Festival l’Altro Suono & Festival Aperto & AngelicA
presentano
– – -> John Zorn @ 70
i 70 anni del musicista e compositore americano – una maratona di musica a Modena, Reggio Emilia e Bologna
30>31 ottobre 2023
Modena, Reggio Emilia, Bologna
un progetto di AngelicA a cura di e con John Zorn
una coproduzione di Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono,
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia – Festival Aperto, AngelicA | Centro di Ricerca Musicale
con il sostegno della Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura
lunedì 30 ottobre 2023 – ore 20.30 – Teatro Storchi – MODENA
– – -> JUMALATTARET (2012) – 22′
– – -> Words of Magic and Incantations in praise of the Goddesses
– – -> per soprano e pianoforte
Proem – Opening Invocation
Päivätär (Sun Goddess)
Vedenemo (Mother of Waters)
Akka (Queen of the Ancient Magic)
Louhi (Hostess of The Underworld)
Mielikki (The Huntress)
Kuu (Moon Goddess)
Tellervo (Forest Spirit)
Ilmatar (Air Spirit)
Vellamo (Goddess of The Sea)
Postlude
Barbara Hannigan voce; Stephen Gosling pianoforte
selezione di testi da Kalevala
– – -> HEAVEN AND EARTH MAGICK– 20′ prima italiana
Stephen Gosling pianoforte; Sae Hashimoto vibrafono;
Jorge Roeder contrabbasso; Ches Smith batteria
intervallo – 15′
– – -> THE CLASSIC GUIDE TO STRATEGY (1974/….) – 15′ prima italiana
John Zorn sax alto
– – -> SIMULACRUM – 30′ prima italiana
John Medeski organo Hammond; Matt Hollenberg chitarra elettrica;
Kenny Grohowski batteria
musiche di John Zorn
un progetto di AngelicA a cura di John Zorn
una coproduzione di Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono, Festival Aperto – Fondazione Teatri di Reggio Emilia, AngelicA | Centro di Ricerca Musicale
martedì 31 ottobre 2023 – ore 18 – Teatro Municipale Valli – REGGIO EMILIA
– – -> SPLIT THE LARK (2021) – 25′
– – -> seven nocturnes for voice and piano
– – -> per soprano e pianoforte
“Split the Lark – and you’ll find the music – Bulb after Bulb – in Silver rolled”
And yet we know that gentle Clock
Her magic pace
Like the Wheels of Birds
To our Nature’s soft
To light, and then return
Eternity will be Velocity
By that bleak Exultation
Barbara Hannigan voce; Stephen Gosling pianoforte
ispirato a Envelope Poems di Emily Dickinson
– – -> STAR CATCHER (2022) – 11′ prima italiana
– – -> per soprano, pianoforte e sezione ritmica improvvisata di basso e batteria
Flying Owl Woman
Exquisite Corpse
The Fabric of Dreams
Funambulists
Metaphysical Wheels
Enchanted Knight
Witch Going to the Sabbat
Woman with Sphere
Mimesis
Barbara Hannigan voce; Stephen Gosling pianoforte
Jorge Roeder contrabbasso; Ches Smith batteria
ispirato alla pittrice alchimista Remedios Varo
intervallo – 15′
– – -> SUITE FOR PIANO (2021) – 40′ prima italiana
Brian Marsella pianoforte; Jorge Roeder contrabbasso; Ches Smith batteria
– – -> NEW MASADA QUARTET– 40′ prima italiana
John Zorn sax alto; Julian Lage chitarra elettrica;
Jorge Roeder contrabbasso; Kenny Wollesen batteria
musiche di John Zorn
un progetto di AngelicA a cura di John Zorn
una coproduzione di Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono, Festival Aperto – Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, AngelicA | Centro di Ricerca Musicale
martedì 31 ottobre 2023 – ore 24 – Basilica Di Santa Maria Dei Servi – BOLOGNA
– – -> THE HERMETIC ORGAN – Office No. 29 (2011/….) – 30′
John Zorn organo, sax alto
musiche di John Zorn
un progetto di AngelicA a cura di John Zorn
una coproduzione di Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono, Festival Aperto –Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, AngelicA | Centro di Ricerca Musicale
