AngelicA
settima edizione – al ladro
Bologna
6>11 maggio 1997
>—> quaderno di AngelicA 7 – 1997
Al ladro
Angelica 97 è in buona parte dedicata all’uso dei campionamenti, all’utilizzazione di suoni presistenti. L’uso dei campionamenti è ormai una pratica diffusa e investe molti ambiti musicali; ha illustri origini storiche nella musica di ricerca di questo secolo, ma ha avuto un forte rilancio dagli anni settanta a partire dalle ‘produzioni’ da discoteca e da una nuova ondata di sperimentatori del suono. Un eccellente inquadramento storico e estetico del problema lo si può trovare nel saggio di Chris Cutler ‘Plunderphonia’, apparso su Musicworks e da noi tradotto due anni orsono nei quaderni di Angelica; i frequentatori del festival lo conoscono o comunque lo potranno trovare con facilità.
La costruzione della musica a partire da materiali presistenti, divenuta pratica comune grazie alla diffusione di nuove tecnologie e di nuove abitudini di ascolto, pone questioni di natura estetica ed etica con risvolti commerciali e giuridici facilmente comprensibili sul versante dei diritti d’autore. In che senso cioè si può parlare di nuova opera e di autore quando ci troviamo di fronte a lavori confezionati a partire da musiche di altri? E’ un giudizio da elaborare caso per caso o ci possono essere delle regole generali?
Un incontro, Salva col nome, il diritto di creare, il diritto di copiare, il diritto di ascoltare, coordinato da Franco Fabbri e con la partecipazione di musicisti ed esperti, cercherà di orientare la riflessione su questi temi.
E’ un modo di entrare in una delle più vivaci dimensioni della odierna creazione musicale. Kersten Glandien ci ha dato una mano ad entrare in questa dimensione curando l’introduzione al tema, la descrizione dei progetti e le biografie degli artisti (non di quelli italiani).
La presenza italiana ad Angelica 97 è solo una anticipazione della prossima edizione che si interesserà principalmente di musicisti e compositori italiani. Si affronterà così una questione del tutto sconosciuta, circa le dimensioni e le direzioni della musica di ricerca nel nostro paese.
Compito quasi necessario perché le ragioni della continuità di un festival, che danno significato al lavoro degli organizzatori, si pongono anche nel legame con ambienti di creazione artistica. Queste ragioni potrebbero essere in fondo, gratta gratta, solo due: a) comunicare e rendere visibile il lavoro di musicisti compositori e produttori di musica del proprio ambito; b) attirare un pubblico per le musiche d’innovazione.
I due aspetti sarebbe bello andassero assieme. Anche il pubblico più attento non può sopravvivere se non viene portato a trasformare l’esperienza dell’ascolto in una diversa aspettativa dell’evento, da scoprire e non solo da riconoscere.
D’altro canto, una comunità di musicisti, seppur vivace e creativa, non può esistere, lavorare e riprodursi senza un contatto, senza lo stimolo del pubblico; altrimenti rischia lo sconforto e l’atteggiamento avanguardista.
C’è un altro aspetto legato in qualche modo a quanto detto fino ad ora. Per tutti coloro che si occupano di musica di ricerca è necessario muoversi in una dimensione del tipo locale/globale. Radicarsi sempre più nel ‘territorio’ di appartenenza e collegarsi col mondo. Nella musica di ricerca non esiste una dimensione locale, fondamentale è la relazione coi luoghi dove idee e progetti stanno nascendo con le caratteristiche di lavori originali e altrettanto ‘locali’.
AngelicA ha consolidato una propria rete di relazioni europee e internazionali. Già la passata edizione segnava il riconoscimento di una affinità con alcuni ambiti della situazione musicale olandese. Ora è in corso di realizzazione un progetto itinerante (Risonanza Magnetica) che coinvolge un folto gruppo di musicisti attivi nell’area bolognese: iniziato a Berlino nello scorso settembre si concluderà ad Angelica 98, dopo aver toccato alcune città europee.
Un particolare ringraziamento per questa edizione va a Franco Fabbri che ci ha aiutato in ogni modo, a Mario Baroni, Giampiero Cane, Chris Cutler, Marcello Lorrai, Giordano Montecchi, Veniero Rizzardi, Stefano Zorzanello che hanno accettato di scrivere per “Testa & Timpano”, che appare come il secondo numero dei quaderni di Angelica; e a tutti i partecipanti all’incontro Salva col nome.
