domenica 19 marzo – 2023 ore 19.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
ROOTS MAGIC sextet
Alberto Popolla clarinetto, clarinetto basso; Eugenio Colombo flauto, sax soprano;
Errico De Fabritiis sax alto e baritono; Francesco Lo Cascio vibrafono, percussioni;
Gianfranco Tedeschi contrabbasso; Fabrizio Spera batteria
musiche di Charlie Patton, Marion Brown, Skip James, Kahil El Zabar, Bessie Smith, Cal Massey,
Phil Cohran, Roots Magic
presentazione del disco Long Old Road edito da Clean Feed (Lisbona), marzo 2023
a cura di Walter Rovere
Biglietti
7€ intero – ridotto 5€^ e 2€^^
^ ridotto per studenti dell’Università di Bologna e possessori Carta Giovani Nazionale
^^ ridotto per studenti del Conservatorio “G. B. Martini” Bologna
ai possessori della Card Cultura
verrà applicato uno sconto di 1€ sul biglietto intero
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’inizio del concerto
Prevendite
www.boxerticket.it
“Eccellenti album su Clean Feed che esplorano le profonde connessioni fra il Blues del Delta e la musica di compositori Afro-Americani come Sun Ra, Marion Brown, Henry Threadgill…” Peter Margasak – Downbeat
“Il repertorio dei Roots Magic parte dal blues delle origini – quello più libero e meno codificato – e attraversa la storia della musica afroamericana, trovando legami non scontati con l’avanguardia degli anni ’60 e ’70, È musica sanguigna, terrestre, di sofferenza e di gioia, palpitante di emozioni e di continue trasfigurazioni.” Pino Saulo – Rai Radio 3
“Quattro maestri del free capaci di analizzare e reinventare l’intera storia del jazz” – Mario Gamba – Il Manifesto
La musica suonata da Roots Magic indaga e attinge alla materia poetica del Blues, il tessuto espressivo su cui fiorisce il grande continuum della musica Afro-Americana. Un flusso rigeneratore in perenne movimento fra passato, presente, e futuro. Roots Magic si inserisce così in un percorso teso ad illuminare i collegamenti tra le forme originarie del Blues rurale degli anni ’20 e ’30 con la molteplicità linguistica del Jazz creativo degli anni ’60, ’70 e oltre. Un percorso dichiaratamente non lineare che si concretizza attraverso l’elaborazione di un repertorio calibrato intorno all’idea di adattamento, revisione e trasformazione della lingua madre in infiniti dialetti.
I Roots Magic si sono esibiti in festival e rassegne in Europa e Stati Uniti. Fra questi: Elastic Arts (Chicago), Juke Joint Festival (Clarksdale, Mississippi) Konfrontationen (Nickelsdorf Austria), Jazz Em Agosto (Lisbona), Jazz Cerkno (Slovenia), Jazztopad (Wroklaw), Jazz & Wine of Peace (Cormòns), Ai confini fra Sardegna e Jazz (St. Anna Arresi), Seixal Jazz (Portogallo);
I loro album “Hoodoo Blues” 2015, “Last Kind Words” 2017 e “Take Root Among the Stars” 2020, pubblicati dalla portoghese Clean Feed, sono stati votati fra i migliori dischi dell’anno da Rai Radio 3, Musica Jazz (I) Bill Shoemaker-Point of Departure (USA) New York City Jazz Record (USA) Il Giornale della Musica (I) Big City Blog (USA) Stereogum (USA) UK Jazz Radio, Controradio (I) Bandcamp;
Nati come quartetto (Fabritiis-Popolla-Tedeschi-Spera), i Roots Magic, dopo averli già ospitati in due brani di Take Root Among the Stars e dal vivo a Lisbona, hanno deciso di diventare in pianta stabile un sestetto, con l’inserimento di Francesco Lo Cascio (Bruno Tommaso Workshop, Pasquale Inarella Quartet tra le sue esperienze precedenti) e di Eugenio Colombo, veterano del jazz italiano fin dai primi anni 70 (con all’attivo collaborazioni con Mario Schiano, Giancarlo Schiaffini, Area, Icp Orchestra, Giovanna Marini ecc), formazione che ha inciso il nuovo album Long Road.
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