giovedì 7 novembre 2019 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
SINESTEṠÌA
Matilde Sambo elettronica, registrazioni ambientali, cetra
Ignazio Lago oggetti, chitarra elettrica, basso elettrico
Mauro Sambo elettronica, clarinetto alto, gong, cetra
musiche e video di Matilde Sambo, Ignazio Lago, Mauro Sambo
a cura di Walter Rovere
realizzato con il sostegno di “SIAE – i classici di oggi 2018/2019″
Biglietti
7€ – ridotto 5€, 2€
ridotto 5€ per studenti dell’Università di Bologna
ridotto 2€ per studenti del Conservatorio G. B. Martini Bologna
1 – L’albero di J.B.
Mauro Sambo elettronica, gong, percussioni, voce di Joseph Beuys
Matilde Sambo – elettronica, registrazioni ambientali
Brano eseguito per la prima volta in occasione della mostra Friends allo Spazio Thetis a Venezia. Gli strumenti usati in qualche modo sono legati alla cura (del corpo e dell’anima), nelle pratiche di sciamani e guaritori, come gong e tamburi, il verso del coyote e registrazioni del vento sulle fronde (il pezzo è dedicato a Beuys ma più esattamente all’albero che hanno piantato in suo ricordo alla Thetis).
2 – Duo Ignazio Lago & Mauro Sambo
Una anticipazione del nuovo cd/lp in uscita nei prossimi mesi che segue una lunga collaborazione sia sonora che visiva iniziata all’Ottomat di Alte Montecchio Maggiore (VI) nel 1992.
Tra i concerti del duo da segnalare: “Blog on Rimbaud”, Teatro Rivara (Torino) 2005; “Democratie (no) profit”, Area Sismica 2006 (ospite speciale Gabriele Grotto); “Sguardi sonori”, Isola di San Servolo (VE) 2007.
3 – Per una cura dell’anima
Video di Mauro Sambo creato per l’improvvisazione in duo con Matilde ad Argo16 Marghera, febbraio 2019; per il concerto di Bologna si aggiunge Ignazio Lago alla chitarra elettrica.
4 – Primigenio
Video di Matilde Sambo creato per la mostra “Bordercrossing”, Palermo, Teatro Garibaldi, giugno 2019, e poi usato anche per l’improvvisazione in duo con Mauro Sambo alla Pasinger Fabrik GmbH di Monaco, il 26 giugno 2019.
Il video consiste in un viaggio virtuale nel Mar Mediterraneo, da Tripoli alla Sicilia, fino a perdersi nelle profondità di un mare vero, ma fittizio perché questo “viaggio” è realizzato attraverso immagini satellitari, che hanno in sé la fredda realtà dei dati, di occhi che ci scrutano dall’alto e allo stesso tempo tendono per forza e realtà all’astrazione grafica.
La tecnologia è indispensabile per la nostra evoluzione, ma è facile perdersi nell’abisso dell’ignoto. L’uomo è alla ricerca di certezze e con la scienza e la tecnologia cerca di carpire i segreti dell’esistenza, ma anche l’invenzione più sofisticata viaggia secondo le linee dell’ipotesi e del tentativo. Per il concerto di Bologna si aggiunge Ignazio Lago alla chitarra elettrica
Matilde e Mauro Sambo hanno suonato in trio con Ignazio Lago per la prima volta nel 2007, per il concerto “I’d prefer not to (Insofferenza)”, Schio (Palazzo Fogazzaro) e poi 10 anni dopo a Rovereto (in quartetto con Patrizio Pica), presso il Loup (2017).
Matilde Sambo (Venezia 1993) si è laureata in Arti visive presso l’università IUAV di Venezia. Attualmente vive e lavora a Milano. Ha partecipato a numerose residenze in Italia e in Europa: Bocs art Residence (Cosenza) Roccaporena di Cascia (Umbria), Collective signatures (Formentera, Spagna) e presso VIR (Via Farini, Milano). Ha inoltre preso parte a diverse rappresentazioni, attraverso l’utilizzo di improvvisazioni sonore accompagnate da video proiezioni, tra cui Border Crossing (Palermo), Sciame Project (Fabbrica del vapore, Milano), Radio Raheem per il progetto radiofonico di Eva Macail Rava vavàra, Argo16 (Venezia), t-space (Milano), Loup Studio (Rovereto), Festival Sconfini (Modena), Teatro Fondamenta Nuove (Venezia), Pasinger Fabrik (Monaco di Baviera) e Magazzini del Sale (Venezia).
