A n g e l i c A 2 7
Festival Internazionale di Musica
ventisettesimo anno – m o m e n t o m a g g i o
Bologna, Modena
4>7 + 11>12 + 19>21 + 23 + 26>27 + 30>31 maggio 2017
>—> quaderno di AngelicA 27 – 2017
A n g e l i c A l l e r g i c A
Cosa fa Ringo, appena arriva?
Sbaraglia il campo, i cattivi treman tutti. Soprattutto gli umani non udenti.
Felice ritorno al volto umano di Angelica, alla sua dimensione intima e familiare,
ai suoni aspri e inaspettati, alle figure ricorrenti dell’incerto panorama della ricerca musicale…
(da AngelicA 11, 2001 – Mario Zanzani, 30 giugno 1948 > 13 maggio 2007)
La Ricerca di AngelicA, dapprima come Festival Internazionale di Musica, e da un po’ anche come Centro di Ricerca Musicale, si è espressa in molteplici direzioni considerando la musica come motivo di trasformazione e trasfigurazione.
“Angelica a pezzi” – Succede quando ti rendi conto che stai seguendo
più direzioni, sia artistiche che culturali e sociali, … E ciascun pezzo è nuovo lievito.
… Per intanto e tuttavia, questo spazio è talmente vasto da stordire;
ci coglie l’ansia della navigazione; tante rotte possibili. …
(da AngelicA 14, 2004 – Mario Zanzani)
Quanto ti ha formato quella musica? Quanto ti ha trasformato quella musica? Nella formazione troviamo elementi creativi e costruttivi, come anche necessariamente formali. Nella trasformazione abbiamo la possibilità di scoprire, di intravedere, il senso della crescita, dove ci porta il vivere (insieme) diverse esperienze.
La deformazione invece è uno stato attraverso il quale ci si può riformare, ci si ricostruisce all’inverso. Ci riporta a uno stato originario del quale non siamo ancora consapevoli o ci siamo dimenticati.
La trasfigurazione è un’immersione, il nostro ego (e il nostro IO) sembra non possa intervenire, è un mutamento totale verso una realizzazione che non riguarda solo noi.
Nelle mie immersioni con la musica, con il suono che portava con sè quella musica, negli anni ho attinto e ho vissuto quei momenti come una soluzione, una cura, una medicina per quel mio stato dell’essere. Oggi mi posso rivedere in quei momenti e posso capire meglio quello che è successo o il processo che si è compiuto e che ancora oggi agisce.
Sono cresciuto con tutto questo e vedersi a ritroso comporta diverse analisi (anche eccesso di analisi) ma scoprire che quel che eri non sei più e che ti sei trasformato (e forse trasfigurato), grazie al nutrimento che hai cercato, che hai trovato o che ti è stato offerto, sembra un gran regalo: il regalo di sentirsi (malgrado tutto) in cammino e alla ricerca. Siamo avvolti da attimi di benedizione che ci parlano di questo.
Che cos’è la musica? E’ materia invisibile che si nutre di suono?
Che cos’è l’anima? E’ un viaggiatore instancabile che attraversa il tempo verso l’eternità?
Steve Lacy diceva (con il suo italiano) in una video intervista qualcosa che riguarda il mondo del sentire e del pensiero e che è stato espresso in forma diversa da diversi musicisti: quando la musica è buona è fuori dalle nostre mani, è vero che noi seguiamo la musica, la musica non segue noi, la musica è davanti e allora noi la seguiamo…possiamo guidarla un po’ ma è fuori, è davanti, e dunque noi perdiamo responsabilità nella creazione della musica, è già creata e quindi noi la seguiamo, guidiamo, la facciamo, la osserviamo, ma non c’è credito per noi, noi non siamo niente, la musica è fatta e noi cerchiamo di non distruggere la musica perché esiste già fuori di noi e viene da non so dove, ma non è una cosa personale, la personalità è un’altra cosa…la musica è una realtà che esiste fuori da noi….
“Istruzioni per un Festival” – Per fare le cose bene un festival musicale deve muoversi su diversi piani.
Un livello di “movimento” che segue la continuità nel suo farsi,
le linee di ricerca, i tentativi e gli abbozzi, … Per appassionati settori di pubblico.
