mercoledì 2 ottobre 2024 – ore 19.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
Simone Di Benedetto
MANDALA
Simone Di Benedetto cellobass, elettronica
musiche di Simone Di Benedetto
presentazione del disco autoprodotto (Modena) a febbraio 2024
a cura di Simone Di Benedetto
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Javier Areal Vélez (Argentina)
Javier Areal Vélez elettronica
musiche di Javier Areal Vélez
a cura di Javier Areal Vélez
Biglietti
7€ – ridotto 5€^ e 2€^^
^ ridotto per studenti dell’Università di Bologna
^^ ridotto per studenti del Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale Lucio “Dalla”
ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale
verrà applicato uno sconto di 2€ sul biglietto intero
la biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
Prevendite
www.boxerticket.it
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
“Mandala” rappresenta la musica come invito ad abbandonare le aspettative e ad accogliere la bellezza del momento presente, una riflessione del mondo che ci circonda e delle emozioni che evoca, un tributo alla potenza dell’improvvisazione e alla bellezza dell’ignoto.
Simone Di Benedetto
Simone Di Benedetto, classe 1989, studia contrabbasso e composizione, diplomandosi con una tesi sul rapporto tra composizione e improvvisazione. Contrabbassista, violoncellista e bassista elettrico attivo nell’ambito della musica contemporanea e dell’improvvisazione, si esibisce nella dimensione del solo e scrivendo e arrangiando musiche in collaborazione con attori, narratori, compagnie di danza e registi.
Nel 2011 incide col trio Else! il disco First degree. Nel 2016 registra con Alberto Collodel ai clarinetti l’album Il sistema periodico per la berlinese AutRecords. Nel 2018 seguono In Your Thoughts (UR records) con il quartetto Archipelagos, vincitore del concorso “Stefano Cerri”, e Red&Blue (Improvvisatore Involontario), primo disco da leader dell’S.d.B. project (con Succi, Stermieri, e Burani)
Il primo disco in solo, Depth Sounding, viene pubblicato nel 2019 da AutRecords. Nel 2020 escono Kinetic, secondo disco di DST con ospite Gabriele Mitelli, e Timewise, suite di brani originali che fondono improvvisazione e composizione, incisa in trio con Marco Colonna e Ivan Liuzzo. Sempre nel 2020 pubblica Viaggio in Italia, duo con il chitarrista Federico Balducci, registrato tra Boston e l’Italia. Nel 2022 esce TMR, risultato del lavoro di ricerca dell’omonimo collettivo sull’improvvisazione in grandi ensemble.
Ha suonato con musicisti quali Stefano Battaglia, Franco Cerri, Dudù Kouatè, Achille Succi, Pasquale Mirra, Javier Girotto, Cristina Zavalloni, Fred Hamilton, Cristiano Arcelli, Enrico Fink e in festival quali Umbria Jazz, Jazz It, Europa Fest, Ravenna Festival, Barga Jazz, Tuscia in jazz Festival, Festival della Filosofia, Festival delle arti, esibendosi in paesi come Francia, Belgio, Danimarca, Spagna, Romania, Svizzera e Slovenia.
Collabora dal 2015 con il progetto Narrazioni d’autore condotto da Simone Maretti, scrivendo ed eseguendo dal vivo musiche per i suoi spettacoli. Dal 2020, insieme al pianista Alessandro Pivetti, il trio inizia la produzione di audionarrazioni su cd, producendo un’intera collana di titoli e di podcast. Dal 2017 insegna composizione presso il conservatorio Vecchi-Tonelli di Modena.
Un robot autonomo che vive in un computer genera ritmi di complessità extraumana, pensati per far muovere anche il pubblico più deforme. Come un sequencer dotato di una propria volontà, questa entità esplora i limiti dei loop sovrapponendo figure indipendenti e in continua evoluzione che sfuggono a ogni metrica tradizionale. Il programma inoltre modella ogni suono, scegliendo campionamenti, configurando sintetizzatori e definendo altezze dei suoni, durate ed effetti. La performance è una continua improvvisazione e negoziazione tra la macchina e l’essere umano che tenta di controllarla.
Javier Areal Vélez
Javier Areal Vélez (Buenos Aires, 1985) è un compositore, improvvisatore e curatore di musica sperimentale.
Il suo lavoro recente si concentra sulla codifica di accompagnatori digitali per l’esecuzione di musica improvvisata dal vivo. La sua musica elettronica si sviluppa attorno a rumorosi poliritmi di complessità sovrumana, e ricerca collaborazioni uomo+macchina attraverso lo sviluppo di entità IA che ascoltano e improvvisano con lui tramite l’uso di campionamenti, sintesi digitali, luci e robot meccanici.
Vélez ha inoltre una lunga carriera come interprete di chitarra elettrica preparata. Il suo stile caratteristico si basa su una tecnica primordiale che enfatizza fortemente il timbro e il ritmo, evitando le forme tradizionali a favore dell’intensità e del contrasto dinamico. rispetto alle forme tradizionali, favorendo l’intensità e il contrasto dinamico. La fisicità delle sue interazioni con la chitarra crea entità sonore estraniate che si evolvono in modo casuale al di fuori di generi specifici.
Nell’ultimo decennio, oltre che in Argentina è stato in tournée in Sud e Nord America, Europa e Giappone, ha pubblicato dischi su etichette di tutto il mondo, ha collaborato con artisti come Heiner Goebbels, Audrey Chen, Akira Sakata, Paal Nilssen-Love, Violeta García, Brian Chase e Shayna Dunkelman, e ricevuto commissioni dagli ensemble Híbridx, Rotativo e Tempi.
È membro dal 2010 di CALATO, quartetto sperimentale di improvvisazione e composizione formato da due chitarre elettriche preparate, batteria, campionatore e voce, che ha lavorato con compositori argentini (Federico Barabino, Lucio Capece, Cecilia Castro, ecc…) e con il compositore americano avant-jazz Chris Pitsiokos, e inciso un cd dedicato a Cage (Variations/Four) per la svizzera Ezz-thetics.
E’ inoltre fondatore e direttore del RUIDO Experimental Music Festival (attivo dal 2017), e coordina il Sound Arts Center (CASo) della Segreteria della Cultura dell’Argentina.
Nel 2024, oltre all’uscita del primo album come solista, sono previsti tre album di CALATO: CALATO + VientoX, CALATO + 8 Composers e CALATO x CALATO.
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