di far sì che il pubblico si incontri e valuti la musica come tale, senza pregiudizi; ha sempre pensato che nella comprensione musicale si dovrebbe cercare di rimuovere i confini per far nascere più possibilità espressive, grazie anche alla varietà e qualità specifiche dei luoghi in cui la musica viene proposta – una chiesa, una piazza o un auditorium amplificano aspetti diversi di un concerto e possono mettere in valore differenti livelli di ascolto della musica.
Caratterizza questo cammino l’attenzione a come ci si avvicina alla musica, in tutte le sue forme espressive, non solo come un fatto professionale e di intrattenimento, ma anche per la sua forte valenza emozionale, in grado di avvicinare mondi, culture ed esperienze, portando così il pubblico, tutto il pubblico, ad una maggiore consapevolezza e offrendo una capacità di lettura (del mondo) più aperta.
Con la fondazione del Centro di Ricerca Musicale, è iniziato un percorso in cui la formazione e l’educazione musicale si strutturano in attività più organiche e continuative, cercando di raccontare e trasmettere la propria trentennale esperienza nel mondo della musica di ricerca contemporanea ma anche di capire come trasformare (e far crescere) questa esperienza, grazie alla collaborazione con musicisti e compositori, all’esempio di chi ha tracciato nuovi percorsi espressivi (spesso senza essere compreso e accettato) e con l’aiuto di chi condivide questa idea di scuola, ovvero chi desidera aprirsi alla ricerca portando agli altri il suo mondo, prezioso e degno di considerazione.
Nel 2019, con un progetto che tende a incrementare e sviluppare le attività formative, in un contesto che esprime la necessità sociale di una maggiore integrazione tra la promozione della musica di ricerca attraverso la programmazione artistica e l’educazione all’ascolto e all’espressione musicale creativa, AngelicA ha ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna il riconoscimento di “Scuola di Musica”.
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La Scuola di Musica Angelica nasce per favorire la creatività e le potenzialità di chi si avvicina per la prima volta alla musica e di chi desidera approfondire la propria formazione artistica e si propone di farlo attraverso un approccio che consideri la persona, l’allievo, nella sua interezza e vulnerabilità.
Laboratori e workshop sono spazi per apprendere, ricercare, sviluppare le proprie potenzialità espressive con l’aiuto di artisti della scena musicale italiana e internazionale; spazi per affinare il proprio talento, anche attraverso l’approccio a nuove tecniche di esecuzione e alla grande ricchezza di linguaggi musicali che la musica contemporanea di ricerca offre.
Imparare e insegnare la musica non significa necessariamente dedicarsi solo ad essa ma la musica può diventare una chiave, uno strumento di accesso ad altri nostri talenti, e quindi mestieri o professioni, che anche con l’aiuto della musica possono essere valorizzati e compresi diversamente.
Educazione dal vivo: apprendere attraverso un’esperienza diretta insieme a chi ha fatto o inventato modalità diverse di insegnare e vivere la musica. Suonare insieme a musicisti compositori la loro musica per trovare in modo più immediato l’essenza di quel lavoro che altrimenti si tenderebbe a teorizzare senza comprendere il momento musicale che si vive.
Vivere l’educazione: uscire dalla teoria per vivere quello che ci aspetta, per poi eventualmente rivedere la teoria stessa.
Guida all’ascolto e allo stare in ascolto: il rumore di fondo che ci accompagna può essere spezzato se ci si apre all’ascolto dell’altro e della musica – si diventa più consapevoli e rispettosi di quello che succede, non solo in musica.
L’ascolto del silenzio in quanto denso e ricco di spunti, intriso di idee e suggerimenti creativi e concreti.
Una direzione e un’esperienza che ha comportato diversi rischi (per certi versi come quella di tanti musicisti che solo dopo molti anni sono stati riconosciuti come pionieri della musica) viene qui tradotta e trasmessa ai bambini e ai ragazzi (che spesso si ritrovano a vivere o a percepire quella stessa poca considerazione) alla ricerca di nuovi equilibri tra la musica d’arte e i contesti del sociale, portando con sé elementi di educazione civica, che pare invece dimenticata.
Imparare e insegnare la musica non significa necessariamente dedicarsi solo ad essa ma la musica diventa uno strumento di accesso ad altri nostri talenti.
