Festival

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giovedì 11 maggio 2017 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA  ∆

> SKRAP   (Norvegia)  prima apparizione italiana

            Heiða Karine Jóhannesdóttir Mobeck tuba, elettronica;
            Anja Lauvdal sintetizzatore, elettronica

            musiche di Heiða Karine Jóhannesdóttir Mobeck, Anja Lauvdal

> Natasha Barrett  SPACE CHAMBER   (Inghilterra/Norvegia)  [ ]

            Natasha Barrett  (Inghilterra, 1972)

                        SPACE CHAMBER  musica acusmatica – versione per 8 canali

                                    Topology Chamber 2 (2015); prima italiana

                                    Microclimate IV: Wet Face (2007); prima italiana

                                    He Slowly Fell and Transformed into the Terrain (2016); prima italiana

            Natasha Barrett elettronica, spazializzazione del suono

            musiche di Natasha Barrett


a cura di
Luca Vitali


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 con il sostegno della Reale Ambasciata di Norvegia e di Music Norway
[ ] 
con il patrocinio del British Council

 

Biglietti
8 €
ridotto 5 €
per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna

ai possessori della Card Musei Metropolitani verrà applicato uno sconto di 2 € sul biglietto intero

La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto

 
Prevendite

ZAMBONI 53
via Zamboni 53/C, Bologna
t 051 1998 0427
www.zamboni53store.com
www.boxerticket.it 

 

 

Skrap

SKRAP

“Un viaggio coinvolgente e di sfida, all’insegna dell’invenzione di nuove sonorità” ha affermato Eyal Hareuveni (All About Jazz) a proposito del loro album di debutto “K.O.” (2013 – Va Fongool)

Skrap, in norvegese è il suono stridente del graffiare, ma rimanda anche all’idea di “spazzatura, nel senso di cestino o bidone della spazzatura, e si riferisce alle idee che abbiamo buttato via con altre band. Questa è l’origine del nome della band, anche se poi è diventata il vero cuore della ricerca e delle idee” afferma Anja Lauvdal.
Il duo norvegese Skrap riunisce un insieme eterogeneo di musiche, più di quante se ne possano immaginare, un mix complesso e accattivante di suoni, trucchi, riff e melodie.
Un duo eclettico, ma votato alla resistenza. Quest’apparente contraddizione fa sì che la libera improvvisazione sia al tempo stesso metodo per la creazione musicale dal vivo e punto di partenza per la composizione.
Il duo si compone di Heida Mobeck e Anja Lauvdal ed è “tra i più cool del Paese”, secondo il critico norvegese Audun Vinger. Le due artiste, in perfetta simbiosi tra di loro, hanno lasciato un segno indelebile nel loro paese con band come Broen, Skadedyr e Moskus, e sono entrate nell’eccentrico mondo indie pop esibendosi al festival CTM con Jenny Hval.
Il duo ha vinto un premio/commissione molto importante in Norvegia: “Jazz Stipendiat 2016”, cui nell’estate di quello stesso anno è seguito, diretta conseguenza del riconoscimento, “Antropocen”, lavoro commissionato per Moldejazz pubblicato poi dalla norvegese Fanfare nel marzo 2017. Oltre ai quattordici membri della Trondheim Jazz Orchestra (che vanta musicisti tra i più rilevanti della scena norvegese, e provenienti dal noise al pop, soul, classica oltre che dal jazz), l’album ha coinvolto Kjartan Fløgstad, Hege Schøyen, Jenny Hval, Susanna e Emilie Nicolas. La musica è più ispirata al jazz che ad altri generi quali classica, hip hop o musica da club, ma il duo ignora tutte le convenzioni di genere e attinge suoni dalla musica popolare, melodie, field recordings e piccole composizioni legando tutto insieme con l’improvvisazione.

Heiða Karine Jóhannesdóttir Mobeck (1987)
Compositrice e performer, è nata a Trondheim dove ha dapprima studiato Storia dell’Arte e Musica/Tecnologia e in seguito conseguito un Master in Musica/Tecnologia dal vivo e improvvisazione (NTNU: Norwegian University of Science and Technology), con la tuba come strumento principale. Figlia degli artisti Kari Elise Mobeck e Johannes B. Sigurjónsson ha conosciuto Anja Lauvdal all’epoca del conservatorio: il sodalizio avviato allora vede le due artiste complici creative in alcune delle band norvegesi più interessanti in circolazione (Skadedyr, Broen e Skrap).

