martedì 31 ottobre 2017 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
Sébastien Roux & Ensemble Dedalus
INEVITABLE MUSIC #5
traduzioni soniche dei disegni murali di Sol LeWitt
Cyprien Busolini viola
Laurent Bruttin clarinetto
Dafne Vicente Sandoval fagotto
Silvia Tarozzi violino
Deborah Walker violoncello
musiche di Sébastien Roux
nell’ambito di FOTO/INDUSTRIA – BIENNALE DI FOTOGRAFIA DELL’INDUSTRIA E DEL LAVORO,
promossa dalla Fondazione MAST
Fondazione MAST in coproduzione con AngelicA
con la collaborazione di La Francia in scena, stagione artistica dell’Institut français Italia / Ambasciata di Francia in Italia / Fondazione Nuovi Mecenati
Biglietti
ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a partire dal 5 ottobre su www.fotoindustria.it
«I have often thought of Sol LeWitt as a musician» – Alvin Lucier
«Ho pensato spesso a Sol LeWitt come a un musicista»
Inevitable Music #5 è una serie di traduzioni sonore che utilizzano come partitura i disegni murali di Sol LeWitt, composta da Sébastien Roux per l’ensemble Dedalus.
Ciascuno dei celebri wall drawing di LeWitt era realizzato attraverso una serie di istruzioni create dall’artista, l’esecuzione delle quali veniva affidata a un gruppo di assistenti. LeWitt è stato un grande amante della musica (la sua discoteca spaziava da Bach a Stockhausen) ed ha sostenuto la musica americana (ha acquistato le prime partiture di Steve Reich e Philip Glass) e collaborato con compositori come Alvin Lucier, il quale ne paragonava il lavoro alla scrittura musicale: l’artista (il compositore) formula una serie di istruzioni (una partitura) che viene poi interpretata da un gruppo di disegnatori (musicisti) in modo da renderla visibile (udibile) ad un pubblico.
Dal 2011 Sébastien Roux inizia a sviluppare un approccio alla composizione basato sul principio di traduzione sonora, analizzando le struttura di opere preesistenti (visive, musicali, letterarie) e trasponendola in partiture per nuove opere musicali. Questo processo ha dato origine a “Quatuor” (2011), opera elettroacustica basata sul 10° quartetto d’archi di Ludwig Van Beethoven; a “Nouvelle” (2012), opera radiofonica dalla novella “La Légende de St Julien l’Hospitalier” di Gustave Flaubert; ed a “Inevitable Music”, basata sui disegni murali di Sol LeWitt.
Inevitable Music #5 è la prima creazione strumentale di questa serie, ed è stata realizzata in stretta collaborazione con sette musicisti dell’ensemble Dedalus durante un lungo periodo di residenza presso la Villa Medici, dove Sébastien Roux è stato artista in residenza nella stagione 2015 – 2016.
“Nel 2010 ho visitato la Fondazione DIA Beacon nello stato di New York, che ospita numerosi wall drawings di LeWitt. Sono rimasto colpito dalle caratteristiche musicali delle loro procedure di costruzione e delle semplici forme geometriche che li compongono, e ho visto in essi delle partiture grafiche di una musica da inventare. Al mio ritorno a casa, ho cercato un sistema per rendere questi disegni udibili. Inevitable Music (progetto fin dall’inizio sostenuto dall’Institut Français) ha richiesto una ricerca intensiva sui disegni murali di LeWitt (in particolar modo quelli realizzati presso la Fondazione DIA Beacon e il Museo Mass Moca di North Adams) e una lunga analisi degli stessi; infine lo sviluppo di una metodologia per l’applicazione delle regole e degli strumenti di queste opere a fini sonori (installazioni, sessioni di ascolto, opere radiofoniche).
Procedimenti di lavoro:
Partendo dalle istruzioni di LeWitt per i suoi disegni murali, vengono dedotte delle partiture verbali che serviranno come base per il lavoro con i musicisti.
Per esempio:
“Tutte le combinazioni a due possibili tra linee bianche curve da angoli e lati, linee bianche diritte, non diritte e interrotte.” (WD#260)
Diventa:
“Tutte le combinazioni a due possibili tra un suono stabile, un suono ascendente e un suono discendente, nelle loro forme continue, vibrate e pulsanti”.
I disegni murali sono usati come partitura grafica.
Per esempio: “Su un muro giallo linee bianche dal centro ai punti sulla griglia” (WD #299)
Diventa:
“Sette musicisti raggiungono la stessa nota ogni quattro minuti.”
