sabato 27 maggio 2017 – ore 19.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> LIBERARE LA VOCE esprimersi in musica – laboratorio sulla voce di Cristina Zavalloni
Francesca Caponi
The wonderful widow of eighteen springs, J.Cage
Souvenir de mon enfance, I.Strawinsky
Valeria Sturba
Da Folk Songs, L.Berio
Malourous qu’o nu fenno
Loosing yelav
Antonella Rondinone
Barbara song, K.Weill
Neus Borrell Mateu
Tonada de luna llena, S.Diaz
Antonella Rondinone
Asturiana, M.De Falla
Marta Abatematteo
Lush life, B.Strayhorn
Tiziana Scimone
To yasemi, trad.cipriota
Black is the colour, trad.americano
Neus Borrell Mateu
Los cuatro muleros, F.G.Lorca
Francesca Caponi
Da La Bonne Cuisine, L.Bernestein
Civet à toute vitesse
Marta Abatematteo
Songs my mother taught me, C.Ives
Rondinone/Caponi/Sturba
Stripsody, C.Berberian
Tutte
Mi votu e mi rivotu, trad.siciliano
Marta Abatematteo voce; Neus Borrell Mateu voce; Francesca Caponi voce;
Antonella Rondinone voce; Tiziana Scimone voce; Valeria Sturba voce;
Simone Graziano pianoforte
musiche di Luciano Berio, Cathy Berberian, John Cage, Igor Stravinsky, …
a cura di Cristina Zavalloni
Ingresso libero
7 donne che cantano.
7 voci, personalità, mondi vocali diversi tra loro.
1 pianista che le accompagna.
4 famiglie di brani a cui attingere: classici, di musica contemporanea, popolare e jazz.
Stiamo lavorando così da gennaio: 5 incontri, 1 al mese, durante i quali, con l’ausilio di Simone Graziano, guido questo laboratorio nell’affrontare un repertorio che mi appartiene e che frequento da tempo.
Ho scelto una rosa di musiche molto precise per far da collante a tanta biodiversità: il corso era infatti aperto a cantanti di qualsiasi estrazione stilistica, purchè professioniste.
Alcuni brani prevedono una vocalità impostata, altri no. Tutti hanno bisogno di un’interprete partecipe ed espressiva per prendere vita.
Per alcune di loro è tutto nuovo.
Impariamo a costruire un duo, ad ascoltare, a familiarizzare con la pagina scritta, a liberarcene.
Impariamo a far musica.
Il concerto/saggio sarà il risultato di questo laboratorio.
(Cristina Zavalloni)
Cristina Zavalloni nasce a Bologna. Di formazione jazzistica, intraprende a diciotto anni lo studio del belcanto e della composizione presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna fino al 1999. Per molti anni si dedica alla pratica della danza classica e contemporanea. La sua attività concertistica la porta a esibirsi sia in festival jazz (Montreux, Umbria Jazz, Moers Music, Bimhuis di Amsterdam, London Jazz Festival, Banlieues Bleues di Parigi) che in stagioni classiche (Lincoln Center e Carnegie Hall di New York, Concertgebouw di Amsterdam, Palau de la Musica di Barcellona, Barbican Center di Londra, Teatro La Fenice di Venezia).
Si è esibita con orchestre quali London Sinfonietta, BBC Symphony, Schoenberg Ensemble, Sentieri Selvaggi, Orkest De Volharding, Los Angeles Philarmonic, ed è stata diretta da Martyn Brabbins, Stefan Asbury, Reinbert De Leeuw, Oliver Knussen, David Robertson, Jurjen Hempel, Marco Angius tra gli altri.
Nel 1997 è Lucilla ne La scala di seta di Rossini al Teatro Comunale di Bologna ed esegue il Pierrot Lunaire di Schönberg al teatro Verdi di Pisa. Nel ‘98 è Justine-Juliette ne La Passion Selon Sade di Sylvano Bussotti al Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria. È interprete di prime esecuzioni di Boccadoro, Emanuele Casale e interprete designata di composizioni di James McMillan (di cui ha interpretato la prima statunitense di Raising Sparks, al Carnegie Hall di New York), e William Parker (prima mondiale di Alphaville Suite – Bologna 2010 per AngelicA).
Sperimenta il repertorio barocco (nel 2005 è Drusilla ne L’incoronazione di Poppea diretta da Rinaldo Alessandrini a Strasburgo, nel 2012 Clorinda ne Il combattimento di Tancredi e Clorinda con regia di Mario Martone al Ravello Festival), collabora con Alain Platel e Fabrizo Cassol (VSPRS e Pitié!), e coltiva la passione per la musica popolare brasiliana in duo con il mandolinista brasiliano Hamilton de Holanda e in quartetto con Guinga, Gabriele Mirabassi e Roberto Taufic.
Nel 2011 riscopre il repertorio di Weill ed Eisler, e affronta per la prima volta le canzoni di Cole Porter, con l’ensemble I Fiati Associati. Nel 2013 incide il cd The Soul Factor, un progetto interamente co-composto e arrangiato assieme ad Uri Caine.
Il compositore olandese Louis Andriessen ha scritto per lei alcuni dei suoi più recenti lavori dal 2001 ad oggi, tra cui Passeggiata in tram per l’America e ritorno, La Passione, Inanna, Letter from Cathy, Racconto dall’Inferno, la parte di Dante ne La Commedia, e quella di Anaïs in Anaïs Nin del 2010. Nell’aprile 2014 presenta a Washington assieme alla violinista Monica Germino e al pianista Andrea Rebaudengo un programma dedicato ai 75 anni di Andriessen, che il mese dopo per AngelicA vede la presenza dello stesso compositore al pianoforte.
Nel 2016 è Sor Juana Ínés de la Cruz nell’opera Theatre of the World di Andriessen, commissionato dalla LA Philarmonic per la Disney Concert Hall di Los Angeles.
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