A n g e l i c A 2 6
ventiseiesimo anno – m o m e n t o m a g g i o
Bologna, Modena
5>8 + 12 + 14>15 + 18 + 20>22 + 24>28 maggio 2016
>—> quaderno di AngelicA 26 – 2016
( r ) U M O R I
…veniamo da una stagione di concerti del Centro di Ricerca Musicale (fondato da AngelicA nel 2011) che ha presentato soprattutto il lavoro di molti musicisti italiani la cui ricerca spaziava in molteplici direzioni, al limite di una “spersonalizzazione”, anche necessaria forse, di AngELICA…
è possibile vivere la musica senza rientrare nella categoria-e?
la forma consola, la musica ri-muove….
si è parlato di superamento dei generi musicali (chi prima, chi dopo; non importa o poco importa) e poi ci si ritrova a una sorta di consolidamento (trasformato?) dei generi…
è interessante, pare un errore ciclico (le generazioni cambiano e si assiste in forma diversa allo stesso problema), forse è necessario, e riguarda tanti mondi, non solo la musica…
paura di perdersi, necessità di ripararsi…
è anche nel perdersi che ci si ritrova ma è importante trovare riparo, sostegno…
abbiamo parlato di musica, di tante musiche, e adesso parliamo anche di tanti musicisti, era implicito prima ma adesso è amplificato…
(Testo di presentazione della Stagione 2015>2016 – secondo anno)
A costo di critiche talvolta vuote, talvolta importanti perchè risvegliano qualcosa che potrebbe perdersi nel caos delle cose (tante a cui far fronte e a cui pensare), si delinea un percorso dove si intrecciano mondi (non solo musicali) molto distanti tra loro e dove si intrecciano pubblici diversi (con molte persone che per la prima volta scoprono il Centro di Ricerca Musicale – Teatro San Leonardo osservando con stupore le cupole illuminate e cangianti, e qualche volta chiedendo: c’è un uccellino in sala? Forse? No, è il canto degli uccelli che, pianissimo, ci accompagna prima dell’inizio dei concerti)…
…cerchiamo di portare in luce, attraverso il lavoro di molti musicisti e curatori (dei molti concerti), musica al di fuori dei concorsi di generi e di spazi nei quali pare si debba appartenere a qualcosa, alle forme correnti…
Sentiamo la responsabilità di uno spazio – Centro di Ricerca Musicale – che è in relazione con le realtà affini e con quelle che non sembrano tali, come anche con le istituzioni musicali della città e in particolare con il Conservatorio e il Teatro Comunale che si dimostrano oggi, più che in passato, pronti ad affrontare dinamiche della musica (che in altri paesi si praticano da tempo) che riguardano non solo l’ascolto della diversità (accogliere musiche diverse con maggior naturalezza) ma anche la musica come motivo di crescita collettiva, come che ci sia maggiore consapevolezza sulle necessità del momento: attraverso determinate esperienze incrociate (dove non si sa bene di cosa si tratta ma ci si affida all’altro) si possono compiere passaggi importanti, non solo in campo musicale…
Abbiamo ascoltato musica fragile (per ingenuità e inesperienza? o forse perché non l’abbiamo accolta e compresa?) accanto a musica forte e a volte ció che sembrava portare più freschezza sembrava stare nel mezzo, tra quell’ingenuità e forza espressa da quelle musiche.
Il quadro che risulta dall’insieme dei concerti in stagione sembra ristretto se pensiamo al Festival e alla sua dimensione, ma solo per il fatto che quel quadro si compie ci apre a nuove possibilità e a nuovi sistemi…
…trasmissione del sapere E del sentimento.
Abbiamo sacrificato (è necessario) il successo (scontato?) di alcuni concerti che avremmo potuto fare, per qualcosa che prova ad andare al di là della musica (in quanto anche genere) ma cerca di raccogliere l’umanità che si svolge dietro a un processo per arrivare alla musica.
…poi c’è anche il mistero dell’affluenza (e degli affluenti), in un contesto di una città (Bologna) inondata di musica dove per avere pubblico in questo tempo serve una cosa piuttosto che un’altra ma farle entrambe è cosa buona.
Scriveva Mario Zanzani nel 1991 (anno di nascita di AngelicA):
Le finalità di Angelica sono programmaticamente volte a ignorare gli steccati che dividono la musica in tante famiglie; vogliamo considerare i fatti musicali come unici, propri, al di là della loro appartenenza a generi o stili.
La stagione culmina nel “momento maggio” del Festival, finestra internazionale, qualche volta universale quando qualcosa riesce, al di là delle aspettative, a diventare musica e non solo buona forma musicale.
