giovedì 5 ottobre 2023 – ore 19.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
– – > Emanuele Maniscalco
– – > VÆVER
Emanuele Maniscalco pianoforte, batteria
musiche di Emanuele Maniscalco
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– – > Biagio Marino & Zeno De Rossi
– – > BREAK SEAL GENTLY
Biagio Marino chitarra, effetti
Zeno De Rossi batteria, percussioni
musiche di Biagio Marino, Zeno De Rossi
presentazione del disco edito da Fonterossa Records (Monteriggioni, Siena) a settembre 2022
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a cura di Luca Vitali
Biglietti
7€ intero – ridotto 5€^ e 2€^^
^ ridotto per studenti dell’Università di Bologna e possessori Carta Giovani Nazionale
^^ ridotto per studenti del Conservatorio “G. B. Martini” Bologna
ai possessori della Card Cultura
verrà applicato uno sconto di 2€ sul biglietto intero
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’inizio del concerto
Prevendite
www.boxerticket.it
Luogo
Centro di Ricerca Musicale
Teatro San Leonardo
Via San Vitale 63, Bologna
VÆVER è un sostantivo danese che significa tessitore (come weaver in inglese), ma è anche un aggettivo che indica un movimento agile ed elegante. Non a caso la parola è stata scelta da Maniscalco per intitolare il suo solo, un progetto aperto e a lungo termine che offre un punto di vista inedito e stimolante nel campo della performance d’improvvisazione. Maniscalco infatti, in due decenni di intensa attività come batterista e pianista/tastierista di riconosciuta originalità e sensibilità, ha avuto modo di sviluppare un linguaggio profondo ed essenziale su entrambi i suoi strumenti principali; la ricerca di un’ideale sintesi tra i due lo ha naturalmente condotto a unirli in un’azione musicale di grande suggestione. Riducendo per necessità la quantità di informazioni su ciascuno strumento – il set è interamente suonato dal vivo – Maniscalco tratteggia una dimensione espressiva fondata su qualità come equilibrio, memoria e ripetizione. La musica è in parte scritta, in parte improvvisata e non si identifica in un linguaggio preciso, ma trae spunto da varie influenze: dal jazz all’ambient music, dai compositori francesi del primo XX Secolo alla Bossa Nova di João Gilberto. Ogni idea è sviluppata fino a quando non raggiunge autonomia e significato nelle orecchie di chi ascolta, come un paesaggio ricco di dettagli che si rivela lentamente a chi osserva. Il risultato può essere tanto potente quanto delicato: VÆVER è un luogo in cui il limite diventa visione.
La prima di VÆVER è stata commissionata dall’Associazione Musicamorfosi nei giardini della Villa Reale di Monza, in occasione del festival Pianocity 2017. A partire dal 2020, la coreografa Camilla Monga ha utilizzato queste musiche per lo studio di un nuovo lavoro, intitolato Sull’Attimo: lo spettacolo ha debuttato nell’aprile 2021 a Firenze presso il Centro di Produzione CANGO di Virgilio Sieni, ed è stato successivamente selezionato tra i venti progetti di Aerowaves 2023. Le musiche di VÆVER sono contenute in un album, registrato nel 2018 con la produzione di Alessandro Fiori e pubblicato nel marzo del 2020 sulla piattaforma Bandcamp.
Polistrumentista e compositore, Emanuele Maniscalco (1983) gravita da un ventennio intorno al jazz e al pop, con una particolare predilezione per le loro declinazioni più oblique e sperimentali. Durante gli studi, iniziati da autodidatta e parallelamente condotti, tra il 2001 e il 2014, presso l’Accademia Nazionale del Jazz di Siena, il Conservatorio ‘Luca Marenzio’ di Brescia e il Rytmisk Musikkonservatorium di Copenaghen, Emanuele ha trovato una propria dimensione espressiva che fa confluire in un approccio generativo urgente e pertinente più linguaggi musicali e artistici.
Ha collaborato con musicisti jazz di rilievo internazionale quali Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Gianluca Petrella, Ares Tavolazzi, Stefano Battaglia, Sandro Gibellini, Pietro Tonolo, Giovanni Guidi, Filippo Vignato, Dan Kinzelman, Federica Michisanti. In ambito pop e rock, ha suonato e registrato con Marco Parente, Alessandro “Asso” Stefana, Giovanni Ferrario, Alessandro Fiori, Angela Kinczly e Paolo Cattaneo. Tra le collaborazioni internazionali spiccano quelle con Thomas Morgan, Maria Faust, Ned Ferm, Mark Solborg, Qarin Wikström, Anders ‘AC’ Christensen, Ruth Goller e Greg Cohen. Compare in circa cinquanta album e ne ha pubblicati dieci a proprio nome, di cui due per l’etichetta ECM con il trio Third Reel (con Roberto Pianca e Nicolas Masson). Dal 2018 si dedica anche alla produzione in studio. È docente di pianoforte, tastiere e musica d’insieme presso il Dipartimento di Popular Music del Conservatorio ‘Marenzio’ di Brescia, e di Tecniche dell’improvvisazione presso l’Accademia Nazionale del Jazz di Siena.