Biglietti – apertura prevendite 13 giugno 2023
Biglietti MODENA – lunedì 30 ottobre 2023
informazioni: Teatro Comunale Luciano Pavarotti
059 2033010 – biglietteria@teatrocomunalemodena.it – www.teatrocomunalemodena.it
biglietto: da 17.50 a 25€
– ai possessori di un biglietto dei concerti di John Zorn acquistato a Reggio Emilia o a Bologna verrà
applicato uno sconto del 10% sul biglietto intero
prevendita online: www.teatrocomunalemodena.it
Biglietti REGGIO EMILIA – martedì 31 ottobre 2023
informazioni: Teatro Municipale Valli
0522 458811 – biglietteria@iteatri.re.it – www.iteatri.re.it
biglietto: da 15 a 30 €
– ai possessori di un biglietto dei concerti di John Zorn acquistato a Modena o a Bologna verrà applicato uno sconto del 10% sul biglietto intero
prevendita online: www.iteatri.re.it
Biglietti BOLOGNA – martedì 31 ottobre 2023
informazioni: AngelicA | Centro di Ricerca Musicale – Teatro San Leonardo
051 240310 – info@aaa-angelica.com – www.aaa-angelica.com
biglietto: 20 € | ridotto: 10 €
ridotto:
– ai possessori di un biglietto dei concerti di John Zorn acquistato a Modena o a Reggio Emilia
– per studenti dell’ Università di Bologna, del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna e del
Liceo Musicale Lucio Dalla
– ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale verrà applicato uno sconto di 2 € sul
biglietto intero
prevendita online: www.boxerticket.it/eventi/johnzorn70_2023/
la biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
la biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
Luoghi
Teatro Storchi Largo Giuseppe Garibaldi 15, Modena
Teatro Municipale Romolo Valli Piazza Martiri del 7 Luglio 7, Reggio Emilia
Basilica di Santa Maria dei Servi Strada Maggiore 43, Bologna
Il festival l’Altro Suono, Festival Aperto e AngelicA hanno di nuovo unito le forze, rinnovando una collaborazione ventennale, per presentare un progetto che richiamerà in Italia uno dei compositori più controversi e influenti degli ultimi decenni, l’americano John Zorn, che proprio quest’anno compie 70 anni e festeggia il 50esimo anniversario di attività professionale.
In questo progetto John Zorn riveste i ruoli di compositore, arrangiatore, direttore, sassofonista, organista e curatore: il programma si articolerà in due dense giornate di concerti, lunedì 30 e martedì 31 ottobre, tra Modena, Reggio Emilia e Bologna, presentando diversi esempi delle sue concezioni musicali (quasi tutte in prima esecuzione italiana), spaziando tra creazioni più recenti e più lontane.
Ad affiancarlo − in un percorso che andrà dalla composizione classico-contemporanea al jazz, dal metal al minimalismo all’improvvisazione radicale − un parterre di grandi collaboratori provenienti dalle estrazioni musicali più diverse, alcuni già al suo fianco da decenni, come l’organista John Medeski e il batterista Kenny Wollesen, altri con i quali ha allacciato collaborazioni in tempi più recenti, tra cui spicca il soprano e direttrice d’orchestra canadese Barbara Hannigan, tra le più celebrate interpreti contemporanee (protagonista di oltre 90 prime mondiali di compositori come Boulez, Dutilleux, Ligeti, Sciarrino, Stockhausen).
Il programma della due giorni in breve
La rassegna si aprirà lunedì 30 ottobre, dalle ore 20.30, al Teatro Storchi di Modena (Largo Giuseppe Garibaldi, 15) con un intenso programma suddiviso in quattro set diversi, a partire da Jumalattaret (Parole di magia e incantesimi in lode delle Dee del 2012): un ciclo di canzoni per pianoforte e voce ispirato alle dee pagane finlandesi, che usa frammenti di testi del poema epico ottocentesco Kalevala, interpretato da Stephen Gosling al piano e Barbara Hannigan.
