mercoledì 19 ottobre 2022 – ore 19.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
ExtraVoci
KING CRIMSON– omaggio a ROBERT FRIPP
In The Court of The Crimson King
di Toby Amies (Stati Uniti 2022 – v.o. sott. it, 86’)
prima assoluta simultanea nei cinema
unica data italiana
con Robert Fripp, Bill Bruford, Adrian Belew, Mel Collins, Ian McDonald, Peter Sinfield, Jamie Muir, Bill Rieflin, Jakko Jakszyk, Trey Gunn, Michael Giles, Tony Levin
introduzione-happening con Stella Radius Quartet (Italia, Spagna/Portogallo, Svezia): Giorgia Casmirro chitarra acustica shallow body; Alessandro Bruno chitarra acustica shallow body; Marco Moreira chitarra acustica shallow body; Mikael Weichbrodt chitarra acustica shallow body
a cura di Walter Rovere
nell’ambito di VOCI DALL’ALDILÀ XIII (tredicesimo anno – 12, 19 ottobre + 14 dicembre 2022)
e delle attività della Scuola di Musica Angelica
Biglietti
5€
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo
Prevendite
www.boxerticket.it
“Uno dei migliori documentari sul rock mai realizzati” (National Review)
“Un film praticamente perfetto su uno dei maggiori perfezionisti del rock” (Variety)
Il 10 ottobre 1969, tre mesi dopo aver sbalordito il pubblico accorso per sentire i Rolling Stones al concerto di Hyde Park di Londra, i King Crimson pubblicarono il loro primo album, In The Court of The Crimson King, nella formazione originale composta da Robert Fripp, Greg Lake, Ian McDonald, Michael Giles e Peter Sinfield.
Malgrado il disco fosse stato salutato istantaneamente come un capolavoro assoluto (ad oggi nella classifica di Rolling Stone dei migliori album progressive della storia è secondo solo a Dark Side of the Moon), prima della fine dello stesso anno i King Crimson avevano perso tre dei membri fondatori, dando inizio a una complicata storia di formazioni diverse, scioglimenti temporanei e riunioni durate cinque decadi, attraverso le quali il genio artistico di Robert Fripp è riuscito a mantenere un seguito fedele e appassionato e lo status di “leggendario” per un gruppo che ha funto da vero e proprio faro per la creatività delle generazioni successive (dal progressive al metal, dalla free improvisation alla new wave, dal grunge al math rock, non si contano i musicisti che hanno dichiarato i King Crimson come fonte di ispirazione).
Commissionato al regista indipendente Toby Amies dandogli totale libertà creativa, il film – che approda il 19 ottobre nelle sale in prima simultanea mondiale, dopo la prima avvenuta allo SXSW Film Festival del Texas il 14 marzo di quest’anno – ripercorre la storia dei King Crimson concentrandosi principalmente sulle ultime apparizioni della band, in particolare sul tour del 2019, in «doppio quartetto» con tre batteristi, concepito per celebrare i cinquant’anni dall’uscita del mitologico primo album. Mostra riprese dettagliate della band sul palco, nel backstage e in viaggio, ma anche il passato non viene dimenticato, soffermandosi su interviste con musicisti che hanno fatto parte del gruppo nei suoi cinquant’anni di storia.
«Vista da fuori è la band dei sogni, quella dove puoi fare qualsiasi cosa», dice nel trailer il batterista Bill Bruford, che ha fatto parte a più riprese della band. «Alcuni di noi hanno visto l’inferno», racconta il sassofonista Mel Collins, nel gruppo all’inizio degli anni ’70 e di nuovo nel 2013, dopo essersi riconciliato con Fripp. «Dopo aver suonato quella musica per un po’ mi son caduti i capelli», scherza il chitarrista e cantante Adrian Belew, frontman della versione anni ’80 del gruppo (e che era stato anche a fianco di Zappa per alcuni anni). A un certo punto, il tastierista e membro fondatore Ian McDonald – che lasciò la band dopo i primi successi del ’69 – si scusa con Fripp: «Ti voglio bene, Robert, mi spiace se ti ho spezzato il cuore».
Non mancano momenti profondamente toccanti: Bill Rieflin (già dei Ministry e Nine Inch Nails) che racconta della sua malattia e della volontà di continuare a suonare nonostante tutto (scomparirà nel 2020, poco dopo la fine delle riprese principali del film; come anche Ian McDonald a febbraio di quest’anno, a pochi giorni dalla prima texana); e perfino Fripp perde per una volta il suo rigoroso autocontrollo (ma i suoi Sunday Lunch con la moglie Toyah ne hanno mostrato un lato autoironico ben diverso!) ricordando l’incontro con il suo guru John G. Bennett.
Partito come un semplice diario di viaggio al seguito di Robert Fripp & co., nelle mani di Toby Amies In The Court of The Crimson King si è trasformato infine in una riflessione sulla caducità di uomini e cose, un racconto analitico ma appassionato che cerca di catturare l’essenza del modo in cui un gruppo di musicisti si relazionano tra loro, con il mondo, e con la musa a cui hanno dedicato la loro vita. (Walter Rovere)
I Guitar Craft sono stati una serie di seminari di tecnica chitarristica e di sviluppo personale, iniziati da Robert Fripp il 25 marzo 1985. Nel corso degli anni, migliaia di studenti hanno seguito questi corsi, e i diplomati nei diversi livelli sono stati chiamati “Crafties”. Tra questi il più noto è Trey Gunn (anche membro dei King Crimson per diversi anni) e il California Guitar Trio. Sono crafties anche coloro che hanno suonato e inciso diversi album sotto il nome di “Robert Fripp and the League of Crafty Guitarists”.