Ha esposto in mostre collettive come Friends, Spazio Thetis (Venezia 2019), Trigger Parties presso Marsélleria Paradise (Milano), Villa Memo Giordani Valeri (Treviso), Doxa sounds from society presso Istituto Romeno della Cultura (Venezia) e durante la Venice International Performance Art Week. La sua personale “Falsità in buona coscienza” è stata ospitata presso la aA29 Project Room di Milano maggio – luglio 2019.
È stata selezionata tra i finalisti di Biennale Giovani Trento nel 2012, ha vinto il primo premio nella sezione “Un giorno qualunque” del Video concorso Pasinetti di Venezia nel 2012, il primo premio Pomilio Blumm Award (Pescara) nel 2013 e nel 2019 ha presentato il proprio film Collective signatures-the cave al Formentera Film Festival. https://www.matildesambo.com
Ignazio Lago
“Fin dalla nascita mi chiamo Ignazio Lago. Ho trascorso l’infanzia tra l’alveo candido del fiume Brenta e i primi insediamenti paleoleghisti, costituiti da singolari abitazioni tossiche definite case-capannone, irrorate da robuste quantità di cromo esavalente e altre non precisate mescalinità. Il mondo mi è parso subito un groviglio incongruo. Dopo questa prima fase folklorico-formativa, mi sono dato alla macchia realizzando numerose installazioni sonore e mute, interagendo con diverse aree-dormitorio del continente europeo. Nell’ultimo decennio del secolo breve, dopo l’abbraccio accademico e l’obiezione di coscienza, ho contribuito alla fondazione dello spazio eterodosso Ottomat, e dell’associazione Vorax Lernaeenicus. Nello stesso periodo, ho dato origine allo M.G.A.I. Movimento Globulare per l’Anarchia Interinale (unico accolito transitorio tra i globuli), e ho costituito insieme ai fratelli Paul e Giò il combo (h)art-rock Gi-Napajo. Da allora altre band musicali si sono impossessate del mio spirito. Dai Tervisex agli Eaten Generation, dai Peanuts Coconuts & Gina Fazo ai Ratto Goal, dagli Ancolmit ai (No) Profit, dai Macario’s Stutter ai Glück Spinnen. Con la sagittaria/temeraria Tiziana Pretto ho dato vita al collettivo Menadito e contribuito alla realizzazione dell’omonima fanzine autoprodotta. Con la stessa fanciulla ho generato l’entità ibrida Gina Pritti Tutti al Lago. Dal 2000 coordino in Italia il progetto “Save the Star Project” di padre Lucio Voratti e della sua associazione umanitaria “Freaks for Stars”, un’organizzazione dedita al recupero e alla salvaguardia delle stars internazionali in crisi economica e psichica. Tutte queste frugali operosità, permeate di suoni, immagini, parole, sono ben volute dalla signora Virginie Muriki che le nutre e le accoglie in seno alla sua micro-etichetta indipendente Muriki Man.”
http://www.ignaziolago.it/
https://ginaprittituttiallago.wordpress.com/
Mauro Sambo
Nato a Venezia nel 1954, lavora ai confini tra scultura e performance, video installazione e pittura, fotografia e suono. Tra le sue attività più rilevanti, i premi e le borse di studio della Fondazione Bevilacqua La Masa e del Premio Lubiam, le mostre nella galleria del Cavallino, la partecipazione alla XLIV Biennale di Venezia nella sezione “Aperto 90”, le installazioni/performances “Transition” e “Ferita da taglio” nello spazio leggendario di Otttomat e nel Teatro Fondamenta Nuove, “Conversation” in occasione del Venice International Performance Art Week.
Ha tenuto numerose personali a partire dalla fine degli anni 70; tra queste “Apparente controllo nel tempo” alla Tauro Arte di Torino e sempre a Torino presso Forma Libera, la personale “EuropaAfrica”; presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, “Un lungo viaggio immobile” nel 2002, e nel 2015 l’installazione sonora “5 orologi, 5 brani, 1 museo”, a cura di Chiara Bertola.
Nelle sue performance musicali ama improvvisare su video muti (suoi e di Matilde) in spazi come Argo16 (Venezia), t-space (Milano), Loup Studio (Rovereto), Festival Sconfini (Modena), Teatro Fondamenta Nuove (Venezia), Spazio Punch (Venezia) Pasinger Fabrik (Monaco di Baviera), Magazzini del Sale (Venezia). Collabora con musicisti di tutto il mondo e incide per importanti netlabel indipendenti: PlusTimbre, Pueblo Nuevo, Laverna, Petroglyph, Ozky e-sound, Tape-safe, SuRRism-Phonoethics, con cui condivide gratuitamente nel web la sua musica.
https://maurosambo.com
https://www.sherwood.it/articolo/5076/intervista-a-mauro-sambo
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