giovedì 24 ottobre 2024 – ore 18.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
ARCHIVIO APERTO
The Art of Memory
NIENTE CHE È VIVO SI PERDE. IN OMAGGIO A GOLIARDA SAPIENZA
prima assoluta
proiezione di una selezione d’archivio in omaggio a Goliarda Sapienza
sonorizzata dal vivo da Francesca Bono & Vittoria Burattini
Francesca Bono sintetizzatore, voce
Vittoria Burattini batteria
nell’ambito di Archivio Aperto – XVII edizione – 24>27 ottobre 2024
una coproduzione di Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia e
AngelicA | Centro di Ricerca Musicale
Biglietti
ingresso gratuito con prenotazione su www.eventbrite.it
il teatro apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
«Per me, come dicevano gli antichi, lo spirito sta nel sangue; è per questo che il sangue si muove sempre come il mare… lo senti come batte alla fronte, nel cuore? È questo movimento che mantiene il corpo vivo. Tutto quello che si muove è vivo. Quello che si ferma, si ferma e muore. Tutti ci fermeremo ma basta che tu abbia corso sessant’anni come me, che corse ne ho fatte, che cominci a capire che fermarsi un po’ non è cosí brutto come dicono. Poi dopo quaranta, cinquant’anni di questo riposo fra i lenzuoli della terra, sempre a stare a quello che dicevano gli antichi, il corpo a poco a poco ricomincia a muoversi, a poco a poco diventa concime, il piú fertile che ci sia sulla faccia della terra e può rendere fertile pure la lava di prima caduta… e nutre gli alberi di frutta, il frumento e l’olivo e cosí, attraverso questi frutti si nutriranno quelli che verranno… niente che è vivo si perde…»
Così la memoria di Goliarda Sapienza in uno dei suoi testi più autobiografici, Il Filo di mezzogiorno, rievoca una conversazione con il fratello di suo padre Nunzio Sapienza. Un lampo di ricordo che emerge in un frammento del lungo percorso psicanalitico che Sapienza attraversa come riparazione del sé dopo un tentativo di suicidio, dove il movimento si affaccia nell’idea di un incedere impastato di vita e di tempo, come passo della trasformazione. Così più tardi, in una lettera, potrà scrivere «l’arte – o la vita, se volete – è così: niente finisce, tutto ritorna in questo ‘eterno presente’ che ci muove».
Il movimento è infatti al cuore della letteratura vitale, luminosa, tagliente di Sapienza che non sa e non vuole dividere il pensiero dal gesto, la vita dall’arte. E se le perdite e i dolori a cui gli anni ci mettono di fronte ci trascinano in una vertigine della sofferenza come sull’orlo di un precipizio, ci ricordano le parole ma anche i gesti di questa autrice e attrice libera e radicale, è forse per cogliere la potenza della gioia che in fondo, come la memoria, è un’arte che si apprende. È la gioia infatti l’emozione che resta come spazio di un sé che non può darsi senza il filo del ricordo.
E allora è alla memoria della gioia, del movimento, del ritmo di vita che abbiamo dedicato questa selezione d’archivio: tuffi, corse, salti, capriole, danze e girotondi scorrono sulle pellicole degli anni ormai finiti ma non perduti, attraversando le epoche e pulsando dal passato nel nostro tempo presente.
La sonorizzazione è a cura del duo Bono/Burattini, i cui suoni fluttuano dalle viscere della terra alla leggerezza dell’aria, scorrendo nelle vene e nei polsi come il sangue, come la gioia, come la vita.
E niente che è vivo si perde.
– Fondazione Home Movies, Bologna
Bono / Burattini
Attive separatamente da molti anni in ambito indie/sperimentale (la prima prevalentemente con gli Ofeliadorme, la seconda con i Massimo Volume), Francesca Bono e Vittoria Burattini hanno iniziato a lavorare in duo nel 2021, per una sonorizzazione dal vivo di tre film della cineasta d’avanguardia Maya Deren, commissionata da Archivio Aperto; l’anno successivo hanno poi partecipato a una serata di Home Movies programmata presso il Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo (lavorando su un film di Marinella Pirelli), e il 23 febbraio 2023 è uscito per Maple Death Records il loro album d’esordio, Suono in un Tempo Trasfigurato.
