diciannovesimo anno – m o m e n t o m a g g i o
Bologna, Lugo °, Modena ° 6>9 + 14>16 + 19 + 21>23 ++ 30°>31° maggio 2009
Un programma aperto che prende la forma di una programmazione, e che accoglie al suo interno (quasi) tutte le forme musicali che contengono ricerca.
4+3+(1)+3+(2) giorni diventano come attimi figli di un momento nei quali scorre sempre musica diversa, quasi a mostrare una possibile idea di programmazione per uno spazio per la musica e per i musicisti sognato da troppo tempo.
AngelicA 19 possiede molti degli elementi che ne hanno caratterizzato la sua storia, come a far confluire nello stesso quadro anche tutte quelle forme che malgrado la necessità di unità tendono alla separazione.
Atmosfera da camera, rock speziato e ricercato, trasfigurazione e studio del suono, elementi concettuali, canzone ritrovata e rivista, elettronica di varia natura, soli e insiemi, … Giornate nelle quali si alternano progetti che riguardano l’improvvisazione radicale insieme a musica contemporanea, scelta e pensata con gli interpreti per AngelicA, secondo un’idea di composizione di composizioni che non cerca necessariamente il contrasto, o semmai se ci fosse è ricercato, e attraverso di questo offre una ulteriore possibilità di lettura. Un sax free può essere un ottimo preludio a un recital di composizioni per pianoforte solo: entrambi acquistano altro senso.
A questo proposito AngelicA non ha ricevuto contributi straordinari e ulteriori da parte delle istituzioni, essendo l’obiettivo invece quello di non “disperdere” il contributo ministeriale già affidato ad Aterforum, e – al contempo – di mantenere il festival in vita. Questa soluzione transitoria riguarda il 2009, nel frattempo tante cose succederanno, elezioni comprese, e certo molto dipenderà dalla sensibilità delle istituzioni che vorrebbero sostenere il contemporaneo ma, in sostanza, la musica che si fa oggi resta qualcosa di ancora marginale e non sostenuto a sufficienza. Ma sappiamo che questo implica un ripensamento di tutto il sistema artistico musicale.
Maryanne Amacher ha fatto della ricerca sul suono una missione e la sua performance riflette su questo; in questo progetto pensato per uno spazio specifico – Animation of Sound Characters in St. Leonardo – Maryanne lascia parlare il suono e fa risuonare il teatro: se un suono si trova da solo in una stanza e chi ascolta si trova in un altro ambiente, come si trasforma il suono originale attraverso lo spazio e la percezione del pubblico? Abituati ai concerti con la fonte di fronte, in questa diversa dimensione si accendono altri aspetti dell’ascolto. Nel processo di installazione della fonica, Maryanne medita lo spazio per offrire al suono un luogo nel quale si possa esprimere, sceglie i suoni da proiettare che assumeranno altre forme a seconda del viaggio che faranno per arrivare al pubblico e in concerto, in un certo senso, si limita a rispondere al suono che parla.
Ab Baars è una voce unica; al tenore può far rimuovere blocchi di emozioni, come si spostassero all’interno del corpo di chi ascolta; è il potere della musica, di chi la suona, che ci fa sentire dove sono le soluzioni, ci fa vedere dove abitano. RITRATTI parla Sydney Bechet, Misha Mengelberg, il Mare di Anzio, Toru Takemitsu; Ab Baars è un Clark Kent delle ance.
Alfonso Alberti presenta con CANGIANTI l’integrale per pianoforte di Nicolò Castiglioni (1932 – 1996); è sorprendente come un giovane musicista, e in questo tempo dove si parla di contemporaneo e ancora poco si fa in questa direzione, si dedichi con tale cura e possa far scoprire aspetti di quel compositore o del suo pianismo che prima non erano così in luce; ha scritto una tesi, un libro, su Nicolò Castiglioni, che pare anacronistica, ma che in realtà possiede quella forza necessaria per spingere certa musica fuori dai classici circoli; una sorpresa.
Bérangère Maximin rivela una certa trasparenza; la sua musica crea un’architettura dove i suoni ci ricordano che la coerenza non è sempre necessaria, in quanto può far perdere di vista l’arte, la poesia; si potrebbe parlare di trasfigurazioni del suono; un fiammifero si accende nell’acqua e ci regala una terza immagine; il suono può.
Manuel Zurria è un flauto noto, ha una lunga storia di collaborazioni con importanti compositori che gli hanno affidato la loro musica, è uno di quei musicisti che possono tradurre in musica una pagina scritta, con questo programma per AngelicA si spinge oltre: esegue in sequenza tutte le pagine come per cercare, o far trovare a chi ascolta, un nuovo risultato; non ci si ferma per l’applauso; con MURODISUONO 3 b esegue composizioni di Stefano Scodanibbio, Philip Corner (in prima assoluta), Alvin Lucier, Giacinto Scelsi, Jacob TV, Arvo Pärt in versioni originali collaudate, approvate, e anche realizzate con gli autori.
