mercoledì 9 ottobre 2019 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
Enrico Coniglio
THE GRAND PARADE OF HOSTILE WINDS
Enrico Coniglio generatore di frequenze, loops, registratore a cassetta, effetti
presentazione del disco edito da Kohlhaas (Trento) a luglio 2019
a cura di Luca Vitali
realizzato con il sostegno di “SIAE – i classici di oggi 2018/2019″
Biglietti
7€ – ridotto 5€, 2€
ridotto 5€ per studenti dell’Università di Bologna
ridotto 2€ per studenti del Conservatorio G. B. Martini Bologna
The Grand Parade of Hostile Winds
Il concerto si sviluppa partendo dalla generazione di frequenze sovracutesimili ad acufeni, appena intellegibili dall’orecchio umano, progressivamente rinforzate dai battimenti prodotti dalla modulazione di frequenza e layerizzazione degli impulsi attraverso una loop machine. Mano a mano che si scende di registro vengono aggiunti suoni concreti provenienti da altri dispositivi, fino a creare una tessitura di droni di stampo ambientale.
Questo lavoro intende esplorare il suono interstiziale della materia, fatta di vibrazioni a tutti i suoi livelli di complessità, prodotto dalla frizione di frequenze acustiche la cui distorsione di ampiezza fa emergere sonorità nascoste e inattese. Il tutto sfidando l’ascoltatore a percorrere un piccolo viaggio nel campo dell’udibile donandogli una maggiore consapevolezza delle possibilità marginali dell’ascolto.
Questo lavoro parla anche di camminare curvi per lande desolate e ventose, dove le rocce sono taglienti e la natura è al suo apice.
Enrico Coniglio è un sound artist e compositore italiano, interessato all’estetica del paesaggio. Laureato in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale (IUAV), la sua ricerca intende investigare la perdita di identità dei luoghi e l’incertezza sull’evoluzione del territorio, con particolare attenzione al contesto della laguna veneziana.
Il suo approccio negli anni si è via via focalizzato sul rapporto tra musica e rappresentazione del reale, in particolare adottando la definizione di “topofonia” (l’insieme dei suoni autoctoni che appartengono a un dato luogo e tempo, G. Paba) e sviluppando il concetto di “area a margine” quale personale strumento di analisi del paesaggio sonoro contemporaneo. La sua musica è caratterizzata da una commistione di influenze stilistiche diverse, dall’ambient alla drone music, dalla musica cameristica alla classica contemporanea, sempre con una precisa predisposizione ad ibridare i differenti generi.
Ha pubblicato lavori con numerose etichette tra cui Crónica electronica, Gruen Rekorder, Taalem, Fear Drop/Fario, Glacial Movements, Hypnos, Fluid Audio, Dronarivm, Silentes, Touch/Spire e suonato in diversi contesti, residenze artistiche e festival tra cui Planet Love (Dublin), The Big Chill (Birmingham), Hydrophonia (Barcelona 2010), Flussi (Avellino), Teatro Fondamente Nuove (Venice), Café Oto (London), O’ (Milan), Störung (Barcelona), Liminaria (Benevento), Aquamatrix (Avellino), Stazione Topolove (Topolò), DOM Cultural Centre (Moscow), Forma (Udine).
Assieme a Nicola Di Croce, ha curato l’installazione audio della mostra Industriae per il centenario di Porto Marghera (Antares, VEGA, 2017) e della mostra Follow Up! (La Biennale di Venezia, 2018).
Dal 2012, assieme a Leandro Pisano, cura l’etichetta digitale Galaverna | approaching post-digital sound, specializzata in field recordings e soundscape compositions. Coniglio è membro di AIPS – Archivio Italiano Paesaggi Sonori. www.enricoconiglio.com
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