mercoledì 15 febbraio 2023 – ore 19.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
MILFORD GRAVES
Full Mantis
di Jake Meginsky (Stati Uniti 2018, – v.o. sott. it., 91’)
con Milford Graves
presentazione e incontro con Carlo Ventura (direttore del Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali presso il CNR di Bologna)
a cura di Walter Rovere
nell’ambito di VOCI DALL’ALDILÀ XIV (quattordicesimo anno – prima parte –
10 e 15 febbraio + 20 marzo 2023)
e delle attività della Scuola di Musica Angelica
Biglietti
5€
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo
Prevendite
www.boxerticket.it
“Il miglior documentario musicale dell’anno è anche una incredibile indagine filosofica sulla natura di umanità, arte, creatività, esistenza e intenzione. I ritmi del film e il modo in cui si muove si allineano perfettamente con i movimenti indagatori ed istintivi del duo enigmatico soggetto.”
Neil Fox (Cinematologists)
“Un’ode sonico-visuale alla magia ineffabile di un modo di vivere ispirato e mosso dalla grazia.”
Thurston Moore
“L’opera di qualcuno che è giunto a una comprensione matura di come poter trascendere le limitazioni del genere del documentario musicale – che ha capito in maniera apparentemente intuitiva che si può raccontare la storia della vita di una persona, o che si può usare una vita per raccontare una storia, in forma di suono e immagini, e non in parole.”
William Horberg (produttore – Cold Mountain, The Kite Runner)
MILFORD GRAVES FULL MANTIS è il primo lungometraggio documentario a ritrarre il grande percussionista Milford Graves, esplorando la sua caleidoscopica creatività e la sua incessante curiosità.
Milford Graves si è esibito sulle scene internazionali a partire dal 1964, sia come solista che in ensemble assieme a leggende come Albert Ayler, Giuseppi Logan e Sonny Sharrock.
Da pioniere fondatore del free jazz e del jazz d’avanguardia, è rimasto una delle figure più influenti per l’evoluzione di questa forma, attraverso una carriera cinquantennale che lo ha portato a collaborare con musicisti come Toshinori Kondo, Kaoru Abe, Bill Laswell, John Zorn, Wadada Leo Smith e Peter Brotzmann.
Il film porta lo spettatore attraverso il lussureggiante giardino nella casa riccamente decorata dell’artista, nel dojo di arti marziali nel suo cortile e nel laboratorio nel suo seminterrato – tutto questo a pochi isolati da dove è cresciuto nei complessi residenziali di South Jamaica, nel Queens di New York.
Il musicista racconta storie di scoperta, lotta e sopravvivenza, rimugina sull’essenza dello “swing”, attiva stetoscopi elettronici nel suo laboratorio nel seminterrato per elaborare il suono del suo cuore e viaggia in Giappone dove si esibisce in una scuola per bambini con autismo, accendendo nei corpi degli studenti un’esibizione estatica di energia collettiva spontanea.
Oscillando dal presente al passato e intrecciando scorci intimi della complessa cosmologia dell’artista con incredibili sue performance dal vivo da tutto il mondo, MILFORD GRAVES FULL MANTIS è un cinema pieno di fluidità, poliritmi e intensità, che in se stesso incarna l’essenza della musica di Graves.
Nel novembre 2016, AngelicA | Centro di Ricerca Musicale ha presentato e organizzato CELL MELODIES, un evento speciale di tre giorni di concerti, conferenze e workshop con cui Milford Graves e lo scienziato Carlo Ventura (curatore dell’evento) hanno raccontato e dimostrato le rispettive ricerche sulla melodia del bioritmo cardiaco e sui responsi delle cellule staminali alle vibrazioni sonore, che hanno aperto nuovi scenari alla medicina rigenerativa.
I partecipanti alla tre giorni furono Gianni Gebbia, allievi del laboratorio di percussioni del Conservatorio G.B. Martini di Bologna e della classe di batteria dell’Istituto Musicale di Modena-Carpi, e l’attore Alessandro Bergonzoni.
Le proiezioni di Full Mantis, e del corto inedito Live at Jamaica Arts Center, Jamaica Queens July 2019 (2022) saranno introdotte dal Prof. Carlo Ventura.
Nato nel quartiere di Jamaica a New York, Milford Graves (1941-2021) ha iniziato a suonare la batteria a due anni, e a studiarla a otto. Considerato uno dei maggiori percussionisti del free jazz, ha fatto parte del New York Art Quartet e preso parte a storiche incisioni di Paul Bley, Giuseppi Logan, Albert Ayler, Jazz Composer’s Orchestra, Sonny Sharrock. Ha suonato inoltre tra gli altri con Anthony Braxton, William Parker, Don Pullen, David Murray, Sun Ra, Lou Reed, Pharoah Sanders, Cecil Taylor e numerosissimi altri.
Oltre all’attività concertistica, teneva internazionalmente conferenze-dimostrazioni e seminari in Medicina (erboristeria, agopuntura, nutrizione, ecc.), e in Arti Marziali/Movimenti del corpo. Nel 2005 aveva ricevuto una Proclamation dalla città di New York per le sue ricerche sulla conversione dei battiti cardiaci in musica. E’ stato docente di Musica e Musico-Terapia al Bennington College, Vermont (1973-2012) e dal 2013 ha iniziato a collaborare con il Prof. Carlo Ventura sperimentando gli effetti di patterns melodici creati a partire da suoni cardiaci sull’attività micro-cellulare. Ha interpretato uno dei ruoli principali nell’ultimo film dell’artista Matthew Barney, River of Fundament (2007-2014).
Nato a Trani nel 1958, Carlo Ventura è Professore Ordinario di Biologia Molecolare all’Università di Bologna e direttore del Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali – Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB).
Nel 2011 ha fondato VID art|science (www.vidartscience.org), movimento internazionale che mira a promuovere un approccio transdisciplinare nelle Arti e nelle Scienze, esplorando assieme l’avanguardia dell’innovazione scientifica per svelare come le arti umane possano parlare con le dinamiche più intime della nostra biologia per risvegliare il nostro potenziale di auto-guarigione. In questo contesto, Carlo Ventura ha scoperto la possibilità di utilizzare campi magnetici e vibrazioni acustiche per guidare la capacità rigenerativa delle cellule staminali.
VOCI DALL’ALDILÀ XIV
…una rassegna di film,
un “viaggio nella memoria” su compositori scomparsi che continuano a rimanere tra noi…
quattordicesimo – anno prima parte
Bologna, 10, 15 febbraio + 20 marzo 202
un progetto di AngelicA / Centro di Ricerca Musicale
nell’ambito delle attività della Scuola di Musica Angelica
a cura di Walter Rovere
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