giovedì 7 maggio 2015 – ore 17.30 – Museo della musica / Laboratorio 1 – BOLOGNA ^
> John Oswald – conduce Franco Fabbri
^ con la partecipazione del Museo internazionale e Biblioteca della musica di Bologna
ingresso gratuito
giovedì 7 maggio 2015 – ore 22 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA () //
> John Oswald TRANSITIVE AXIS (Canada, Italia) prima assoluta
omaggio ai Grateful Dead 1965-2015
John Oswald (Canada, 1953)
Transitive Axis (2015); per quattro chitarre elettriche, basso elettrico,
due tastiere, due batterie e percussioni prima assoluta
I. Novature (Formless Nights Fall) 1’19”; II. Pouring Velvet 2’58”;
III. In Revolving Ash Light 17′; IV. Clouds Cast 7’13”;
V. Through 8’52”; VI. Fault Forces 6’07”
Walter Zanetti chitarra elettrica;Daniele Faraotti chitarra elettrica;
David Soto Chero chitarra elettrica; Yari Fabbri chitarra elettrica;
Tiziano Zanotti basso elettrico; Michele Maccarini tastiere; Cecilia Stacchiotti tastiere;
Lorenzo Amoroso batteria, percussioni; Roberto Marra batteria, percussioni
Domenico Caliri direttore
musiche di John Oswald; trascrizioni * di Domenico Caliri
* dalla prima parte (disco 1) di grayfolded (1994-1995), creato, composto e prodotto da
John Oswald, dalle performance di Dark Star (1967-1993) dei Grateful Dead;
grayfolded è stato commissionato dai Grateful Dead – un particolare ringraziamento a
Phil Lesh e David Gans; disponibile in 2-CD (FONY) oppure 3-LP (Important Records)
progetto commissionato da AngelicA
() una produzione di AngelicA; con la collaborazione del Conservatorio di Musica “Giovan
Battista Martini” di Bologna, Laboratorio Incroci e corso di Musica Applicata
// con il sostegno del Conseil des Arts du Canada
Biglietti 8 €
La Biglietteria del Centro di Ricerca Musicale /Teatro San Leonardo apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
* * *
Transitive Axis – note sulla performance:
Nel 1996, un anno dopo aver completato Mirror Ashes, il secondo CD del progetto Grayfolded, si era parlato con i manager di Swell, la casa discografica che ne curava la pubblicazione, di portare in qualche modo Grayfoldedin tour.
Fu mia l’idea di mettere insieme una sorta di cover band di improvvisatori. Invitai Phil Lesh, bassista dei Grateful Dead, a suonare il basso, ma rifiutò. Parlammo di invitare Paul McCartney, che aveva appena realizzato un cortometraggio sui Grateful Dead assieme alla moglie Linda. Nel frattempo, telefonai a Jack Bruce, che era interessato a far parte del gruppo come bassista e cantante. La formazione finale per una cover band ‘all-star’ avrebbe dovuto essere: Henry Kaiser chitarrista solista, Derek Bailey chitarra ritmica, Tom Constanten, ex-tastierista dei Grateful Dead, e Annette Peacock a voce e tastiere, Chris Cutler alla batteria e un altro percussionista che non fu mai definito; Bob Bralove come tecnico del suono, ruolo che aveva ricoperto anche nei Grateful Dead, e io al sassofono contralto. Tuttavia, non furono mai confermate delle date per questo ensemble, che non suonò mai insieme.
Nel frattempo, il direttore artistico di AngelicA Massimo Simonini ascoltava e riascoltava la sua copia di Grayfolded. Lo attraeva in particolare il primo disco, Transitive Axis. E, nel frattempo, io ero deluso che il progetto di una cover band di improvvisatori non fosse andato in porto.
Perciò quando, quasi 20 anni dopo, Massimo mi scrisse dicendo che voleva commissionarmi una versione live dei primi 45 minuti di Transitive Axis, fui molto felice di fare tutto quello che potevo per soddisfare la sua richiesta. (dovrei anche dire qui che i 15 minuti di Transitive Axis che seguono la selezione di Massimo mi piacciono ancora moltissimo). Poi Massimo mi presentò il compositore/chitarrista Domenico Caliri, che si sarebbe occupato di trascrivere la musica per il progetto.
Mentre scrivo, ho davanti a me una copia della partitura di Domenico, che abbiamo deciso di comune accordo debba essere suonata idealmente da nove musicisti, con Domenico come direttore. La partitura è una traduzione sorprendentemente accurata di ciò che in origine era una creazione elettroacusmatica derivata da un quarto di secolo di performance live di una sola canzone dei Grateful Dead, ‘Dark Star‘. Questa partitura permette che una fantasia sonora composta da molteplici livelli di centinaia di frammenti di performance dal vivo possa essere suonata nuovamente dal vivo, da altri musicisti.
Sono così grato e contento per questo progetto, che non rimpiango più il fatto che la cover band di improvvisatori non sia diventata realtà. Questo si avvicina molto di più alla mia idea di come vorrei vedere il progetto continuare.
John Oswald
John Oswald
Nato nel 1953 a Kitchener (Ontario), gli esordi discografici di Oswald avvengono come sassofonista nell’ambiente della musica improvvisata canadese, con due Lp del ’78 in compagnia di Henry Kaiser e Toshinori Kondo; esperienze cui tornerà occasionalmente, specie in concerti con il CCMC di Michael Snow.
Nell’80 fonda la collana Mystery Tapes Laboratory, cassette vendute per via postale di estratti sonori montati e/o manipolati ma difficilmente identificabili, del tutto prive di note di copertina esplicative. Famosissimo divenne invece in tutto il mondo il termine Plunderphonics (“saccheggiofonìa”), con l’omonimo cd dell’89: con fonti facilmente riconoscibili all’ascolto come Michael Jackson, Beatles ed Elvis Presley, per di più dichiarate meticolosamente nelle note di copertina, la Canadian Recording Industry Association richiese la distruzione di tutte le copie malgrado il cd non fosse mai stato messo in vendita, ma solo regalato alle emittenti radiofoniche. Passò invece senza conseguenze il taglia&cuci di brani pop del cd Plexure, pubblicato dallaAvant di Zorn nel ’93. E furono addirittura commissionati dalla casa discografica Elektra l’Ep (solo promo) Rubáiyát con rielaborazioni plunderfoniche di Doors e Metallica, e dai Grateful Dead stessi Grayfolded (1993-96), montaggio di oltre 100 esecuzioni di Dark Star, uno dei brani-cardine dei leggendari live del gruppo. Del 2003 èAparenthesi, studio estremo di variazioni timbriche su un’unica nota tratto dal morphing di fonti sonore concrete e strumentali. Oswald ha inoltre creato numerosi lavori per la danza, e composizioni per strumenti acustici dal violoncello solo all’orchestra, tra cui Orchestral Tuning Arrangement (94) per AngelicA, b9 (2011, tratto dalle nove sinfonie di Beethoven) per Ensemble Modern, e I’d love to Turn (da Ligeti, Terry Riley e i Beatles) per il Tectonics Festival 2014 di Glasgow diretto da Ilan Volkov.
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