Ringraziamo ancora una volta il Teatro e l’Orchestra del Comunale di Bologna per la disponibilità nei nostri confronti; e metteremo alla prova la loro pazienza proponendo il prossimo anno una rassegna di compositori italiani.
Il Teatro può fare molto nell’attuale fase critica della cultura cittadina irrigidita nella contrapposizione fra ‘pesanti’ e potenti istituzioni pubbliche e agili ma deboli interventi privati.
La questione, al fondo, è se la città sia in grado di esprimere un’idea e una pratica di cultura che non sia solo ricordo del passato, conservazione di beni artistici o restauro di pietre, ma messa in moto di intelligenze, energie e capacità creative.
Mario Zanzani
Un accordo cosmico
Angelica cambia ancora suono, dopo un ingrandimento sulla musica olandese, nel ’96: una ‘tradizione’ musicale legata a uno strano e personalissimo jazz, a metodi di improvvisazione/composizione istantanea, a sistemi di interazione con l’elettronica sorprendenti, e al comporre
in bicicletta. Si trattava di un’edizione ‘revival’ e ‘revolver’, secondo una descrizione che considera un suono del passato rivisto, vivo e vegeto, utile in un mondo che fa invecchiare tutto rapidamente e rischia di perdersi la poesia che invece può stare ovunque, anche in un vecchio suono o stile. Restare fuori dal tempo.
Angelica ’97, settima edizione, parola “segreta Al Ladro”, si occuperà di pirati di ieri e pirati di oggi, del Canada e del Giappone. Sarà una sorta di plunder edition, verranno presentati diversi progetti basati e/o composti di strumenti quali campionatore (sampler), con il quale si possono registrare con la tecnica del campionamento (sampling) suoni di ogni tipo, comprese musiche altrui, per trasformarli, risuonarli, farli propri, come elementi su cui basare una composizione. Oltre a questo si farà un micro panorama su ciò che di interessante sta accadendo nelle comunità di musicisti giapponesi e canadesi, che seppure differenti sembrano simili alla comunità bolognese, presente anche a questa edizione perché intrascurabile considerando la solitaria e entusiasmante esplorazione che la caratterizza.
Non siamo riusciti a invitare Al Bano e Michael Jackson, per un memorabile duo, ma i BEE GEES (?), che ci faranno qualche sorpresa. Mr. Jackson ha fatto distruggere il CD “Plunderphonics”, un’opera da conservare, di John Oswald che sarà a Bologna in veste di compositore e ci racconterà questa storia, di potere piuttosto che estetica, in un incontro tra musicisti, studiosi e chiunque voglia intervenire, sul problema del plagio. A sua volta, Jackson è in causa con Al Bano per motivi analoghi; per il momento il CD di Jackson non è ancora stato distrutto… Si cercherà di analizzare il problema anche da un punto di vista più musicale…
La questione delicata dei diritti d’autore va affrontata non solo dal punto di vista economico o giuridico ma soprattutto da quello dei contenuti musicali, il tema è pur sempre la musica, le reazioni che provoca e l’onestà con cui la si pratica. Le esperienze personali di tutti i partecipanti verranno trasmesse e confrontate con le posizioni preistoriche della S.I.A.E.
Pensiamo a un giradischi che fa ruotare pianeti e mondi differenti, mettendoli in comunicazione, a volte in grande armonia.
Di questo, di canzoni, di rumore lirico e di citazione continua, che investe inesorabilmente la musica, parlerà Angelica.
AngELICA rumorosA: siedi, striscia la sedia per terra come archi dolcemente lancinanti.
Per cortesia vai in banca e chiedi della Cosmic Card, ti diranno, probabilmente, che non è disponibile.