Dalle parole alla musica e al movimento che la musica stessa crea, per spostare, quando possibile dissolvere, inibizioni, chiusure, “paure”, per salire così più sciolti dentro al nostro cammino e portando il più possibile alla luce il campo espressivo e pratico, evidenziando qualità e fragilità, accrescendo così la propria autostima.
Le docenti e i docenti hanno molti anni di esperienza nel settore formativo e nello spettacolo con ruoli e ambiti multicolori e hanno vissuto in prima persona alcune delle problematiche legate alle tematiche esposte.
Saranno diverse anche le collaborazioni “esterne”, con professionisti del mondo dell’arte e della musica (italiana e internazionale), per spaziare e aprirsi al mondo di “fuori” e all’ascolto di quello che si presenta come fosse quasi la prima volta.
La priorità è quella di creare, insieme agli allievi, senza dare strutture fisse preordinate, ma non per forza svincolate dall’Accademismo storico.
L’esistenza è la scuola che frequentiamo tutti i giorni, e quello che incontriamo e pratichiamo può essere di aiuto per affrontarla, per cambiarla, per renderla, attraverso percorsi meno convenzionali, più viva.
l’esperienza di AngelicA nel corso di 30 anni (nel 2020) ci ha portato a svolgere, all’inizio in modo quasi inconsapevole, anche il ruolo di educatori e divulgatori (qualcuno ha scritto: “AngelicA ha fatto scuola…..”) —>
la Scuola di musica AngelicA (per tutte le età) vuole incoraggiare un’educazione e una comprensione musicale emozionale, che attraversa le teorie ma non vi rimane aggrappata, tesa a rimuovere i confini e a offrire una visione più ampia del processo creativo e della sua espressione —> …..
alcuni dei percorsi svolti fino ad ora —> piccolo coro angelico (laboratorio corale per ragazzi e bambini indirizzato alla ricerca vocale a cura di Giovanna Giovannini, Silvia Tarozzi, Gloria Giovannini) —> liberare la voce – esprimersi in musica (laboratorio sulla voce di Cristina Zavalloni) —> la stanza mancante – la voce radicata (incontri individuali con Giovanna Giovannini) —>voci dall’aldilà (una rassegna di film su compositori e musicisti scomparsi a cura di Walter Rovere) —> molteplici i laboratori con compositori e musicisti —> incontri & ascolti (incontri ravvicinati con musicisti e compositori e ascolti di materiale musicale inedito degli stessi) —> i quaderni di angelica (visioni di musicisti e musicologi e saggi su temi che affliggono la musica) —>
alcuni progetti in divenire —> costruire un concerto! laboratorio e performance corale (voci e strumenti) per bambini e ragazzi tra i 9 e i 14 anni —> costellazione del coro percorso di canto corale ed esplorazione vocale per gli allievi delle scuole di danza e teatro —> disegnare il suono laboratorio per la creazione e l’interpretazione di partiture grafico-musicali —> un canto dal futuro i bambini cantano la Resistenza partigiana —> cantare il suono della mia città ogni città è un organo, un’orchestra, un coro polifonico di voci e strumenti inconsapevoli, laboratorio per una documentazione e ricomposizione sonora corale della città —> incontro & ascolto prendendo spunto dalla trentennale esperienza di AngelicA, e dei suoi incontri & ascolti con compositori e musicisti, ribaltiamo i ruoli ed il protagonista diventa l’allievo che esprime se stesso attraverso ascolti musicali, punto di partenza per fornire nuovi elementi: una guida all’ascolto —> giovani compositori scompongono concorso per compositori che invitati a scomporre trovano altre musiche —> fonici futuri si può accordare un pianoforte e si potrebbe dire che si può accordare uno spazio, dove poi si terrà un evento che andrà amplificato; si entra in relazione con lo spazio e poi si costruire il suono per l’evento dal vivo con gli strumenti che abbiamo a disposizione oggi —> educazione dal vivo – vivere l’educazione fare esperienza diretta e in ambito lavorativo professionale, dei temi che riguardano la musica, il concerto e la sua dimensione organizzativa
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s (((m))) a —> scuola di musica angelica
dischiudere/svelare —>
offrire —>
cercare/trovare —>
accorgersi e riconoscere il momento creativo che si svolge dentro di noi —>
i nostri indirizzi sono diversi ma insieme troviamo cose insperate —>
rompiamo i giochi e li aggiustiamo —>
vogliamo essere vulnerabili —>
costruiamo senza cercare forme, vorremmo inventarle —>
una lente di ingrandimento per leggere gli interstizi —>
una chiave emotiva per cercare di aprirsi a qualità ancora nascoste e sollecitare quelle più visibili —>
è una questione di equilibri sottili e per sottili forse si intende qualcosa di insondabile —>
la musica rimuove —>
musica nostra medicina —>
cerca il contatto e cerca di rispettare il tempo nel suo svolgersi —>
riflettere la propria immagine dentro una dimensione in divenire —>
sensibile al suono —>
(suono/emozione) —>
Io chiamo l’idea melodia. L’idea è il più celato atto religioso che avvenga in un corpo umano.