Andrea Rebaudengo prepara un altro repertorio per AngelicA; tra meccanicità in movimento, efficaci giochi di suono e forza compositiva, PENULTIMO PIANO è evocativo, riguarda il contemporaneo e insieme qualcosa di ieri – Mauricio Kagel, Julia Wolfe, György Ligeti, Galina Ustvolskaya -, che in molti non hanno mai ascoltato.
Barcelona Series è un insieme di strategia improvvisativa e miscelazione, combinazione, del suono; Sven Åke Johansson, Andrea Neumann e Axel Dörner sono gli interpreti, e compositori in tempo reale di questo processo, tre personalità che possono far suonare i propri strumenti come fossero altri oggetti.
Silvia Mandolini ci presenta un altro repertorio studiato per AngelicA: un viaggio di violino dal 1971 al 2009 con Bruno Maderna, Giorgio Magnanensi, Luca Francesconi, Serena Teatini, Franco Donatoni; tra virtuosismo, sistemi di suono e aleatorietà, il violino è solo.
Anacronistica è la Bologna Improvisers Orchestra, il cui nome fa eco alla London Improvisers Orchestra (formazione ormai storica); la B.I.O. è stata fondata da un gruppo di musicisti di ultima generazione che suonano insieme ad altri che da molti anni vivono l’improvvisazione; la musica si proclama libera; si percepisce quell’aria giovane che possiede la forza di essere ingenua e di spingersi a cercare, a conoscere, senza farsi troppi problemi; il risultato forse poco importa, serve spinta; e Bologna riacquista forza senza saperlo.
Giuseppe Ielasi fa della ripetizione e stratificazione un processo musicale nel quale molti elementi confluiscono; abile nel sostenere il flusso, il fiume sonoro è orizzontale, qualche suono vorrebbe essere verticale; Giuseppe Ielasi è un compositore nascosto.
ID M Theft Able è una rivelazione: il suo teatro di oggetti amplificati che il musicista agita su un tavolo interagisce con la propria voce, o forse sono gli oggetti che interagiscono con la voce, si mangiano a vicenda; anche gli oggetti parlano e cantano come fossero animati, tra il teatro e il cartone animato; il pubblico partecipa alla storia che viene a crearsi.
L’Ensemble Phoenix Basel è uno di quegli ensemble specializzati in musica contemporanea, sostenuti dalle istituzioni svizzere, che riempie quasi un vuoto in Italia, quello della difficoltà di esistere se la musica che fai riguarda l’oggi e il domani; un programma con musiche di Giacinto Scelsi, Alex Buess, John Duncan; Phantom Broadcast è il titolo della composizione di John Duncan: qui lo troviamo nella veste inedita di direttore d’orchestra che traduce una composizione elettronica in un vocabolario di suoni acustici; è attraverso la traduzione che si vuole creare qualcosa, tra l’origine e il significato finale; una cosa nasce in un modo e tradotta in un altro mette in luce aspetti che non erano previsti.
Pamelia Kurstin è una musicista virtuosa di theremin (strumento inventato da Leon Theremin negli anni ‘20) capace di riprodurre con il suo strumento un tema di Debussy o farlo diventare un violino, se occorre, oppure trovarsi a fare pizzicati di contrabbasso in una sezione ritmica jazz; il tutto muovendosi nell’aria all’interno di campi magnetici; ma la sua ricerca va oltre e si arricchisce di suoni sintetizzati che portano il theremin in altri luoghi, meno conosciuti; vedendola suonare nell’aria si ha l’impressione che il mondo invisibile sia più reale di quanto si pensi.
Vincenzo Vasi è un musicista raro, esistono poche voci così versatili e con quella esperienza, spesso ospite o collaboratore in progetti anche di altri (ELLA GURU, N.O.R.M.A., Mike Patton MONDO CANE, Vinicio Caposella, …), è un musicista al quale puoi affidare un’idea: è soddisfatto quando l’autore è soddisfatto; AngelicA gli ha commissionato questo lavoro che condivide con Giorgio Pacorig; era da tempo che si pensava a questo progetto nel quale, dopo tanto sano servizio offerto ad altri, il tema centrale diventi tu; la voce di Vincenzo fa rivivere musiche e canzoni mai ascoltate insieme in questa selezione.
Gli Ex festeggiano 30 anni di storia nel 2009, con la big band e Getatchew Mekuria è la prima volta che vengono in Italia; è ormai tradizione per gli Ex caratterizzare, organizzare il loro lavoro con la presenza di ospiti speciali che sono distanti dalla loro poetica (Tom Cora, Han Bennink e molti altri); con Getatchew Mekuria (raccomandiamo di ascoltare i suoi dischi originali) incontrano la musica etiope, o per essere più precisi una certa ricerca fatta anche con strumenti elettronici da parte di un musicista che unisce tradizione a nuovi linguaggi, creando una miscela di musica originale; oltre alle valenze umane e sociali che risultano da questi incontri (ci si cambia a vicenda), il loro rock di ricerca si si apre.