Massimo Simonini
martedì 6 maggio 1997 – ore 21.00 – Teatro San Leonardo
> Otomo Yoshihide Memory Disorder (Giappone) prima italiana
Otomo Yoshihide dischi, CD, campionamenti, chitarra elettrica
> Trio Magneto (Italia)
Giorgio Casadei chitarra elettrica; Vincenzo Vasi basso elettrico, voce; Mirko Sabatini batteria; ospite Gerard Antonio Coatti trombone
> Tanaka Yumiko Gidayu Shamisen Solo (Giappone) prima assoluta
Tanaka Yumiko shamisen
> Ground-Zero Revolutionary Pekinese Opera (Giappone) prima italiana
Otomo Yoshihide dischi, CD, campionamenti, chitarra elettrica; Uchihashi Kazuhisa chitarra elettrica, effetti;Matsubara Sachiko campionatore; Kikuchi Naruyoshi sax soprano; Tanaka Yumiko shamisen; Nasuno Mitsuru basso elettrico; Uemura Masahiro batteria; Yoshigaki Yasuhiro batteria; Kondo Yoshiaki ingegnere del suono
mercoledì 7 maggio 1997 – ore 21.00 – Teatro San Leonardo
> Diane Labrosse + Martin Tétreault Parasites’ Paradise (Canada) prima assoluta
Diane Labrosse tastiere, campionamenti; Martin Tétreault giradischi
> Stock, Hausen & Walkman Child Bearing Hits (Inghilterra) prima italiana
Andrew Sharpley campionamenti; Matt Wand campionamenti, tape switch board; Dave Formula organo
> Vakki Plakkula (Italia)
Edoardo Marraffa sax tenore; Lullo Mosso voce, contrabbasso, basso elettrico; Mirko Sabatini batteria, voce
giovedì 8 maggio 1997 – ore 21.00 – Teatro San Leonardo
> Bob Ostertag Hunting Crows (Stati Uniti) prima italiana
Bob Ostertag campionamenti
> Tornando (Italia)
Ferdinando D’Andria strumenti; Salvatore Panu strumenti
> Chris Cutler p53 (Inghilterra, Canada, Polonia, Giappone, Germania) prima assoluta
Chris Cutler oggetti, low grade electronics, batteria; Marie Goyette pianoforte; Zygmunt Krause pianoforte; Otomo Yoshihide dischi, CD, campionamenti, chitarra elettrica; Lutz Glandien campionamenti, real time processing di C. C., M. G., Z. K.
venerdì 9 maggio 1997 – ore 21.00 – Teatro San Leonardo
> Tenko + Ikue Mori Death Praxis (Giappone) prima italiana
Tenko voce; Ikue Mori percussioni elettroniche
> Jean Derome + René Lussier Les Granules (Canada) prima italiana
Jean Derome sax alto, flauto, giocattoli, voce; René Lussier chitarra elettrica, daxophone, voce
> Dagmar Krause + Marie Goyette (Germania, Canada) prima italiana
Dagmar Krause voce; Marie Goyette tastiere, campionamenti
sabato 10 maggio 1997 – ore 21.00 – Teatro Comunale
> Zygmunt Krause The Last Recital (Polonia) prima italiana
Zygmunt Krause pianoforte
> Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Pedro Alcalde e Franco Sebastiani
– Orchestral Tuning Arrangement, 1994, per orchestra, John Oswald / Linda Catlin Smith (Canada)
seconda bolognese
– Folk Music, 1972, per orchestra, Zygmunt Krause prima italiana
– Classic, 1994, per due orchestre, John Oswald prima europea
– Short Cut no.1 for orchestra, 1997, Marie Goyette (Canada)*
– Short Cut no.2 for piano and orchestra, 1997, Marie Goyette
solista: Marie Goyette pianoforte prima assoluta*
*musiche commissionate da AngelicA | Centro di Ricerca Musicale
sabato 10 maggio 1997 – ore 24.30 – Link *
> Mike Patton + Bob Ostertag + Otomo Yoshihide House of Discipline (Stati Uniti, Giappone) prima assoluta
Mike Patton voce, elettronica; Bob Ostertag campionamenti; Otomo Yoshihide dischi, CD, campionamenti, chitarra elettrica
domenica 11 maggio 1997 – ore 21.00 – Teatro San Leonardo
> ? : Chris Cutler batteria, oggetti; Jean Derome sax alto-baritono, flauti; Marie Goyette campionamenti; Uchihashi Kazuhisa chitarra elettrica; Diane Labrosse tastiere, campionamenti; René Lussier chitarra elettrica; Ikue Mori percussioni elettroniche; Bob Ostertag campionamenti; Mike Patton, voce, elettronica; Mirco Sabatini batteria; Andrew Sharpley campionamenti; Tenko voce; Martin Tétreault giradischi; Matt Wand campionamenti, tape switch board; Otomo Yoshihide dischi, CD, campionamenti, chitarra elettrica prima assoluta
> Ground-Zero Plays Standard (Giappone) prima italiana
musiche di Nelson Cavaquenho, Steve Beresford, Misha Mengelberg, Fred Frith, Phew, Yamamoto Seiichi,Miyauchi Kunio, …
EXTRA EVENTI:
> BEE GEES A sorpresA (State Uniti) prima assoluta
FILM:
sabato 10 maggio 1997 – ore 23.30 – Link
> Schwarz auf Weiß (Nero su Bianco) un di film di Heiner Goebbels e Manfred Waffender con Ensemble Modern dallo spettacolo musicale-teatrale di Heiner Goebbels prima italiana