Ornette Coleman (dal testo scritto per AngelicA, “Concerti Contemporanei: Ornette Coleman – un’idea armolodica”, ottobre 2006)
si plasma e ci si trasfigura —>
ci sentiremo soli tante volte ma impareremo a riconoscere i richiami che vengono da dentro e da fuori —>
non importa se ciò che hai trovato non è corrisposto, è uno stimolo a ritrovarsi —>
potrebbe essere che quello che era sarà —>
è quello che cerchiamo? —>
se non fosse quello, troveremo ció che intimamente forse speriamo —>
sguardo & stupore —>
aiutaci a camminare (con te) —>
le strade sono aperte —>
ci stiamo lavorando —>
—> …..
massimo simonini (agosto 2019)
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s (((m))) a —> scuola di musica angelica
opening up/revealing —>
offering —>
searching/finding —>
realising and recognising the creative moment that is unfolding within us —>
we move in different directions, but together we find unhoped-for things —>
we break toys and we repair them —>
we want to be vulnerable —>
we build without looking for forms, we would like to invent them —>
a magnifying glass to read between the interstices —>
an emotional key to try and open up to qualities that are still hidden and stimulate the most visible ones —>
it’s a matter of subtle equilibriums, and by subtle we mean perhaps something unfathomable —>
music removes —>
music our medicine —>
search for contact and try to be respectful of time in its unfolding —>
reflecting one’s own image in a constantly evolving dimension —>
sensitive to sound —>
(sound/emotion) —>
I call melody the idea. The idea is the closest religious action in a human body.
Ornette Coleman
(from a text written for AngelicA, “Concerti Contemporanei: Ornette Coleman – un’idea armolodica”, october 2006)
we shape things and it transfigures us —>
we will feel lonely many times but we will learn to recognise the signals coming from within and without —>
it doesn’t matter if what you find is reciprocated, it is an encouragement to find oneself again —>
maybe what we envisioned will come to fruition —>
is it what we are looking for? —>
if it weren’t it, we will find what perhaps we hope for deep inside —>
gaze & amazement —>
help us walk (with you) —>
the paths are open —>
we are working on it —>
the experience of AngelicA over the course of 30 years (in 2020) led us to play, at first almost unconsciously, the role of educators and disseminators (someone once wrote: “AngelicA has taught many a lesson.”) —>
the AngelicA Music School (for all ages) aims at encouraging an emotional musical education and understanding, which bridges across theories but does not cling to them, aiming instead at removing boundaries and offering a broader view of the creative process and its expression —>
some of the directions so far explored —> piccolo coro angelico – “little angelic choir” – choral workshop for young adults and kids focused on vocal research, led by Giovanna Giovannini, Silvia Tarozzi, Gloria Giovannini —> liberare la voce – esprimersi in musica – “freeing the voice – expressing oneself in music” – a vocal laboratory by Cristina Zavalloni —> la stanza mancante – la voce radicata – “the missing room – the rooted voice” – individual sessions with Giovanna Giovannini —> voci dall’aldilà – “voices from the afterlife” – a series of films about late composers and musicians, curated by Walter Rovere —> numerous workshops with composers and musicians —> incontri & ascolti – close encounters with musicians and composers, where participants listen to their unpublished musical material —> i quaderni di angelica – “the angelica notebooks” – collections of essays written by musicians and musicologists about crucial topics in the world of music —>
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massimo simonini (august 2019)
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per informazioni
051 240310
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