Dopo 25 anni, il movimento Guitar Craft ha trasformato le sue attività in Guitar Circles, i cui corsi ed esibizioni si sono tenuti in tutta Europa e nelle Americhe.
Il 25 marzo 2016, Fripp ha dichiarato chiuse tutte le attività collegate a Guitar Craft e Guitar Circle, invitando gli ex allievi che lo desiderano a ideare in proprio nuovi nomi, strutture e modalità di lavoro attorno allo strumento.
Durante gli ultimi tour dei King Crimson, il pubblico che entrava era sorpreso di trovare Fripp già sul palco, da solo, suonare dei soundscapes ambientali per accoglierlo. Da questa idea nasce l’introduzione alla proiezione di In The Court of the Crimson King offerta dallo Stella Radius Quartet.
Il quartetto è composto da chitarristi che hanno frequentato per oltre 30 anni i Guitar Circle/Guitar Craft, oltre a lavorare come Four Quarter Maintainer nei recenti tour dei King Crimson.
Normalmente parte di ensemble più grandi, il quartetto presenterà un programma intorno ai 15 minuti con due brani dal repertorio dei Crafty Guitarists prima della proiezione, per dare un breve assaggio di un altro lato del lavoro di Fripp dalla loro prospettiva.
Inoltre, come parte di una più ampia comunità di “crafty”, tengono corsi che presentano il loro approccio alla musica e alla chitarra. Corsi per principianti e ulteriori spettacoli in Italia sono in programma per il prossimo futuro.
Robert Fripp
Nato nel 1946, Robert Fripp è considerato uno dei maggiori e più originali chitarristi viventi. Ha esordito discograficamente nel 1967 con il trio Giles, Giles and Fripp (formato con i fratelli Michael e Peter Giles), prima di formare i King Crimson nel 1968. Il suo gruppo principale continuerà a cambiare formazioni e a sciogliersi e riformarsi anche a distanza di molti anni, attraendo nella sua orbita musicisti di estrazioni diverse quanto Greg Lake, Keith Tippett, Marc Charig, John Wetton, Bill Bruford, Jamie Muir, David Cross, Adrian Belew, Tony Levin, Jakko Jakszyk, ecc. Ha inciso inoltre importanti lavori in solo e con altre formazioni (i new wave The League of Gentlemen, l’ensemble acustico The League of Crafty Guitarists), e celebri collaborazioni in compagnia di Brian Eno, David Bowie, Peter Gabriel, Daryl Hall e David Sylvian; ha suonato inoltre in dischi di Van Der Graaf Generator, Talking Heads, Flying Lizards, Walter Steding, The Grid, The Orb, The Future Sound of London, Nick Cave e moltissimi altri.
…una rassegna di film,
un “viaggio nella memoria” su compositori scomparsi che continuano a rimanere tra noi…
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ExtraVoci | Omaggio a Robert Fripp
tredicesimo anno
Bologna, 12 e 19 ottobre + 14 dicembre 2022
un progetto di AngelicA / Centro di Ricerca Musicale
nell’ambito delle attività della Scuola di Musica Angelica
a cura di Walter Rovere
Dopo due anni di sosta forzata dovuta al Covid, VOCI DALL’ALDILA’ torna con tre appuntamenti nell’inverno 2022:
Oggetto delle proiezioni saranno FRANK ZAPPA, i KING CRIMSON di Robert Fripp, e il movimento FLUXUS, di cui nel 2022 si celebrano i 60 anni dalla nascita.
Esordienti a distanza di pochi anni (1966 l’esordio ufficiale del primo, 1969 dei secondi) Zappa e i King Crimson sono stati due dei principali protagonisti dell’espansione del rock negli anni 60 verso territori di inedita complessità concettuale e oltre le barriere tra i generi e i confini fino ad allora conosciuti, tanto da rappresentare un’enorme influenza su generazioni di musicisti successivi;
a Frank Zappa verrà reso omaggio mercoledì 12 ottobre con la proiezione di Zappa di Alex Winter (2020), l’ultimo film a lui dedicato, con una speciale introduzione di Riccardo Bertoncelli, massima autorità su Zappa in Italia.
Una novità assoluta è invece il film sui King Crimson In The Court of The Crimson King di Toby Amies, che mercoledì 19 ottobre verrà proiettato in prima mondiale in simultanea nelle sale cinematografiche aderenti.
Infine una serata speciale verrà dedicata a Fluxus, uno dei più radicali e influenti movimenti artistici del Novecento, che esordì pubblicamente proprio in Europa, nel settembre 1962 a Wiesbaden, e che ha avuto tra i suoi protagonisti, musicisti di cui si è occupato e che sono stati ospiti diAngelicA come La Monte Young, Philip Corner e Yoshi Wada.
La proiezione di mercoledì 14 dicembre di George – The Story of George Maciunas and Fluxus di Jeffrey Perkins sarà introdotta da Philip Corner, membro del movimento fin dalla sua fondazione, e da Patrizio Peterlini, direttore della Fondazione Bonotto.
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