HÜBEBLO è il trio formato da Claus van Bebber, Jaap Blonk, Carl Ludwig Hübsch; l’accostamento fra gli strumenti (tuba, giradischi, voce) e le specifiche personalità crea una naturale esplorazione del suono: acustico e trasparente ma con tutte quelle tensioni necessarie per spostarsi in luoghi nei quali nessuno dei 3 andrebbe.
BLANK plays DUDEN sono 3 giradischi, esseri roteanti, messi in movimento da Rudiger Carl (già ad AngelicA ma con clarinetto, sax tenore e fisarmonica), Oliver Augst e Christoph Korn; ricorda qualcosa dell’arte concettuale ma in realtà sembra si basi sul senso del nulla; asciuga la musica da tutte quelle pesantezze che ricordano forme musicali consumate; con strumenti inusuali e domestici costruiscono composizioni ai confini tra musica e suono, tra pieno e vuoto; sono anni che BLANK, anche con soggetti e strumenti diversi, lavora sul suono ricercando e trovando quell’ibrido che poi col tempo parla.
Lawrence D. “Butch” Morris con FOLDING SPACE presenta un progetto inedito e difficile da realizzare in Italia e all’estero, che arriva dopo il popolarissimo MONDO CANE di Mike Patton che ha unito generazioni altrimenti distanti per gusti e storia (il tema era la canzone italiana degli anni ‘50 e ‘60 rivista in chiave pop-sperimentale) nelle città di Lugo, Modena e Salsomaggiore; si riprende l’operazione con un progetto completamente diverso: insieme alla Filarmonica Arturo Toscanini e ad alcuni ospiti scelti della scena creativa di New York con una cantante solista d’eccezione: Shelley Hirsch. Un lavoro originale, nuovo anche per i musicisti che ne fanno parte: si incontra la tradizione e le si mostra qualcosa che riguarda l’improvvisazione per un equilibrio sottile tra diversi linguaggi che hanno segnato il tempo, come se la sintesi che si sta cercando non sia veramente dentro queste “scuole di espressione” ma all’interno di ognuno di noi. Sono canzoni e musiche iper-romantiche, struggenti e recitative nell’interpretazione di Shelley Hirsch che si dimostra fra le cantanti di confine più importanti.
FOLDING SPACE fa parte di una residenza di Lawrence D. “Butch” Morris in Emilia Romagna, all’interno di un progetto dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna curato da AngelicA che prevede 4 produzioni originali e 5 concerti e che proseguirà fino al 10 Luglio nelle città di Lugo, Modena, Vignola, Santarcangelo, Parma.
Nel ‘fuori programma’ di AngelicA appare Iceberg (selezioni finali Giovani Artisti a Bologna 2009): un tentativo di dare maggiore visibilità ai giovani musicisti. AngelicA è parte della giuria.
Walter Rovere conduce gli incontri & ascolti: incontra i musicisti per noi che ascoltiamo: dimensione domestica, approfondimenti degli autori, ascolti inediti.
In questo fiume di musica speriamo troviate il vostro sapore.
Un suono ti sfugge ed ecco che nasce. Un nuovo ordine si crea. Nasce dove non si muore.
MassimoSimonini
> Maryanne Amacher ANIMATION OF SOUND CHARACTERS IN ST. LEONARDO (Stati Uniti) # prima assoluta
una installazione/performance multicanale di e con Maryanne Amacher
giovedì 7 maggio 2009 – ore 21.30 – Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Ab Baars RITRATTI (Olanda) Ω
Ab Baars sax tenore, clarinetto, shakuhachi
musiche di Ab Baars
Ω con il sostegno di Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma, Netherlands Fund for Performing Arts e in collaborazione con The Dutch Theatre Institute
> Alfonso Alberti CANGIANTI (Italia)
Nicolò Castiglioni (1932 – 1996)
Inizio di movimento (1958)
Cangianti (1959)
Tre pezzi (1978):
Sweet; Kinderlied ohne Worte; Fregi
Sonatina (1984):
Andantino mosso assai dolcino; Laendler; Fughetta
Dulce refrigerium Sechs geistliche Lieder für Klavier (1984):
Humilitas; Humus; Urquelle; Lied; Liebeslied; Choral
Come io passo l’estate (1983):
Arrivo a Tires; La Fossa del Lupo; Andiamo al rifugio Bergamo;
La Valle del Ciamin; Il Buco dell’Orso; La fontanella di Ganna;
Ghiaccio sul Rosengarten; Antonio Ballista dorme in casa dei carabinieri;
Il fantasma del castello di Presule; Canzone per il mio compleanno
Das Reh im Wald (1988)
In principio era la danza (1989)
He (1990)
Preludio, corale e fuga (1994)
Alfonso Alberti pianoforte
musiche di Nicolò Castiglioni (1932 – 1996)
venerdì 8 maggio 2009 – ore 21.30 – Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Bérangère Maximin TANT QUE LES HEURES PASSENT (Francia)
Bérangère Maximin elettronica, oggetti, voce
musiche di Bérangère Maximin
> Manuel Zurria MURODISUONO 3 B (Italia)
Stefano Scodanibbio (1956)
Ritorno a Cartagena (2001) per flauto basso amplificato
Philip Corner (1933)
Joy Flashings (2008) # prima assoluta
per ottavino, coro di bambini e palloncini su nastro, strumenti giocattolo
Alvin Lucier (1931)
947 (2001) per flauto ed onde sinusoidali
Giacinto Scelsi (1905-1988)
CASADISCELSI:
versione combinata di Maknongan (1976) nella versione per flauto basso
e Pwyll (1954) per flauto con i suoni registrati nella casa di Giacinto Scelsi.