BREAK SEAL GENTLY nasce nel 2021, con lo scopo di indagare le possibilità interpretative offerte da un repertorio di brani originali costruiti utilizzando particolari accordature della chitarra e, dopo una prima fase di scambio di idee e riflessioni, culmina in una serie di concerti e nella registrazione in studio del materiale selezionato.
Il primo disco del duo, Break Seal Gently, pubblicato dalla Fonterossa Records nel Settembre 2022, è stato ottimamente accolto dalla critica specializzata (Blow Up, Musica Jazz, Alias, All About Jazz, Mescalina, ecc.)
Biagio Marino si è laureato in Chitarra Jazz presso il Conservatorio G.B.Martini di Bologna e in Filosofia presso l’Università di Perugia, fa parte di diversi progetti in svariati ambiti musicali, suonando in festival e locali in tutta Italia.
Come chitarrista della Big Band del Conservatorio G.B. Martini di Bologna (2011-2013), ha preso parte all’esecuzione presso l’Oratorio San Filippo Neri dei Concerti Sacri di Duke Ellington, per l’edizione 2013 del Bologna Jazz Festival.
Ha lavorato come chitarrista e arrangiatore per diverse band, tra cui i Calima, gruppo esibitosi sul palco del “Premio Ciampi 2017” e i Cadenza Nascosta della cantante Gloria Bonaveri, già vincitrice di Sanremo Giovani ’94, del Premio della Critica del Festival di Sanremo ’95, e del Premio Mia Martini 1996.
In qualità anche di compositore ha diretto i progetti Biagio Marino BJ Jazz Gag (con Luca Bernard e Massimiliano Furia) e la B69 Jazz Orchestra, orchestra residente del Binario 69 di Bologna.
Ha composto per la regista Giulietta Mastroianni la colonna sonora del documentario sul pittore futurista Gerardo Dottori Il cerchio, la curva dolce, le ascese che suggeriscono la spirale, proiettato in vari festival e manifestazioni cinematografiche, e quella per il monologo teatrale L’uomo che recitò se stesso.
Ha lavorato inoltre a progetti musicali formativi e ricreativi per persone affette da ritardo mentale presso il CFP di Fermo, curando ad esempio le musiche della rappresentazione teatrale “La Corte di Durazzo”, messa in scena dagli allievi del Centro.
Svolge attività didattica, insegnando “Chitarra e Musica d’Insieme” presso la Scuola Popolare di Musica “Ivan Illich” di Bologna, “Chitarra, Armonia e Tecniche d’Improvvisazione” presso la Scuola di Musica “Musicarti” di Bologna e altri istituti.
Zeno de Rossi è capace di muoversi con estrema abilità e sensibilità in contesti di musica jazz, sperimentale, d’avanguardia, pop e rock, il batterista e compositore Zeno De Rossi (Verona 1970), è uno dei musicisti più richiesti nell’attuale scena musicale italiana. Collabora in numerosi progetti musicali tra i quali Guano Padano, Vinicio Capossela, Enrico Rava PM Jazz Lab, Francesco Bearzatti Tinissima Quartet, Franco D’Andrea Piano Trio/Quartet/Sextet, Mauro Ottolini Sousaphonix. Co-fondatore e membro del collettivo El Gallo Rojo, a partire dal 2005 partecipa a molte delle formazioni nate in seno al collettivo come Rope, Mickey Finn, Midnight Lilacs, The Leaping Fish Trio, Houdini’s Cage, Gallo & The Roosters e Alfonso Santimone Laser Pigs/Thrill. Attualmente dirige un trio di nuova formazione con Giorgio Pacorig (fender rhodes) e Francesco Bigoni (sax tenore e clarinetto) e il gruppo SHTIK, progetto ad organico variabile che vede la commistione tra il jazz e la musica di matrice ebraica, cultura dalla quale Zeno è particolarmente influenzato. Nel 2011 è stato premiato come batterista dell’anno nel referendum Top Jazz di Musica Jazz, e con il trofeo InSound, indetto dall’omonima rivista.
Nel 2014 ha fatto parte alla Wayne Horvitz European Orchestra, produzione di Novara Jazz con la partecipazione di AngelicA, e nel 2021 ha fondato, assieme ai collaboratori di lunga data Santimone, Bittolo Bon, Gallo ecc., gli Unscientific Italians, apprezzato progetto dedicato alle musiche di Bill Frisell.
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