venerdì 19 maggio 2017 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA Ø [ ]
> Phil Minton & Veryan Weston Ways for an Orchestra
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna – Tonino Battista direttore (Inghilterra, Italia)
prima assoluta
Phil Minton (Inghilterra, 1940) / Veryan Weston (Inghilterra, 1950)
Way In (1987)*; testi di James Joyce (1882-1941)
Adman (1990)*; testi di Adrian Mitchell (1932-2008)
Elephant (1990)*; testi di Adrian Mitchell (1932-2008)
On Reading (1992)*; musiche di Phil Minton; testi di Ho Chi Minh (1890-1969)
Cormorant (1990)*; testi di Christopher Isherwood (1904-1986)
Anton’s phone call (1990)*
Genesis 245 (1987)*; musiche di Eric Dolphy (1928-1964);
testi di Lou Glandfield
The Romantic Artist (2001)*; testi di Edward Young (1683-1765)
Milestone (1990)*; testi di Ho Chi Minh (1890-1969)
The Cutty Wren (1993)*; musica e testi tradizionale/anonimo
Conduction with “Rain or Hail” (1992/2017)*; testi di e e cummings
The Anarchist Anthem (1999)*; testi di John Henry Mackay (1864-1933)
Airport Insecurity (2004)*; musiche di Phil Minton / Veryan Weston /
Michael Vatcher / Luc Ex; testi di Paul Haines (1933-2003)
maggie & millie & mollie & may (2004)*; testi di e e cummings (1894-1962)
And Who’s Next? (1991-1992)*; musica e testi di Jacques Brel (1929-1978)
The Lost Chord (1987)*; musiche e testi di Arthur Sullivan (1842-1900)
Sahara Dust Parte 1 (estratto) (1992); musiche di Lindsay Cooper (1951-2013);
testi di Robyn Archer (1948)
Jailhouse Rock (1987)*; musiche di Phil Minton / Veryan Weston /Jerry Leiber
& Mike Stoller; testi di Jerry Leiber (1933-2011) / Mike Stoller (1933)
Mourn not the Dead (1987)*; musiche di Frankie Armstrong (1941);
testi di Ralph Chaplin (1887-1961)
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Tonino Battista direttore
Phil Minton voce;
Veryan Weston pianoforte;
Fabio Sacconi contrabbasso
musiche di Phil Minton, Veryan Weston, Jacques Brel, Jerry Leiber, Mike Stoller,
Eric Dolphy, Michael Vatcher, Luc Ex, Arthur Sullivan, Frankie Armstrong, Lindsay Cooper
arrangiamenti per orchestra di Veryan Weston
testi di James Joyce, Adrian Mitchell, Ho Chi Minh, Christopher Isherwood,
John Henry Mackay, Paul Haines, Jacques Brel, Phil Minton, Jerry Leiber,
Mike Stoller, Lou Glandfield, Edward Young, e e cummings, Arthur Sullivan,
Ralph Chaplin, Robyn Archer
* si riferisce alla data in cui il brano è stato arrangiato e inciso in duo da Phil Minton & Veryan Weston.
progetto commissionato da AngelicA
Ø una coproduzione di AngelicA e Fondazione Teatro Comunale di Bologna
[ ] con il patrocinio del British Council
Biglietti
15 €
ridotto 10 €
per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
ai possessori della Card Musei Metropolitani verrà applicato uno sconto di 2 € sul biglietto intero
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
PHIL MINTON & VERYAN WESTON
Ways for an Orchestra
Origini
Phil e Veryan si sono conosciuti a Londra, trovandosi entrambi coinvolti nella scena jazz della metropoli, ma hanno collaborato per la prima volta assieme nei Moiré Music di Trevor Watts, e negli anni 80 hanno iniziato a pensare di lavorare come un duo.
La loro idea era di sviluppare canzoni e improvvisazioni, ma a partire da un vasto mix di generi e background. Perciò nessuno stile era proibito purché una canzone li colpisse e riuscissero a trovare il loro personale modo di eseguirla – da qui il titolo del progetto “Ways” (“Modi”).
I loro primi concerti si sono tenuti in Germania e in Svizzera verso la metà degli anni 80, e il loro primo album, intitolato Ways, è uscito nel 1987 con l’etichetta ITM. Da allora hanno pubblicato altri tre album, Ways Past, …..Past (con l’etichetta i dischi di angelica) e Ways Out East/Ways Out West (uscito per la Intakt). Gli album, composti da una grande varietà di canzoni, includono anche brani originali dei due artisti tratti da varie commissioni e progetti, che comprendevano cori e pezzi strumentali.