Jacob TV (1951)
Lipstick (1998) per flauto/flauto contralto amplificati e boombox
Arvo Pärt (1935)
Spiegel im Spiegel (1978)
versione autorizzata per flauto basso e clavicembalo (su nastro) con suoni di bottiglie e bicchieri
Manuel Zurria flauti, elettronica, strumenti giocattolo
musiche di Stefano Scodanibbio, Philip Corner, Alvin Lucier, Giacinto Scelsi, Jacob TV, Arvo Pärt
sabato 9 maggio 2009 – ore 21.30 – Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Andrea Rebaudengo PENULTIMO PIANO (Italia)
Mauricio Kagel (1931-2008)
MM51 Ein Stuck Filmmusik fur Klavier (1976) per pianoforte e metronomo
Julia Wolfe (1958)
My lips from speaking (1993) per pianoforte e nastro
György Ligeti (1923-2006)
Etudes, troisième livre (1995 – 2001):
White on white; Pour Irina; A bout de souffle; Canon
Galina Ustvolskaya (1919-2006)
Sonata n.6 (1988)
Andrea Rebaudengo pianoforte
musiche di Mauricio Kagel, Julia Wolfe, György Ligeti, Galina Ustvolskaya
> Sven Åke Johansson BARCELONA SERIES (Svezia, Germania) ^ * prima italiana
Axel Dörner tromba; Andrea Neumann inside piano; Sven Åke Johansson batteria, percussioni
musiche di Axel Dörner, Andrea Neumann, Sven Åke Johansson
giovedì 14 maggio 2009 – ore 21.30 – Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Silvia Mandolini SOLO (Canada)
Bruno Maderna (1920 – 1973)
Pièce pour Ivry (1971)
Giorgio Magnanensi (1960)
Sil (2009) # prima assoluta
Luca Francesconi (1956)
Cadenza (1998)
Serena Teatini (1958)
Solo (2005)
Franco Donatoni (1927 – 2000)
Argot (1979)
Silvia Mandolini violino
musiche di Bruno Maderna, Giorgio Magnanensi, Luca Francesconi, Serena Teatini, Franco Donatoni
> Bologna Improvisers Orchestra (Italia, Stati Uniti)
Dario Fariello sax alto, elettronica; Patrizia Oliva voce, elettronica; Daniele Giannotta sax, laptop, elettronica, voce; Filippo Giuffrè: chitarra baritono, devices, effetti; Giorgio Simbola trombone, violino, bombardino; Nicola Guazzaloca fisarmonica, microfoni a contatto, percussioni; Tristan Honsinger violoncello; Antonio d’Intino basso elettrico, elettronica auto costruita, circuit bending, effetti
venerdì 15 maggio 2009 – ore 21.30 – Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Giuseppe Ielasi SOLO (Italia)
Giuseppe Ielasi elettronica
musiche di Giuseppe Ielasi
> Id M Theft Able SOLO (Stati Uniti)
Id M Theft Able voce, oggetti, elettronica
musiche di Id M Theft Able
sabato 16 maggio 2009 – ore 21.30 – Teatro San Leonardo – BOLOGNA Ø
> Ensemble Phoenix Basel PHANTOM BROADCAST (Svizzera) * prima italiana
Giacinto Scelsi (1905-1988)
Okanagon (1968) per arpa, contrabbasso e tam tam
Consuelo Giulianelli arpa; Aleksander Gabrys contrabbasso; Daniel Buess tam tam
Alex Buess (1954)
Khat (2003) per flauto basso, percussioni e live electronics * prima italiana
Christoph Bösch flauto; Daniel Buess percussioni, elettronica
Alex Buess (1954)
Metatron (2004)
versione per clarinetto, pianoforte, contrabbasso e batteria * prima italiana
Toshiko Sakakibara clarinetto; Jürg Henneberger pianoforte;
Aleksander Gabrys contrabbasso; Daniel Buess batteria
John Duncan (1953)
Phantom Broadcast * prima italiana
Christoph Bösch flauto; Toshiko Sakakibara clarinetto contrabbasso;
Beat Schneider violoncello; Maurizio Grandinetti chitarra elettrica;
Aleksander Gabrys contrabbasso; Jürg Henneberger pianoforte preparato;
Samuel Wettstein organo Hammond; Daniel Buess percussioni; Thomas Peter elettronica;
John Duncan direzione, elettronica, mix
Ensemble Phoenix Basel
musiche di Giacinto Scelsi, Alex Buess, John Duncan
Ø con il sostegno di Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura e dell’Istituto Svizzero di Roma
Fuori programma:
martedì 19 maggio 2009 – ore 20 – Teatro San Leonardo – BOLOGNA |’|’|
> Festival Iceberg – Musica: Giovani Artisti a Bologna 2009
selezioni finali
in concorso:
