
Claudio Jacomucci
domenica 13 marzo 2016 – ore 20.30
Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
MINIMAL ACCORDEON
Claudio Jacomucci (Italia, 1974)
Wonderlands (2005) per fisarmonica sola
William Albright (Stati Uniti, 1944-1998)
An Alleluia Super-Round (1973) arr. per coro e 5 fisarmoniche
Claudio Jacomucci (Italia, 1974)
Arcana (2014) per 4 fisarmoniche, coro e voce solista
Louis Andriessen (Olanda, 1939)
Workers Union (1975) arr. per 5 fisarmoniche, chitarra elettrica
Terry Riley (Stati Uniti, 1935)
Olson III (1967) arr. per 5 fisarmoniche, coro
Claudio Jacomucci fisarmonica classica
Simone Spinaci chitarra elettrica, voce solista e direttore del coro
Coro Polifonico Durantino
I Musicisti dell’Accademia Fisarmonicistica:
Andrzej Grzybowski fisarmonica classica
Wiesław Ochwat fisarmonica classica
Dominik Maciążek fisarmonica classica
Jakub Gąsior fisarmonica classica
musiche di Claudio Jacomucci, William Alibright, Louis Andriessen, Terry Riley
a cura di Claudio Jacomucci
Ingresso 7€
5€ per studenti dell’Università di Bologna e Conservatorio G. B. Martini Bologna
La biglietteria del Centro di Ricerca Musicale aprirà 30 minuti prima dell’inizio del concerto
Il fisarmonicista Claudio Jacomucci insieme al chitarrista, cantante e direttore di coro Simone Spinaci, al Coro Polifonico Durantino di Urbania e ai musicisti dell’Accademia Fisarmonicistica di Urbino, propone un programma di composizioni originali per fisarmonica sola, ensemble di fisarmoniche, voce solista e coro dello stesso Jacomucci, ed alcune composizioni concepite per il coro ed organici strumentali indeterminati di Terry Riley, William Albright e Louis Andriessen.
Wonderlands, per fisarmonica sola, di Claudio Jacomucci è un brano che ricrea un’atmosfera fiabesca esplorando i limiti acustici dello strumento come uno stormo di uccelli che sorvola uno sterminato paesaggio, scomponendosi e ricomponendosi in perfette geometrie. La migrazione, la vulnerabilità, le insidie dei predatori, la vertigine del primo volo. Ed il loro scomparire alla vista, al calar della notte.
An Alleluja Super- Round, del compositore americano William Albright, è una composizione basata sulla successione e la sovrapposizione di dodici frammenti melodici costruiti sul modo misolidio, utilizzando una disposizione circolare spazializzata dei cantori e degli strumentisti.
Arcana, un brano per coro ed ensemble di fisarmoniche, commissionato a Claudio Jacomucci dal Coro Durantino di Urbania nel 2013, riprende le modalità vocali e strumentali di alcune tradizioni musicali distanti fra loro (canto Inuit, Kecac, musica carnatica e shakuhachi).
“Originariamente scritto per l’orchestra De Volharding (Perseveranza) di cui ero il pianista in quel periodo, Workers Union combina libertà individuale e severa disciplina: il suo ritmo ha una notazione precisa, mentre l’altezza dei suoni è indicata solo approssimativamente, su un solo rigo musicale. E’ difficile suonare in ensemble questo pezzo e stare “al passo”, così come organizzare e portare avanti un’azione politica.” (Louis Andriessen)
Olson III (1967) può essere considerata una delle più potenti composizioni del compositore statunitense Terry Riley. Basata sulla ripetizione di brevi motivi melodici e dei relativi frammenti di testo, il brano è evidentemente ispirato dal Gamelan Balinese. Il testo è una sorta di haiku circolare, dal significato piuttosto ermetico “…begin to think about how we are to be…”.
Claudio Jacomucci si è diplomato in fisarmonica classica con il massimo dei voti e la lode al Conservatoire Nationale di Grenoble nel 1992. Nel 2000 si è diplomato come insegnante di Tecnica Alexander all’Alexander Technique Centre di Amsterdam. Nel 1998-99 ha studiato la musica classica dell’India del Sud (Carnatica) al Conservatorio di Amsterdam. E’ stato vincitore di svariati premi internazionali, tra cui Grand Prix International d’Accordeón di St. Etienne (Francia 1988), Trofeo Mondiale a Cuenca (Spagna 1990), Premio Città di Castelfidardo (Italia 1990), Arrasate Hiria (Paesi Baschi 1994), Orpheus 2008 con “Wonderlands”, Orpheus 2009 con “J.S.Bach”, Orpheus 2013 con “Beyond” per il miglior disco di fisarmonica classica.
Ha presentato prime esecuzioni, spesso a lui dedicate, di brani di Luciano Berio, Franco Donatoni, Gyorgy Kurtag, Luis De Pablo, Boris Porena, Mario Pagliarani, Lucio Garau, Gabriele Manca, Dimitri Nicolau, Fernando Mencherini, Giorgio Tedde, Carlo Crivelli, Akemi Naito, Francoise Barriere, Maxim Seloujanov, Oliver Schneller, Paolo Marzocchi, Riccardo Vaglini, Daniel Glaus e Rico Gubler.
