lunedì 4 maggio 2015 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Alessandra Novaga LA CHAMBRE DES JEUX SONORES (Italia)
Paula Matthusen (Stati Uniti, 1978)
Collaborating Objects (2014); per chitarra elettrica e radio
Sandro Mussida (Italia, 1974)
In Memoria (2013); per chitarra elettrica e loop
Travis Just (Stati Uniti, 1974)
International Hash Ring (2013); per chitarra elettrica e oggetti
Francesco Gagliardi (Italia, 1971)
Untitled, January (2009); per qualsiasi strumento
Alessandra Novaga chitarra elettrica, oggetti
musiche di Paula Matthusen, Sandro Mussida, Travis Just, Francesco Gagliardi
> Elliott Sharp (Stati Uniti)
Elliott Sharp (Stati Uniti, 1951)
The Hidden Variable (2014); per chitarra elettroacustica e oggetti prima italiana
Elliott Sharp chitarra elettroacustica, oggetti
musiche di Elliott Sharp
> Alessandra Novaga + Elliott Sharp
Elliott Sharp (Stati Uniti, 1951)
Sylva Sylvarum (2014); partitura video
Alessandra Novaga chitarra elettrica, oggetti; Elliott Sharp chitarra elettrica, oggetti
partitura video di Elliott Sharp
a cura di Alessandra Novaga
Biglietti 8 €
La Biglietteria del Centro di Ricerca Musicale /Teatro San Leonardo apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
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ALESSANDRA NOVAGA
LA CHAMBRE DES JEUX SONORES
La Chambre Des Jeux Sonores è un progetto che si propone quasi come l’elaborazione di una nuova lingua. La chitarrista ha chiesto a quattro compositori di scrivere dei pezzi per chitarra elettrica. La richiesta era anche quella di non dover seguire una notazione esatta bensì partiture grafiche che affrontassero soprattutto l’aspetto del ‘suono’ e che prevedessero un alto margine di improvvisazione.
Travis Just, compositore newyorchese, ha scritto International Hash Ring, partitura fitta di avvenimenti scanditi da un cronometro. Questo pezzo è un flusso quasi selvaggio di ‘gesti sonori’ e di veloci e frequenti cambi di effetti tutti perfettamente previsti. Quella di eseguirlo è un’esperienza quasi di trance.
Collaborating Objects, di Paula Matthusen, indaga sul suono e sulle interferenze elettromagnetiche, usando cioè la chitarra sia come strumento che come dispositivo elettromagnetico. Paula ha appena vinto il Prix de Rome.
In Memoria di Sandro Mussida è, per dirla con le sue parole: “un pezzo in cui oltre ogni ragione e ragionamento, il Suono fa appello alla dimensione del Ricordo. La tecnologia invece può offrire solo il servizio della Memoria. Anche Memoria e Ricordo sono legati: l’una, richiamata, riporta l’altro dentro il tempo proprio”.
In ultimo Francesco Gagliardi, ormai da anni oltreoceano, che non è un compositore, almeno non nel senso classico del termine perché in realtà compone delle “performance”. La sua Untitled, January, è un magnifico esempio di come la musica, l’arte e la “performance”, intesa come forma a sé, possano convergere. Untitled, January, altro non è che la fotografia divisa in quattro riquadri di un paesaggio visto da un treno con l’indicazione testuale: “A drone, or drones: any duration”.
Alessandra Novaga è una chitarrista attiva nell’ambito della musica contemporanea e improvvisata. Dopo una solida formazione classica conclusa alla Musikhochschule di Basilea, si muove sempre più in ambiti di sperimentazione e musiche di confine. Vive a Milano, e suona sia in solo che collaborando con musicisti come Elliott Sharp, con cui spesso esegue le sue partiture grafiche, Gianni Gebbia, Roberto Del Piano, Massimo Falascone, Pat Moonchy, Patrizia Oliva. Con Lee Ranaldo ha preso parte alla performance Sight Inseen per il festival Sound Res.
Spesso invitata a far parte della scena downtown a New York ha suonato allo Zebulon, per Arts Incubator Project all’Ontological-Hysteric Theater, al Silent Barn, allo Zebulon e allo Spectrum.
E’ la prima chitarrista italiana a suonare l’integrale di The Book of Heads di John Zorn. Compone e suona in scena per il teatro, collaborando soprattutto con Elena Russo Arman (la cui regia di La Palestra della Felicità è andata in scena con le sue musiche originali al Teatro dell’Elfo dal 6 al 29 marzo scorsi).
Nel 2014 Setola di Maiale ha pubblicato il cd per chitarra elettrica La chambre des jeux sonores, raccolta di cinque composizioni in forma di partiture grafiche scritte appositamente per lei, ed è stata invitata da Elliott Sharp a registrare un brano per la collana di soli chitarristici I Never Meta Guitar pubblicata da Clean Feed.
ELLIOTT SHARP The Hidden Variable / Sylva Sylvarum
The Hidden Variable è una suite che fa uso di strategie concettuali e di harware in evoluzione e che includono l’uso alternato di archetti alla chitarra. The Hidden Variable usa la notazione grafica per evocare i suoi stati sonici necessari.
Sylva Sylvarum è una partitura grafica che è creata processando una partitura musicale con un software di grafica nello stesso modo in cui il compositore processa il suono degli strumenti: modulazioni, filtraggi, stratificazioni, inversioni, distorsioni. Il risultato, in questo caso, sono state 250 immagini, montate in una sequenza che diventa un video animato. I due chitarristi saranno di fronte allo schermo e reagiranno in tempo reale allo scorrere del video traducendo in suoni ciò che vedono.
Elliott Sharp
Nato nel 1951 a Cleveland, Sharp ha seguito al Bard College corsi di improvvisazione jazz e etnomusicologia con il trombonista Roswell Rudd, e studiato composizione con Morton Feldman e Lejaren Hiller all’Università di Buffalo. Trasferitosi a New York nel ’79, è diventato in breve un protagonista della scena di Loisaida, anche grazie all’attività dell’etichetta Zoar da lui fondata, chiamando a incidere nei propri dischi nomi come David Fulton, Charles K. Noyes, Olu Dara, Mark Miller, Bill Laswell, David Linton, Christian Marclay ecc., e documentando la nascente scena locale con le compilation Peripheral Vision e State of the Union – un’attività di documentatore che proseguirà negli anni, con il doppio LP Island of Sanity per la No Man’s Land e le edizioni ampliate a due e tre cd di State of the Union nel 92, 96, e 2001, fino ai 3 volumi di “assoli chitarristici per il 21° secolo” I Never Meta Guitar del 2010-15. Nel 2001 ha curato l’importante mostra di sound art Volume: Bed of Sound per il PS.1 di New York.
Tra i suoi progetti, il solo Tectonics, il trio Bootstrappers con gli ex-Minutemen George Hurley e Mike Watt, i Terraplane con Dave Hofstra ed Eric Mingus, e l’Orchestra Carbon. Ha composto per Soldier String Quartet, Ensemble Modern, RadioSinfonie Frankfurt e ha suonato con Liquid Liquid, Monofonic Orchestra, John Zorn, Wayne Horvitz, Motoharu Yoshizawa, Deborah Harry, Frances-Marie Uitti, Reinhold Friedl, John Duncan, Michiyo Yagi e moltissimi altri.
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