> Filippo Giuffrè chitarra elettrica, chitarra baritono, elettronica, oggetti
> Dadduo
Giulia Barba sax; Serena Pecoraro voce; elettronica
> Diego Cofone voce, ance, oggetti, elettronica, regia del suono
> Lorenzo Senni laptop, real time DSP
> Luther Blisset
Dario Fariello sax; Carlo D’Alessandro chitarra elettrica; Antonio d’Intino basso elettrico;
Lucio Corenzi contrabbasso; Andrea Grillini batteria
> Cesare Livrizzi cantautore; per l’occasione accompagnato da:
Vladimiro Cantaluppi violino; Lucio Corenzi contrabbasso; Gaetano Di Giacinto batteria
|’|’| progetto e produzione di Festival Iceberg – Musica: Giovani Artisti a Bologna 2009
selezioni finali del Settore Cultura e rapporti con l’Università del Comune di Bologna
giovedì 21 maggio 2009 – ore 21.30 – Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Pamelia Kurstin THEREMIN SOLO (Stati Uniti) * prima italiana
Pamelia Kurstin theremin
musiche di Pamelia Kurstin
> Vincenzo Vasi + Giorgio Pacorig PERFAVORE SING (Italia) # prima assoluta
Vincenzo Vasi voce, theremin; Giorgio Pacorig pianoforte, pianoforte elettrico, sintetizzatore
musiche di Bruno Lauzi, The Residents, Mina, Franco Battiato, Stormy Six, Peter Ivers/David Lynch, Isabelle Powaga/Sylvain Fasy, Violeta Parra, Ian Carr, Vincenzo Vasi, …
arrangiamenti di Vincenzo Vasi, Giorgio Pacorig
Progetto commissionato da AngelicA
venerdì 22 maggio 2009 – ore 21.30 – Teatro San Leonardo – BOLOGNA Ω
> The Ex + Getatchew Mekuria + Ospiti MOA ANBESSA (Olanda, Etiopia, Inghilterra, Francia, Canada)
* prima italiana
Getatchew Mekuria sax tenore
Katherina batteria; Terrie chitarra elettrica; Andy chitarra elettrica; Arnold de Boer voce;
Ospiti: Colin McLean basso elettrico; Xavier Charles clarinetto;
Brodie West sax alto; Joost Buis trombone; Melaku Belay danza
musiche di The Ex, Getatchew Mekuria
Ω con il sostegno di Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma, Netherlands Fund for Performing Arts e in collaborazione con The Dutch Theatre Institute
sabato 23 maggio 2009 – ore 21.30 – Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Claus van Bebber + Jaap Blonk + Carl Ludwig Hübsch HÜBEBLO(Germania, Olanda) ^ * prima italiana
Claus van Bebber giradischi; Jaap Blonk voce; Carl Ludwig Hübsch tuba
musiche di Claus van Bebber, Jaap Blonk, Carl Ludwig Hübsch
> Rudiger Carl + Oliver Augst + Christoph Korn BLANK plays DUDEN (Germania) ^ * prima italiana
Rudiger Carl giradischi; Oliver Augst giradischi; Christoph Korn giradischi
musiche di Rudiger Carl, Oliver Augst, Christoph Korn
INCONTRI & ASCOLTI
venerdì 8 maggio 2009 – ore 17 – Museo della Musica – BOLOGNA ( )
> Maryanne Amacher
sabato 16 maggio 2009 – ore 12 – Museo della Musica – BOLOGNA ( )
> John Duncan
conduce: Walter Rovere
( ) con la partecipazione di Museo della Musica
sabato 30 maggio 2009 – ore 21 – Teatro Rossini – LUGO °
domenica 31 maggio 2009 – ore 21 – Teatro Comunale Luciano Pavarotti – MODENA °
> Lawrence D. “Butch” Morris FOLDING SPACE: Modette & Other Songs # prima assoluta
canzoni e ambienti per voce, ospiti e orchestra (Stati Uniti, Giappone, Italia)
Lawrence D. “Butch” Morris direttore
Shelley Hirsch voce
ospiti:
Shelley Burgon arpa
Eri Yamamoto pianoforte
Mary Halvorson chitarra elettrica
Kenny Wollesen vibrafono, percussioni
J. A. Deane elettronica, campionamento dal vivo
Filarmonica Arturo Toscanini
musica e arrangiamenti di Lawrence D. “Butch” Morris
testi di Allan Graubard, Mevlana Rumi, Gregory Tate, Helga Davis, Butch Morris
progetto commissionato da AngelicA
° una coproduzione di Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura, AngelicA,
Fondazione Teatro Rossini, Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono, Fondazione Arturo Toscanini; si ringrazia Pannonica Music
Ø con il sostegno di Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura e dell’Istituto Svizzero di Roma.