Perciò, in seguito alla generosa commissione di Massimo Simonini e del festival AngelicA di scrivere e arrangiare alcuni di questi brani da eseguire con orchestra, Phil e Veryan hanno compilato una selezione di brani del loro repertorio, arrangiati e orchestrati da Veryan per rappresentare la diversità dei materiali che è sempre stata al cuore dei loro progetti della serie “Ways”.
Way in
Si tratta di un’introduzione strumentale con la quale Phil e Veryan hanno spesso aperto i concerti della serie Ways. Il pezzo funziona letteralmente come un'”Entrata”. Ma per questa occasione il primo segmento della canzone “Mouthfull of Ecstasy” verrà inserito con funzione di contrasto come sezione ‘B’ all’interno di questa idea introduttiva. E’ una canzone che usa un testo tratto dal Finnegans Wake di Joyce. Il segmento rappresenta un progetto del Minton Quartet che comprendeva Veryan, John Butcher e Roger Turner, e questa canzone dava il titolo al progetto.
Adman
Questa canzone è tratta da una serie di “canzoni da cantare” scritte per Phil e Veryan da Adrian Mitchell nel 1990 e intitolata “Naming the Animals” (“Dare un nome agli animali”). …questo è un animale particolarmente sgradevole e spregevole.
Elephant
Questa canzone, così come “Adman”, è tratta dalla serie di “canzoni da cantare” scritta per Phil e Veryan da Adrian Mitchell nel 1990, e intitolata “Naming the Animals”.
On Reading
Questa canzone usa un poema di Ho Chi Minh, ma con una struttura blues che Phil ha composto per un quartetto svedese di cui faceva parte alla fine degli anni 60 con Lars Göran Ulander.
Cormorant
Si tratta di un “verso senza senso” dai Poems Past and Present di Christopher Isherwood (1904-86), che scrisse anche il romanzo “Addio a Berlino” (1939).
Anton’s phone call
Anton’s phonecall è una conseguenza del trattamento della melodia di Cormorant che segue immediatamente dopo la canzone. Qualsiasi ulteriore informazione su questo pezzo rischierebbe di rivelare troppo.
Genesis/245
Questi sono testi scritti dall’amico di Phil e Veryan Lou Glandfield, risalenti ai tempi in cui Phil lavorava con Lou nella compagnia teatrale I.O.U.
“245” è un blues con variazioni armoniche alterate di Eric Dolphy.
The Romantic Artist
Questa è una citazione di Edward Young (dal capitolo “Congetture sulla composizione originale”) che si trova nel libro “Cultura e società” di Raymond Williams; è inclusa nel CD “….Past” de i dischi di angelica.
Milestone
Una canzone di Phil e Veryan che nacque nel 1990 all’Europa Jazz Festival di Le Mans, da una commissione per scrivere un lavoro per coro. Per questa scelsero una serie di poesie scritte da Ho Chi Minh nella prigione di Tsing Si in Cina nel 1943. Si tratta di una melodia corale cantata all’unisono composta sullo stile di una canzone scolastica.
The Cutty Wren
Una canzone folk tradizionale inglese della “Rivolta dei contadini” del 1381, che fu causata dal forte scontento degli abitanti delle campagne. Il titolo fa riferimento ai poliziotti mercenari combattuti e occasionalmente uccisi dai contadini. Quando ciò accadeva, i contadini distruggevano ogni prova, al tempo stesso combattendo la fame. La canzone parla di mangiare i poliziotti.
Conduction with “Rain or Hail”
Testo da un poema di e e cummings con musica di Phil & Veryan, dal CD “Ways Past” uscito per la ITM Records.
The Anarchist’s Anthem (L’Inno dell’Anarchico)
Thou art the grisly terror of our age.
“Wreck of all order”, cry the multitude,
“Art thou, and war and murder’s endless rage?”
O, let them cry. To them that ne’er have striven
The truth that lies behind a word to find,
To them the word’s right meaning was not given.
They shall continue blind among the blind.
But thou, O word, so clear, so strong, so pure,
Thou sayest all which I for goal have taken.
I give thee to the future! Thine secure
When each at least unto themselves shall waken.
Comes it in sunshine? In the tempest’s thrill?
I cannot tell – but it the earth shall see!
This is an Anarchist! Wherefore they will
Not rule, and also ruled they will not be!
Sempre vituperato, maledetto, mai compreso
Sei il macabro terrore della nostra epoca.