AngelicA 26 inizia con quello che vent’anni fa sarebbe già stato un festival di per sè, ma che adesso anche per necessità (e per motivi tecnici – il ministero chiede un minimo di 15 borderò, seppure per il triennio 2015>2017 ha ritenuto AngelicA non degna del suo contributo e ci siamo trovati a fare ricorso al Tar) si compone di molti altri concerti. Il festival nel festival: i 4 giorni a cura di John Duncan sono un’escursione tra le foreste dell’essere con le sue diramazioni, esistenze.
Nel corso di un mese passiamo attraverso le esperienze più diverse fino alle estremità.
Da quasi 15 anni continua la collaborazione con il Festival l’Altro Suono (Fondazione Teatro Comunale di Modena) nella realizzazione di eventi speciali: Fred Frith sarà il protagonista di 4 appuntamenti che coinvolgono anche altre forze (il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna) che si sono coordinate per questa nuova coproduzione.
Da qualche anno la collaborazione con il Conservatorio di Bologna si è intensificata ed è più creativa: si realizzano progetti trasversali che attraversano il programma del Festival, e dal 2015 prende il via anche “Angelica orchestrA”, un insieme di musicisti (professionisti, docenti, studenti) diretti da Domenico Caliri, eseguono programmi musicali avventurosi, anomali e improbabili (proposti da AngelicA) e che rappresentano per gli studenti anche un momento didattico diverso, per la musica che viene eseguita ma anche per il misurarsi di volta in volta con compositori e musicisti fondamentali del panorama musicale internazionale che sono presenti alle prove e al concerto.
Dal 1992 si svolge la coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna: AngELICA propone un programma particolare, con ospiti speciali, di musiche per l’esecuzione dell’Orchestra del Teatro Comunale, diretta quest’anno da Tonino Battista, che chiude il Festival con un concerto alla Basilica dei Servi.
Progettare AngelicA non vuol dire sapere come sarà, vuol dire aprirsi alle possibilità espressive sperando di suscitare sentimenti ed emozioni che muovendosi ci offrono rinnovati sguardi, con quegli elementi che promettono l’altrove, con la palestra-pensiero-prova per sperimentare la scuola e verificarla in altro contesto consegnando altre possibilità, e con l’idea che anche se appartieni a quel mondo ne esiste un altro.
Siamo al limite della rappresentazione della diversità (come insieme di espressioni di chi cerca di fare, ci prova o ci riesce). Gli stessi soggetti che altre volte si sono compiaciuti, qui, presi invece dal senso di non appartenenza – soprattutto ideologica? – spaesante e che non conferisce un risultato diretto, ma mostra anche i problemi e ci porta a riuscite inaspettate o più reali (nel senso di concrete e vere), scoprono il suono come non era stato previsto, eravamo (musici e ascoltatori) impreparati.
…grazie alle cure sonore e musicali…
…grazie anche ai curatori: John Duncan, Fred Frith, Giorgio Occhipinti, Marc Monnet, Luca Vitali, Pierre-Antoine Badaroux, Sébastien Beliah, Philip Corner, Walter Rovere, Enrico Bettinello…
La musica non esiste. Tutt’al più è un’illusione. (Misha Mengelberg – dai programmi di concerti di “Pinto Tonics n+1”)
uh!
Massimo Simonini
giovedì 5 maggio 2016 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
Ellen Fullman (Stati Uniti, 1957)
The Watch, reprise (2015); per long string instrument prima italiana
Ellen Fullman long string instrument (lungo strumento a corde)
musiche di Ellen Fullman
a cura di John Duncan
venerdì 6 maggio 2016 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA ()
> Ellen Fullman + Konrad Sprenger (Stati Uniti, Germania) prima italiana
Ellen Fullman (Stati Uniti, 1957) / Konrad Sprenger (Germania, 1977)
The Woodpecker, the Hawk and the Hummingbird (2016);
per long string instrument e chitarra elettrica digitalmente automatizzata
prima assoluta
Ellen Fullman long string instrument (lungo strumento a corde);
Konrad Sprenger computer, chitarra elettrica multicanale
musiche di Ellen Fullman, Konrad Sprenger
a cura di John Duncan
() con il patrocinio del Goethe-Institut Mailand
sabato 7 maggio 2016 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
France Jobin (Canada, 1958)
Séquence B (2016); per registrazioni sul campo processate, elettronica
prima assoluta
France Jobin elettronica, registrazioni sul campo processate