INCONTRI & ASCOLTI:
mercoledì 7 maggio 1997 – ore 12.00 – CMR
> Franco Fabbri
L’orecchio di Scardillo – La Musica che ascolto e perché
giovedì 8 maggio 1997 – ore 12.00 – CMR
> Marie Goyette
venerdì 9 maggio 1997 – ore 12.00
> Otomo Yoshihide
sabato 10 maggio 1997 – ore 12.00
> Jean Derome + René Lussier
sabato 10 e domenica 11 maggio 1997 – ore 16.00
> Salva con nome…Il diritto di creare, il diritto di copiare, il diritto di ascoltare:
Chris Cutler, Martin Tétrault, John Oswald, Martin Tétreault, Otomo Yoshihide, Zygmunt Krause, Tiziano Popoli, Marie Goyette, Roberto Musci, Giovanni Venosta, Massimo Mariani, Bob Ostertag, Lutz Glandien, Diane Labrosse, Mike Patton, Kersteen Glandien, Pinotto Fava, Pino Saulo, Manlio Mallia
Conduce: Franco Fabbri
* Il concerto di House of Discipline è presentato da Angelica & Link
Luoghi
Teatro San Leonardo via San Vitale 63, Bologna
Teatro Comunale Largo Respighi 1, Bologna
Link via Fioravanti 14, Bologna
CMR Centro per le musiche di ricerca via Guerazzi 20, Bologna
Partner
CIMES – Centro Interfacoltà Musica e Spettacolo dell’Università degli Studi di Bologna
Pierrot Lunaire
con il sostegno di
REGIONE EMILIA ROMAGNA – Assessorato alla Cultura
COMUNE DI BOLOGNA – Settore Cultura
CONSORZIO CITTÀ-UNIVERSITÀ di Bologna
con la collaborazione di
Amasciata del Canada
con l’aiuto di
S.M.P. – Sistemi Metodologie Progetti
con la partecipazione di
Audiobox
RAI Radio 3
Televisual
Radio Città del Capo
Radio Citta 103
La Repubblica
Stop Thief!
Angelica 97 features sampling and the use of found sounds.
Sampling has become a very common practice and has already invaded almost every sphere of music; its noble origins can be found in this century’s field of musical research, but it really didn’t become popular until the 70s when it was widely used in disco music and by a new generation of musicians experimenting with sound. Chris Cutler gives an excellent historical and aesthetic description of sampling in his essay ‘Plunderphonia’, which appeared in Musicworks and was translated two years ago for publication by Angelica; our festivalabitués know it well and, if not, they know where to find it.
Constructing music from ‘found’ material became a common practice thanks to advanced technology and to new habits in listening, this practice has of course raised many questions on aesthetics and ethics, and obvious commercial and legal implications on authorship and copyright. How can we speak of new works and their authorship when we’re talking about compilations of other peoples’ music? Is it something we have to decide separately for each piece or are there a few general rules to go by?
Franco Fabbri has organized a conference (Salva col nome) on the right to create, the right to copy, and the right to listen, to which he has invited musicians and musical experts to debate on the subject of “Save with the name?…”. Hopefully this will shed some light on the topic.
This seems like an appropriate way to enter into one of the most vibrant dimensions of musical creation today. Kersten Glandien has given us a hand entering this dimension with her contribution to our catalogue in the form of an introduction and the biographichal notes of the foreign artists.
Although, we haven’t many Italian musicians in our 1997 edition, we wanted to give a small preview of our next edition, AngelicA 98, that will feature mainly Italian musicians and composers. In 1998, we plan to explore the entity and the direction in which research and musical experimentation is going in our country.
We believe this to be a necessary task because the reasons for our festival’s continuity, those that give its organizers their ‘raison d’être’, lie in the rapport we have with different crea-tive environments. After careful reflection, we narrowed the reasons down to only two:
a) to allow the work of musicians, composers and music pro-ducers to “ripen naturally”, to be effectively communicated, and to become visible; b) to attract an vaster audience to innovative music.
It would be great if these two aspects went together. Even the most attentive of audiences will not survive unless it is guided in transforming its listening experience, in expecting something different from the events, in accepting discovery and not settling for simple recognition.