“Disastro di ogni ordine”, grida la moltitudine,
“Sei tu, e l’infinita rabbia della guerra e dell’omicidio?”
Oh, lasciali gridare. A loro che non hanno mai lottato
Per trovare la verità che si nasconde dietro a una parola,
A loro il vero significato della parola non è stato dato.
Continueranno ad essere ciechi in mezzo ai ciechi.
Ma tu, o parola, così chiara, così forte, così pura,
Tu dici tutto ciò che per me è un obiettivo.
Ti presento al futuro! La tua sicura
Quando ciascuno, almeno a sé stesso, si risveglierà.
Sarà nel sole? Nel brivido della tempesta?
Non lo so, ma la terra vedrà!
Questo è un Anarchico! Per questo loro
Non comanderanno, e non saranno comandati!
Questa canzone faceva parte di un piccolo progetto per coro da camera chiamato “Natural Formations”, commissionato dal Festival Taktlos, con testi scritti da Lou Glandfield, e basato sulla vita dell’anarchico russo Nestor Makhno. In seguito parte di questo materiale è stato utilizzato in un progetto discografico dell’etichetta Intakt, intitolato “Ways Out East/ Ways Out West”.
Airport Insecurity
Originariamente questo pezzo era eseguito dal quartetto 4Walls, che includeva anche Phil & Veryan. La canzone fu composta da loro su testi del poeta canadese Paul Haines (che ha anche collaborato con Carla Bley). La canzone originale si può ascoltare sul cd ‘Which Side are you on’.
maggie and milly and molly and may
Il testo è tratto da una poesia di e e cummings; la musica è stata composta da Phil e Veryan per l’album “…Past”, tratto da un progetto commissionato dal Festival AngelicA nel 2004.
And Who’s Next
Una canzone scritta e cantata da Jacques Brel, arrangiata e adattata da Phil e Veryan per una compilation su Brel per l’etichetta ITM Records.
The Lost Chord
Un popolare bis scritto da Sir Arthur Sullivan per cantanti lirici, anche se Phil ha sentito questo pezzo per la prima volta nel programma televisivo “Stars on Sunday”.
Sahara Dust (parte 1) estratto
Una canzone tratta da una composizione scritta da Lindsay Cooper con testi di Robyn Archer. Lindsay è stata per entrambi una parte importante della loro vita di musicisti. L’esecuzione di tale canzone è una richiesta di AngelicA.
Jailhouse Rock
La canzone originale di Presley cela ricche immagini che forse passano inosservate. Attività simili sono espresse anche da Ho Chi Minh:
Now from all corners, folk songs and music
Suddenly start up: the gloomy Tsing Si Prison
Is transformed into an academy of the Arts.
Quando il pasto è terminato, il sole cala a Occidente.
Ora da tutti gli angoli, canzoni folk e musica
All’improvviso si fanno sentire: la tetra prigione di Tsing Si
Si trasforma in un’accademia delle Arti
Mourn Not the Dead
Il testo è stato scritto nel 1918 da Ralph Chaplin, un attivista del movimento operaio statunitense “Industrial Workers of the World”, con lo scopo di alimentare il fuoco dello scontento. La musica è stata composta dalla cantante folk Frankie Armstrong.
Phil Minton
Cantante e improvvisatore in grado di passare dalla forma-canzone alle tecniche vocali estese della musica improvvisata nonché trombettista, Phil Minton ha formato il suo primo gruppo nel ‘69 durante una permanenza in Svezia. Tornato a Londra nel ‘71, ha fatto parte dei Solid Gold Cadillac di Mike Westbrook, con il quale continuerà a collaborare assiduamente fino al ‘90, prendendo parte a molte delle sue produzioni più celebri come Mama Chicago, Bright as Fire, The Cortége e Off Abbey Road. Nel 1974 ha iniziato a lavorare con i gruppi di teatro sperimentale Welfare State (di cui faceva parte anche Lol Coxhill) e IOU, nel ‘75 ha formato il quartetto di sperimentazione vocale Voice con Maggie Nicols, Julie Tippetts e Brian Eley, e dal ‘76 lungo gli anni 80 si è esibito in solo, in duetti d’improvvisazione con Fred Frith, Roger Turner e Peter Brötzmann e con il progetto Vario di Günter Christmann, attraversando Europa, Russia, Stati Uniti e Australia in tour. Tra le numerose altre sue collaborazioni degli 80, di particolare importanza quelle con Konrad Boehmer per l’opera Apocalipsis Cum Figuris, e con Lindsay Cooper e Sally Potter per Oh Moscow. Dal lungo sodalizio con Veryan Weston, incontrato nel 1986, sono nate esperienze come Songs from a prison diary per coro di 22 voci, vincitore del Cornelius Cardew Composition Prize nel 91; Mahkno per otto voci, commissionato dal Taktlos Festival di Zurigo; e Past per duo, commissionato da AngelicA nel ‘94. Negli anni 90 ha inoltre formato i quartetti “river run” (con Weston, John Butcher e Roger Turner), e i Roof con Tom Cora, Luc Ex e Michael Vatcher, diventati poi 4Walls con Weston al posto di Cora, dopo la prematura scomparsa di quest’ultimo. Dal ‘93 ha preso parte al progetto Say No More di Bob Ostertag, partecipando ai tour di Say No More in Person e di Verbatim – Flesh and Blood. E’ stato inoltre ospite dei progetti vocali sperimentali di David Moss Vocal Village e Five Men Singing.