musiche di France Jobin
> James Hamilton (Canada) prima apparizione italiana §
James Hamilton (Canada, 1969)
Contagious Spaces (2016); per organo, elettronica prima assoluta
James Hamilton organo, elettronica
musiche di James Hamilton
> Carine Masutti (Francia) prima apparizione italiana X
Carine Masutti (Francia, 1957)
Ho! Charon! (2016); per elettronica prima assoluta
Carine Masutti elettronica
musiche di Carine Masutti
immagini video di Lucie Van Der Elst
a cura di John Duncan
§ con il sostegno del Conseil des Arts du Canada
X un certain regard… un progetto di AngelicA; nell’ambito di La Francia in scena, stagione artistica dell’Institut français Italia realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut français Italia e del Ministère de la Culture et de la Communication, della Fondazione Nuovi Mecenati, della Sacem Copie Privée, della Commissione europa (Europa Creativa) e del Ministero dell’Istruzione italiano dell’Università e della Ricerca – Afam (MIUR – Afam)
domenica 8 maggio 2016 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Guds Söner – The Sons of God TABLETALK (Svezia) prima italiana ^
Leif Elggren voce, nastri, teatro; Kent Tankred voce, nastri, teatro
musiche e movimento di Leif Elggren, Kent Tankred
> John Duncan + Coro Arcanto TERRA AMARA (Stati Uniti, Italia) prima assoluta
John Duncan (Stati Uniti, 1953)
STAY ALIVE (2013); per voce sola prima assoluta
Pere Ubu (Stati Uniti, 1953)
DARK (1978); per voce solista e coro prima assoluta
Dr. John (Stati Uniti, 1940)
WALK ON GILDED SPLINTERS (1969); per voce solista e coro prima assoluta
John Duncan (Stati Uniti, 1953)
RED SKY (2013); per voce solista e coro
Coro Arcanto:
soprani Anna Mele, Chiara Passini, Giulia Renda, Elisabetta Miranda, Emilia Rubbi,
Federica Riva, Gloria Guerra, Nadia Giogoli, Simonetta Gamberini, Vania Cappi;
contralti Cinzia Russillo, Cristina Cipriani, Franca Chiesa, Francesca Bruni,
Gloria Giovannini, Lea Oppeheim, Lidia Atti, Lucia Cutti, Michela Calizzi,
Patrizia Giovannini, Rossana Franchi, Valeria Giuliani;
tenori Carluccio Poggioli, Egidio Bellusci, Fabio Santachiara,
Giorgio Finzi, Marco Martino;
bassi Alessandro Poli, Giorgio Franceschi, Mauro Caldari, Nicolas D’Anna, Nicolò Masi
John Duncan voce
Giovanna Giovannini direttore
Gloria Giovannini coordinamento
musiche e testi di John Duncan, Pere Ubu, John Creaux aka Dr. John
arrangiamenti di John Duncan, Giovanna Giovannini
a cura di John Duncan
^ con il patrocinio dell’Ambasciata di Svezia
giovedì 12 maggio 2016 – dalle ore 10 alle ore 13 – Conservatorio “G. B. Martini” – BOLOGNA //
> Fred Frith This moment is not the same: listening, hearing, and letting go (Inghilterra)
Questo momento non è lo stesso: ascoltare, sentire, e lasciar andare
workshop di Fred Frith
la frequenza al workshop è aperta a tutti previa iscrizione al Conservatorio;
l’iscrizione per gli studenti del Conservatorio è gratuita, per gli esterni il costo è di 50 €;
per informazioni e iscrizioni: 051.221483 – info.masterclass@consbo.it
a cura di Fred Frith
// Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna, Laboratorio Incroci e corso di Musica Applicata in collaborazione con AngelicA; nell’ambito del progetto regionale di AngelicA in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono; con il sostegno di Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna
giovedì 12 maggio 2016 – ore 19 – Conservatorio “G. B. Martini” / Sala Bossi – BOLOGNA ///
> Fred Frith SOLO (Inghilterra)
Fred Frith chitarra elettrica, oggetti, voce
musiche di Fred Frith
/// AngelicA in coproduzione con il Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna, Laboratorio Incroci e corso di Musica Applicata; nell’ambito del progetto regionale di AngelicA in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono; con il sostegno di Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna
sabato 14 maggio 2016 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA ////
> Angelica orchestrA FFF / For Fred Frith – Domenico Caliri direttore (Italia, Turchia)
prima assoluta
Fred Frith (Inghilterra, 1949)
Rifka (1989); da Allies (Music for Dance Volume 2)
Indicator (1990); da AngelicA 1992 (con Que d’la Gueule)
For You (1991); da AngelicA 1992 (con Que d’la Gueule)
Fingers (1990); da registrazione video (con Que d’la Gueule)
Person To Person (1984); da Cheap at Half the Price