Un livello di selezione, di evidenza, di visibilità,
di polarizzazione sui capisaldi: quello che si è sedimentato nel tempo.
Per ampliare l’area dell’ascolto e la familiarità con i suoni di oggi. …
(da AngelicA 15, 2005 – Mario Zanzani)
AngelicA (27), è tradizione, è un viaggio nella musica, è un percorso a ostacoli, ogni ostacolo è una possibilità, è una direzione, è correre il rischio di trovarsi nella musica, di trovare musica, di scoprire qualcosa che sta diventando musica, di vivere esperienze soniche al di fuori dell’ordinario, di sentire la semplicità di una musica d’altri tempi. Ricerca di equilibrio tra le espressioni correnti, centralità della diversità.
Ci sono tante porte che si aprono, si entra in molte stanze, a volte ci si sente a casa, a volte una casa è dentro a un’altra casa, è un contesto di contesti.
Faticando! Fatica! Fa!
La musica (ti) risponde.
A n g e l i c A n a c r o n i s t i c A
Massimo Simonini
giovedì 4 maggio 2017 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Jacques Demierre The Well-Measured Piano (Svizzera) §
Jacques Demierre (Svizzera, 1954)
The Well-Measured Piano (2017); per pianoforte prima assoluta
Breaking Stone (2011); per pianoforte e voce prima italiana
Jacques Demierre pianoforte, voce
musiche di Jacques Demierre
> David Moss + Daan Vandewalle The Goldberg Incantations (Stati Uniti, Belgio) ()
Daan Vandewalle (Belgio, 1968) / David Moss (Stati Uniti, 1954)
The Goldberg Incantations (2017); prima assoluta
dalle Variazioni Goldberg (1741) di Johann Sebastian Bach
David Moss voce; Daan Vandewalle pianoforte
musiche di Johann Sebastian Bach, Daan Vandewalle, David Moss
testi di David Moss
a cura di David Moss, Daan Vandewalle
§ con il sostegno di Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura
() con la collaborazione del Goethe-Institut Mailand
venerdì 5 maggio 2017 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA [ ]
> Steve Beresford + Peter Cusack + Terry Day + David Toop ALTERATIONS (Inghilterra)
Steve Beresford pianoforte, melodica, organo, elettronica, oggetti;
Peter Cusack chitarra acustica, registrazioni d’ambiente;
Terry Day batteria, percussioni, oggetti, palloncini, flauti di bambù;
David Toop chitarra elettrica, basso elettrico, flauti, oggetti, violino africano
musiche di ALTERATIONS
a cura di Walter Rovere
[ ] con il patrocinio del British Council
sabato 6 maggio 2017 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Ghédalia Tazartès SOLO (Francia) X
Ghédalia Tazartès voce, oggetti, nastri
musiche di Ghédalia Tazartès
> Tenores di Bitti “Mialinu Pira” CONTONANNE IN BOLOGNA (Sardegna)
ISTERRITA (profano)
ANGHELOS CANTADE (sacro)
BALLU SERIU (profano)
OCHE ‘E NOTTE (profano)
ISCRAVAMENTU (sacro)
ANDIRA (profano)
BALLU LESTRU (profano)
GROBBES DE S’ANNOSSATA (sacro)
MUTTOS (profano)
BALLU DILLU (profano)
DEUS TI SALVET MARIA (sacro)
Tenores di Bitti “Mialinu Pira“:
Omar Bandinu bassu; Marco Serra contra;
Bachisio Pira oche, mezu oche; Arcangelo Pittudu oche, mezu oche
a cura di Massimo Golfieri, Antonio Are
X con il patrocinio di Institut français Italia
domenica 7 maggio 2017 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> ARKE SINTH composizioni collettive 1972-73 (Italia)
Giovanni De Poli EMS Synthi A; Marco Sambin sax tenore, clarinetto, tubofono;
Michele Sambin sax tenore e violoncello; Alvise Vidolin organo, mixer
musiche di ARKE SINTH
a cura di Veniero Rizzardi
giovedì 11 maggio 2017 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA ∆
> SKRAP (Norvegia) prima apparizione italiana
Heiða Karine Jóhannesdóttir Mobeck tuba, elettronica;
