sabato 28 settembre 2024 – ore 19.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
Bad Uok
INTENSO
Andrea Grillini batteria, elettronica
Leonardo Rizzi pianoforte elettrico
Federico Pierantoni trombone
Vincenzo Vasi voce, theremin, elettronica
Nazzareno Caputo vibrafono, litofono, marimba
musiche di Andrea Grillini & Bad Uok
a cura di Andrea Grillini
Biglietti
7€ – ridotto 5€^ e 2€^^
^ ridotto per studenti dell’Università di Bologna
^^ ridotto per studenti del Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale Lucio “Dalla”
ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale
verrà applicato uno sconto di 2€ sul biglietto intero
la biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
Prevendite
www.boxerticket.it
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
Bad Uok nasce nel 2010 quando Andrea Grillini (batteria) riunisce intorno a sé Andrea Calì (pianoforte/Fender Rhodes), Leonardo Rizzi (chitarra e chitarra baritono) e Federico Pierantoni (trombone) che, dopo una fase di avvicendamento, prende il posto di Filippo Mantione.
L’idea centrale del quartetto, che si realizza anche attraverso la scelta di privarsi del contrabbasso, è quella di svincolare i quattro strumenti dallo stesso. Da un brano all’altro il basso si muove tra la mano sinistra del piano, il Rhodes e talvolta il trombone; ed ancora, anche l’esecuzione del tema, il ruolo di solista, elementi più rumoristici ed elettronici vengono ripartiti tra i quattro strumenti.
Le improvvisazioni si sviluppano su groove o strutture ritmiche che vengono sottintese o variate armonicamente e melodicamente, allargate o ristrette a seconda dell’andamento del solo.
L’album d’esordio Enter, uscito a gennaio 2013 per Auand Records, costituiva un po’ una summa di questi principi – principi non stabiliti a tavolino, ma che si erano creati autonomamente in due anni e mezzo di prove intensive, concerti e conoscenza reciproca musicale e umana.
La quasi totalità delle composizioni è intestata ad Andrea Grillini. Difficile però parlare di compositori ed esecutori dato che il risultato finale è frutto di modifiche, arrangiamenti, tagli e aggiunte figlie del lavoro collettivo. Anche se di volta in volta la mano dell’autore originario resta percepibile, la scrittura è coperta dal marchio di fabbrica: il suono di Bad Uok.
Registrato nel 2015 ma pubblicato cinque anni dopo, il successivo Lateless, per la berlinese Trouble in the East (nel nuovo assetto senza chitarra, con Rizzi passato al Fender Rhodes), conferma la cifra originale del gruppo perseguita negli anni, il tentativo di far coesistere cellule ritmiche indipendenti, sovrapposizioni inconciliabili e mondi lontani.
Un Live in Berlin registrato a gennaio 2022 è l’ultima testimonianza della formazione originaria, ora comprendente, oltre a Grillini, Pierantoni e Rizzi, Vincenzo Vasi alla voce e theremin e Nazareno Caputo a vibrafono e marimba.
Andrea Grillini è uno dei batteristi più brillanti, esplorativi e attivi del panorama jazzistico e della musica contemporanea.
Ha frequentato workshop di jazz e improvvisazione creativa (Nuoro Jazz, Siena Jazz, Monteombraro, CEMM, Ivan Illich) con figure come Marc Ducret, Bruno Chevillon, Tristan Honsinger, Fabrizio Puglisi, e dal 2007 ha intrapreso una intensa carriera concertistica che lo ha portato a collaborare con musicisti come David Murray, Wayne Orvitz, Ralph Alessi, Ken Vandermark, Marty Ehrlich, Alessandro Bosetti, Olivier Benoit, Thomas de Pourquery, Don Byron, Steven Bernstein, Jonathan Finlayson, Piero Bittolo Bon, Alfonso Santimone per citarne alcuni.
Ha suonato nei festival più prestigiosi italiani ed europei, si è esibito in tour negli Stati Uniti, Sud Africa, Regno Unito.
Tra le formazioni con cui è attivo ci sono, oltre a Bad Uok, Yoruba, Tell No Lies, Circles 44; per AngelicA si è esibito con Andrea Grillini & Yoruba, Orchestra Creativa dell’Emilia-Romagna meets Ernst Reijseger, e i progetti The Hack-Hack Hijack Pack e Black Bolt in a Box nell’ambito della serie I suoni della città.
