lunedì 20 marzo 2023 – ore 19.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
SUNNY MURRAY
Sunny’s Time Now
di Antoine Prum (LUX/FR 2008, – v.o. sott. it., 108′)
prima italiana
con Sunny Murray, Robert Wyatt, Daniel Caux, Cecil Taylor, Valerie Wilmer, William Parker, Bobby Few, François Tusques
introduzione di Fabrizio Spera (Ossatura, Roots Magic)
a cura di Walter Rovere
nell’ambito di VOCI DALL’ALDILÀ XIV (quattordicesimo anno – prima parte –
10 e 15 febbraio + 20 marzo 2023) e delle attività della Scuola di Musica Angelica
Biglietti
5€
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo
Prevendite
www.boxerticket.it
“Respingo la definizione di avanguardia come aggressione. Per me avanguardia significa trovare della bellezza dove prima la gente aveva solo visto bruttezza – cercare di trovare la bellezza nel mondo.”
Robert Wyatt (Sunny’s Time Now)
“Quando Sunny suonava, produceva una vibrazione e una pulsazione del suono, senza un ritmo separato. Da quella vibrazione e pulsazione, sentivi uscire un certo numero di armonici, delle sottili contromelodie, e un senso interiore di quello che la gente chiama ‘swing’, tutto allo stesso tempo…. era un approccio totalmente differente alla batteria.”
William Parker (Sunny’s Time Now)
“Il regista lussemburghese Antoine Prum ha prodotto un documentario essenziale, non solo per chi sia interessato a Murray, come uomo o musicista, o al free jazz, ma per chiunque sia interessato alla musica, punto.”
Dan Warburton (paristransatlantic.com)
Il documentario Sunny’s Time Now ripercorre l’eccezionale carriera del batterista avantgarde Sunny Murray, uno dei personaggi più influenti della rivoluzione del Free Jazz.
Attraverso una serie di interviste con personaggi chiave della sua epoca e di filmati dal vivo sia contemporanei che storici, il film documenta la relazione tra un movimento musicale libertario e gli eventi politici degli anni 60, le cui rivendicazioni sociali rifletteva così intimamente.
Nel fare ciò, ci racconta anche come le più radicali forme d’espressione musicale siano state escluse dalle grandi catene di produzione e distribuzione, una volta che l’ideale libertario era passato di moda.
Andando oltre il suo approccio storico, il film segue Murray anche nella sua attività concertistica degli ultimi anni, mostrando la sua lotta quotidiana nel perpetuare un genere musicale che è a tutt’oggi largamente ignorato dal grande pubblico; ma mostra anche la comunità quasi clandestina di aficionados che continua a seguire gli eroi con cui sono cresciuti, e il cui continuo supporto ha permesso alla musica improvvisata – della quale Sunny Murray rappresentava uno degli ultimi Mohicani – di continuare a vivere.
Nato in Oklahoma nel 1936, Sunny Murray è stato uno degli indiscussi pionieri del free jazz. Decisivi furono i suoi incontri con Cecil Taylor, assieme al quale nel corso di un tour in Europa incise il fondamentale Nefertiti, the Beautiful One Has Come nel 62, e con Albert Ayler, con cui ha realizzato tutta la serie di album storici che va da Spirits a New York Eye and Ear Control.
A proprio nome ha esordito con Sonny’s Time Now (’65, con Ayler, Don Cherry ed Henry Grimes), seguito da album per la BYG come Sunshine, Hommage to Africa e Big Chief (con Lester Bowie, Archie Shepp, Dave Burrell, François Tusques, ecc.)
Ha continuato a suonare e incidere fino all’incirca al 2010, con musicisti come Alex von Schippenbach, Charles Gayle, William Parker, Sabir Mateen, Spring Heel Jack, Tony Bevan, John Edwards; si è riunito con Cecil Taylor nel 1996, per il concerto berlinese di Corona.
Antoine Prum è un regista e produttore discografico di stanza a Bruxelles. Nel 2005 il suo mediometraggio Mondo Veneziano, che occupava il Padiglione del Lussemburgo, era stata una delle rivelazioni della Biennale d’Arte di Venezia; nel 2012 ha fondato la NI VU NI CONNU compagnia indipendente con la quale ha prodotto una importante trilogia di film dedicati all’evoluzione del jazz contemporaneo (Sunny’s Time Now su Sunny Murray, Taking the Dog for a Walk sull’improvvisazione non-idiomatica inglese, e Blue for a Moment su Sven-Ake Johansson), e che è in parallelo una raffinata etichetta discografica, con all’attivo molti lavori di Johansson, Jan Jelinek, François Tusques & Sunny Murray, Steve Noble, John Butcher-Magda Mayas-Tony Buck, Albert Oehlen, ecc.
https://ni-vu-ni-connu.net/news/
Fabrizio Spera è attivo da anni come musicista e organizzatore nell’ambito delle musiche di ricerca. Membro fondatore di gruppi come Ossatura, 7k Oaks (con Massimo Pupillo e Alfred Harth), Eco d’Alberi (con Edoardo Marraffa e Alberto Braida), Truth in the Abstract Blues (con Mike Cooper) e Roots Magic, ha fatto parte del quartetto olandese Blast, e ha suonato e inciso con molti altri musicisti come Wadada Leo Smith, Larry Ochs, Peter Kowald, John Butcher, John Edwards, Butch Morris, Alvin Curran, Axel Dorner, Alfred Harth, Michel Doneda, Mario Schiano, Lisle Ellis…
VOCI DALL’ALDILÀ XIV
…una rassegna di film,
un “viaggio nella memoria” su compositori scomparsi che continuano a rimanere tra noi…
quattordicesimo – anno prima parte
Bologna, 10, 15 febbraio + 20 marzo 202
un progetto di AngelicA / Centro di Ricerca Musicale
nell’ambito delle attività della Scuola di Musica Angelica
a cura di Walter Rovere
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