Anja Lauvdal sintetizzatore, elettronica
musiche di Heiða Karine Jóhannesdóttir Mobeck, Anja Lauvdal
> Natasha Barrett SPACE CHAMBER (Inghilterra/Norvegia) [ ]
Natasha Barrett (Inghilterra, 1972)
SPACE CHAMBER musica acusmatica – versione per 8 canali
Topology Chamber 2 (2015); prima italiana
Microclimate IV: Wet Face (2007); prima italiana
He Slowly Fell and Transformed into the Terrain (2016); prima italiana
Natasha Barrett elettronica, spazializzazione del suono
musiche di Natasha Barrett
a cura di Luca Vitali
∆ con il sostegno della Reale Ambasciata di Norvegia e di Music Norway
[ ] con il patrocinio del British Council
venerdì 12 maggio 2017 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Audrey Chen + Phil Minton (Stati Uniti, Inghilterra) [ ]
Audrey Chen voce; Phil Minton voce
musiche di Audrey Chen, Phil Minton
> Beñat Achiary + Erwan Keravec AMETSA (Francia) prima italiana X
Beñat Achiary voce; Erwan Keravec cornamusa
musiche di Beñat Achiary, Erwan Keravec
[ ] con il patrocinio del British Council
X con il patrocinio di Institut français Italia
venerdì 19 maggio 2017 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA Ø [ ]
> Phil Minton & Veryan Weston Ways for an Orchestra
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna – Tonino Battista direttore (Inghilterra, Italia)
prima assoluta
Phil Minton (Inghilterra, 1940) / Veryan Weston (Inghilterra, 1950)
Way In (1987)*; testi di James Joyce (1882-1941)
Adman (1990)*; testi di Adrian Mitchell (1932-2008)
Elephant (1990)*; testi di Adrian Mitchell (1932-2008)
On Reading (1992)*; musiche di Phil Minton; testi di Ho Chi Minh (1890-1969)
Cormorant (1990)*; testi di Christopher Isherwood (1904-1986)
Anton’s phone call (1990)*
Genesis 245 (1987)*; musiche di Eric Dolphy (1928-1964);
testi di Lou Glandfield
The Romantic Artist (2001)*; testi di Edward Young (1683-1765)
Milestone (1990)*; testi di Ho Chi Minh (1890-1969)
The Cutty Wren (1993)*; musica e testi tradizionale/anonimo
Conduction with “Rain or Hail” (1992/2017)*; testi di e e cummings
The Anarchist Anthem (1999)*; testi di John Henry Mackay (1864-1933)
Airport Insecurity (2004)*; musiche di Phil Minton / Veryan Weston /
Michael Vatcher / Luc Ex; testi di Paul Haines (1933-2003)
maggie & millie & mollie & may (2004)*; testi di e e cummings (1894-1962)
And Who’s Next? (1991-1992)*; musica e testi di Jacques Brel (1929-1978)
The Lost Chord (1987)*; musiche e testi di Arthur Sullivan (1842-1900)
Sahara Dust Parte 1 (estratto) (1992); musiche di Lindsay Cooper (1951-2013);
testi di Robyn Archer (1948)
Jailhouse Rock (1987)*; musiche di Phil Minton / Veryan Weston /Jerry Leiber
& Mike Stoller; testi di Jerry Leiber (1933-2011) / Mike Stoller (1933)
Mourn not the Dead (1987)*; musiche di Frankie Armstrong (1941);
testi di Ralph Chaplin (1887-1961)
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Tonino Battista direttore
Phil Minton voce;
Veryan Weston pianoforte;
Fabio Sacconi contrabbasso
musiche di Phil Minton, Veryan Weston, Jacques Brel, Jerry Leiber, Mike Stoller,
Eric Dolphy, Michael Vatcher, Luc Ex, Arthur Sullivan, Frankie Armstrong, Lindsay Cooper
arrangiamenti per orchestra di Veryan Weston
testi di James Joyce, Adrian Mitchell, Ho Chi Minh, Christopher Isherwood,
John Henry Mackay, Paul Haines, Jacques Brel, Phil Minton, Jerry Leiber,
Mike Stoller, Lou Glandfield, Edward Young, e e cummings, Arthur Sullivan,
Ralph Chaplin, Robyn Archer
* si riferisce alla data in cui il brano è stato arrangiato e inciso in duo da Phil Minton & Veryan Weston.