Sébastien Roux
Sébastien Roux (1977) scrive musica elettronica destinata a forme diverse di ascolto e fruizione, dai dischi alle sessioni di ascolto pubblico, alle installazioni sonore, alle “passeggiate” sonore, alla diffusione radiofonica.
Sperimenta le diverse situazioni di ascolto, il concetto di paesaggio sonoro e la composizione attraverso principi e vincoli formali.
Dal 2011 inizia a sviluppare un approccio alla composizione basato sul principio di traduzione sonora, analizzando le struttura di opere preesistenti (visive, musicali, letterarie) e trasponendole in partiture per nuove opere musicali. Dopo essere partito da una composizione di Beethoven (Quatuor, 2011) ed un romanzo di Flaubert (Nouvelle, 2012), lo sviluppo più recente di questo processo di traduzione sonora lo ha portato ad Inevitable Music, creazione di una metodologia per l’applicazione delle regole e degli strumenti formali dei wall drawings di Sol LeWitt a fini sonori. Contemporaneamente al suo lavoro in proprio, Roux coltiva anche importanti collaborazioni con altri artisti, in particolare con la scrittrice Célia Houdart e lo scenografo Olivier Vadrot su progetti transdisciplinari e installazioni in-situ. Ha composto e realizzato ambienti sonori per i coreografi DD Dorvillier, Sylvain Prunenec e Rémy Héritier. Ha lavorato all’IRCAM di Parigi come assistente musicale di George Aperghis, Bruno Mantovani e Gérard Pesson, ed è stato l’assistente musicale di Morton Subotnick per la ripresa contemporanea della performance di danza Parades & Changes, replays di Anne Collod e Anna Halprin.
Ha ricevuto commissioni e ottenuto residenze artistiche da parte di Westdeutscher Rundfunk, Groupe de Recherches Musicales, Muse en Circuit, National Centre of Music Creation, Parigi, CESARE, National Centre of Music Creation, Reims, Groupe de Musique Expérimental di Marsiglia, e Issue Project Room. È stato artista in residenza della Villa Médicis hors-les-murs (USA 2012) e premiato al concorso di arte radiofonica de La Muse en Circuit (2005). È stato artista in residenza all’Accademia di Francia a Roma nel 2015 – 2016.
Dedalus
Fondato nel 1996 da Didier Aschour, DEDALUS è un ensemble di musica contemporanea francese attualmente basato ad Albi presso il GMEA (Centro Nazionale di Creazione Musicale Albi – Tarn). Il suo repertorio è composto principalmente dalle partiture aperte e a strumentazione libera nate dalla musica contemporanea sperimentale nord-americana ed europea dagli anni ’60 ai giorni nostri. Dedalus è organizzato come un collettivo nel quale gli arrangiamenti, le orchestrazioni e le interpretazioni sono elaborate collegialmente dai musicisti.
Per lungo tempo l’ensemble è stato l’unico e appassionato promotore in Francia del minimalismo americano degli anni ’60 -’70 proponendo in prima esecuzione francese o riproponendo le opere di compositori come Christian Wolff, Alvin Lucier, Phill Niblock, Frederic Rzewski, Tom Johnson, James Tenney, Philip Corner… Da diversi anni Dedalus commissiona nuove opere a compositori che perseguono in modo personale un percorso di musica scritta sperimentale come Tim Parkinson, John Lely, James Saunders, Travis Just, Cat Lamb, Quentin Tolimieri; oppure che provengono dall’improvvisazione libera come Jean-Luc Guillonet, o dalla musica elettroacustica come Jean-Philippe Gross.
Dedalus collabora su progetti specifici con altri ensembles europei come Apartment House (Londra), Konzert Minimal (Berlino) e Muzzix (Lille). Con questi ultimi Dedalus ha realizzato Moondog – Round The World Of Sound, per 14 musicisti. Dedalus è sostenuto dalla DRAC Languedoc-Roussillon, il Consiglio Regionale Languedoc–Roussillon, il Consiglio Generale dell’Hérault, la SPEDIDAM e la SACEM. L’ensemble ha ricevuto negli anni il sostegno dell’Institut Français, dei fondi Diaphonique, FACE, Impuls Neue Musik e del Réseau en Scène Languedoc-Roussillon.
Discografia: Tom Johnson: Rational Melodies (New World Records) – Antoine Beuger – Jürg Frey (Potlatch) – Moondog: Round the World of Sound (New World Records) – Jean-Luc Guionnet: Distances Ouïes-Dites (Potlatch) – Michael Pisaro: Resting in a Fold of the Fog (Potlatch).
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