sabato 21 maggio 2016 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA ()
> Tim Hodgkinson + Thomas Lehn + Roger Turner KONK PACK (Inghilterra, Germania)
Tim Hodgkinson lap steel guitar, elettronica, clarinetto;
Thomas Lehn sintetizzatore analogico; Roger Turner batteria, percussioni
musiche di Tim Hodgkinson, Thomas Lehn, Roger Turner
() con il patrocinio del Goethe-Institut Mailand
Biglietti 8 €/ ridotto 5 €
per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
ai possessori della Card Musei Metropolitani verrà applicato uno sconto di 2 € a ogni concerto (eccetto concerto del 15 maggio a Modena)
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
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Trio delle meraviglie dell’improvvisazione mondiale, Konk Pack riunisce la chitarra, l’elettronica e i fiati di Tim Hodgkingson (Henry Cow), il sintetizzatore analogico di Thomas Lehn e la batteria dell’imprevedibile Roger Turner.
Ogni loro concerto è un’esperienza unica, che spazia dal silenzio più rumoroso al fragore più sussurrato, un viaggio visionario e di grande impatto dentro il cuore dei suoni.
I KONK PACK riuniscono tre tra le più importanti personalità nella musica contemporanea. Dal 1997, i Konk Pack hanno suonato regolarmente in Europa, sono stati in tour 4 volte negli Stati Uniti e sono stati descritti da Lee Henderson di The Wire come “uno dei gruppi di musica improvvisata più entusiasmanti al mondo”. La band ha pubblicato quattro Cd con l’etichetta tedesca GROB, e un quinto lavoro sta per uscire con l’etichetta Megaphone di Baltimora (Stati Uniti).
Si sono esibiti in molti importanti festival musicali da Vancouver a Belgrado. La musica di ciascuno di loro individualmente è già sufficiente a rendere questo trio degno di nota, ma la musica che fanno insieme è destinata a lasciare il pubblico stupefatto e ispirato.
“Non mi viene in mente un gruppo di improvvisatori più esplosivo di questo trio europeo. Il percussionista Roger Turner, il chitarrista Tim Hodginkson e il maestro del sintetizzatore Thomas Lehn si lanciano con impeto in tutto ciò che suonano, affrontando anche i passaggi più delicati con grande intensità. Ho sentito così tanta improvvisazione libera che ormai molta mi suona prevedibile quanto “Chopsticks”, ma questi ragazzi mi tengono inchiodato al muro, pronto a essere travolto dal prossimo shock.”
Peter Margasak, Chicago Reader
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Sempre più apprezzato come compositore contemporaneo, Tim Hodgkinson può vantare la presenza di sue composizioni nei programmi di svariati festival di musica contemporanea a livello internazionale e un album di brani per ensemble pubblicato dall’etichetta Mode. Il suo lavoro, tuttavia, rimane anche fortemente ancorato nell’esecuzione dal vivo, vissuta in maniera intensa e altamente energica. In oltre 30 anni di lavoro ha partecipato ad una serie di progetti fondamentali, come co-fondatore degli Henry Cow nella loro prima formazione, come sassofonista nell’importante band di avant-metal God, o come clarinetto basso solista nelle composizioni di musica spettrale di Iancu Dumitrescu. La sua tecnica nel suonare la lap steel rimane totalmente impossibile da categorizzare, caratterizzata da echi più o meno smorzati di musiche rock e di altre etnie.
Con un’educazione da pianista da concerto dal repertorio contemporaneo e una formazione da tecnico di registrazione, Thomas Lehn dimostra uno spiccato senso musicale attraverso il suo singolare mezzo di espressione: il sintetizzatore analogico. Questo strumento gli permette un contatto estremamente ravvicinato e immediato con tutti gli aspetti dell’alterazione del suono – una vasta scala di suoni elettronici vivi prodotti con una velocità e fluidità senza pari. Thomas Lehn rappresenta semplicemente il processo di piena maturazione della produzione musicale elettronica nel campo dei concerti, fino a raggiungere e stabilire uno standard per l’intero mezzo espressivo. Non sorprende, dunque, che Lehn sia membro essenziale di molti tra i più attivi e importanti progetti in questa scena altamente internazionale e dinamica.
Nel corso di svariati decenni Roger Turner ha contribuito con la famigerata potenza esplosiva e la fine precisione delle sue percussioni a vari ensemble che spesso hanno dato vita a vere e proprie sinergie tra musicisti su entrambi i lati dell’Oceano Atlantico. Inoltre, ha lavorato a lungo nel microscopico laboratorio del duo acustico, dove ha acquisito uno spiccato senso del dettaglio e del controllo dinamico. Turner fa parte di un gruppo selezionato di musicisti di livello mondiale che hanno contribuito a ridefinire il linguaggio delle percussioni contemporanee. Nelle sue mani, minute inflessioni di tensione sono in grado di plasmare la direzione musicale del gruppo e offrire al pubblico un nuovo, galvanizzante livello di esperienza.
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