mercoledì 18 ottobre 2023 – ore 19.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
Monica Benvenuti & Cécile Lartigau
DUE VOCI
(Italia, Francia)
prima assoluta
Sylvano Bussotti (Firenze, 1931- Milano, 2021)
Frammento n°1 da Due Voci (1958); per soprano-martenot solo ed orchestra
Breve (1958); per ondes Martenot
Francesco Giomi (Firenze, 1963)
Silence, please (2023);
per voce e ondes Martenot
prima assoluta
Sylvano Bussotti (Firenze, 1931- Milano, 2021)
Frammento n°2 da Due Voci (1958); per soprano-martenot solo ed orchestra
Il Nudo (1963); per voce sola
Luigi Esposito (Roma, 1962)
Ogn’anfratto è tregenda (2022); per voce e ondes Martenot
prima assoluta
Sylvano Bussotti (Firenze, 1931- Milano, 2021)
Frammento n° 3 da Due Voci (1958); per soprano-martenot solo ed orchestra
Monica Benvenuti soprano
Cécile Lartigau ondes Martenot
musiche di Sylvano Bussotti, Luigi Esposito, Francesco Giomi
a cura di Walter Rovere
con il sostegno di Institut Français (Parigi), Nuovi Mecenati –Fondazione franco–italiana di sostegno alla creazione contemporanea (Roma)
Biglietti
7€ intero – ridotto 5€^ e 2€^^
^ ridotto per studenti dell’Università di Bologna e possessori Carta Giovani Nazionale
^^ ridotto per studenti del Conservatorio “G. B. Martini” Bologna
ai possessori della Card Cultura
verrà applicato uno sconto di 1€ sul biglietto intero
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’inizio del concerto
Prevendite
www.boxerticket.it
Luogo
Centro di Ricerca Musicale Teatro San Leonardo
Via San Vitale 63, Bologna
Due Voci
Io e Cécile ci siamo conosciute in Germania, a Colonia, quando siamo state entrambe invitate dall’E-Mex Ensemble a eseguire Pièces de Chair II di Sylvano Bussotti, una magnifica composizione per ensemble strumentale con ondes Martenot e due voci soliste.
La scrittura di Bussotti per le ondes Martenot è estremamente vocale: in Pièces de Chair II, i dialoghi tra onde e voci assumono una dimensione particolare, come se l’onda fosse una voce in più. È da questo incontro musicale e umano che è nato il nostro progetto di condividere l’universo sonoro di questo duo unico e insolito, e di svilupparlo attraverso nuove creazioni.
Il programma include frammenti di Due Voci, una composizione di Sylvano Bussotti del 1958, i suoi brani Breve (1958-72) per sole ondes e Il Nudo (1963) per voce sola, e due nuove creazioni, rispettivamente di Luigi Esposito, che ha sviluppato – nella tradizione del suo maestro – lo stile pittografico, e di Francesco Giomi, che ha collaborato con Bussotti e favorito il suo incontro con la musica elettronica.
Monica Benvenuti
Compositore, disegnatore, pittore, poeta, scenografo, costumista, regista d’opera e di cinema, Sylvano Bussotti nasce a Firenze nel 1931, dove studia armonia e contrappunto con Roberto Lupi e pianoforte con Luigi Dallapiccola; a Parigi tra il 1956 e il ’58, frequenta i corsi privati di Max Deutsch, e incontra Pierre Boulez e Heinz-Klaus Metzger, che lo condurrà a Darmstadt, dove conosce John Cage.
Inizia in Germania nel ’58 l’attività pubblica, con l’esecuzione delle sue musiche da parte del pianista David Tudor, seguita dalla presentazione a Parigi di brani eseguiti da Cathy Berberian sotto la direzione di Boulez.
Tra le sue più note composizioni, opere e balletti ci sono i 5 Piano Pieces for David Tudor (’59), La Passion Selon Sade (’65); i Pieces de Chair II (58-60), il Rara (film) (67-69), il Bergkristall (’73); Le Bal Mirò (’81) e L’ispirazione (’88), e gli interpreti, registi e direttori che hanno lavorato per lui comprendono nomi come David Tudor, Cathy Berberian, Carla Fracci, Julian Beck, Bruno Maderna, Giuseppe Sinopoli, Marcello Panni, Arturo Tamayo, Zubin Mehta, Juan Mirò, Laura Betti, Franca Valeri, Elisabetta Terabust, Rocco Quaglia, Derek Jarman, Tilda Swinton e Moira Orfei.
