sabato 30 ottobre 2021 – ore 19 – Centro di Ricerca Musicale
PHILL NIBLOCK 88
Dafne Vicente-Sandoval + Deborah Walker + Elisabeth Smalt
+ Katherine Liberovskaya + Phill Niblock (Francia, Italia, Olanda, Canada / Stati Uniti, Stati Uniti)
prima assoluta
Katherine Liberovskaya (Canada / Stati Uniti)
Phill Niblock (Stati Uniti, 1933)
BO-NYC Live A/V Mix 2021 (25’ – 2021); per video mix e sound-collage
prima assoluta
Phill Niblock (Stati Uniti, 1933)
Praised Fan (17’ – 2017); per fagotto e tracce preregistrate
prima italiana
Herbal Cooled 2 (23’ – 2018); per violoncello e tracce preregistrate
prima italiana
Vlada BC (20’ – 2013); per viola d’amore e tracce preregistrate
prima italiana
con proiezione di China88 (1988); video da The Movement of People Working;
Dafne Vicente-Sandoval fagotto; Deborah Walker violoncello; Elisabeth Smalt viola d’amore;
Katherine Liberovskaya video mix; Phill Niblock sound-collage, tracce preregistrate, video
musiche di Phill Niblock
video di Katherine Liberovskaya, Phill Niblock
a cura di Walter Rovere
Biglietti
10€ – ridotto 7€^ e 5€^^
^ ridotto per studenti dell’Università di Bologna
^^ ridotto per studenti del Conservatorio “G. B. Martini” Bologna
ai possessori della Card Cultura
verrà applicato uno sconto di 1€ sul biglietto intero
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’inizio del concerto
Prevendita
www.boxerticket.it
L’accesso in teatro è consentito nel rispetto delle limitazioni previste dalla normativa vigente.
PHILL NIBLOCK 88
Phill Niblock 88 è una speciale iniziativa che AngelicA | Centro di Ricerca Musicale dedica agli 88 anni del compositore americano Phill Niblock, una leggenda vivente della scena d’avanguardia newyorchese, il cui unico e particolarissimo stile di minimalismo, spesso associato alle sue opere di videoarte, ha influenzato intere generazioni di compositori e artisti multimediali successivi.
Il suo metodo compositivo si basa principalmente su un rapporto diretto con singoli musicisti, assieme ai quali vengono esplorate le possibilità dei rispettivi strumenti; una serie di singoli toni prolungati vengono registrati ad altissima fedeltà, editati (rimuovendo ad esempio le pause per la respirazione nel caso degli strumenti a fiato) e poi montati in ricche tessiture multitraccia, creando un suono monumentale quanto estremamente complesso internamente.
“Nessuna armonia, nessuna melodia, nessun ritmo – nessuna di queste cazzate”, recita una famosa dichiarazione di Niblock; eppure, nonostante l’ascetismo apparente di questi intenti, la sua è una musica “lussureggiante e sensuale”, “un mondo sonoro costruito su una varietà tale di tessiture da far sentire l’ascoltatore/trice come l’abitante di una scultura di suono tridimensionale”, hanno scritto Tom Johnson e Artur Stidfole nelle note a Nothin To Look At Just A Record, il suo primo LP.
In questa dimensione architettonica anche le qualità acustiche della sala da concerto e dell’impianto di amplificazione contribuiscono a rendere il suono di ogni performance unico; così come il volume della musica, richiesto alto per arricchire le interazioni degli armonici.
La realizzazione compiuta delle sue composizioni è su nastro (o supporto registrato, sarebbe meglio dire al giorno d’oggi). In concerto, queste possono legittimamente venire eseguite dal nastro solo – come per la prima musica concreta ed elettronica – oppure con un musicista che interagisce dal vivo con la parte fissa, eguagliando i toni registrati o suonando toni adiacenti. Al contrario tuttavia della vasta e storica letteratura musicale per “strumento e nastro magnetico”, nei concerti di Niblock il musicista dal vivo non è considerato un solista che suona con un nastro di sottofondo, ma il contrario.
Spesso inoltre le performance sono accompagnate da suoi film e video, principalmente tratti dalla serie The Movement of People Working; girati lungo gli anni in molti paesi del mondo, mostrano essenzialmente i patterns di ritmo e di forma dei movimenti del corpo usati in attività agricole o di pesca di piccole comunità, che aggiungono un contraltare concreto-astratto, visivo e ritmico alla musica.
Un lato ancora diverso delle sue attività sono le performance audiovisive improvvisate, presentate assieme alla videoartista Katherine Liberovskaya; il concerto di Bologna si aprirà con la prima assoluta di BO-NYC Live A/V Mix 2021. Essendo Phill impossibilitato quest’anno a viaggiare, è stata progettata appositamente per AngelicA una performance in collegamento tra Bologna e New York, nella quale Niblock mixerà dal vivo brani e collage sonori basati su field recordings, molto diversi dalle sue composizioni musicali più note, mentre Liberovskaya mixerà in tempo reale feedback di cinepresa dal vivo, e video tratti dal suo vasto database di clip filmati lungo gli ultimi vent’anni.