Un altro suo importante progetto corale, Feral Choir, comprendente una serie di workshop con composizioni scritte appositamente per i partecipanti, è stato inaugurato nel ‘94 a Stoccolma e Berlino, e da allora ripreso in oltre venti nazioni, tra cui l’Italia per AngelicA nel 2004. Nel 2010 ha interpretato al Palais de Tokyo su invito di Christian Marclay la Manga Scroll di quest’ultimo, consistente in onomatopee tratte da Manga giapponesi riportate su un rullo di carta di oltre 20 metri. Le sue incisioni più recenti sono in compagnia di Okkyung Lee, Audrey Chen, Simon H. Fell e Mats Gustafsson.
Veryan Weston
Nato nel 1950 in Cornovaglia, Weston si trasferì a Londra nel 1972, dove iniziò a suonare come pianista jazz e a esercitarsi come improvvisatore nell’ambiente del Little Theatre Club. Il primo gruppo da lui fondato furono gli Stinky Winkles, per i quali fu votato “Giovane musicista dell’anno” nel 1979 dalla Greater London Arts Association, e con i quali ha vinto premi in Francia, Spagna e Polonia, dove ha inciso anche un Lp dal vivo al festival di Wroclaw nell’81.
I suoi interessi nel collaborare con artisti di altre discipline lo portarono a conseguire un diploma in performance art alla Middlesex University e un master in composizione musicale al Goldsmith’s College di London. Tra i suoi lavori per il cinema, di particolare nota la collaborazione con Lol Coxhill per il Caravaggio di Derek Jarman (1986). Oltre che con Coxhill fin dal ’77, ha inciso frequentemente dagli anni 80 ad oggi con Trevor Watts, e fatto parte dell’ Eddie Prévost Quartet e della London Improvisers Orchestra.
Il suo lunghissimo sodalizio con Phil Minton, che data al 1986, ha fruttato esperienze come Songs from a prison diary, per coro di 22 voci da testi di Ho Chi Mihn, presentato a Le Mans Europa Festival, e vincitore del Cornelius Cardew Composition Prize nel 91; Naming the Animals (1991) per quattro voci, commissionato dal The Lancaster Literature Festival e testi scritti appositamente dal poeta Adrian Mitchell; e Makhno, per otto voci, commissionato dal Taktlos Festival nel 1993, concepito come una struttura per l’improvvisazione con testi dedicati all’anarchico ucraino Nestor Makhno scritti da Lou Glandfield.
La trilogia Ways (comprendente la commissione di AngelicA …Past) è nata invece come una rielaborazione del classico formato del duo pianoforte/voce, nel quale il pianoforte svolga una funzione meno di “accompagnamento” e più paritaria con la voce, a sua volta concepita come meno legata al significato linguistico dei testi e più libera di avvicinarsi alla dimensione strumentale.
Negli anni 90 Minton e Weston hanno inoltre formato i quartetti river run (anche noto come mouthfull of ecstasy), con John Butcher e Roger Turner e testi tratti dal Finnegans Wake di Joyce, e i 4Walls con Luc Ex e Michael Vatcher.
Negli ultimi anni Weston ha inoltre composto per il coro austriaco The Vociferous Choir, e progetti per organo da chiesa in solo e in compagnia di Jon Rose e Hannah Marshall.