On the other hand, a community of musicians, however lively and creative, cannot exist, work, and ‘multiply’ unless it has contact with, and gets creatively stimulated by, an audience; without this contact, the community runs the risks of living the typical avantguard attitudes and sense of dejection.
Also, artists involved in the search for new musical forms of expression must move in a dimension at once local and global. Establishing the strongest roots possible in one’s land of origin and at the same time hooking into the entire globe. There is no ‘local dimension’ in experimental music, what is fundamental is the relationship with the places where the ideas and projects took shape; this characterizes them as original works and therefore ‘local’.
AngelicA has established its own European and international network. Last year’s edition showed our affinity with certain aspects of Holland’s music scene. We are currently involved in a ‘travelling’ project (Risonanza Magnetica) that involves a vast group of musicians from the area of Bologna: the project began last September in Berlin, and will touch several European cities before terminating with Angelica 98.
For this year’s edition, we’d like to give a particular note of thanks to Franco Fabbri who helped out in every way possible, and to Mario Baroni, Giampiero Cane, Chris Cutler, Marcello Lorrai, Giordano Montecchi, Veniero Rizzardi, Stefano Zorzanello who agreed to write the text “Testa & Timpano”, that appears in the quaderni di Angelica, and finally to all those who plan on coming to the conference entitled, Salva col nome.
We’d also like to thank the Teatro and the Orchestra of the Comunale di Bologna for their full collaboration and enthusiasm; and we plan to test their patience with next year’s bill of fare that will feature Italian composers. The Opera House can be of much help during this critical period of cultural rigidity where citizens are caught in the battle between what our ‘ponderous’ and powerful public institutions and our more aglie but weak private organizers are offering.
The bottom line is that we have to find out if the city is ready to manifest (in practical terms) an idea of culture that isn’t founded only on memory of the past, preservation of the arts or restoration of buildings, but that allows intelligence, and creative energies and capabilities their full range of expression.
Mario Zanzani
A cosmic accord
Angelica changes sound once again, after a look at Holland’s music scene, ’96 edition: a musical ‘tradition’ tied to a strange and very personalized jazz, to instant improvisation/composition, to interactive electronic devices, to musical composition while riding a bicycle. A ‘revival’ and ‘revolver’ edition, if we describe sounds from a revised, alive-and-breathing past as useful in a world that ages everything rapidly and that risks losing its sense of poetry that really can fit anywhere, even in an old sound or style. Belonging to no time.
Angelica ’97, seventh edition, secret word Al Ladro (Stop Thief!) will be dealing with yesterday’s and today’s pirates, of Canada and of Japan. It’ll be a sort of plunder edition, with the presentation of various projects based on, and/or composed using samplers and sampling sounds of all kinds, including other composers’ music, sounds that will be transformed, sounded again, and to which ownership will be claimed, sounds that will be used as the building blocks of a new composition. We’ll also be presenting a glimpse of what’s going on on the Canadianand Japanese music scenes, with which there seem to be similarities with the bolognese community, which will also be present in this edition because we cannot leave out musicians who are dedicated to such a solitary and exciting musical exploration.
Our intention was to invite Al Bano and Michael Jackson, it would have been a memorable duo, but the BEE GEES (?) may be good for a few surprises. Mr. Jackson had John Oswald’s CD “Plunderphonics” destroyed, an opus to be safeguarded. John will be with us in Bologna as a composer and he’ll tell us all about this little episode, an episode that speaks of power more than of aesthetics, at a conference to which musicians, scholars, and whoever wants to participate is invited, on the problem of plagiarism. Al Bano, by the way, has a lawsuit against Jackson for similar reasons; for the time being Jackson’s CD has not yet been destroyed… We’re planning to analyze the problem from a musical standpoint… This most delicate question of authorship and copyright must be dealt with not only from an economic or legal standpoint but especially from a musical point of view. After all, we are still speaking about music, about the reactions it instigates and the honesty with which it is employed and performed. The per-sonal experiences of each participant will be communicated and compared to the prehistoric positions held by our agency for the protection of copyrights – SIAE – Società Italiana degli Autori e degli Editori. Let’s imagine a turntable that makes planets and different worlds spin, that allows a communication link to be established among them, sometimes communication is fully harmonious.
It is of this, of songs, of lyric noise, and of one musical quotation after the other, an inexorable part of music, that Angelica will speak.
Noisy AngELICA: take a seat, scrape it against the floor like sweetly piercing strings.
Please go to the bank and ask for the Cosmic Card, they will tell you, probably, is not available.
Massimo Simonini
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