All frontiers
indagine sulle musiche d’arte contemporanee
presenta
domenica 14 dicembre 2014 – ore 18 – Nuovo Teatro Comunale – Gradisca d’Isonzo (Gorizia)
ASPETTAVA NEL SOLE
Giovanna Marini & Coro Arcanto
Giovanna Marini voce, chitarra
Giovanna Giovannini direzione
Antonello Pocetti movimento scenico
Gloria Giovannini preparazione del coro
testi e musiche di Giovanna Marini
una produzione di AngelicA
musiche tratte da:
– MUSICHE DI SCENA
da Oresteia di Eschilo, Troiane di Euripide, Turcs tal Frioul di Pier Paolo Pasolini
– DENTRO E FUORI IL PENTAGRAMMA
selezione di brani dal repertorio per quartetto vocale di Giovanna Marini
– LE CENERI DI GRAMSCI
Oratorio a più voci dal canto di tradizione orale al madrigale d’autore
testo di Pier Paolo Pasolini
Coro Arcanto
Soprani:
Anna Mele, Bruna De Nisi, Chiara Passini, Elisabetta Miranda, Francesca Lateana, Gloria Guerra, Gloria Giovannini, Katharina Rilling, Nadia Giogoli, Silvia Salfi, Vania Cappi
Contralti:
Cinzia Russillo, Cristina Cipriani, Franca Chiesa, Francesca Bruni, Lidia Atti, Marisa Anconelli, Michela Calizzi, Patrizia Giovannini, Rossana Franchi, Simonetta Gamberini, Valeria Giuliani
Tenori:
Alfonso Ciacco, Fabio Santachiara, Giuseppe Gasparre, Lorenzo Tedeschi, Marco Martino, Luca Mazzamurro, Simone Tedeschi
Bassi:
Enzo Baroni, Giorgio Franceschi, Giovanni Di Piazza, Loris Lepri, Mauro Caldari, Nicolò Masi, Valerio Bertozzi
Voci soliste:
Marisa Anconelli, Francesca Lateana, Giuseppe Gasparre, Silvia Salfi
* * *
Il lavoro con il coro Arcanto dura da diversi anni.
Anni di crescita comune e reciproca nella scrittura di una buona partitura per coro da una parte e nell’arte di capire la partitura e darle vita dall’altra parte.
In quest’arte Giovanna Giovannini è maestra.
La collaborazione è incominciata quando il Festival AngelicA nella persona dei suoi direttori Massimo Simonini e Mario Zanzani mi dissero che volevano presentare a Bologna Oresteia e Troiane (quest’ultima che avevo scritto per lo spettacolo del grande e giovanissimo Thierry Salmon). Fu un’esperienza particolare quella della tragedia greca, il coro si impegnò a cantare in greco antico e con una magnifica musicalità e le parole s’integrarono perfettamente alle note della partitura e fu un nuovo successo del coro.
Avevo scritto una partitura su testo di Pasolini, I turcs tal Friul, e ancora Giovanna Giovannini ha recuperato quei pezzi dando loro nuova vita.
Poi, su commissione di AngelicA, mi chiesero di scrivere un pezzo per il Coro Arcanto e io proposi Le ceneri di Gramsci di Pasolini sottovalutando la scrittura di questo grande poeta, la sua libertà e profondità nella scelta delle parole con cui comporre il testo.
Con questo testo mi impegnai nella scrittura della partitura che fu complessa e difficile. Per armonizzare i versi di Pasolini e dar loro un senso anche musicale e un fraseggio comprensibile, alla fine feci ricorso alle passioni popolari con la loro magnifica semplice e terrigna musicalità, ne usai quattro ponendole in filigrana nella partitura, mischiate arditamente con il testo, così da farle comparire, una parola qua e una là, insieme a quel testo così rarefatto e colto con la loro presenza salvifica. Giovanna Giovannini lungi dal preoccuparsi per l’insieme difficile e contrastato sciolse pazientemente i grovigli di note e parole dando fluidità e comprensibilità al tutto, tanto che quando lo udii pensai: “Come ha fatto a fare esattamente quello che avrei voluto fare io?”
Infine venne Dentro e fuori al pentagramma, un’altra ostinazione di AngelicA nel voler ricantare per coro una selezione di brani che ho scritto per quartetto vocale.
Tutto questo diede vita nel 2012 a Trilogia per Bologna, una tre giorni corale dove ogni sera si presentava in forma integrale i programmi di cui sopra: Oresteia e Troiane, Le Ceneri di Gramsci con una selezione da I turcs tal Friul, Dentro e fuori al pentagramma.
Ora ci piace presentare questi pezzi in forma di antologia.
E’ stato un lungo lavoro, che copre più di dieci anni, anni di esperienze comuni, anche non facili, ma sempre superate con generosità e slancio da parte di tutti, il Coro Arcanto con Giovanna Giovannini non si sono mai sottratti alle fatiche di queste mie fantasiose partiture, ultima delle quali il Te Deum per un amico, che seguirà nel 2015 a questo momento in cui godiamo tutti insieme delle fatiche affrontate.
Ci fa molto piacere poter finalmente cantare cogliendo i frutti di tanto lavoro e portarlo a conoscenza degli altri, il pubblico, che merita anche lui un riconoscimento di preziosa curiosità e amore per la musica.
Giovanna Marini (2 novembre 2014)
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