Leonardo Rizzi nella prima parte della sua carriera è chitarrista jazz e rock; studia con Roberto Nannetti a Siena Jazz, nel corso dei cui seminari estivi nel 2009 entra in contatto con chitarristi particolarissimi come Lionel Loueke e specialmente Marc Ducret, dalle cui sonorità spigolose trae grande ispirazione. Si laurea in composizione e arrangiamento jazz con Riccardo Fassi, specializzandosi ulteriormente nella chitarra con Umberto Fiorentino. A causa di una tendinite passa al pianoforte, e trasferitosi in Francia nel 2016 intraprende per tre anni un percorso di studio personale e in un certo modo, sperimentale della composizione e dell’armonia tonale con il giovane compositore francese Aristide Moari, e del repertorio pianistico classico con Guillaume Masson.
E’ membro dei Bad Uok dalla fondazione, prima come chitarrista poi come tastierista al Fender Rhodes; è inoltre compositore e interprete nel duo pop Le Feste Antonacci e nel trio Crizi.
Ha all’attivo un gran numero di produzioni nell’ambito della composizione per documentari, cortometraggi e serie d’animazione.
Attualmente docente in Musica d’insieme presso l’accademia Siena Jazz, Federico Pierantoni ha collaborato con varie big band e formazioni allargate come: Umbria Jazz Big Band, Reunion Big Band, Tommaso Cappellato orchestra, Tower Jazz Composer Orchestra, Orchestra Jazz del Veneto, Lydian Sound Orchestra, Insium di Glauco Venier, Union Jazz Band, The Auanders…
Si è esibito con musicisti come Ethan Iverson, Andy Sheppard, Chris Cheek, Marcello Tonolo, Gianluca Petrella, Giovanni Falzone, Fabrizio Bosso, Francesco Bearzatti, Furio di Castri, Andrea Pozza, Pietro Tonolo, Franco D’Andrea, e in ambito pop ha partecipato a tour di Lorenzo Jovanotti e Marco Mengoni.
Fa parte della band Unscientific Italians, il cui album d’esordio Play the music of Bill Frisell è stato votato come miglior disco da Musica Jazz nel 2019.
Con Frisell ha suonato a Umbria Jazz Winter 2021 nel progetto “Bill Frisell Trio & UJ orchestra”, e nel doppio cd Orchestras uscito ad aprile 2024 su Blue Note.
La sua discografia comprende oltre 35 album di cui due a suo nome, Federico Pierantoni 6×2 Vol. 1 e Vol. 2 per Encore Records.
Vincenzo Vasi, cantante, polistrumentista e compositore, è considerato uno degli artisti più eclettici nell’ambito di vari generi musicali, dalla sperimentazione elettronica al pop d’autore. Suona basso, theremin, vibrafono, percussioni, chitarra, ukulele, giocattoli, tastiere, kazoo, flauto a coulisse o da naso… e ogni strumento, a partire dalla voce, diventa un’estensione della sua intrinseca musicalità e della sua arte ritmica. Incrociando teatro, la rimusicazione di film muti, l’installazione sonora, la letteratura e la poesia, è attivo sin dai primi anni 80 nell’ambito della musica di ricerca con diversi progetti, tra i quali: Shaming Borsalino, Ella Guru, Musica nel buio, Gastronauti, Switters, Vince Vasi QY Lunch, N.O.R.M.A., Tristan Honsinger’s Small Talk….. Ha collaborato stabilmente con Vinicio Capossela, Mike Patton, Mauro Ottolini; tra i suoi ultimi progetti tutt’ora in attività ci sono OoopopoiooO con Valeria Sturba, Perfavore Sing con Giorgio Pacorig, Vasi Comuni Canti 5et, il solo per voce Microcanzoni e il solo di theremin Braccio Elettrico.
Nazareno Caputo ha studiato percussioni classiche ai Conservatori di Potenza e di Firenze, per poi studiare all’Accademia del Suono di Milano con Andrea Dulbecco e presso i Laboratori di Ricerca Musicale di Stefano Battaglia per Siena Jazz.
Vincitore dei Jazzit Awards 2018 per la categoria vibrafono e secondo classificato al Top Jazz 2021 come miglior nuovo talento per Musica Jazz, compare come sideman in diversi progetti, tra cui Questo Tempo con Stefano Battaglia, Moksha Pulse di Umberto Tricca, Totem di Ferdinando Romano e ha dato vita a diverse collaborazioni in duo tra cui NAOM con Omar Cecchi. Nell’ambito della musica cameristica ha fatto parte dell’Orchestra Nazionale dei Giovani Talenti di Paolo Damiani, Stefano Battaglia Tabula Rasa Ensemble, Ensemble de Angelis, Bruno Tommaso Jazz Workshop.
Il primo album del suo trio Phylum, con Ferdinando Romano e Mattia Galeotti, è stato premiato come miglior debutto del 2021 dalla rivista The New York City Jazz Record e inserito nel Top Jazz dello stesso anno di Musica Jazz.
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