Walking Song (1983); da Cheap at Half the Price
Fin Tragique Flottent Les Petits Morceaux (1989); da Dropera
Allez, On Danse (1988); da Dropera
Backroom (2005); da Eye to Ear
Love Parade (2005); da Eye to Ear III
Domaine de Planousset (1979); da Speechless
The As Usual Dance Toward The Other Flight To What Is Not – Part 3 (1989);
da Step Across The Border
Sadness, Its Bones Bleached Behind Us (1986); da The Technology of Tears
Donuts (1988); da The Top of His Head
Gus Escapes (1988); da The Top of His Head
Questions and Answers (1988); da The Top of His Head
Ahead in the Sand (1981); da Speechless
Title Theme – Conclusion (1988); da The Top of His Head
Angelica orchestrA:
Daniele D’Alessandro sax alto; Canio Coscia sax tenore; Daniele Negrini violino;
Michele Foresi viola; Başak Canseli Çifci violoncello; Michele Maccarini tastiere,
campionamenti; Cecilia Stacchiotti tastiere, campionamenti; Walter Zanetti chitarra
elettrica, chitarra classica; Daniele Faraotti chitarra elettrica, chitarra acustica;
Tiziano Zanotti basso elettrico; Lorenzo Amoroso batteria, percussioni, percussioni
elettroniche
Domenico Caliri direttore
musiche di Fred Frith; trascrizioni e arrangiamenti di Domenico Caliri
progetto commissionato da AngelicA
//// una produzione di AngelicA; con la collaborazione del Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna, Laboratorio Incroci e corso di Musica Applicata; nell’ambito del progetto regionale di AngelicA in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono; con il sostegno di Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna
domenica 15 maggio 2016 – ore 21 – Teatro Comunale Luciano Pavarotti – MODENA ° §
> Fred Frith & The International Occasional Ensemble (Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Italia)
Remix: 34 friendly gestures for AngelicA and l’Altro Suono prima assoluta
Fred Frith (Inghilterra, 1949)
saranno eseguiti, ricreati e ri-contestualizzati movimenti ed estratti dai seguenti lavori:
Seven Circles (1995); per pianoforte
commissionato da Time Festival, Gent – per Daan Vandewalle prima italiana
Doppelganger (1996); per oboe
da Shortened Suite – commissionato da CaDance, Den Haag
– per la coreografia di Paul Selwyn Norton prima italiana
Friendly Gestures (2004); per qualsiasi numero di musicisti
commissionato da E.A.R. Unit, Los Angeles prima italiana
Water Stories (2007); per violino, violoncello, clarinetto, pianoforte, percussioni
commissionato da Hebrides Ensemble, Glasgow prima italiana
Small Time (2009); per quartetto di percussioni
commissionato da SoPercussion, New York prima italiana
Rocket Science (2014); per viola, clarinetto, chitarra elettrica, percussioni, tastiere
commissionato da Paul Dresher Ensemble / Electro-Acoustic Band, San Francisco
prima italiana
What Happens (2015); per quartetto di percussioni e pianoforte preparato
commissionato da Percussion Art Ensemble Bern e Karin Jampen, Bern prima italiana
Woulda Coulda Shoulda (2016); per viola
commissionato da AngelicA – per Garth Knox prima assoluta
The International Occasional Ensemble:
Gerður Gunnarsdóttir violino; Garth Knox viola; Claudio Puntin clarinetto,
clarinetto basso; Karin Jampen pianoforte, pianoforte preparato, tastiere;
Fred Frith chitarra elettrica; Daniela Cattivelli elettronica;
Percussion Art Ensemble Bern:
Daniel Scheidegger percussioni; Ferdinand Heiniger percussioni;
Oliver Schär percussioni; Peter Fleischlin percussioni
musiche di Fred Frith
a cura di Fred Frith
progetto commissionato da AngelicA
° una coproduzione di AngelicA, Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono, con il sostegno di Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura,
Comune di Bologna
§ con il sostegno di Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura
mercoledì 18 maggio 2016 – 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA X
> Joëlle Léandre + Giorgio Occhipinti EUROPEAN DUO (Francia, Italia) prima italiana
Joëlle Léandre contrabbasso, voce; Giorgio Occhipinti pianoforte
musiche di Joëlle Léandre, Giorgio Occhipinti
a cura di Giorgio Occhipinti
X un certain regard… un progetto di AngelicA; nell’ambito di La Francia in scena, stagione artistica dell’Institut français Italia realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut français Italia e del Ministère de la Culture et de la Communication, della Fondazione Nuovi Mecenati, della Sacem Copie Privée, della Commissione europa (Europa Creativa) e del Ministero dell’Istruzione italiano dell’Università e della Ricerca – Afam (MIUR – Afam)