Fabio Sacconi
Dopo il diploma in contrabbasso, si dedica alla musica moderna, al jazz e alla musica africana. Dopo aver trascorso alcuni importanti anni formativi seguendo i corsi di jazz contemporaneo tenuti dal brillante sassofonista e compositore Biagio Coppa e dal maestro di contrabbasso Giovanni Tommaso, Fabio approfondisce la pratica del contrabbasso sotto la guida di Ubaldo Fioravanti alla scuola di alto perfezionamento di Portogruaro e studiando con David Friesen. Grazie all’opportunità di seguire le lezioni di insegnanti riconosciuti a livello internazionale come Ermanno Ferrari ed Enrico Fagone, Fabio ha la possibilità di sviluppare un proprio stile con l’arco. Lavora come session man in studi di registrazione, e scrive e arrangia per molte formazioni jazz.
Nei primi anni duemila fonda il Masabo trio di cui è anche arrangiatore. Dal 2003 collabora con l’associazione culturale Macromusica, dedicandosi alla promozione musicale e alla ricerca come arrangiatore e compositore, anche per spettacoli di danza contemporanea e teatro. Nel 2005 inizia a lavorare con l’orchestra “Cherubini ” sotto la conduzione del maestro Riccardo Muti, avendo così la possibilità di suonare nei teatri europei più prestigiosi e sotto la guida di direttori come di Rudolf Barshai, Yuri Termikanov e Wayne Marshall, sia per quanto riguarda il repertorio di musica sinfonica che operistico. Suona con importanti solisti come Leonidas Kavakos, Alexander Lonquich e Vadim Repim. Seguendo il suo interesse per l’improvvisazione e la musica contemporanea, viene coinvolto anche in progetti con musicisti che appartengono alla nuova scena musicale, sia europei che americani, come Gianni Mimmo, Alison Blunt, Angelo Contini, Ove Volquartz e Gianni Lenoci.
Nel corso degli anni si è anche interessato allo studio della musica africana della tradizione Malinkè.
Tonino Battista
La formazione e la pratica contestuale della direzione d’orchestra e della composizione da parte di Tonino Battista, gli conferiscono una particolare profondità di comprensione e interpretazione di partiture di tutte le epoche, e la capacità di misurarsi alla pari con i nuovi linguaggi, inclusa l’esperienza elettroacustica e quella dell’improvvisazione. Queste qualità di interprete lo definiscono tra i più versatili direttori della scena internazionale e gli consentono di dominare un repertorio vastissimo, dal barocco al contemporaneo, passando per il teatro musicale fino alla musica applicata e al musical. Ha collaborato con i più grandi interpreti e compositori viventi, tenendo a battesimo numerosissimi lavori; Karlheinz Stockhausen lo ha annoverato tra i suoi interpreti preferiti.
Dopo studi di Pianoforte, Direzione di Coro, Musica Elettronica e Composizione presso il Conservatorio di Perugia, e Direzione d’Orchestra con Daniele Gatti presso il Conservatorio di Milano, si perfeziona nella direzione d’orchestra del repertorio moderno e contemporaneo sotto la guida di Peter Eötvös in Ungheria e in Olanda. Completa la sua formazione di compositore e direttore con Nono, Stockhausen e Bernstein.
E’ stato fondatore e direttore de l’Artisanat Furieux Ensemble, direttore principale del Logos Ensemble e direttore ospite per quattro anni del Veni Ensemble di Bratislava realizzando numerosi concerti e incisioni discografiche. Nel 1996 a Darmstadt vince il concorso per direttori di nuova musica e dirige Mixtur di Stockhausen con l’Ensemble Modern di Frankfurt.
Nel 1998 riceve il premio di Composer in Residence in Germania presso la Herrenhaus di Edenkoben nella Pfalz, e nel 2000 presso l’Istituto GRAME di Lyon in Francia, dove realizza una composizione per voce ed elettronica dal vivo.
Dal 2000 e per quattro anni è stato direttore principale della Kyoto Philharmonic Chamber Orchestra in Giappone con cui ha svolto un’intensa attività concertistica.
Dal 2009 è direttore stabile del PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble, residente all’Auditorium Parco della Musica di Roma, e collabora con i maggiori compositori viventi per l’interpretazione e la diffusione di opere del repertorio moderno e contemporaneo.
Con numerose esecuzioni in prima assoluta e di repertorio, è regolarmente invitato sul podio di importanti orchestre, in Italia come all’estero; per AngelicA ha diretto l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna in, tra le altre, prime italiane di lavori di John Cage, Vinko Globokar e Pauline Oliveros, e prime assolute di Philip Corner, Alvin Curran e Yannis Kyriakides.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.