sabato 30 maggio 2015 – ore 17 – Museo della musica – BOLOGNA ^ ^^
> Piccolo Coro Angelico MOMENTO SAGGIO ospiti Irene Cavalieri, Stefano Forlani, Christben Mootoosamy
Piccolo Coro Angelico
Giovanna Giovannini direzione; Silvia Tarozzi direzione;
Gloria Giovannini coordinamento;
Irene Cavalieri percussioni *; Stefano Forlani percussioni *;
Christben Mootoosamy percussioni *
* Allievi della classe di percussioni del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
Professore Giuseppe Pezzoli; Gianpaolo Salbego coordinamento
Il Piccolo Coro Angelico conclude la sua quarta stagione di lavoro. Il laboratorio, che si prefigge la formazione di un coro di ricerca e che ha visto impegnati circa venti bambini tra i 5 e i 13 anni, invita a condividere le esperienze musicali fatte attraverso una lezione-performance, che sarà accompagnata
da alcuni allievi della classe di percussioni del Conservatorio di Bologna con i quali il Coro ha condiviso il proprio repertorio e i giochi musicali. I testi dell’opera da camera La storia di Ciong sono frutto della collaborazione con la poetessa Sarah Tardino
^ con la collaborazione del Museo internazionale e Biblioteca della musica di Bologna
^^ con il sostegno della Fondazione del Monte; con la partecipazione del Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna
Ingresso gratuito
* * *
Il Piccolo Coro Angelico nasce nel 2011 come laboratorio di sperimentazione vocale promosso dal Festival AngelicA all’interno del Teatro San Leonardo di Bologna. Diretto da Giovanna Giovannini e Silvia Tarozzi, il coro coinvolge bambini tra i 5 e i 13 anni che, attraverso incontri settimanali da ottobre a maggio, sviluppano competenze musicali che vanno dalla pura vocalità alla composizione, all’improvvisazione collettiva e individuale, alla scrittura di testi musicali.
Il Coro è giunto quindi ora al suo quarto anno di attività: ma ogni anno ha cambiato pelle, è cresciuto (o ringiovanito) coi bambini che lo compongono e che ad ogni nuova stagione determinano la musica che si farà insieme. Il repertorio infatti non è mai predefinito e, basandosi sulle sensibilità e le energie dei piccoli coristi, e senza mai perdere di vista la spontaneità e il divertimento che devono essere alla base del fare musica, è passato negli anni attraverso le canzoni di Tristan Honsinger, di Sean Bergin, di Adriano Celentano, di Luciano Berio. I ragazzi hanno quindi composto fin dall’inizio musiche e testi originali (Stop al tempo, Frankie il macellaio, La tentazione della lallazione, Le gatte), creato e cantato una partitura grafica collettiva (Fabrìcca di Forme) e riarrangiato vocalmente pezzi strumentali di compositori classici (Mozart in piscina). Attraverso l’improvvisazione si sono strutturate insieme delle forme musicali originali, come le costellazioni di voci (La Costellazione del Coro), coreografie di movimenti e canto (Individuo Collettivo) e canti mandalici individuali basati sui colori e i disegni dei mandala.
In questi anni il coro ha collaborato con i compositori Giovanna Marini (Teatro San Leonardo, 2012) e Alvin Curran (Basilica di San Petronio, 2012), ha partecipato al concerto per l’Epifania organizzato dal Comitato Feste Petroniane (Piazza Maggiore, 2013), ha partecipato alla manifestazione “Le marieliadi” dedicata a Mariele Ventre (Museo Civico Archeologico, 2013), ha tenuto concerti per il Festival “Chiese, Corti e Cortili” (Abbazia di Monte San Pietro, 2014) e per la “Festa della Musica” a cura della Fondazione del Monte (Teatro San Leonardo 2014).
Nell’ultima stagione è tornato a trovarci il cantante Vincenzo Vasi per un laboratorio sull’improvvisazione vocale e la poetessa Sarah Tardino ha costruito insieme ai bambini la trama e il testo di una favola in musica, “La storia di Ciong”, che è diventata una breve “Opera da camera”. La classe di percussioni del Conservatorio di Bologna si è resa disponibile per una nuova collaborazione, dopo la felice esperienza del 2014, e quest’anno sono tre giovani studenti ad unirsi al Coro, con uno strumentario percussivo e ritmico affidato in parte anche ai coristi. Il Coro ha poi lavorato su alcuni canti tradizionali a due voci che ha reso suoi con personali arrangiamenti o modificandone i testi.
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