^ con la collaborazione del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania di Milano
|’|’| progetto e produzione di Festival Iceberg – Musica: Giovani Artisti a Bologna 2009
selezioni finali a cura del Settore Cultura e Rapporti con l’Università del Comune di Bologna
( ) con la partecipazione di Museo della Musica
° una coproduzione di Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura, AngelicA,
Fondazione Teatro Rossini, Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono, Fondazione Arturo Toscanini; si ringrazia Pannonica Music
Biglietti Bologna
Concerti – 8 €
Concerto – 22 maggio 15 €
Teatro San Leonardo – biglietteria aperta un’ora prima dell’inizio del concerto
Biglietti Lugo
Concerto – 30 maggio 15 €
per informazioni e prenotazioni:
Fondazione Teatro Rossini t 0545.38542
info@teatrorossini.it www.teatrorossini.it
Biglietti Modena
Concerto – 31 maggio 15 €
per informazioni e prenotazioni:
Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena t 059.2033010
info@teatrocomunalemodena.it
biglietti online: www.teatrocomunalemodena.it
Luoghi
(mappa)
Museo della Musica Palazzo Sanguinetti, Strada Maggiore 34, Bologna
Teatro Rossini Piazzale Cavour 17, Lugo (Ra)
Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena Corso Canalgrande 85, Modena
Sede Organizzativa via Gandusio 10, 40128 Bologna; t + f 051.240310
info@aaa-angelica.com dischi@aaa-angelica.com
Ufficio Stampa press@aaa-angelica.com
AngelicA
Associazione Culturale Pierrot Lunaire
con la partecipazione di
Aterforum
con il sostegno di
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Emilia Romagna – Asssessorato alla Cultura
Comune di Bologna – Settore Cultura e Rapporti con l’Università / Unesco – Bologna Città della Musica
Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma
Netherlands Fund for Performing Arts e in collaborazione con The Dutch Theatre Institute
Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura e dell’Istituto Svizzero di Roma
Fondazione del Monte
Fondazione Carisbo
in collaborazione con
RAI Radio 3
con la partecipazione di
Museo della Musica
con l’aiuto di
Radio Città del Capo
in co-produzione con
Teatro Rossini – Lugo Opera Festival
Teatro Comunale di Modena – Festival L’Altro Suono
Fondazione Arturo Toscanini
The May Moment of AngelicA, which is now in its 19th edition, spans across the whole month of May. All the events are staged in the Theatre St. Leonardo, a most appropriate venue for the kind of music that will be performed.
The programme is open, embracing (nearly) all kinds of music that involve research.
4+3+(1)+3+(2) days turn into instants, sons of a moment, through which an ever changing stream of music flows, almost sketching the blueprint of a space for music and musicians that has been dreamt of for too long.
AngelicA 19 has many of the elements that have characterized its history, as it draws into one single picture all those forms that, in spite of the need for unity, tend to separation.
Chamber atmospheres, spicy and sophisticated rock, study and transfiguration of sound, conceptual elements, a song found and revised, an assortment of electronics of different natures, solos and ensembles…
In these days an array of different projects is performed, ranging from radical improvisation to contemporary music chosen together with the performers especially for AngelicA, according to a principle of “composition of compositions” that does not search for contrast for its own sake but turns it, when it’s present, into the key to yet another reading. A free sax can be the perfect prelude to the performance of compositions for a piano recital: they both acquire further meaning.
This collaboration has been suggested by the director of Ater, Maurizio Roi, who, after aknowledging the impossibility of staging the festival once more in Ferrara, thought of the affinities between Aterforum and AngelicA.
It was also encouraged by Alberto Ronchi, Councillor for Culture of the Region Emilia-Romagna, who recommended a harmonisation of the resources available and the establishment of a “centre” for research in music. Ideally, Bologna would be that “centre”, with a theatre especially dedicated to contemporary music.
In this respect, AngelicA did not receive any further or extra-ordinary funding from the institutions, in order to avoid losing the ministerial funding already allocated to Aterforum, and at the same time to keep the festival running.