venerdì 20 maggio 2016 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA X
> Marc Monnet Portrait (Francia, Grecia) prima italiana
Marc Monnet (Francia, 1947)
Imaginary travel (1996); I. Safeway; II. The Cowbells; III. Flammable;
IV. Landscape; V. Between; VI. Lovely Louise; VII. Interior; VIII. Hot springs;
per pianoforte e live electronics prima italiana
Bibilolo (1997/2000); I. Handwurst; II. Pickled-Herring;
III. Chimpanz de Capelin; IV. Pantalon; V. Jean Potage; VI. Triboulet;
VII. Jack Pudding; VIII. Jean Farine; IX. Pagliaccio; X. Jimmy Warner;
XI. Bobèche; XII. Galimafrée; XIII. Chocolat; XIV. Chico, fou du roi;
per 6 percussioni elettroniche – versione per 6 tastiere midi prima italiana
Laetitia Grisi tastiere; Julien Martineau tastiere;
Stéphanos Thomopoulos pianoforte, tastiere;
Thierry Coduys live electronics, regia del suono
musiche di Marc Monnet
a cura di Marc Monnet
X un certain regard… un progetto di AngelicA; nell’ambito di La Francia in scena, stagione artistica dell’Institut français Italia realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut français Italia e del Ministère de la Culture et de la Communication, della Fondazione Nuovi Mecenati, della Sacem Copie Privée, della Commissione europa (Europa Creativa) e del Ministero dell’Istruzione italiano dell’Università e della Ricerca – Afam (MIUR – Afam)
sabato 21 maggio 2016 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA ()
> Tim Hodgkinson + Thomas Lehn + Roger Turner KONK PACK (Inghilterra, Germania)
Tim Hodgkinson lap steel guitar, elettronica, clarinetto;
Thomas Lehn sintetizzatore analogico; Roger Turner batteria, percussioni
musiche di Tim Hodgkinson, Thomas Lehn, Roger Turner
() con il patrocinio del Goethe-Institut Mailand
domenica 22 maggio 2016 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA ∆
> SPUNK (Norvegia) prima italiana
Maja Solveig Kjelstrup Ratkje voce, elettronica; Hild Sofie Tafjord corno francese,
elettronica; Lene Grenager violoncello; Kristin Andersen tromba, flauto
musiche di SPUNK
a cura di Luca Vitali
∆ con la collaborazione della Reale Ambasciata di Norvegia
martedì 24 maggio 2016 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA X
> Ensemble HODOS + Philip Corner LIFEWORK: A UNITY (Francia, Stati Uniti)
prima apparizione italiana
Philip Corner (Stati Uniti, 1933)
gamelan Delicate Computations (1982); per qualsiasi tipo e numero di strumenti
– versione per tromba, trombone, sax alto, violoncello, contrabbasso, percussioni,
pianoforte e musica elettronica preregistrata prima italiana
Compare with “Exquisitely Sloppy OM” (circa 1970); per qualsiasi tipo e numero
di strumenti – versione per tromba, trombone, sax alto, violoncello, contrabbasso
prima italiana
Punkt (1961); per qualsiasi tipo e numero di strumenti – versione per violoncello,
contrabbasso, percussioni, pianoforte prima italiana
wHoly Trinitye (2016, made especially for AngelicA); per qualsiasi tipo e numero di
strumenti – versione per ensemble prima assoluta
Chopin Prelude, II: “The F# section in the middle of the D Major Prelude of
Chopin as a revelation” (1969); per qualsiasi tipo e numero di strumenti
– versione per tromba, trombone, sax alto, violoncello, contrabbasso, percussioni,
pianoforte prima italiana
Ensemble HODOS:
Pierre-Antoine Badaroux sax alto; Félicie Bazelaire violoncello;
Sébastien Beliah contrabbasso; Fidel Fourneyron trombone; Brice Pichard tromba;
Roméo Monteiro percussioni;
+ Philip Corner pianoforte
musiche di Philip Corner
a cura di Philip Corner, Pierre-Antoine Badaroux, Sebastien Beliah
X un certain regard… un progetto di AngelicA; nell’ambito di La Francia in scena, stagione artistica dell’Institut français Italia realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut français Italia e del Ministère de la Culture et de la Communication, della Fondazione Nuovi Mecenati, della Sacem Copie Privée, della Commissione europa (Europa Creativa) e del Ministero dell’Istruzione italiano dell’Università e della Ricerca – Afam (MIUR – Afam)
mercoledì 25 maggio 2016 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA ∆∆
> Michael Pisaro + Reinier Van Houdt (Stati Uniti, Olanda) prima italiana