progetto commissionato da AngelicA
Ø una coproduzione di AngelicA e Fondazione Teatro Comunale di Bologna
[ ] con il patrocinio del British Council
sabato 20 maggio 2017 – 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA () [ ] ///
> Bob Ostertag & The Alternative Facts (Australia, Libano, Inghilterra, Stati Uniti) prima assoluta
Julia Reidy chitarra elettrica; Mazen Kerbaj tromba preparata;
Phil Minton voce; Bob Ostertag elettronica
musiche di Julia Reidy, Mazen Kerbaj, Phil Minton, Bob Ostertag
a cura di Bob Ostertag
() con la collaborazione del Goethe-Institut Mailand
[ ] con il patrocinio del British Council
/// con il patrocinio dell’Ambasciata d’Australia a Roma
domenica 21 maggio 2017 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Veryan Weston Rhythm figures with tessellations (Inghilterra) prima italiana [ ]
Veryan Weston (Inghilterra, 1950)
Rhythm figures with tessellations
Getting from A to B (2016) prima italiana
Getting back from B to A (2017) prima italiana
Veryan Weston pianoforte
musiche di Veryan Weston
a cura di Veryan Weston
> Bob Ostertag Wish You Were Here (Stati Uniti)
Bob Ostertag gamepad, sintetizzatore modulare virtuale Aalto
musiche di Bob Ostertag
a cura di Bob Ostertag
[ ] con il patrocinio del British Council
martedì 23 maggio 2017 – ore 21 – Teatro Comunale Luciano Pavarotti – MODENA ° [ ]
in performance with Roger Turner & Roberto Dani
(Stati Uniti, Inghilterra, Italia) prima assoluta
Annette Peacock voce, pianoforte, sintetizzatore;
Roger Turner batteria, percussioni; Roberto Dani batteria, percussioni
musiche di Annette Peacock
a cura di Mauro Stocco
progetto commissionato da AngelicA
° una coproduzione di AngelicA, Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono ;
con il sostegno di Regione Emilia–Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna
[ ] con il patrocinio del British Council
venerdì 26 maggio 2017 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Robin Holcomb & Wayne Horvitz Solos & Duos (Stati Uniti)
Robin Holcomb pianoforte, voce; Wayne Horvitz pianoforte, elettronica, tastiere
musiche di Robin Holcomb, Wayne Horvitz
sabato 27 maggio 2017 – ore 16.30 e 19.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
– ore 16.30
> Piccolo Coro Angelico MOMENTO SAGGIO ^^
Giovanna Giovannini direzione; Silvia Tarozzi direzione;
Gloria Giovannini coordinamento;
Piccolo Coro Angelico:
Elena Bergamaschi, Beatrice Bonazzi, Giulia Bugugnoli, Greta Bunger Gadale,
Anna Canè, Amalia Cantaluppi, Anja Capobianco, Lillian Carrieri, Olga Cau,
Emma Cavara, Agata Celli, Alessandro Costa, Cristiano Di Marino,
Francesco Malferrari, Miro Montanari, Salimata Ngom, Elisa Paracchini,
Emanuele Paracchini, Ludovica Parenti, Sofia Schembri, Nadia Sinibaldi,
Giorgia Stosmenov, Alice Tubertini, Marta Vecchi, Manuela Vitacolonna,
Jacopo Volta, Lavinia Zaghini
Il Piccolo Coro Angelico conclude la sua sesta stagione di lavoro. Le bambine e i bambini del coro, circa trenta e di età compresa tra i 4 e i 13 anni, hanno accolto l’invito da parte dei compositori americani Philip Corner e Malcolm Goldstein ad eseguire alcune loro opere vocali. Overture to Fantastic Gardens e Illuminations from Fantastic Gardens di Goldstein, opere degli anni ’70 scritte rispettivamente per coro e per ensemble vocale sono state riarrangiate dai bambini attraverso un processo di riscrittura e traduzione dei testi/partitura. Di Philip Corner si è cantato e tradotto canoni dai Rounds: the rest of them e scelto alcune pagine dalla sua opera corale Chorus Kit. Il coro ha poi composto un mandala collettivo ricavandone una partitura sonora ed ha lavorato sui suoni espressivi legati al gesto, al movimento del corpo, realizzando un momento musicale-performativo dedicato allo stesso Corner.
