domenica 23 ottobre 2022 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
ARCHIVIO APERTO 2022
Bring the Archive into the World
una playlist di Home Movies
prima assoluta
musiche di >>> su film di
ore 20.30
Francesco Serra chitarra elettrica, oggetti
>>> Il treno va a mosca di Enrico Pasi
Francesca Bono synth, voce
Vittoria Burattini batteria
>>> Luce Movimento di Marinella Pirelli
Guglielmo Pagnozzi sax, clarinetto, elettronica
>>> La città rossa di Angelo Marzadori
ore 22.15
Massimo Carozzi elettronica
>>> Ezra Pound di Massimo Bacigalupo
Laura Agnusdei sax, elettronica
>>> Euridice di Valentina Berardinone
Francesca Baccolini contrabbasso, synth
>>> Emersioni e Decadenze di Guglielmo Baldassini
Stefano Pilia chitarra elettrica, elettronica
>>> Nei sotterranei di Franco Vaccari
a cura di Home Movies
una co-produzione di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia e AngelicA | Centro di Ricerca Musicale
Biglietti
15€ intero – ridotto 10€^ ^^
^ ridotto per studenti dell’Università di Bologna e possessori Carta Giovani Nazionale
^^ ridotto per studenti del Conservatorio “G. B. Martini” Bologna
ai possessori della Card Cultura
verrà applicato uno sconto di 1€ sul biglietto intero
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’inizio del concerto
Prevendite
www.boxerticket.it
ARCHIVIO APERTO 2022
Bring the Archive into the World
una playlist di Home Movies
Un programma di sette brevi film e selezioni d’archivio sonorizzati dal vivo. La sezione è intesa come possibile summa di un’esperienza ventennale di sonorizzazioni con il marchio Home Movies, in cui si sono avvicendate numerosissime collaborazioni con musiciste e musicisti nell’ottica di sperimentare l’incontro tra le immagini d’archivio e le sonorità contemporanee e di performare l’archivio. L’obiettivo che inizialmente ci siamo posti con questo programma è andato nella direzione di una retrospettiva in cui sono compresi adattamenti di sonorizzazioni proposte in passato, come primo capitolo di un possibile best of. Non abbiamo poi resistito alla tentazione di aggiungere proposte inedite, cercando di combinare alchemicamente elementi diversi (sette, il numero magico per eccellenza), e concependo la sezione come un micro festival a sé stante. Il risultato è anche un vorticoso viaggio nella storia del cinema in formato ridotto, con le sue molteplici declinazioni di forme, dal film di famiglia al documentario, dal cinema underground al film d’artista.
Le sonorizzazioni sono state commissionate a sette musicisti appartenenti a diverse generazioni, attivi nella scena sperimentale e alternativa bolognese: Francesco Serra (aka Trees of Mint, già dal 2010 collaboratore di HomeMovies); Massimo Carozzi (sound artist membro di ZimmerFrei e Weight And Treble); Guglielmo Pagnozzi, sassofonista leader di Voodoo Sound Club e Jazzdogs e collaboratore di Roy Paci e Capovilla; Laura Agnusdei, sassofonista e compositrice elettroacustica, già nei Julie’s Haircut; Francesca Baccolini, contrabbassista con gli Hobocombo e collaboratrice di Dino Fumaretto; Francesca Bono, cantante e chitarrista degli Ofeliadorme; Vittoria Burattini, storica batterista dei Massimo Volume; e Stefano Pilia, chitarrista e compositore con 3/4HadBeenEliminated, In Zaire, ◉ ╋ ◑ con Massimo Pupillo, eccetera.
Il treno va a Mosca di Enzo Pasi
Italia 1957, 8mm, 15’
musiche di Francesco Serra
Il film di un viaggio a Mosca di ragazzi italiani per il grande festival che riunisce giovani da tutto il globo. Mondi lontani che ai tempi della Guerra Fredda tuttavia si incontrano. A noi restano le immagini di un sogno infranto.
Luce Movimento di Marinella Pirelli
Italia, 1967, 16mm
musiche di Francesca Bono e Vittoria Burattini
L’esplorazione dei rapporti tra colore luce spazio, ritmo e movimento in un frammento dell’Archivio Marinella Pirelli che presenta le riprese di opere e installazioni di artisti (Bruno Munari, Lucio Fontana, altri) per indagare la relazione tra statica e cinetica nel film.
La città rossa di Enzo Marzadori
Italia 1952, 8mm, 40’
musiche di Guglielmo Pagnozzi
Le riprese sulla mostra celebrativa della storia del Partito Comunista Italiano tenutasi a Bologna, trent’anni dopo la sua fondazione: un’epopea che sembra appartenere a un’altra Storia, invece è la nostra.
Ezra Pound di Massimo Bacigalupo
Italia 1969, 8mm, 10’
musiche di Massimo Carozzi
Il ritratto di Ezra Pound ormai vecchio, filmato tre anni prima della sua morte, a Venezia, sul set di un documentario a lui dedicato. L’omaggio intimo e personale di un giovane cineasta underground al poeta che ebbe un’enorme influenza nella cultura del Novecento.
Euridice di Valentina Berardinone
Italia 1969, Super8, 11’
musiche di Laura Agnusdei
Personale interpretazione del mito di Euridice dell’artista Valentina Berardinone: in una superficie d’acqua si riflettono le immagini del paesaggio circostante e della stessa artista.
I navigli di Guglielmo Baldassini
Italia, 1926-30’, 9,5mm, 15’
musiche di Francesca Baccolini
Brevi riprese del pittore Guglielmo Baldassini: visioni di una città ormai invisibile (Milano) e di volti che appaiono e scompaiono inghiottiti dal tempo.
Nei sotterranei di Franco Vaccari
Italia, 1966-67’, 16mm
musiche di Stefano Pilia
Franco Vaccari restituisce con questo film una forma di poesia visiva, anonima, ritrovata nei cessi pubblici a metà degli anni Sessanta, ma da Pompei a Modena il passo è breve: vedere oggi queste immagini di pareti sotterranee cosparse di graffiti e scritte con soggetti prevalentemente a sfondo sessuale provoca quasi lo stesso stupore archeologico.
Nel 2002 nasce a Bologna l’Associazione Home Movies, che fonda un Archivio Nazionale del Film di Famiglia, con l’obiettivo di salvare e trasmettere un patrimonio audiovisivo nascosto e inaccessibile. L’Archivio custodisce a oggi circa 30.000 elementi, quasi tutti su supporti originali costituiti da pellicole in formato ridotto (8mm, super8, 16mm, 9,5mm Pathè Baby) girati tra gli anni Venti e gli anni Ottanta del Novecento. A ciò si aggiunge un’esigua quantità di pellicole 35mm e, in misura crescente, di audiovisivi su supporti magnetici.
Col tempo il raggio di azione dell’archivio si è ampliato includendo materiale in formato ridotto ma legato ad aree cinematografiche non direttamente classificabili come cinema di famiglia: dal cinema amatoriale realizzato in ambiti specifici, come quello medico o scolastico, al cinema indipendente, sperimentale e d’artista, fino ai film industriali.
La documentazione raccolta dall’Archivio costituisce un ampio e prezioso giacimento audiovisivo per la storia italiana del Novecento, che progressivamente viene reso pubblico attraverso progetti e iniziative; in particolare, a partire dal 2007, con la rassegna annuale Archivio Aperto, centrata sulla riscoperta di film amatoriali, sperimentali, indipendenti e documentari.
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