This is merely a temporary arrangement for 2009. In fact, significant change is around the corner: regional and local elections are due to take place in a few months, and much will depend on the new institutions and their willingness to promote contemporary music, in a cultural landscape where it still remains marginal and without adequate support. Yet, we know that this would require a radical re-thinking of the policies for music and the arts.
Other important news about AngelicA: Massimo Simonini will collaborate with Chiara Guidi / Societas Raffaello Sanzio in the artistic direction of Santarcangelo 2009, an international festival of theatre research now in its 39th edition.
As it happens, explaining is like dimming down a light. However, here are some images of the programme.
Maryanne Amacher took upon herself research on sound as a mission, and her performance is a reflection on this. In this project developed for a specific space – Animation of Sound Characters in St. Leonardo – Maryanne lets sound speak and makes the theatre resonate: if a sound is produced in an empty room and the listener is somewhere else, how is the original sound transformed through the space and the perception of the audience? Used as we are to concerts with a frontal sound source, in this alternative dimension new aspects of listening open up to us. During the installation of the sound system, Maryanne meditates the space in order to offer to the sound a place where it can express itself. She selects the sounds to be projected, which will morph into different forms according to the journey they will make to reach the audience. Then, during the performance, she merely responds to the sound that speaks.
Ab Baars possesses a unique voice. His tenor can shift chunks of emotion, as if they were moving inside the body of the listeners. It’s the power of music and of those who play it that shows us where the solutions are, makes us see the place they inhabit.
RITRATTI talks about Sydney Bechet, Misha Mengelberg, The Sea of Anzio, Toru Takemitsu. Ab Baars is the Clark Kent of reeds.
Alfonso Alberti presents with CANGIANTI the complete works for piano of Nicolò Castiglioni (1932 – 1996).
It is surprising to see how a young musician – especially in these times when there is too much talk about contemporary music but not enough action – is so carefully dedicated to bringing to light aspects of a composer and his pianism that were previously concealed. Alberti has written a thesis, a book, about Niccolò Castiglioni, that may seem anachronistic. Yet, it possesses the strength that is necessary to push a certain kind of music out of its usual circles. A surprise.
Bérangère Maximin reveals a certain transparency. Her music constructs an architecture where the sound reminds us how consistency isn’t always necessary, as it may make us lose sight of art and poetry. We could talk of transfiguration of sound. A match is lit up in the water and presents us with a third image. Sound can.
Manuel Zurria is a famous flutist, with a long history of collaborations with important composers who have entrusted their music to him. He possesses the gift of translating a written page into music. With this programme for AngelicA he goes beyond that: he performs the whole score, one page after the other, as if looking for, or showing to the listener, a new result. There are no pauses for clapping. With MURODISUONO 3 b he performs compositions by Stefano Scodanibbio, Philip Corner (world premiere), Alvin Lucier, Giacinto Scelsi, Jacob TV, Arvo Pärt, in original versions tested, approved and even written with the authors.
Andrea Rebaudengo has prepared a repertoire especially for AngelicA. Between its moving mechanicities, effective plays on sound and compositional energy, PENULTIMO PIANO is a powerful programme characterized by a mix of contemporaneity and hints of the past – Mauricio Kagel, Julia Wolfe, György Ligeti, Galina Ustvolskaya – that has rarely been listened to before.
Barcelona Series is a mix of improvisational strategy and mixing/combination of sound. Sven Åke Johansson, Andrea Neumann and Axel Dörner are the performers, and real-time composers, involved in this process: three personalities who are able to make their instruments sound as if they were different objects.
Silvia Mandolini presents yet another repertoire especially devised for AngelicA: a violin journey from 1971 to 2009 with Bruno Maderna, Giorgio Magnanensi, Luca Francesconi, Serena Teatini, Franco Donatoni. Between virtuosism, sound systems and serendipity, the violin is alone.
Anachronistic is the Bologna Improvisers Orchestra, whose name echoes the now historic London Improvisers Orchestra. The B.I.O. was founded by a group of young musicians together with others that have been involved in improvisation for numerous years. Music declares itself free. In their work, it is possible to perceive a youthful enthusiasm, whose strength lies in its own naïvety and its urge to search and to know, without thinking too much. The end result is almost irrelevant, it’s passion that is necessary. And Bologna recovers its energy unknowingly.
Giuseppe Ielasi turns repetition and stratification into a musical process where many elements merge. The sonic stream, skillfully constructed to sustain the flow, is horizontal, yet a few sounds long to be vertical. Giuseppe Ielasi is a hidden composer.
ID M Theft Able is a relevation: his theatre of amplified objects, which are shaken by the musician on a table, is made to interact with his voice. Or perhaps it is the objects themselves that establish an interaction with the voice, as each eats the other up. The objects talk and sing as if they had a life of their own, in a cross between theatre and animation. The audience takes part in the story that comes to be created.