– ore 19.30
> LIBERARE LA VOCE esprimersi in musica – laboratorio sulla voce di Cristina Zavalloni
Marta Abatematteo voce; Neus Borrell Mateu voce; Francesca Caponi voce;
Antonella Rondinone voce; Tiziana Scimone voce; Valeria Sturba voce;
Simone Graziano pianoforte
musiche di Luciano Berio, Cathy Berberian, John Cage, Igor Stravinsky, …
7 donne che cantano. 7 voci, personalità, mondi vocali diversi tra loro. 1 pianista che le accompagna.
4 famiglie di brani a cui attingere: classici, di musica contemporanea, popolare e jazz.
Stiamo lavorando così da gennaio: 5 incontri, 1 al mese, durante i quali, con l’ausilio di Simone Graziano, guido questo laboratorio nell’affrontare un repertorio che mi appartiene e che frequento da tempo. Ho scelto una rosa di musiche molto precise per far da collante a tanta biodiversità: il corso era infatti aperto a cantanti di qualsiasi estrazione stilistica, purchè professioniste. Alcuni brani prevedono una vocalità impostata, altri no. Tutti hanno bisogno di un’interprete partecipe ed espressiva per prendere vita. Per alcune di loro è tutto nuovo. Impariamo a costruire un duo, ad ascoltare, a familiarizzare con la pagina scritta, a liberarcene. Impariamo a far musica.
Il concerto/saggio sarà il risultato di questo laboratorio. (Cristina Zavalloni)
a cura di Cristina Zavalloni
^^ con il sostegno della Fondazione del Monte
martedì 30 maggio 2017 – ore 20.30 – Basilica di Santa Maria dei Servi – BOLOGNA
> Roscoe Mitchell + Francesco Filidei (Stati Uniti, Italia)
Roscoe Mitchell sax alto, sopranino & soprano; Francesco Filidei organo
musiche di Roscoe Mitchell, Francesco Filidei
mercoledì 31 maggio 2017 – ore 20.30 – Teatro Auditorium Manzoni – BOLOGNA Ø
> Orchestra del Teatro Comunale di Bologna – Tonino Battista direttore
+ Roscoe Mitchell + Thomas Buckner + Gianni Trovalusci + Nicola Baroni
(Italia, Stati Uniti) prima assoluta
Sylvano Bussotti (Italia, 1931)
Violoncello Obbligato e Orchestra (2011); per violoncello e orchestra \\
prima assoluta
Sylvano Bussotti (Italia, 1931)
Violoncello Obbligato e Orchestra + (2011); per violoncello e orchestra \\
percorso esecutivo con cadenza prima assoluta
Roscoe Mitchell (Stati Uniti, 1940)
Conversations for Orchestra
Who Dat (2013); per orchestra
di Roscoe Mitchell / Craig Taborn (1970) / Kikanju Baku (1982);
trascrizione (2016) di Stephen P. Harvey (1982);
orchestrazione (2016/2017) di Roscoe Mitchell prima italiana
Frenzy House (2013); per improvvisatore e orchestra #
di Roscoe Mitchell / Craig Taborn (1970) / Kikanju Baku (1982);
trascrizione (2017) di Stephen P. Harvey (1982);
orchestrazione (2016/2017) di Roscoe Mitchell prima italiana
Splatter (2013); for orchestra
di Roscoe Mitchell / Craig Taborn (1970) / Kikanju Baku (1982);
trascrizione (2015) e orchestrazione (2016)
di Christopher Mega Luna (1978) prima italiana
Distant Radio Transmission (2013); per improvvisatori e orchestra ##
di Roscoe Mitchell / Craig Taborn (1970) / Kikanju Baku (1982);
trascrizione (2017) di Stephen P. Harvey (1982), John Ivers (1989);
orchestrazione (2017) di Roscoe Mitchell prima assoluta
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Tonino Battista direttore
Nicola Baroni violoncello \\ ;
Gianni Trovalusci flauto, flauto basso #;
Thomas Buckner voce baritono ##;
Roscoe Mitchell sax soprano ##
musiche di Sylvano Bussotti, Roscoe Mitchell
Ø una coproduzione di AngelicA e Fondazione Teatro Comunale di Bologna
