sabato 15 dicembre 2018 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
Ombre Lunghe
Ombre Lunghe è una rassegna di musica elettronica e sperimentale contemporanea con episodiche incursioni
nei territori delle arti visive
Silvia Kastel (Germania) elettronica
musiche di Silvia Kastel
(audiovideo)
Nadine Byrne (Svezia) elettronica
musiche di Nadine Byrne
(audiovideo)
Alivelab in collaborazione con AngelicA | Centro di Ricerca Musicale
Biglietti
10€

Foto di Camille Blake
Silvia Kastel
Silvia Kastel è stata, fin dai suoi esordi in giovanissima età, una figura chiave dell’underground italiano. Metà del duo Control Unit assieme al chitarrista Ninni Morgia, ha collezionato negli anni collaborazioni con artisti come Ju Suk Reet Meate (Smegma), Factrix, Gary Smith, Aki Onda e Gate (alias Michael Morley dei Dead C). Sia in solo che attraverso gli altri progetti, Kastel ha scandagliato le zone d’ombra delle correnti più liminali, passando per no wave, industrial, dub, free rock e improvvisazione. Air Lows, il suo ultimo album pubblicato dalla londinese Blackest Ever Black nel novembre 2017, ne segna al contempo continuità e rottura. Una porta aperta, in questo lavoro, alla musica concreta e al minimalismo giapponese, agli estremi e repentini cambi della jungle e al calore di synth che ricordano quelli di un Sun Ra o dell’Herbie Hancock di Sextant.
Nadine Byrne
Nadine Byrne (1985) attiva sin da adolescente nell’ambito delle live arts, è un’artista visiva, coreografa e musicista proveniente dall’EMS (Elektronmusikstudion) e dal Royal University College of Fine Arts di Stoccolma, la cui pratica interdisciplinare si muove tra scultura, immagine, performance e suono. Il suo nuovo album solista, Dreaming Remembering (Ideal Recordings), pubblicato a quattro anni di distanza dai lavori sotto lo pseudonimo The Magic State e dopo la parentesi con la Fire! Orchestra di Mats Gustaffson e le sperimentazioni audiovisive con le Ectoplasm Girls (progetto di umore esistenzialista dalle sonorità elettroniche e post-metal, condiviso con le sorelle Tanya e Ambra), segna un nuovo capitolo nella sua personale ricerca ed esplorazione artistica, spirituale e sensoriale, in cui lo sguardo si concentra ora in uno spazio indistinto tra la memoria e il sogno.
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