mercoledì 20 novembre 2019 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
Sverdrup Balance
Lawrence Casserley elaborazione del segnale audio
Yoko Miura pianoforte, pianoforte giocattolo, melidon
Jean-Michel Van Schouwburg voce
presentazione del disco edito da Setola di Maiale (Pordenone) a settembre 2019
a cura di Stefano Giust
realizzato con il sostegno di “SIAE – i classici di oggi 2018/2019″
Biglietti
7€ – ridotto 5€, 2€
ridotto 5€ per studenti dell’Università di Bologna
ridotto 2€ per studenti del Conservatorio G. B. Martini Bologna
“La musica di Sverdrup Balance è una fusione di corsi d’acqua e correnti che scorrono giù dalle montagne attraverso gole, valli ed estuari, attraverso gli oceani, intorno e tra isole e sotto la superficie dei mari, mentre interagiscono con i venti che soffiano sopra e attraverso la superficie. Tre potenti flussi – il piano di Yoko Miura, la voce di Jean-Michel Van Schouwburg e lo strumento di elaborazione del segnale di Lawrence Casserley – si fondono diventando un torrente ribollente che lacera il vortice. Ogni musicista ha una personalità musicale unica che si staglia chiaramente, ma al tempo stesso si immerge nella nostra collaborazione. L’unità e la diversità sono l’essenza della nostra interazione. La musica è in costante flusso, sia individualmente che collettivamente, assorbendo reciprocamente il potere e la sensibilità di ciascuno creando nuovi flussi su molti livelli. L’equilibrio di tutti questi flussi sta tra la libertà dei musicisti e la risacca delle regole di ingaggio. Siamo tutti solisti, tutti accompagnatori e tutte le parti del continuum coalescente che avvolge la nostra cooperazione composta. L’album “Isla Decepción” degli Sverdrup Balance è pubblicato da Setola di Maiale nel 2019.”
Sverdrup Balance
Lawrence Casserley
Quel che è certo è che Lawrence Casserley può essere più innovativo e creativo di molti dei capifamiglia della giovane generazione di “laptoppers”. (Rui Eduardo Paes).
Lawrence Casserley (nato a Essex, Inghilterra, 1941) ha dedicato la sua carriera alla creazione e la promozione della musica elettronica dal vivo in vari modi per oltre cinquant’anni. Nel 1967 è diventato uno dei primi studenti di musica elettronica nel nuovo corso al Royal College of Music di Londra, tenuto da Tristram Cary. Dopo aver lasciato l’RCM nel 1995, ha lavorato con molti dei migliori improvvisatori, in particolare Evan Parker e il suo ElectroAcoustic Ensemble. Anche se incentrato principalmente sulla trasformazione in tempo reale dei suoni di altri musicisti, nel suo lavoro usa anche voce, percussioni, strumenti autocostruiti e oggetti trovati come fonti sonore per il suo Signal Processing Instrument. Questo approccio fornisce un segno distintivo al suo lavoro, che è documentato su molti cd, e gli è valso numerosissime richieste di seminari e concerti in tutta Europa e in Nord e Sud America, Asia e Giappone. Le sue collaborazioni attuali includono Jean-Michel Van Schouwburg, Gianni Mimmo, Martin Mayes, Nicola Baroni, Martin Hackett, Pat Thomas, Dominic Lash, Philipp Wachsmann, Jeffrey Morgan, Harri Sjöström, Yoko Miura e Viv Corringham. È membro regolare degli Oxford Improvisers.
Jean Michel Van Schouwburg (voce, performance, testi), nato nel 1955, sviluppa l’uso di improvvisazioni vocali e tecniche estese alla voce: yodel, canto di gola tibetano, falsetto, rumori con la bocca, lingue immaginarie, ecc. Ha coniato il termine «phonoetry» (phonésie in francese) per descrivere il tipo di poesia sonora della sua performance vocale solista «Orynx». Si è esibito come vocalist solista a Londra, Lille, Nitra/Slovacchia, Liegi, Brno, Budapest, Gand, Rotterdam, Hannover e Bruxelles. Ha lavorato a lungo, a partire dal 1984, con l’Inaudible Collective come chitarrista, e dal 1996 è passato gradualmente alla voce, concentrandosi sull’improvvisazione interattiva e collettiva. Suona attualmente e incide con: Sverdrup Balance, Sureau con il bassista Jean Demey e il percussionista Kris Vanderstraeten, dal 2007, Mouthwind, duo con Lawrence Casserley, dal 2010, 876, con il violinista Matthias Boss e il percussionista Marcello Magliocchi, e con I Belong to The Band, con Zsolt Sörès, Adam Bohman e Oli Mayne. Ha inoltre all’attivo duetti con i chitarristi John Russell e Phil Gibbs, con Adam Bohman agli oggetti amplificati, e con il percussionista Sabu Toyozumi. Ha collaborato anche con Gianni Mimmo, Phil Wachsmann, Mike Goyvaerts Jacques Foschia, Pascal Marzan, Audrey Lauro, Phil Minton, Ute Wassermann, Phil Durrant, Günter Christmann e molti altri.
Yoko Miura è nata a Tokyo, in Giappone. Ha seguito lezioni di piano classico tra i 5 e i 18 anni. Dopo il jazz, ha preso ispirazione dalla musica classica. La sua ricerca si focalizza sulla creazione di spazi sonori attraverso l’intreccio e lo scambio con diversi approcci, prospettive e processi tra persone, non solo musicisti ma anche pittori, ballerini e il pubblico. Il suo obiettivo è cercare di trovare ed esprimere la poesia che emana dal silenzio. Dal 2001, è stata coinvolta nella produzione di musica anche all’estero oltre che in Giappone. Alcuni dei musicisti con cui ha suonato sono: in Giappone con Noribumi Uchida, Kanji Nakao, Osamu Kuroda, Kyoko Oikawa, Ryouichi Saito, Sachi-a, Jyunzo Tateiwa, Michi Kinugasa; in Europa con Teppo Hauta-Aho, Gianni Mimmo, John Russell, Mia Zabelka, Stefan Keune, Charlie Collins, Derek Saw, Ove Volquarlz, Jean Demey, Jacque Foschia, Stefano Giust, Hans Koch, Emmanuel Rébus, Harold Schellinx, Claude Perle, Judith Kan, Anthony Carcone, Jean Borde, Patrizia Oliva, Raymod MacDonald, Simon Berz, Paed Conca, Margrit Rieben, Raed Yassin, Eugene Darredeau, Alison Blunt, Jean Mar, Thierry Waziniak, Matt Wilson…
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