
KAZE + Ikue Mori (foto di Eckhart Derschmidt)
sabato 29 ottobre 2022 – ore 19.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
Kaze & Ikue Mori (Francia, Giappone, Giappone/Stati Uniti)
Ikue Mori computer, elettronica; Satoko Fujii pianoforte; Natsuki Tamura tromba;
Christian Pruvost tromba; Peter Orins batteria
musiche di Kaze & Ikue Mori
a cura di Peter Orins
Biglietti
10€ intero – ridotto 7€^ e 5€^^
^ ridotto per studenti dell’Università di Bologna e possessori Carta Giovani Nazionale
^^ ridotto per studenti del Conservatorio “G. B. Martini” Bologna
ai possessori della Card Cultura
verrà applicato uno sconto di 1€ sul biglietto intero
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’inizio del concerto
Prevendite
www.boxerticket.it
Il Quartetto Internazionale Kaze incontra la maga del laptop Ikue Mori
Kaze, quartetto formato dai giapponesi Satoko Fujii (pianoforte) e Natsuki Tamura (tromba), e dai francesi Christian Pruvost (tromba) e Peter Orins (batteria), accoglie la pioniera del laptop Ikue Mori come ospite speciale. Non è un compito facile per una band che suona insieme da 10 anni aggiungere uno strumentista senza stravolgere l’equilibrio del gruppo, ma la fusione risulta essere naturale.
Le vibranti improvvisazioni collettive e i brillanti assoli della prima tappa di questo incontro, avvenuto nel 2020 con l’album Sand Storm (Circum-Libra) hanno mostrato da subito le potenzialità di questa unione: “sapevo che Kaze avrebbe suonato bene con Ikue”, dice Fujii, “ma devo dire che si è rivelata ancora meglio di quanto avessi immaginato. Ha portato suoni freschi e nuovi alla band e una sensibilità molto forte”.
Per Fujii, Mori è stata una scelta naturale: “mentre Kaze era in tour in Europa nella primavera del 2019, ci è stato offerto di suonare al festival Sons d’Hiver a Parigi nel gennaio 2020”, ricorda. “Ci hanno proposto di invitare un musicista, e ho pensato subito che Ikue si sarebbe adattata molto bene alla band. È difficile da spiegare, ma sapevo che avrebbe funzionato”.
Un tour di una settimana in Austria, Francia e Russia fu approntato per l’inizio del 2020 e l’intuizione di Fuji si è rivelata giusta. “Abbiamo fatto solo una breve prova poco prima del nostro primo spettacolo a Vienna, ma abbiamo capito subito che la musica sarebbe stata fantastica”, dice. “Non avevamo programmato di registrare insieme, ma era ovvio dopo il tour”.
Sand Storm è stato il risultato di questo entusiasmo generato dal tour. Dal primo vortice di suoni sgranati di Rivodoza di Pruvost, è chiaro che si tratta di un quintetto profondamente in sintonia. I piccoli dettagli sottili, i timbri che cambiano rapidamente e la facilità con cui tutti interagiscono, indicano un gruppo ogni membro del quale si dedica disinteressatamente a creare improvvisazioni vivaci e organiche. Delle brevi improvvisazioni collettive evidenziano anche il forte legame intuitivo come gruppo. La loro padronanza di tecniche estese sui rispettivi strumenti rende spesso difficile dire se un suono è acustico o elettronico. E ogni membro di Kaze porta le proprie composizioni che forniscono un quadro per gli assoli individuali e per l’interazione collettiva.
Kaze + Ikue Mori
I Kaze sono nati nel 2010 dal sodalizio di due musicisti francesi, il batterista Peter Orins, proveniente da esperienze come i collettivi di musica improvvisata e sperimentale Circum Grand Orchestra e The Crime, e il trombettista Christian Pruvost, compagno di Orins nella Circum Grand Orchestra e nell’ensemble Muzzix (tutt’ora attivo, e che negli ultimi anni ha inciso opere di Moondog e Pisaro), con due dei più importanti improvvisatori-compositori giapponesi, la pianista Satoko Fujii (titolare di oltre cento incisioni dagli anni 90 in poi, in solo, con la propria orchestra, e in compagnia di nomi come Paul Bley, Joe Fonda, Yoshida Tatsuya, Mark Feldman, Myra Melford, Wadada Leo Smith), e il trombettista (e suo marito) Natsuki Tamura, esordiente già nel 79 con la big band New Herd di Toshiyuki Miyama, e con all’attivo numerose incisioni in solo e in collaborazione con Satoko Fujii, Rova Orchestrowa, Larry Ochs, Alexander Frangenheim, Masahiro Uemura, ecc.
Dal 2011 i Kaze hanno inciso quattro album per la giapponese Circum-Libra Records, definendo il proprio approccio melodico, astratto, misterioso, raffinato e conflittuale al free jazz, e nel 2015 hanno creato un’estensione del quartetto con la pianista Sophie Agnel e il batterista Didier Lasserre, a nome Trouble Kaze.
L’aggiunta più recente, Ikue Mori, è una figura leggendaria dell’underground newyorchese: nata a Tokyo, poco dopo il trasferimento a New York è divenuta la batterista della seminale band no wave DNA con Arto Lindsay. Dall’incontro con John Zorn nell’83 per Locus Solus ha iniziato a suonare le drum machine, divenendo una presenza fissa nella scena downtown della città. Da allora ha formato progetti come Vibraslaps, Tohban Djan, Worlds of Love, Phantom Orchards, e collaborato con musicisti di generi e stili diversi negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. Dalla drum machine è poi passata al computer portatile per espandere il suo vocabolario, non solo riproducendo suoni ma creando e controllando immagini. Ha ricevuto il premio Prix Ars Electronics Digital Music nel 1999, e l’Instant Award per la musica improvvisata per il 2019.
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