Michael Pisaro (Stati Uniti, 1961)
entre-moments : constellations & the earth and the sky (2005/2006);
per pianoforte e onde sinusoidali prima europea
White Metal (Grey Series Nr. 2) (2012/2013); per due musicisti prima italiana
Reinier Van Houdt pianoforte, sintetizzatore, registrazioni sul campo, radio, campionamenti;
Michael Pisaro onde sinusoidali, registrazioni sul campo, elettronica
musiche di Michael Pisaro
a cura di Walter Rovere
∆∆ con la collaborazione dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi
giovedì 26 maggio 2016 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA ØØ
> Rob Mazurek Land Of Spirals (Stati Uniti, Italia) prima assoluta
Rob Mazurek cornetta, elettronica, direzione;
Francesco Chiapperini sax alto, flauto, clarinetto basso; Alberto Collodel clarinetto,
clarinetto basso; Simone Massaron chitarra elettrica; Pasquale Mirra vibrafono;
Tony Cattano trombone; Luca Pissavini contrabbasso; Bernardo Guerra batteria
musiche di Rob Mazurek
a cura di Enrico Bettinello
progetto commissionato da Novara Jazz
ØØ una produzione di Novara Jazz in collaborazione con AngelicA
venerdì 27 maggio 2016 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> MEV 50 – Musica Elettronica Viva + Pauline Oliveros (Stati Uniti)
Symphony 106 (The River) prima assoluta
Alvin Curran tastiere, shofar, campionamenti, oggetti;
Frederic Rzewski pianoforte, voce, oggetti, elettronica;
Richard Teitelbaum tastiere, campionamenti, piccoli strumenti;
+ Pauline Oliveros V-Accordion (fisarmonica digitale)
musiche di Alvin Curran, Frederic Rzewski, Richard Teitelbaum, Pauline Oliveros
sabato 28 maggio 2016 – ore 17 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA ^^
> Piccolo Coro Angelico MOMENTO SAGGIO
+ Vincenzo Vasi e allievi della classe di percussioni del Conservatorio “G. B. Martini”
Giovanna Giovannini direzione; Silvia Tarozzi direzione;
Gloria Giovannini coordinamento;
Piccolo Coro Angelico + Vincenzo Vasi voce, theremin, giocattoli;
Irene Cavalieri percussioni *; Marco Cerullo percussioni *; Stefano Forlani percussioni *;
Christben Mootoosamy percussioni *; Guglielmo Palaferri percussioni *;
Edoardo Samain percussioni *; Simone Santi percussioni *
* Allievi della classe di percussioni del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
Professore Giuseppe Pezzoli; Gianpaolo Salbego coordinamento
Il Piccolo Coro Angelico conclude la sua quinta stagione. Il laboratorio ha visto impegnati bambini e ragazzi tra i 4 e i 13 anni che hanno lavorato sulla musica e sulla vocalità con particolare attenzione alla composizione di testi e musiche originali. Il Centro di Ricerca Musicale – Teatro San Leonardo si è trasformato, durante i laboratori, in uno spazio privilegiato di esplorazione sonora: con le voci i bambini ne hanno sperimentato le qualità acustiche, le forme, i volumi, componendo – improvvisando un canto spazializzato, una musica nel e per lo spazio. I più piccoli hanno composto canzoni partendo da partiture grafiche da loro stessi disegnate. Il repertorio su cui si è lavorato comprende alcuni Madrigali diMoondog (musicista di cui il 26 Maggio 2016 ricorre il centenario della nascita), canzoni di Tristan Honsinger, testi e idee drammaturgiche di Ermanno Cavazzoni, arrangiamenti e ricomposizioni di temi tradizionali e di Laude del 1200 (dal Laudario di Cortona). Il Coro sarà accompagnato dal vocalist e polistrumentista Vincenzo Vasi e da un gruppo di allievi della classe di percussioni del Conservatorio di Bologna, coi quali i bambini hanno condiviso durante l’anno una parte del percorso musicale.
^^ con il sostegno della Fondazione del Monte; con la partecipazione del Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna
sabato 28 maggio 2016 – ore 20.30 – Basilica di Santa Maria dei Servi – BOLOGNA Ø
> Orchestra del Teatro Comunale di Bologna – Tonino Battista direttore
+ Pauline Oliveros + IONE (Italia, Stati Uniti) prima assoluta
Philip Corner (Stati Uniti, 1933)
wHoly Trinitye (2016, made especially for AngelicA); per qualsiasi tipo e numero di
strumenti – versione per orchestra prima assoluta
James Tenney (Stati Uniti, 1934-2006)
CRITICAL BAND (1988/2000) per 16 o più strumenti a suono continuo
– versione per orchestra prima italiana
Pauline Oliveros (Stati Uniti, 1932)
FOUR MEDITATIONS FOR ORCHESTRA (1996);
I. From Unknown Silences (1996); II. The Tuning Meditation (1971);