Si prosegue con il quartetto Heaven and Earth Magick formato da Stephen Gosling, Sae Hashimoto (percussioni), Jorge Roeder (basso) e Ches Smith (batteria).
Dopo un breve intervallo, John Zorn salirà sul palco per esibirsi in The Classic Guide to Strategy, una serie di performance in solo per sassofono e richiami da caccia, ispirate a The Book of Five Rings, un testo di strategia militare giapponese datato 1645.
Chiuderà la serata la performance di Simulacrum, un insolito trio all-star, composto dal versatile organista jazz-rock John Medeski (Medeski Martin & Wood), da Matt Hollenberg, chitarrista della band noise-core Cleric, e da Kenny Grohowski, batterista del gruppo black metal Imperial Triumphant.
Quattro set caratterizzano anche il programma di martedì 31 ottobre al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia (Piazza Martiri del 7 Luglio, 1), a partire dalle ore 18.00. La serata inizia con due nuove composizioni liriche scritte espressamente per la straordinaria sensibilità interpretativa di Barbara Hannigan: Split the Lark, per pianoforte e voce, eseguita insieme a Stephen Gosling e Star Catcher, eseguita sempre da Hannigan e Gosling insieme a Jorge Roeder al basso e Ches Smith alla batteria.
A seguire, Roeder e Smith affiancheranno il pianista Brian Marsella nella recente Suite for Piano, ispirata in parte alle Variazioni Goldberg di Bach e alla musica per pianoforte solo di Schönberg.
Infine, sul palco del Teatro Valli salirà il New Masada Quartet, formato da John Zorn al sax alto, Julian Lage (uno dei più acclamati nuovi artisti della Blue Note), il basso di Jorge Roeder (nei gruppi di Lage fin dal 2009) e la batteria del veterano Kenny Wollesen (al fianco di Zorn da trent’anni).
Sempre martedì 31 ottobre, a mezzanotte, John Zorn si esibirà alla Basilica di Santa Maria dei Servi di Bologna (Strada Maggiore, 43) con THE HERMETIC ORGAN — Office Nr. 29, una inedita performance all’organo e al sassofono.
La collaborazione tra i festival l’Altro Suono, Aperto e AngelicA
Avviata nel 2004, con un omaggio a un mito dell’avanguardia europea come Karlheinz Stockhausen, la collaborazione tra i festival l’Altro Suono, Aperto e AngelicA è proseguita nel tempo, proponendo musiche e progetti originali, quasi sempre in prima assoluta: Heiner Goebbels, due vere e proprie leggende del free jazz come Cecil Taylor e Ornette Coleman, e molti altri progetti speciali sono stati condivisi tra AngelicA e l’Altro Suono, e tra AngelicA e Aperto nell’arco degli ultimi venti anni, dal 2003 al 2023. Progetti che hanno richiesto particolari sforzi organizzativi, resi possibili grazie alla sinergia di queste tre realtà affini nelle loro diversità, che si sono distinte in ambito contemporaneo, superando le distinzioni tra generi musicali.
Il programma dettagliato
Lunedì 30 ottobre – ore 20.30 – Teatro Storchi (Modena)
Apre la serata Jumalattaret (Parole di magia e incantesimi in lode delle Dee del 2012), un ciclo di canzoni per pianoforte e voce ispirato alle dee pagane finlandesi, che usa frammenti di testi del poema epico ottocentesco Kalevala.
Accompagnata dal pianoforte dell’americano Stephen Gosling (co-fondatore dell’American Modern Ensemble e membro del New York New Music Ensemble), la voce protagonista sarà quella del soprano canadese Barbara Hannigan.
