
Carine Masutti
sabato 7 maggio 2016 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> France Jobin (Canada) §
France Jobin (Canada, 1958)
Séquence B (2016); per registrazioni sul campo processate, elettronica
prima assoluta
France Jobin elettronica, registrazioni sul campo processate
musiche di France Jobin
> James Hamilton (Canada) prima apparizione italiana §
James Hamilton (Canada, 1969)
Contagious Spaces (2016); per organo, elettronica prima assoluta
James Hamilton organo, elettronica
musiche di James Hamilton
> Carine Masutti (Francia) prima apparizione italiana X
Carine Masutti (Francia, 1957)
Ho! Charon! (2016); per elettronica prima assoluta
Carine Masutti elettronica
musiche di Carine Masutti
immagini video di Lucie Van Der Elst
a cura di John Duncan
§ con il sostegno del Conseil des Arts du Canada
Xun certain regard… un progetto di AngelicA; nell’ambito di La Francia in scena, stagione artistica dell’Institut français Italia realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell‘Institut français Italia e del Ministère de la Culture et de la Communication, della Fondazione Nuovi Mecenati, della Sacem Copie Privée, della Commissione europa (Europa Creativa) e del Ministero dell’Istruzione italiano dell’Università e della Ricerca – Afam (MIUR – Afam)
Biglietti 8 €/ ridotto 5 €
per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
ai possessori della Card Musei Metropolitani verrà applicato uno sconto di 2 € a ogni concerto (eccetto concerto del 15 maggio a Modena)
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
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“Se posso iniziare con un piccolo paragone, un architetto crea opere che occupano uno spazio; io, direi, creo sculture che si inseriscono nello scorrere del tempo e della percezione. L’ambiente, in questo caso il Centro di Ricerca Musicale – Teatro San Leonardo, in quanto spazio architettonico, dà forma al brano e al modo in cui verrà percepito, creando quindi una scultura sonora nonostante il brano stesso non sia un oggetto. Si tratta di presentare un’opera che è molto diversa da ciò che si sente”.
France Jobin

France Jobin
France Jobin è una compositrice, artista e curatrice residente a Montreal, il cui lavoro sonoro, qualificato come “sound-sculpture”, rivela un approccio minimalista a ambienti sonori complessi di intersezione tra analogico e digitale.
Le sue installazioni incorporano elementi sia musicali che visuali ispirati dall’architettura degli spazi fisici. Si può fare “esperienza” del suo lavoro in molti luoghi per la musica e in festival dedicati alle nuove tecnologie come
Mutek, Flussi, FIMAV, SEND + RECEIVE, Club Transmediale, ISEA RUHR 2010, surface tension tour (Giappone).
I dischi solisti di France Jobin sono stati pubblicati per etichette di riferimento come ROOM40 (AU), LINE (US), nvo (AT), Baskaru (FR) e ATAK (JP).
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“Su una mappa, l’area occupata da questo brano sarebbe delimitata in maniera approssimativa da termini come ‘estrarre’, ‘disseppellire’, ‘scavare’, ‘assenza’ e ‘immagine residua’, ma la mappa non è il territorio, e i confini si stanno sgretolando”.
James Hamilton

James Hamilton
James Hamilton lotta con suoni, musiche, immagini e idee astratte e non così astratte sin dal 1986. Tra le avventure più recenti: Preterite (con Genevieve Beaulieu, 2009-2013), la serie per chitarra solista Ghost Paths(dal 2012), The Keraunograph Ensemble e alcune apparizioni come ospite di Ingenting Kollektiva, Un Festin Sagital e John Duncan. Vive e lavora a The Pines Recording, Montreal, Canada.
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“Abbiamo rilevato per la prima volta le onde gravitazionali, siamo in grado di vedere oggetti ad anni luce di distanza. Ma quando si tratta di ciò che si trova sotto ai nostri piedi, facciamo ancora riferimento a miti e finzione. La scienza non è ancora in grado di dirci di più. Perciò, possiamo fare congetture e immaginare qualsiasi cosa vogliamo.
‘Ho! Charon!’ è una suite di fermate lungo un viaggio sottoterra. Il progetto era ancora in una fase embrionale quando è arrivato l’invito a partecipare al Festival Angelica. Era tempo di farlo diventare una realtà concreta fatta di suoni, un processo parziale che sicuramente continuerà. Molte grazie a John Duncan e Massimo Simonini per l’opportunità di iniziare questo viaggio musicale con una prima a Bologna”.
Carine Masutti
Carine Masutti si è interessata sin da giovane a un ampio spettro di musiche, navigando tra diverse culture. Ha studiato arte a Parigi, per poi ritornare seriamente alla musica in seguito, studiando musica classica e pianoforte.
Durante un periodo di malattia, in cerca di distrazioni, esplorò la possibilità di creare suoni con il computer. In seguito sviluppò una tecnica e un vocabolario, modellando i propri strumenti virtuali ed elaboratori di suoni e arricchendo le sue modalità espressive con tutto ciò che aveva imparato e sperimentato in precedenza.
Nel suo studio improvvisamente un suono diventa vivo e significativo, un’entità indipendente che rappresenta un personaggio di una storia nuova.
Le idee contenute nel suo lavoro spesso affrontano la natura delle creature viventi e l’origine delle cose. Lo stile, descritto come libero, preciso, colorato, intimo, a volte oscuro e a volte ingenuo, sfugge a ogni classificazione.
Le sue prime composizioni sono state pubblicate nel 2008 sotto il nome di Temporary Item.s, le più recenti sotto il suo nome, nel 2014.
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