> immagine AngelicA 27 di Massimo Golfieri
Biglietti Bologna
Concerti – 4, 7, 11, 21 maggio – 8 € | ridotto 5 €
Concerti – 5, 12, 20, 26 maggio – 10 € | ridotto 7 €
Concerto – 6 maggio – 18 € | ridotto 10 €
Concerto – 19 maggio – 15 € | ridotto 8 €
ridotto 12 € per abbonati del Teatro Comunale
Momento Saggio – 27 maggio (Piccolo Coro Angelico e LIBERARE LA VOCE) | ingresso libero
Concerto – 30 maggio – Basilica di Santa Maria dei Servi – 10 € | ridotto 5 €
ridotto 8 € su presentazione di un biglietto di un concerto precedente di AngelicA 2017
Concerto – 31 maggio – Teatro Auditorium Manzoni – 10 € | ridotto 5 €
ridotto 8 € per abbonati del Teatro Comunale
ridotto 8 € su presentazione di un biglietto di un concerto precedente di AngelicA 2017
Teatro Comunale di Bologna – t 051.529019 – boxoffice@comunalebologna.it
teatro@comunalebologna.it – www.tcbo.it
I biglietti del concerto del 31 maggio si possono acquistare a partire da un’ora prima dell’orario del concerto
al Teatro Auditorium Manzoni
Carnet – 35 € (comprende 5 concerti a scelta; esclusi concerti del 6, 19, 23 maggio)
Ridotti
– per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
– ai possessori della Card Musei Metropolitani verrà applicato uno sconto di 2 € sul biglietto intero
(eccetto concerto del 23 maggio a Modena)
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
Prevendite
ZAMBONI 53
via Zamboni 53/C, Bologna
t 051 1998 0427
www.zamboni53store.com
www.boxerticket.it
(eccetto concerti del 19, 23 e 31 maggio)
Biglietti Modena
Concerto – 23 maggio – da 6 a 15 €
Teatro Comunale Luciano Pavarotti – t 059.2033010 – info@teatrocomunalemodena.it
prevendite online: www.teatrocomunalemodena.it – biglietteria@teatrocomunalemodena.it
Luoghi
Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo Via San Vitale 63, Bologna
Teatro Comunale Luciano Pavarotti Corso Canalgrande 85, Modena
Basilica di Santa Maria dei Servi Strada Maggiore 43, Bologna
Teatro Auditorium Manzoni Via Dè Monari 1/2, Bologna
AngelicA
presentato da
Associazione Culturale Pierrot Lunaire
AngELICA
è parte di
REMARKABLE FESTIVAL – EUROPE FOR FESTIVALS – FESTIVALS FOR EUROPE,
EFFE LABEL 2017-2018
AngELICA2017
realizzato con il sostegno di
Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura
Comune di Bologna / Unesco – Bologna Città della Musica
con il sostegno di
Fondazione del Monte
Fondazione Carisbo
con il sostegno di
Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura
Reale Ambasciata di Norvegia e Music Norway
con la collaborazione del
Goethe-Institut Mailand
con il patrocinio di
Institut français Italia
British Council
Ambasciata d’Australia a Roma
in collaborazione con
Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono
Fondazione Teatro Comunale di Bologna
con la collaborazione di
gdm – il giornale della musica
con la partecipazione di
Radio Città del Capo
Edizioni Zero
Zamboni 53
Sfera Cubica
Early
Daevid
Automotive Partner
Volvo Auto Bologna
AngelicA fa parte di Bologna Contemporanea – 6 festival per muoversi nel presente
www.bolognacontemporanea.it
Informazioni
AngelicA
Centro di Ricerca Musicale – Teatro San Leonardo
Associazione Culturale Pierrot Lunaire
via San Vitale 63-67, 40125 Bologna
t 051.240310
info@aaa-angelica.com
Ufficio Stampa press@aaa-angelica.com
dischi@aaa-angelica.com www.aaa-angelica.com
idischidiangelica.bandcamp.com
A l l e r g i c A n g e l i c A
What does Ringo do, as soon as he’s there?