Divisa in nove sezioni più un’invocazione di apertura e un postludio, la partitura di Jumalattaret si è basata, ha dichiarato Zorn, tanto su una varietà di generi, stati d’animo e tecniche, quanto «sulla qualità del rituale e gli estremi dell’esperienza». Definita impossibile da cantare dalla stessa Hannigan quando iniziò a studiare il brano, Jumalattaret è stata infine eseguita in prima mondiale a Lisbona nell’agosto del 2018, per poi ricevere una trionfale accoglienza critica l’anno seguente, in occasione delle presentazioni americane all’Ojai Music Festival e al Park Avenue Armory.
A seguire, il quartetto Heaven and Earth Magick, magistrale nel mostrare l’abilità di Zorn di fondere una scrittura virtuosistica di matrice classica con il mondo dell’improvvisazione jazz. Sezioni completamente notate per pianoforte e vibrafono, eseguite brillantemente da Stephen Gosling e dalla percussionista giapponese Sae Hashimoto, sono contrapposte alla dinamica sezione ritmica improvvisata del bassista peruviano Jorge Roeder e dell’americano Ches Smith (noto anche come batterista dei Ceramic Dog di Marc Ribot e di molti progetti di Mary Halvorson), generando un mondo musicale complesso, pieno di un esaltante senso del dramma quanto di uno spirito malizioso. Il quartetto ha finora inciso un solo album nel 2020, e omaggia nel nome le opere di due celebri occultisti, il cineasta sperimentale Harry Smith e Aleister Crowley (al quale Zorn ha dedicato alcune opere: IAO, Astronome e Chaos Magick).
Dopo un breve intervallo, Zorn salirà sul palco per The Classic Guide to Strategy: si tratta di uno dei progetti più longevi e personali del musicista, che esibisce periodicamente in concerti con questo titolo dal 1974. Con questa serie di performance in solo per sassofono e richiami da caccia, ispirate a The Book of Five Rings, un testo di arti marziali giapponesi del ‘600, Zorn ha dimostrato la propria autonomia dai precedenti illustri dell’improvvisazione radicale degli anni ‘60 e ‘70, creando un proprio linguaggio strumentale immediatamente riconoscibile e unico ancora oggi, che riunisce il suo amore per la musica dei cartoni animati, il free jazz e la musique concréte in un’appassionata e sorprendente eterofonia.
Chiuderà la prima, intensa giornata Simulacrum, un progetto creato da Zorn nel 2015 con l’intento di farne «l’organ trio più estremo di sempre». Con all’attivo ben dieci album (il più recente è Spinoza, uscito nel 2022) Simulacrum è formato dall’organista jazz-rock John Medeski, dal chitarrista Matt Hollenberg e dal batterista Kenny Grohowski: dipanandosi attraverso brani drammatici meticolosamente composti seguendo una logica cinematografica, la loro è una musica potente e affascinante che piega i generi e sfida le classificazioni, toccando metal, jazz, minimalismo, rumore, atonalità, e altro ancora.
Martedì 31 ottobre – ore 18.00 – Teatro Municipale Romolo Valli (Reggio Emilia)
Apriranno la serata due bellissimi e lirici cicli di canzoni colmi di magia, drammaticità e di mistero, composti da Zorn per Barbara Hannigan e ispirati rispettivamente dagli Envelope Poems di Emily Dickinson (Split the Lark – sette notturni per voce e pianoforte) e dalla pittrice alchemica Remedios Varo (Star Catcher). Il duo Hannigan-Gosling di Split the Lark diventa un quartetto per la breve Star Catcher, con l’aggiunta della sezione ritmica improvvisata del basso di Jorge Roeder e della batteria di Ches Smith.
A seguire, Roeder e Smith affiancheranno il pianista Brian Marsella nella recente Suite for Piano del 2021. Ispirata in parte alle Variazioni Goldberg di Bach e alla musica per pianoforte solo di Schönberg, la Suite for Piano è la versione molto personale di Zorn di alcune delle più antiche forme classiche tradizionali: ogni suo movimento − con titoli come Sarabande, Minuetto o Passacaglia − sovverte meravigliosamente i codici della musica classica.