III. Interdependence (1997); IV. Approaches and Departures (1995);
versione per fisarmonica digitale (V-Accordion), voce, orchestra prima italiana
Philip Corner (Stati Uniti, 1933)
wHoly Trinitye in an expanded version (2016, made especially for AngelicA);
per qualsiasi tipo e numero di strumenti – versione per orchestra prima assoluta
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Tonino Battista direttore
Pauline Oliveros V-Accordion (fisarmonica digitale)
IONE voce, testi
musiche di Pauline Oliveros, James Tenney, Philip Corner
Ø una coproduzione di AngelicA e Fondazione Teatro Comunale di Bologna
Incontri & Ascolti:
venerdì 27 maggio 2016 – ore 17.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> MEV 50 – Musica Elettronica Viva: Alvin Curran, Frederic Rzewski, Richard Teitelbaum
conduce Veniero Rizzardi
> immagine AngelicA 26 di Massimo Golfieri
Biglietti Bologna:
Concerti – 5, 6 maggio – 12 € – ridotto 8 €
Concerti – 7, 18, 20, 21, 22, 24, 25 maggio – 8 € – ridotto 5 €
Concerti – 8, 14, 26 maggio – 10 € – ridotto 7 €
Concerto – 12 maggio – ingresso libero
Concerto – 27 maggio – 15 € – ridotto 10 €
Momento Saggio – 28 maggio (Piccolo Coro Angelico) – ingresso libero
Concerto – 28 maggio, Basilica di Santa Maria dei Servi – 10 € – ridotto 7 €
– ridotto 8 € per abbonati del Teatro Comunale
– ridotto 8 € su presentazione di un biglietto di un concerto precedente di AngelicA 2016
Carnet – 35 € (comprende 5 concerti a scelta; esclusi concerti del 15 e 27 maggio)
Ridotto:
– per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
– ai possessori della Card Musei Metropolitani verrà applicato uno sconto di 2 € a ogni concerto (eccetto concerto del 15 maggio a Modena)
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
prenotazioni carnet: info@aaa-angelica.com – t 051.240310
Biglietti Modena:
Concerto – 15 maggio – da 6 a 15 €
Teatro Comunale Luciano Pavarotti – t 059.2033010 – info@teatrocomunalemodena.it
prevendita online: www.teatrocomunalemodena.it – biglietteria@teatrocomunalemodena.it
Luoghi:
Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo Via San Vitale 63, Bologna
Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” Piazza Rossini 2, Bologna
Teatro Comunale Luciano Pavarotti Corso Canalgrande 85, Modena
Basilica di Santa Maria dei Servi Strada Maggiore 43, Bologna
AngelicA
Associazione Culturale Pierrot Lunaire
con il sostegno di
Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura
Comune di Bologna / Unesco – Bologna Città della Musica
Fondazione del Monte
Fondazione Carisbo
Pro Helvetia
Fondazione svizzera per la cultura
Conseil des arts du Canada
Ambasciata di Francia in Italia
Institut français Italia
Ministère de la Culture et de la Communication
Fondazione Nuovi Mecenati,
Sacem Copie Privée
Commissione europa (Europa Creativa)
Ministero dell’Istruzione italiano dell’Università e della Ricerca – Afam (MIUR – Afam)
con la collaborazione di
Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna
Reale Ambasciata di
Norvegia, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi
Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival L’Altro Suono
Fondazione Teatro Comunale di Bologna, Novara Jazz
con il patrocinio di
Goethe-Institut Mailand
Ambasciata di Svezia
con l’aiuto di
Radio Città del Capo
Edizioni Zero
Sfera Cubica
Informazioni:
AngelicA
Centro di Ricerca Musicale – Teatro San Leonardo via San Vitale 63-67, 40125 Bologna
Associazione Culturale Pierrot Lunaire via San Vitale 63-67, Bologna
t 051.240310
info@aaa-angelica.com
Ufficio Stampa press@aaa-angelica.com
dischi@aaa-angelica.com www.aaa-angelica.com
idischidiangelica.bandcamp.com
AngelicA fa parte di Bologna Contemporanea – 6 festival per muoversi nel presente
www.bolognacontemporanea.it
( r ) U M O R I
…we come from a concert season at Centro di Ricerca Musicale (established by AngelicA in 2011) that featured a good many Italian musicians whose research interests fared through multiple dimensions, bordering with a quasi “depersonalisation” of AngELICA itself, which may even be necessary…
is it possible to experience music without falling to categorization(s)?
form comforts, music re-moves…
there has been some talking about bypassing musical genres (some earlier, some later… just irrelevant) only to end up consolidating genres, sort of… (transformed ones?)