Anja Lauvdal (1987)
Originaria di Harstad, ha studiato pianoforte al conservatorio Jazz di Trondheim (NTNU: Norwegian University of Science and Technology) dove assieme agli amici e compagni di corso Fredrik Luhr Dietrichson (contrabbasso) e Hans Hulbækmo (batteria) ha dato vita al trio Moskus, con cui ha vinto diversi premi in Norvegia (Norwegian Jazz Launch, 12 Points, candidato a due Grammy – Spellemann, Grappas Debutantpris, ecc.). Si è diplomata in seguito in giornalismo presso l’HiOA (Akershus University College of Applied Sciences) di Oslo.

 

Natasha Barrett

NATASHA BARRETT

“Space Chamber” è un concerto spaziale acusmatico. La performance si basa sulla mia ultima composizione, “He Slowly Fell and Transformed into the Terrain”, in cui suoni al confine tra il riconoscibile e l’astratto sono spazializzati per mezzo di un sistema ambisonico di ordine superiore e decodificati attraverso otto altoparlanti all’interno della sala concerti.
“He Slowly Fell and Transformed into the Terrain” conduce l’ascoltatore in un viaggio nella mente di un personaggio nato per esplorare l’armonia tra le costruzioni umane e la natura. Nel momento in cui le costruzioni iniziano a prendere il sopravvento, il personaggio ha bisogno di trovare un nuovo equilibrio. Il fascino del terreno naturale travolge il suo essere che gradualmente si trasforma in un panorama di foglie secche e bambini perduti, pietre consunte, neve sciolta, fino alla liberazione finale in uno stato di completa astrazione. Nell’esperienza acusmatica, percepisco i suoni come reali o artificiali in base alla loro presenza spaziale: non solo il modo in cui il suono si propaga nello spazio fino a raggiungere le mie orecchie, ma anche il modo in cui si comporta, si muove e interagisce con l’ambiente circostante. Anche quando chiudiamo gli occhi, siamo in grado di sentire facilmente quando un suono “riconoscibile” è emesso da un altoparlante, e per me questo può distruggere il tessuto musicale. D’altro canto, un suono “astratto” può evocare un senso di realismo se l’altoparlante diventa acusticamente invisibile e il comportamento spaziale del suono è connesso in qualche modo a una realtà che comprendiamo.
La tecnologia ambisonica di ordine superiore è una tecnologia di spazializzazione che può essere usata per esercitare un controllo su questa presenza spaziale. Nel concerto la spazializzazione è realizzata dal vivo grazie a questa tecnologia.
Il concerto completo include la prima italiana di “Topology Chamber 2” e lavori più brevi, che applicano la sonificazione per creare uno spazio gestuale, e si basano su tecniche di registrazione con idrofoni, microfoni Soundfield e molteplici microfoni distribuiti in spazi all’aperto, oltre a moduli software personalizzati per la sintesi e trasformazione del suono.

Natasha Barrett (1972)
Natasha Barrett è compositrice, performer e ricercatrice. La sua musica si concentra su composizioni acusmatiche ed elettroacustiche da concerto, installazioni sonore e arte interattiva. Ha composto anche musiche per il teatro, produzioni multimediali soprattutto per esterni e ambientazioni sonore per esposizioni. Collabora regolarmente con musicisti e artisti visivi quanto con architetti e scienziati. Il suo lavoro trae ispirazione dal suono acusmatico e dalle immagini sonore che è in grado di evocare, in particolare dalle suggestive implicazioni dello spazio e la proiezione 3-D di campi sonori. A parte una breve parentesi, nel 1999, da professore associato presso il Conservatorio di Musica di Tromsø (Norvegia), la sua carriera è stata prevalentemente da libera professionista.
Le sue opere hanno ricevuto diversi premi: Nordic Council Music Prize (Paesi Nordici), Giga-Hertz Award (Germania), Edvard Prize (Norvegia), 1° Premio del pubblico e della Giuria di Noroit-Leonce Petitot (Francia), 5 premi e l’Eufonio d’oro al Bourges International Electroacoustic Music Awards (Francia), premi a Musica Nova (Praga), CIMESP (Brasile), Concours Scrime (Francia), International Electroacoustic Competition Ciberart (Italia), due premi al Concorso Luigi Russolo (Italia) e altrettanti all’International Rostrum of Composers per la musica elettroacustica.
A partire dal 1997 ha pubblicato cd su Nota Bene, Empreintes Digitales, Aurora, Elektron e +3db Records.
www.natashabarrett.org

33 AngelicA 2023
 

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