Ha inoltre curato la regia e spesso anche le scene e i costumi di numerose opere (da Monteverdi a Leoncavallo), ed è stato direttore artistico del Festival Pucciniano di Torre del Lago, del Teatro La Fenice di Venezia, e della sezione Musica della Biennale di Venezia.
Nel 2017 AngelicA ha presentato la prima assoluta del suo Violoncello Obbligato e Orchestra (2011).
Nato a Firenze nel 1963, Francesco Giomi è attivo da molti anni come compositore, performer e regista del suono di opere legate alle nuove tecnologie e come conduttore e interprete di improvvisazioni creative.
Ha studiato musica elettronica e informatica musicale a Firenze e Pisa con Albert Mayr e Pietro Grossi, e dal 1982 ha iniziato a occuparsi di queste discipline sia in maniera autonoma che collaborando con istituzioni come il CNUCE/CNR di Pisa, l’Università di Firenze, il Conservatorio di Firenze e Tempo Reale, il centro fiorentino di ricerca, produzione e didattica musicale fondato da Luciano Berio di cui è attualmente direttore.
Insegna inoltre Composizione Musicale Elettroacustica al Conservatorio di Musica di Bologna.
Oltre alla stretta collaborazione con Berio (1997-2003) ha lavorato con altri importanti compositori, musicisti, coreografi e registi, come David Moss, Uri Caine, Jim Black, Stefano Bollani, Elio Martusciello, Adriano Guarnieri, Agnese Banti, Sonia Bergamasco, Virgilio Sieni, Simona Bertozzi, Micha Van Hoecke, e dato vita ad esperienze collettive come il Tempo Reale Electroacoustic Ensemble, lo Zumtrio e il Bologna Improvisation Group.
Le sue incisioni sono state pubblicate da Die Schachtel, Ema Vinci, Tempo Reale Collection, Miraloop.
Il suo album più recente è LFO (Slowth Records), registrato con l’Orchestra regionale della Toscana ed il Tempo Reale Electroacoustic Ensemble. www.temporeale.it
Luigi Esposito (Roma 1962) è compositore, artista visivo, pianista/performer, scrittore e regista.
È considerato uno dei massimi studiosi di pittografia musicale e di scritture multiple. Dagli anni di apprendistato è entrato in contatto con le maggiori personalità artistiche del panorama internazionale, soprattutto con Sylvano Bussotti di cui è stato allievo, collaboratore e poi biografo (Un male incontenibile – Sylvano Bussotti, artista senza confini, Bietti, Milano 2013).
La sua produzione spazia da lavori per la scena, a composizioni per grandi organici, pezzi di musica da camera, monografie strumentali, musica elettronica, libretti d’opera, video art, film, alla creazione di partiture pittografiche destinate all’azione performativa.
Le sue opere sono state eseguite in Festival nazionali e internazionali e trasmesse da emittenti radiofoniche e televisive. Tra i premi ricevuti ci sono il Best Music Award al Madrid International Film Festival, il Primo Premio all’International Prize for Non-Conventional Score Music Writing di Lucca, il Premio Internazionale Domenico Cimarosa e la Nomination al World Music and Indipendent Film Festival di Washington.
Ha pubblicato per il Teatro dell’Opera di Roma, e per le case editrici Stradivarius, Col Legno, Loescher, Spirali, 103, Transeuropa, Bèrben, PulcinoElefante, Santabarbara, Pagano, Orlando, Lavieri, Pironti, Bietti, Konsequenz, Mudima, Argentodorato, Terre blu. www.luigiesposito.net
Cantante fiorentina, Monica Benvenuti nei primi anni della sua carriera si è dedicata prevalentemente al repertorio barocco e classico; in seguito ha sviluppato un interesse specifico per la musica del Novecento e contemporanea, che l’ha portata a esplorare le potenzialità della voce umana in rapporto ai diversi linguaggi, dalla recitazione al canto lirico, attraverso molteplici livelli espressivi.