it is interesting, looks like a cyclic mistake (generations succeed each other and the very same issue returns, only different), perhaps it is necessary, and it affects other worlds, not just music…
fear of getting lost, need to get shelter…
it is in getting lost, too, that one can find her/himself, yet it is crucial to find shelter and support…
we have talked about music, about lots of musics, and now we talk about lots of musicians too, we would imply it now it is amplified… (Introduction to the 2015>2016 Season – second year)
Against criticism – sometimes inane, sometimes valuable in that it awakens something that might get lost in the chaos of things (so many to face and think about) – a path surfaces in which very distant worlds (not just musical ones) and very different audiences are woven together (while a good many people discover Centro di Ricerca Musicale – Teatro San Leonardo out of the blue, looking up in amazement at the brightly lit, iridescent domes, occasionally asking: is there a bird in the theatre, maybe? no, this is birdsong, pianissimo, accompanying us before concerts start)…
…we try to illuminate, through the work of plenty musicians and curators (of the plenty concerts), music that lives outside the constellations of genres and spaces, in which you seemingly must belong in something, in current forms…
we take responsibility in a new space – Centro di Ricerca Musicale – that is related to kin realities and to apparently alien ones, and also to the city’s musical institutions, namely Conservatorio and Teatro Comunalewhich, now more than ever, aptly engage musical practices (long established abroad) that not only refer to listening to diversity (welcoming different musics with higher naturality) but also to music as a driving force for collective growth, as if there were greater awareness of current needs: by cross pollinating different experiences (when you are not sure of what this is all about and you rely on each other) one can achieve important goals, not only in music…
We have listened to fragile music (was it out of naiveté and lack of experience? or else because we did not welcome and understand it?) alongside strong music and at times what brought freshness would apparently float in the middle, right between that naiveté and that strength.
This concert season may be painting a rather narrow picture, if we consider the Festival and its dimensions, and yet the very fact that the picture is painted opens up new possibilities and new systems for us…
…transmission of knowledge AND of feeling.
We have sacrificed (necessarily) the success (predictable?) of some concerts that we could have organised to something that tries to fare well beyond music (as genre, too) and yet tries to collect the humanity that takes place behind the process that leads to music.
…not to mention the mystery of the flux (and affluence) in a city like Bologna, flooded as it is with music, where in order to draw an audience these days you always need something rather than something else, while doing both would be just good.
In 1991 (the year AngelicA was born) Mario Zanzani would write:
AngelicA programmatically aims to ignore the fences that divide music into many different families; we want to look at each musical entity as unique and proper, regardless of its belonging in any genre or style.
The season culminates in the Festival’s “momento maggio”, an international, at times universal, window when something, beyond expectations, quantumleaps into music from bare good musical form.
AngelicA 26 opens with what, twenty years back, could have been a festival in itself, which, now out of dire necessity – and of technical nuisances: our Ministry of Culture requires 15 royalty fee documents in order for a cultural institution to be eligible for funding. We were turned down for the 2015-2017 period and we have appealed against the decision – is made of many other festivals. Festival-in-festival: the 4 days curated by John Duncan are a journey through the forests of being, with their branches, existences.
During a whole month we fare through the most diverse experiences, reaching extremes.
The 15 year-long collaboration with l’Altro Suono Festival (Fondazione Teatro Comunale di Modena) continues with the organisation of special events: Fred Frith will be the protagonist of 4, also involving other entities (such as the “G.B. Martini” Conservatory in Bologna), which has joined forces for this new co-production.
Over the past few years the collaboration with Bologna’s Conservatorio has intensified and become more creative: a number of cross fertilizing projects have been developed and disseminated throughout the Festival’s programme. In 2015 the “Angelica orchestrA” project started, an ensemble of musicians (professionals, teachers, students) conducted by Domenico Caliri, who perform adventurous, odd, unlikely music programmes (suggested by AngelicA) which also represent a different approach to learning for students: different for the musics they get to play and for the challenge of performing in front & with famed international composers and musicians, at both rehearsals and concerts.
Co-productions with Fondazione Teatro Comunale di Bologna, started in 1992, continue: AngELICA offers a unique programme of musics performed by the Teatro Comunale Orchestra, conducted this year by Tonino Battista, featuring special guests. The concert will close the Festival at Basilica dei Servi.
Designing AngelicA does not mean devising what it will be like, rather it means opening up to expressive prospects with the hope to elicit ebullient feelings and emotions which offer us renewed gazes, through such elements that promise elsewheres, through gym-thought-trial to test the school and try it out in another context while delivering further possibilities, and through the idea that even if you belong in that world, yet another one may exist.
We are faring at the edges of the representation of diversity (as the range of expressions from those who try hard, make it happen or succeed). The very same agents who other times would indulge, here – absorbed by a sense of (ideological, maybe?) disorienting misbelonging that bestows no direct results while exposing problematic issues and offering unexpected or just more real outcomes (i.e. true and concrete) – discover sound as unforeseen, something we (musicians and listeners) were not prepared for.
…thanks to curated sounds and musics…
…thanks to the curators: John Duncan, Fred Frith, Giorgio Occhipinti, Marc Monnet, Luca Vitali, Pierre-Antoine Badaroux, Sébastien Beliah, Philip Corner, Walter Rovere, Enrico Bettinello…
Music doesn’t exist. At most it’s an illusion. (Misha Mengelberg – from “Pinto Tonics n+1” concert programmes)
huh!
Massimo Simonini
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