mercoledì 17 novembre 2021 – ore 19 – Centro di Ricerca Musicale
Duo Duthoit / Hautzinger
Isabelle Duthoit clarinetto, voce
Franz Hautzinger tromba quartitonale
musiche di Isabelle Duthoit, Franz Hautzinger
a cura di Isabelle Duthoit
Biglietti
7€ intero – ridotto 5€^ e 2€^^
^ ridotto per studenti dell’Università di Bologna
^^ ridotto per studenti del Conservatorio “G. B. Martini” Bologna
ai possessori della Card Cultura
verrà applicato uno sconto di 1€ sul biglietto intero
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’inizio del concerto
Prevendita
www.boxerticket.it
L’accesso in teatro è consentito nel rispetto delle limitazioni previste dalla normativa vigente.
DUO DUTHOIT/ HAUTZINGER
Se volessimo cercare di definire questo duo, dovremmo iniziare dall’esplorare i confini della musica, del suono e del rumore, da qualche parte tra i silenzi e le note che sporadicamente punteggiano questa collaborazione di lunga data. Tra i due, c’è un universo abbondante nel quale il suono della tromba diventa voce e viceversa. Franz Hautzinger e Isabelle Duthoit, pur condividendo regolarmente il palcoscenico, conservano sufficiente malizia e virtuosismo per rendere ogni loro apparizione congiunta un momento unico, dove l’ascoltatore è invitato ad immergersi in un universo sonoro di infinita ricchezza.
(Météo)
Le deviazioni spesso conducono a traguardi più eccitanti perché aprono nuove prospettive. Franz Hautzinger ha preso deviazioni lunghe e tortuose finendo spesso in vicoli ciechi, ha passato anni senza più suonare per poi intraprendere una promettente nuova ripartenza. Tutto questo, le vittorie e le sconfitte, questa “Storia dal collasso totale all’‘Individualismo d’Emergenza’”, come lui stesso la descrive, ha reso Hautzinger la personalità musicale d’alto profilo che è diventato oggi. Nato a Seewinkel, Burgenland, ha studiato al dipartimento Jazz dell’Università di Graz dal 1981 all’83, fino a che un problema alle labbra lo ha costretto a smettere di suonare la tromba per sei anni. Dopo essersi trasferito a Vienna, ha iniziato nel 1989 a esplorare la tromba con una propria modalità unica e antiaccademica. Un quartetto con il sassofonista Helge Hinteregger, Oren Marshall e Steve Noble, il trio “Speakers’ Corner” con il chitarrista Martin Siewert e il batterista Wolfgang Reisinger, e la Regenorchester (“Rain Orchestra”) con la sua strumentazione variabile, sono state tra le sue prime esperienze importanti.
La decisione di evitare l’uso di fonti sonore elettroniche ma di comprendere comunque lo sviluppo della musica digitale per la tromba – con la tromba quartitonale acquistata nel 1997 – furono stadi decisivi per la creazione del suo sensazionale cd solo “Gomberg” (2000), nel quale ha presentato il cosmo sonoro fino ad allora inaudito che aveva sviluppato per il suo strumento. “Gomberg” gli ha dato l’accesso alla prima linea degli improvvisatori d’avanguardia, favorendo collaborazioni e incisioni con veterani come Derek Bailey, Keith Rowe, John Tilbury, e nuovi esponenti del genere come Axel Dörner, Christian Fennesz, Otomo Yoshihide e Sachiko M. Il passo in un mondo di suoni microscopici decelerati e la riscoperta dal 2003 della sensualità musicale, il confronto della sua tromba con ritmi e melodie (“Regenorchester XI” e XII) possono venire considerati nuove tappe importanti del suo percorso. Hautzinger è membro dell’Ensemble berlinese “Zeitkratzer” dal 1999 e ha ricevuto commissioni da Klangforum Vienna, tra gli altri. Un globetrotter la cui firma musicale è riconosciuta da Vienna a Beirut, da Tokyo a New York, Franz Hautzinger ha mostrato che perfino in tempi in cui il postmodernismo è storia, uno strumento può venire ancora reinventato.
Isabelle Duthoit ha completato gli studi di clarinetto al CNSM di Lione nella classe di Jacques Di Donato. Si è poi rapidamente rivolta alla musica di oggi, collaborando con molti compositori (G. Aperghis, G. Amy, D. D’Adamo, K. Huber…) Ha poi trovato il suo universo preferito nella libera improvvisazione. Suona e collabora con molti artisti della scena sperimentale internazionale: Dieb13, Angelica Castello, Martin Tétreault, Franz Hautzinger, Hamid Drake, Michael Zerang, Phil Minton, Luc Ex, Thomas Lehn, Lê Quan Ninh, Jacques Di Donato, Xavier Charles, Sophie Agnel… . Fa parte di diversi gruppi come Hiatus, Système Friche, Where is the sun, Uruk, Iki, NYX… e suona in molti festival in Australia, Nuova Zelanda, Canada, Stati Uniti, Zimbabwe, Africa dal sud della Russia, Europa, Giappone.
Da sempre interessata alla voce, sviluppa da quasi 20 anni una tecnica vocale singolare e personale. Una lingua prima della lingua, una voce dell’origine: “Ascoltare Isabelle Duthoit è sperimentare una voce che non dice nulla ma che aggiorna le sensazioni primigenie legate al suono, all’intimità del suono e che percepiamo molto più attraverso la nostra pelle che attraverso le nostre orecchie. Dimentichiamo la melopea e il ritornello, dimentichiamo il bel canto e riscopriamo la singolare verità del respiro, del fruscio, del sussurro e del grido che ci invitano a un’esplorazione musicale molto più minerale che aerea. È un eufemismo dire che lei ne trae un’intensità commovente”, ha scritto Lê Quan Ninh.
Lavora regolarmente con la danza (Cie Li (luo) e il teatro (Revue Eclair e Cie Roland Furieux). Nel gennaio 2020 crea un progetto chiamato Libelle che introduce nella sua creazione, il suo lavoro grafico (disegni, foto, autoritratti).
Con Jacques Di Donato ha co-diretto per 10 anni il festival Fruits de Mhère, ha insegnato clarinetto fino al 2013 al CRD D’Evry. Dal 2014 al 2019 ha condotto laboratori di voce. Con Franz Hautzinger ha curato al Théâtre des Quinconces l’Espal, il National Stage di Le Mans, il festival Paysages Écoute.
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