The Ensemble Phoenix Basel specializes in contemporary music, and is among several ensembles supported by the Swiss institutions. It fills something of a gap in Italy, where artists who occupy themselves with the music of the present and the future find it harder to sustain themselves and their activities. The Ensemble presents a programme with music by Giacinto Scelsi, Alex Buess, John Duncan. Phantom Broadcast is the title of John Duncan’s composition. Here we find him in the role of conductor, as he translates an electronic composition into a vocabulary of acoustic sounds. Behind this act of translation is an intention to create something new between the source and the final meaning. In the process of translation, unforeseen aspects of an original creation come to light.
Pamelia Kurstin is a theremin virtuoso (the instrument invented by Leon Theremin in the 1920s) who can reproduce a theme by Debussy, turn her instrument into a violin, or perform double-bass pizzicatos in a jazz rythm section, all by simply moving her hands in the air within a magnetic field. However, her research goes beyond this, enriched as it is by synthesized sounds that take the theremin into other, less known, territories. Looking at her hands moving in the air, one has the impression that an invisible world is far more real than one could ever think.
Vincenzo Vasi is a musician with rare experience and versatility. Often performing as a guest or partner in other artists’ projects (ELLA GURU, N.O.R.M.A., Mike Patton MONDO CANE, Vinicio Capossela…) he indeed can be entrusted with an idea, and is only satisfied when the author is satisfied. He has been commissioned by AngelicA to develop a project with Giorgio Pacorig, where, after his long-standing commitment to serve other musicians, he finally plays as a central role in the performance. In this selection, Vincenzo’s voice brings back to life tunes and songs that have never been heard together before.
The Ex celebrate their 30th anniversary in 2009. This is the first time the big band performs in Italy with Getatchew Mekuria. Performing with special guests whose work is quite far from the band’s poetics is now an established tradition for the Ex (they have played with Tom Cora, Han Bennink and many others). WithGetatchew Mekuria (we recommend listening to his albums) the band meets Ethiopian music, or more precisely a research into the use of electronic instruments and the fusion of traditional music and new languages to create an original mix of sounds. These encounters result not only in an exchange of social and human values in which the participants transform each other, but also in an expansion of the scope of the band’s research into rock.
HÜBEBLO is a trio formed by Claus van Bebber, Jaap Blonk and Carl Ludwig Hübsch. The combination of instruments (tuba, turntables, voice) and different personalities of the players results naturally in an exploration of sound, which becomes acoustic and transparent yet characterized by tensions that are necessary for the trio to move into spaces where none of the single players would have ventured alone.
BLANK plays DUDEN is three turntables – rotating entities – spun by Rudiger Carl (who has performed for AngelicA before, with clarinet, tenor saxophone and accordion), Oliver Augst and Cristoph Korn. It is somewhat suggestive of conceptual art, yet it is seems to be based on the concept of nothingness. It wipes out from the music any excess that may evoke worn-out musical forms. With unusual and everyday instruments the three artists construct compositions that fluctuate between music and sound, fullness and emptiness. For several years now, BLANK has been researching sound with different subjects and instruments, in order to find a hybridity that eventually becomes expressive.
Lawrence D. “Butch” Morris presents FOLDING SPACE, a new project of difficult realization both in Italy and abroad. It comes after the very popular MONDO CANE by Mike Patton, which united generations otherwise distant in tastes and history (based as it was on Italian popular songs from the 50s and 60s, re-interpreted in an experimental-pop style) in the cities of Lugo, Modena and Salsomaggiore. A similar aim is pursued here, yet with a completely different project: with the Filarmonica Arturo Toscanini, guests from the New York creative scene and an extraordinary solo singer, Shelley Hirsch. This is an original work, new to all the performers taking part in it. It meets tradition, and introduces it to improvisation, striking a subtle balance between the different languages that have marked the passing of time, as if the synthesis that is being looked for could not be found in each one of these “schools of expression”, but from within every one of us. The songs and music are made hyper-romantic, moving and recitative by Shelley Hirsch, who proves to be among the most important contemporary avant-garde singers.
FOLDING SPACE is a result of Lawrence D. “Butch” Morris’s residency in Emilia-Romagna, within a project funded by the Department for Culture of the Region Emilia Romagna and curated by AngelicA that includes 4 original productions and 5 live performances and that will be on until the 10th of July in the cities of Lugo, Modena, Vignola, Santarcangelo and Parma.
AngelicA will also be part of the jury in the final selections of the Iceberg festival – Giovani Artisti a Bologna 2009, an effort to give greater visibility to young musical talent.
Walter Rovere presents the section “meet&listen”. He meets the musicians for us, the listeners: a homely dimension, in-depth conversations with the authors, premières of new material.
In this river of music we hope you can find your own flavour.
A sound slips away, and suddenly it is born. A new order is created. It is born where there is no dying.
MassimoSimonini
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