Ha suonato in Europa, USA, Turchia, Cina, Messico, Russia in numerosi festival e istituzioni come la Filarmonica di Berlino, Sala Oliver Messiaen (Parigi), Concertgebouw (Amsterdam), Teatro alla Scala (Milano), Teatro Carlo Felice (Genova), Fondazione Gaudeamus (Amsterdam), Festival Synthese (Bourges), Nuova Consonanza (Roma), Sala Chavez (Città del Messico), Angelica Festival (Bologna), Bimhuis (Amsterdam), Accademia Filarmonica (Bologna), Tonhalle (Zurigo). E’ stato docente di fisarmonica al Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara dal 2010 al 2014. E’ fondatore ed insegnante dell’Accademia Fisarmonicistica di Urbino.
Ha suonato, tra gli altri, con Terry Riley, David Moss, Stefano Scodanibbio, Michel Godard, Francesco Dillon, Daniele Roccato, Quartetto Prometeo, AlterEgo Ensemble, Kálmán Balogh, Joel Rubin, Pierre Favre, Mariangela Gualtieri (poetessa) e come solista con l’Orchestra del Teatro alla Scala (Milano), Mahler Chamber Orchestra, Orchestra Haydn (Bolzano), Filarmonica Marchigiana, Ostrobothnian Chamber Orchestra (Finlandia), Sinfonietta del Teatro Lirico Cagliari, Orchestra della Radio Nazionale Rumena, sotto la direzione di musicisti come David Robertson, Daniel Harding, Vittorio Parisi, Yoichi Sugiyama, Ola Rudner. Dal 2002 lavora con la coreografa e danzatrice Kathleen Delaney, esplorando le possibilità compositive tra movimento e suono nei diversi aspetti: interazioni live, musica elettroacustica e video-dance.
Ha inciso per Schott Wergo, Stradivarius, W&B Music, Bridge Records, Rivoalto e registrato per Radio3 RAI, ORF, DeutschlandRadio, Canal Clásico RNE2, Radio Vaticana, SFB, RSI, Radio Unam-Mexico, RadioFrance.

Simone Spinaci e l’Accademia Fisarmonicistica
Simone Spinaci è direttore di coro, cantante e chitarrista. Ha studiato chitarra e improvvisazione jazz con Tomaso Lama, Joe Diorio, Mick Goodrick e Sid Jacobs. Ha coltivato un grande interesse per la musica contemporanea e quella medievale e rinascimentale. Ha fondato un trio con il percussionista Peppe Consolmagno e il sassofonista Nicola Salvatori, con il quale ha pubblicato il CD “Flowing Spirits” per la prestigiosa etichetta milanese Red Records. Ha collaborato con musicisti come Daniel Corzo, il regista Tonino De Bernardi e lo psichiatra Paolo Crepet. Ha inoltre studiato direzione corale, contrappunto e composizione corale con Pier Paolo Scattolin ed ha approfondito lo studio di tecniche vocali alternative (come il canto “armonico”) con David Hykes presso l’Harmonique Centre di Parigi. Ha collaborato inoltre con formazioni vocali professionali quali il Coro da Camera di Bologna con cui, in qualità di cantante, ha realizzato progetti artistici per importanti festivals italiani ed europei (tra i quali AngelicA di Bologna, Sagra Malatestiana di Rimini, Stagione sinfonica de Galicia di Santiago de Compostela). E’ stato membro della Commissione Artistica dell’ARCOM (Associazione Regionale Cori Marche) ed attualmente fa parte del comitato di redazione della rivista “Il Cantar Bene” dove ha pubblicato alcuni saggi dedicati alla musica corale contemporanea.
L’Accademia Fisarmonicistica è un progetto internazionale dedicato alla fisarmonica classica diretto da Claudio Jacomucci e Kathleen Delaney. Una piattaforma di alta formazione in cui gli studenti sono coinvolti nel processo creativo e sono seguiti nella preparazione di concerti e performance, collaborando con diversi artisti (compositori, musicisti, danzatori, coreografi) e presentando opere in prima esecuzione. L’Accademia Fisarmonicistica è frequentata ogni anno da studenti provenienti da diversi paesi europei (Francia, Danimarca, Germania, Belgio, Olanda, Bosnia, Repubblica Ceca, Portogallo, Polonia e Italia). Questo concerto conta sulla partecipazione di quattro talentuosi musicisti polacchi, già laureati alle Università Chopin di Varsavia e alle Accademie di Musica di Breslavia e Cracovia: Andrzej Grzybowski, Wiesław Ochwat, Dominik Maciążek e Jakub Gąsior.
Il Coro Polifonico Durantino di Urbania è stato fondato nel 1970 da Don Antonio Mangani. Fin dalla sua nascita il coro, composto da circa 25 cantori di varia età, ha svolto un’intensa attività artistica partecipando a numerose rassegne corali in tutta Italia, ha inoltre effettuato tournées in Lussemburgo, Germania, Francia, Polonia, Ungheria e Croazia. Il loro repertorio è molto vasto e spazia dalla musica sacra (antica e contemporanea) a quella profana. Partecipa alla realizzazione di progetti artistici trasversali, che abbracciano linguaggi musicali diversi quali la musica vocale accademica, il jazz e la musica aleatoria.
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