Ha tenuto concerti in Germania, Francia, Spagna, Belgio, Repubblica Ceca, Ungheria, Svezia, Giappone, Brasile, Stati Uniti, spesso interpretando musiche a lei dedicate.
Nel 2004 è invitata da Sylvano Bussotti come protagonista de La Passion selon Sade presso il Teatro de la Zarzuela di Madrid, con la direzione di Arturo Tamayo. Sempre di Bussotti interpreta ancora: nel 2007 l’opera Sylvano-Sylvano, presso l’Accademia di S. Cecilia, in un ruolo scritto per lei; nel 2008 per Gender Bender a Bologna la prima esecuzione assoluta delle nuove musiche per Rara (film), nel 2013 Furioso di Amneris, Ulrica, Eboli, Azucena e delle streghe, per voce e orchestra, nella Stagione dei Pomeriggi Musicali di Milano, replicato a Lugano nel 2016.
Ha partecipato come cantante e attrice a fianco di Roberto Herlitzka al balletto con la regia di Beppe Menegatti, Georg Trakl e la sorella Grete, rivelazione e declino, all’Opera di Roma.
Nel 2007 è protagonista della prima assoluta di Beards del drammaturgo belga Stefan Oertli, eseguita, tra l’altro, al Theatre de la Place di Liegi e al Bozar di Bruxelles.
Dopo varie esperienze di teatro musicale, debutta come attrice nel monologo “Non io” di Beckett, con la regia di Giancarlo Cauteruccio (premio dei critici italiani 2006).
Negli ultimi anni ha interpretato Acustica, Pas de Cinq e Der Turm zu Babel di Kagel, Como una ola de fuerza y luz di Nono, diverse edizioni del Pierrot Lunaire di Schoenberg nonché moltissime opere vocali di John Cage e Le Marteau sans maître di Boulez.
Ha inciso per Arts, Materiali Sonori, Nuova Era, Sam Classical, ARC Edition, Ema Records, Sheva Collection, Da Vinci Classical.
Cécile Lartigau è una delle rare suonatrici di Ondes Martenot di oggi, riconosciuta a livello internazionale per la sua poliedrica carriera come solista, improvvisatrice e interprete. Inizialmente violinista, inizia a studiare le ondes Martenot nel 2010 con Valérie Hartmann-Claverie.
La sua dedizione alla creazione la spinge a collaborare con gli artisti più creativi, come Teodor Currentzis, il coreografo Saburo Teshigawara, il regista Romeo Castellucci (per la Giovanna d’Arco al Rogo di Honegger) e Heiner Goebbels.
Il suo vasto repertorio come interprete comprende opere da solista e orchestra, di Bussotti, Parmegiani, Murail, Cage e Messiaen in particolare, e presenta regolarmente nuove opere in prima assoluta. Lartigau ha recentemente ricreato il sorprendente trio pianoforte, ondes Martenot e percussioni in collaborazione con Paul e Jeremy Gohier, e ha fondato il duo Due Voci con Monica Benvenuti attorno alle opere di Bussotti e dei suoi discepoli.
Allo stesso tempo, le sue ricerche su opere dimenticate l’hanno spinta a riscoprire la prima musica per ondes Martenot e orchestra, Poème Symphonique composta da Dimitrios Levidis nel 1928.
Come improvvisatrice collabora, fra gli altri, con Alexandros Markeas e Michel Godard, e più recentemente con Heiner Goebbels (per la sua produzione su grande scala Everything that happened and would happen, e con il quintetto The Mayfield con Gianni Gebbia, visto anche ad AngelicA nel 2020), e con il quartetto Poulp! con Elise Dabrowski.
Nell’aprile 2023 realizza la sua prima performance scenica con musica, light design e proiezione video su Candide ou l’Optimisme del filosofo francese Voltaire.
Si è esibita in tutto il mondo (Europa, Stati Uniti, Russia e Colombia) con direttori d’orchestra di spicco come Esa-Pekka Salonen, Teodor Currentzis, Michael Wendeberg, Maxime Pascal, Ryan Wigglesworth e i pianisti Bertrand Chamayou e Yuja Wang. Nella stagione 2023-2024 debutterà alla Scala di Milano con il Maestro Zubin Mehta.
Cécile suona un’onda Jean-Loup Dierstein e una palma Leo Maurel.
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