Il più delle volte, nelle non numerose occasioni in cui i concerti italiani di Niblock prevedevano l’apporto anche di musicisti dal vivo, questi sono stati musicisti locali; per Phill Niblock 88, gli interpreti dal vivo saranno invece quelli per cui e con cui sono state costruite le composizioni: la francese Dafne Vicente-Sandoval, l’italiana Deborah Walker, e l’olandese Elisabeth Smalt.
Le loro performance saranno accompagnate dalla proiezione di China88, uno storico film dalla serie The Movement of People Working, recentemente restaurato dalla pellicola originale, e di prossima pubblicazione in un’edizione USB da parte dell’etichetta inglese Touch.
Walter Rovere
Katherine Liberovskaya è un’artista video e multimediale di base a Montreal, Canada e New York. Ha lavorato prevalentemente nel campo del video sperimentale dalla fine degli anni ottanta. Ha prodotto numerosissime opere monocanale, installazioni e video performance che sono state presentate nell’ambito di centri d’arte ed eventi artistici in tutto il mondo. Negli ultimi anni il suo lavoro – che siano video, installazioni o performance – ruota principalmente attorno a collaborazioni con compositori di nuova musica e artisti del suono, in particolare con Phill Niblock, Al Margolis/If, Bwana, Hitoshi Kojo, Zanana e David Watson.
Dal 2003 si è dedicata a performance di missaggio di video dal vivo, improvvisando a fianco di nuovi musicisti tra i quali: Margarida Garcia, Barry Weisblat, o.blaat, murmer, André Gonçalves, Monique Buzzarté, Anthony Coleman, Giuseppe Ielasi, Renato Rinaldi, Alessandro Bosetti, Audrey Chen, Jason Kahn, Marina Rosenfeld e Anne Wellmer. Oltre alla sua pratica artistica, è stata coinvolta nella programmazione e organizzazione di diversi eventi di media art, in particolare con Studio XX a Montreal, Espace Vidéographe, Montreal ed Experimental Intermedia, NY, e per la serie OptoSonic Tea con Ursula Scherrer al Diapason di New York.
Dafne Vicente-Sandoval è una fagottista la cui ricerca si divide tra improvvisazione, musica contemporanea e installazioni sonore.
Dafne si è dedicata a una pratica strumentale approfondita, emersa da una sperimentazione intuitiva nelle complessità delle proprietà acustiche del fagotto. Il suo lavoro si è tradotto in collaborazioni a lungo termine con una manciata di compositori impegnati in un tipo di musica che richiede un alto grado di interpretazione critica (Éliane Radigue, Catherine Lamb, Jakob Ullmann, Peter Ablinger, Alvin Lucier, Klaus Lang, Tashi Wada), portando alla creazione di un significativo numero di brani solistici. Al tempo stesso, l’improvvisazione ha svolto un ruolo importante nella sua vita da performer.
In qualità di improvvisatrice, ha pubblicato due cd, Remoto e Marne/Seine per l’etichetta sperimentale francese Potlatch. E’ anche inclusa nel cd box set di composizioni varie di Jakob Ullmann, Fremde Zeit Addendum. La stessa etichetta, Edition RZ, ha pubblicato nel 2018 un doppio CD con due brani per solista di Ullmann, Solo II e Müntzers stern, composti espressamente per lei. A luglio 2021 è stata pubblicata su cd XI/Akoh NuDaf, la seconda composizione scritta da Niblock per lei, e una delle più lunghe del suo repertorio.
Dal 2018 è titolare dello studio di Oboe ai Corsi estivi di Darmstädt.
Deborah Walker è una violoncellista attiva nel campo della musica contemporanea e sperimentale, tra composizione, improvvisazione, spartiti grafici e verbali. Il suo interesse si concentra attorno a forme della creazione musicale legate all’esplorazione del suono, al gesto e all’interazione con altre discipline. Deborah ha collaborato con compositrici e compositori come Pascale Criton, Éliane Radigue, Phill Niblock, Philip Corner, Catherine Lamb, presentando prime esecuzioni delle loro composizioni in solo e in ensemble. É membro dell’ensemble francese Dedalus e dell’orchestra di improvvisatori ONCEIM. Da più di 15 anni collabora regolarmente in duo con la violinista Silvia Tarozzi; il loro repertorio include composizioni di Tim Parkinson, Malcolm Goldstein, Éliane Radigue, Pascale Criton, ma anche rielaborazioni di canti tradizionali dell’Emilia-Romagna. Deborah si è esibita in festival e sale da concerto internazionali come il RedCat (Los Angeles), il Center for New Music (San Francisco), il Café Oto (Londra), l’Huddersfield Contemporary Music Festival (Regno Unito), AngelicA (Bologna), Musique Action (Nancy, FR), BBC Tectonics Festival (Glasgow), Centre Pompidou (Parigi e Metz). Ha inoltre composto e suonato musiche originali per spettacoli di danza, circo e teatro. La sua passione per Fluxus e per l’artista Charlotte Moorman l’ha portata a svolgere un dottorato in Arte all’Università della Lorena, con una tesi sulla collaborazione fra artisti Fluxus e le edizioni Pari&Dispari a Reggio Emilia e Cavriago.