He storms in, scaring all the evil ones. Especially humans who cannot hear.
Welcome back to Angelica’s human face, to its intimate, familiar dimension,
to the harsh, unexpected sounds, to the recurrent figures of musical research’s fleeting scene…
(from AngelicA 11, 2001 – Mario Zanzani, 30 June 1948 > 13 May 2007)
AngelicA’s research, at its inception as an International Music Festival, and more recently as a Centre for Musical Research, has explored multiple directions by looking at music as a motif for transformation and transfiguration.
“Angelica in pieces” – This happens when you realize you’re moving
in multiple directions, both artistic and cultural & social… And each piece is like new “yeast”.
…In the meantime and notwithstanding, this space if so vast that it can be dazing;
the anxiety of navigation comes upon us, so many the routes we could take…
(from AngelicA 14, 2014 – Mario Zanzani)
How much has that music formed you? How much has that music transformed you? In forming, we find creative and constructive elements, as well as necessarily formal ones. In transforming, we have the chance to discover, or glimpse, the meaning of growth, to find out where living different experiences (together) can take us. Deforming, on the other hand, is a state through which one may re/form oneself, reconstructing oneself in reverse. It takes one back to an original state s/he is still unaware of, or that is forgotten.
Transfiguration is an immersion – our ego (and our identity) seems helpless – an all-encompassing mutation into realizing that it is not just about us.
In my immersions with music, with the sound brought about by that music, over the years I have drawn from those moments and I have experienced them as a solution, a cure, a medicine for that state of my existence. Today I can see myself again in those moments and I can better understand what happened or the process that took place and still takes place today.
I grew up with all this, and looking back at oneself involves a certain degree (perhaps an excess) of analysis. Yet, discovering that what you were is no longer, and that you have transformed (perhaps transfigured) thanks to the nourishment you had been looking for, found or were offered, looks like a precious gift: that of feeling (in spite of everything) like being on a journey, searching. We are surrounded by moments of blessing that speak to us of this.
What is music? Is it the invisible matter that feeds on sound?
What is the soul? Is it a tireless traveller who journeys across time to eternity?
In a video interview, Steve Lacy once said something (in his Italian) about the world of hearing and thinking, something formulated in different ways by various musicians: when the music is good, it is out of reach, true it is that we follow the music, the music does not follow us, the music is before us and then we follow it… we could try and guide it, but it exists outside of us, before us, thus we lose responsibility in the creation of music, it has already been created and we follow, guide, make, observe it, but there is no credit for us, we are nothing, the music is there and we try not to destroy it because it already exists outside of ourselves and it comes from who knows where, but it is not a personal thing, personality is an entirely different matter… music is a reality that exists outside of ourselves…
“Instructions for a Festival” – In order to do things properly, a music festival should be articulated on several different levels. One “movement” level following the continuity of a festival’s own making,
the different research lines, the tentative approaches, the hints, … This is for passionate audience. One level of selection, evidence, visibility, polarisation of strengths:
whatever has been layered in time.
This is to widen the audience and its familiarity with today’s sounds.
(from AngelicA 15, 2005 – Mario Zanzani)
AngelicA (27), is tradition, a journey in music, a steeplechase, each fence an opportunity, it is a direction, running the risk of finding oneself inside music, of finding music, of discovering something that’s turning into music, of living sonic experiences out of the ordinary, of listening to the plainness of timeless music. The search for balance among current jargons, centrality of diversity.
Many doors open, you can walk into many different rooms, sometimes you feel at home, sometimes a home is inside another home, it is a context of contexts.
Working hard! Work! Wo..! Do!
Music will answer (you).
A n a c h r o n i s t i c A n g e l i c A
Massimo Simonini
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