Negli ultimi anni Brian Marsella, già membro dei Banquet of the Spirits di Cyro Baptista, è divenuto uno degli interpreti più virtuosistici e appassionati dell’universo zorniano, e la sua formazione (troppo jazz per il mondo classico e troppo classica per il mondo jazz) lo rende il perfetto interprete della poetica musicale trasversale del compositore.
La serata a Reggio Emilia si concluderà con il New Masada Quartet.
Formati nel 1993 assieme a Dave Douglas, Greg Cohen e Joey Baron, i Masada sono stati innegabilmente uno dei capitoli più importanti del percorso creativo del musicista americano. Traendo ispirazione dal suono del quartetto acustico di Ornette Coleman, che alla fine degli anni ‘50 ridefiniva il futuro del jazz, e mescolandolo con la nuova radicale cultura ebraica emersa negli anni ‘90, Zorn ha pubblicato con i Masada dieci album in studio, e suonato in memorabili concerti in tutto il mondo, nei quali ha potuto mettere in evidenza tutta la sua travolgente abilità come sassofonista, spesso non sfruttata in tanti altri suoi progetti compositivi.
Creato nel 2019, il New Masada Quartet si candida per essere riconosciuto come uno dei migliori gruppi che Zorn abbia mai avuto: la scintillante chitarra del giovane Julian Lage (uno dei più acclamati nuovi artisti della Blue Note), il basso di Jorge Roeder (nei gruppi di Lage fin dal 2009), la batteria del veterano Kenny Wollesen (al fianco di Zorn da trent’anni) e John Zorn al sax alto, hanno dato una nuova energia al Songbook dei Masada, che conta ormai centinaia di composizioni: guidati dal sax e dalle fulminanti tecniche di conduzione del loro leader, nei loro live si susseguono assoli incendiari, telepatiche interazioni strumentali, lirismo appassionato e ritmi ipnotici.
Martedì 31 ottobre – ore 24.00 – Basilica di Santa Maria dei Servi (Bologna)
La conclusione dei quattro set di Reggio Emilia (prevista intorno alle ore 20.20) consentirà di spostarsi a Bologna, per il gran finale della rassegna, in programma allo scoccare della mezzanotte con The Hermetic Organ — Office Nr. 29: per l’occasione John Zorn suonerà l’organo della Basilica di Santa Maria dei Servi e, contemporaneamente, il sax alto, creando sovrapposizioni e originali sonorità.
«Sono sempre stato un grande fan dell’organo» – ha dichiarato Zorn. «La visione del Fantasma dell’opera, ascoltare quella musica folle quando avevo 9 o 10 anni, è uno dei motivi che mi ha portato a essere un musicista. L’organo è come un’orchestra, ed è la ragione per cui lo amo. Una cosa è improvvisare con un sassofono – e quando lo faccio cerco di ottenere un grande numero di suoni, forme e tessiture diverse dallo strumento –, ma con un organo è davvero come suonare tutta un’orchestra. È uno strumento davvero potente: suonando un’unica nota, se selezioni i registri giusti, puoi far tremare le pareti della chiesa». Sorprendendo i suoi stessi conoscitori, è dal 2011 che Zorn presenta rari concerti per organo in chiese americane ed europee.
Le sue improvvisazioni allo strumento, intitolate The Hermetic Organ, sono concepite come esperienze estatiche e trascendenti che – attingendo da ispirazioni diverse come Messiaen, Xenakis, Ligeti, Bach, Tournemire, Ives, Korla Pandit e, appunto, The Phantom of the Opera, e accumulando enormi blocchi di suono, accordi, cluster, contrappunti, droni, melodie liriche e altro ancora – offrono uno sbocco perfetto al drammatico senso del colore e del contrasto tipici della sua immaginazione compositiva.
70 musicisti, artisti e amici hanno reso omaggio a John Zorn con un tributo organizzato da The Walker Art Center di New York per i suoi 70 anni >~~~> che si può leggere cliccando sull’immagine sotto
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