Elisabeth Smalt risiede ad Amsterdam dove lavora come musicista da camera, in stili che variano dalla performance con strumenti d’epoca alla musica contemporanea.
Suona musica classica con Oxalys, la Van Swieten Society, ed il Prisma String Trio. Per la musica contemporanea, ha fatto parte per molti anni del Barton Workshop e dello Zephyr String Quartet, ed è ora parte del Luna String Quartet.
E’ direttrice artistica dello Scordatura Ensemble, fondato dal musicologo Bob Gilmore (1961-2015). Inizialmente inspirato dal compositore americano Harry Partch, il focus principale dell’ensemble sono i sistemi di intonazione alternativi. Nel 2001 ha commissionato una copia esatta della “viola adattata” di Harry Partch, ed è uno dei pochi musicisti a eseguire per questo la sua musica in modo autentico. Lo Scordatura ha eseguito il repertorio di Partch attirando attenzione in tutto il mondo, oltre a nuove commissioni. Nel 2017 è uscito il cd Harmonium (New World) con prime registrazioni di lavori di James Tenney, e quest’anno è prevista la prima registrazione di Melodies di Frank Denyer, per Another Timbre.
Incisioni discografiche delle sue esibizioni da solista e da camera sono apparse su Q-disk, Vanguard Classics, Explicit, Fuga Libera, Tzadik, Megadisc, New World, Mode e Brilliant Classics.
Phill Niblock (1933) è un artista la cui carriera cinquantennale abbraccia musica, film, e fotografia. Dal 1985 è direttore di Experimental Intermedia, una fondazione per la musica d’avanguardia con sede a New York con una filiale a Ghent, e curatore dell’etichetta discografica della fondazione XI.
Dalla fine degli anni 60 produce una musica altamente originale, basata sulla registrazione e sovraincisione di singoli toni prolungati che, pur essendo apparentabile al primo minimalismo basato sui droni, se ne distingue completamente per suono e tecnica.
La gamma di interpreti con cui ha lavorato, provenienti dalle più diverse estrazioni musicali, è amplissima: ricordiamo Joseph Celli, James Fulkerson, Susan Stenger, Jim O’Rourke, Eberhard Blum, Rhodri Davies, David Watson, Rafael Toral, David First, Lee Ranaldo, Thurston Moore, Robert Poss, Kevin Drumm, Ulrich Krieger, Carol Robinson, Kasper Toeplitz, Reinhold Friedl, Loré Lixemberg, Stephen O’Malley, Deborah Walker, Alan Licht, Elisabeth Smalt, Hampus Lindwall, Soldier String Quartet, Arditti String Quartet e molti altri. Ha composto anche diversi lavori per orchestra: Disseminate, Three Orchids (per tre orchestre), Tow for Tom (per due orchestre) e 4 Chorch + 1, per coro e orchestra con baritono solista (Thomas Buckner) – tutti lavori diretti da Petr Kotik; e più recentemente, ExplPhoenixBasel, per l’Ensemble Phoenix di Basilea.
Per i suoi concerti, quando musicisti aggiunti sono presenti, i solisti possono interagire liberamente con la parte preregistrata, cambiando la tessitura del suono attraverso il rafforzamento o l’interferenza con le accordature esistenti.
Contemporaneamente, Niblock generalmente accompagna le performance presentando i suoi film e video, principalmente quelli della serie The Movement of People Working. Girati in ambienti rurali di molti paesi (Cina, Brasile, Portogallo, Lesotho, Porto Rico, Hong Kong, Artico, Messico, Ungheria, Adirondack, Perù), i film guardano al lavoro quotidiano, spesso agricolo o marittimo. Queste scene di lavoro manuale umano sono trattate in modo astratto senza un significato antropologico o sociologico esplicito. Come nella musica, una lentezza superficiale è contrastata da una trama attiva e varia del ritmo e dalla forma del movimento del corpo all’interno della cornice; questo è ciò che lo stesso Niblock considera l’argomento ultimo dei suoi film. Questi lavori sono stati anche usati per installazioni multischermo ospitate da prestigiosi musei e fondazioni internazionali come, in Italia, all’Hangar Bicocca Pirelli.
Fin dagli anni 60 le sue performance musicali e intermediali sono state presentate in sedi come MOMA, Whitney Museum e The Kitchen (New York); Festival d’Automne, Parigi; ICA, Londra; Akademie der Kunste, Berlino; Palais de Beaux Arts, Bruxelles; e moltissimi altri. Nel 2013 è stato oggetto di una retrospettiva realizzata in collaborazione tra Circuit (Lausanne) e Musée de l’Elysée. L’anno successivo Niblock è stato insignito del prestigioso “Premio John Cage” della Foundation for Contemporary Arts.
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