Basato su un’ossatura essenziale (sintetizzatore Juno-60 e batteria), il duo trasforma queste apparenti limitazioni in un viaggio ricco e gratificante, che stabilisce immediatamente una forte identità oscillando tra paesaggi sonori circolari e architetture ritmiche psichedeliche. Tra gli elementi chiave dell’album c’è l’uso parsimonioso del canto di Bono, un intricato mix di fraseggi misurati, respiri, strutture a spirale e cori extrasensoriali che sembrano rimandare alla ricca tradizione del cosmic jazz, della library music e dell’impareggiabile contributo dei tecnici RAI degli anni ’70 che lavoravano con il Gruppo Di Improvvisazione Nuova Consonanza, Ennio Morricone e Daniela Casa. Splendidamente registrato e mixato da Stefano Pilia, il sound del d,uo che interseca wave sperimentale, groove alieni, elettronica contemporanea e sci-fi futuristica, ha riscosso il plauso di The Wire, Internazionale, Il Manifesto, Taz, Brooklyn Vegan, e passaggi radio su BBC6, Battiti (Radio Rai 3), nonchè l’invito a suonare al San Francisco Electronic Music Festival, e al Cafè OTO a Londra. Il disco è stato anche inserito da Alessandro Cortini nella sua lista delle uscite preferite del 2023.
Vittoria Burattini è nata ad Ancona e vive da molti anni a Bologna. Nel 1991 con Emidio Clementi fonda i Massimo Volume, band seminale nel panorama italiano, attiva ancora oggi. Oltre all’attività con i Massimo Volume, come batterista ha lavorato a produzioni live, concerti, registrazioni in studio, colonne sonore e reading con molti artisti e musicisti italiani: Massimo Carozzi, Zimmerfrei, Comaneci, Teatro Sì, Angela Baraldi, Starfuckers, Ofeliadorme, Moltheni, Giorgio Canali, El Muniria, Stefano Pilia, Bemydelay, Suspectra.
La colonna sonora di Almost Blue (regia di Alex Infascelli) dei Massimo Volume è stata candidata ai Nastri d’Argento. Il commento musicale di In your face è stato finalista al Premio Ubu 2018.
Nel 2021 partecipa con un brano al concept album Donnacirco (omaggio all’omonima opera di Giovanna Montedoro, cui partecipano anche Niconote, Valeria Sturba, Suz, Francesca Bono ecc.) e nello stesso anno inizia a collaborare con Bono a progetti di sonorizzazione di film sperimentali su commissione di Home Movies. Nel 2023 producono l’album Suono in un tempo trasfigurato (Maple Death Records), che ottiene un ottimo riscontro di critica e pubblico.
Francesca Bono è una performer, musicista e cantautrice italiana, residente a Bologna. E’ fondatrice del gruppo Ofeliadorme, assieme al quale dal 2008 ha inciso tre album e numerosi Ep, mentre nel 2021 ha formato il duo sperimentale Bono / Burattini; ha suonato in Europa, Regno Unito, Stati Uniti e Cina, e in festival internazionali come WOMAD, SXSW, San Francisco Electronic Music Festival e Homemade.
Membro del collettivo femminista DonnaCirco, negli anni ha collaborato con Mick Harvey, Howie B, Massimo Volume, Jonathan Clancy, Stefano Pilia, Massimo Carozzi e Muna Mussie, Gianni Maroccolo, Angela Baraldi, Emidio Clementi e Corrado Nuccini, il drammaturgo e attore Oscar De Summa. Nel 2023 ha illustrato un libro per bambini su Lou Reed e i Velvet Underground scritto da Elisa De Munari per Underground Edizioni. Considera il primo album a suo nome, Crumpled Canvas, uscito a settembre 2024 per la californiana WWNBB collective, come parte di un suo personale percorso di costante esplorazione del suono e di una varietà di generi e influenze musicali, con particolare attenzione all’uso della voce e al suo potere terapeutico.
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