sabato 16 maggio 2015 – ore 17.30 – Museo della musica / Laboratorio 1 – BOLOGNA ^
> Arnold Dreyblatt – conduce Franco Fabbri
^ con la partecipazione del Museo internazionale e Biblioteca della musica di Bologna
ingresso gratuito
domenica 17 maggio 2015 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Arnold Dreyblatt (Stati Uniti) prima italiana
Arnold Dreyblatt (Stati Uniti, 1953)
Spin Ensemble (2011); musica concreta ed elettronica prima italiana
Arnold Dreyblatt computer
musiche di Arnold Dreyblatt
> Arnold Dreyblatt & The Orchestra of Excited Strings (Stati Uniti, Germania, Inghilterra)
prima italiana
Arnold Dreyblatt (Stati Uniti, 1953)
Nodal Excitation (1979); per “Excited Strings Bass” prima italiana
Spedition (2012); per ensemble prima italiana
Fast in Place (2009); per ensemble prima italiana
Odd Shuffle (2012); per ensemble prima italiana
Sustain (2012); per ensemble prima italiana
Name Game (2009); per ensemble prima italiana
The Orchestra of Excited Strings:
Arnold Dreyblatt “Excited Strings Bass”, elettronica;
Konrad Sprenger batteria, chitarra elettrica digitalmente automatizzata;
Joachim Schütz chitarra elettrica modificata; Robin Hayward tuba microtonale
musiche di Arnold Dreyblatt
a cura di Arnold Dreyblatt
Biglietti 8 €
La Biglietteria del Centro di Ricerca Musicale /Teatro San Leonardo apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
* * *
Spin Ensemble, 2011
In Spin Ensemble (2011), Arnold Dreyblatt ha creato una tavolozza di segnali acustici e di pattern provenienti da un progetto di registrazione comprendente una macchina per la Risonanza Magnetica (più precisamente la “Siemens Magnetom Symphony Maestro Class”) dell’ospedale berlinese Martin-Luther. Dreyblatt vedeva questo dispositivo come una gigantesca bobina di Tesla, nella quale l’allineamento e le risonanze di un potente campo magnetico vengono gradualmente alterati da frequenze radio rotanti. Sotto la direzione di Dreyblatt, i tecnici della Siemens hanno azionato la macchina appositamente per queste registrazioni, concentrandosi sul trovare le impostazioni software più adatte a produrre i risultati sonori desiderati invece che utilizzare l’apparato, come solitamente avviene, per catturare immagini di specifiche zone del corpo. I segmenti sonori sono stati analizzati, decostruiti e raggruppati in base all’altezza, il ritmo e la densità. I file così ottenuti sono stati combinati e fusi, senza però essere trattati digitalmente o alterati in alcun modo, per formare una composizione. Questi pezzi sono stati originariamente utilizzati come elemento acustico dell’installazione audio-visiva ‘Turntable History’ presso la galleria Singuhr di Berlino nel 2009. Le registrazioni di Turntable History e dalla più recente composizione Spin Ensemble sono state pubblicate da Important Records come cd Imprec322 e cassetta SAUNA14, rispettivamente.
The Orchestra of Excited Strings: Nodal Excitation (1979)
Nella primavera del 1979 mi fu chiesto di portare un pezzo solista a un festival musicale a New York. Fino a quel momento avevo sviluppato un repertorio di isolati attacchi percussivi e con l’archetto, che si erano evoluti in una tecnica ritmica continua tramite la quale ottenevo accordi di ipertoni sopra la fondamentale. In questa tecnica l’archetto viene simultaneamente fatto scivolare sulle corde e usato in maniera percussiva: una piccola parte dell’archetto è portata a contatto con la corda con un movimento di avanti e indietro. Se si enfatizza l’aspetto percussivo, la natura inarmonica dell’attacco sopraffà il suono, e si ottiene una risonanza limitata. Se una lunga sezione dell’archetto è portata in contatto con la corda, il suono risultante è carente in risonanza. Dopo un lungo periodo senza eseguire questo lavoro, nei tardi anni novanta ricominciai a suonarlo, estendendone gradualmente l’estensione e le dinamiche.
“L’integrità della vibrazione fondamentale è mantenuta per entrambe le corde, ad ogni momento; ogni variazione di altezza avviene nella struttura degli ipertoni. Una lunghezza più breve della corda vibrante non è mai creata con tecniche come lo “stopping” o il “fretting”: piuttosto, vibrazioni armoniche parziali vengono calcolate, estratte e occasionalmente isolate ai nodi della corda.” – (A. Dreyblatt, Programma di sala, 1979).
The Orchestra of Excited Strings: Musica per Ensemble (2009-2012)
L'”Orchestra of Excited Strings” di Arnold Dreyblatt suona con un sistema di temperamento inequabile basato sulla serie armonica. Per l’ensemble, Dreyblatt ha inventato e modificato strumenti musicali e sviluppato nuove tecniche di esecuzione. Il sistema di temperamento di Dreyblatt si calcola a partire dal terzo, quinto, settimo, nono e undicesimo ipertono e i loro multipli. Questi ipertoni in relazione matematica tra di loro, vengono uditi come una relazione tonale quando sono trasposti e suonati sopra un tono fondamentale.
I primi quattro pezzi per ensemble sono composti per basso “excited strings”, chitarra elettrica modificata, percussioni, e chitarra multi-canale controllata da computer. Per l’ultimo pezzo, “Name Game“, Dreyblatt suona sulle serie armoniche con un emulatore dei Drawbar (tiranti) di un organo Hammond.
Arnold Dreyblatt
“Apparso sulla scena all’inizio degli anni 80, Dreyblatt ha dimostrato la capacità di far proprio uno stile attualizzandolo e infondendogli caratterizzazioni del tutto particolari. L’uso di strumenti in gran parte autocostruiti o profondamente modificati alla bisogna; il carattere in apparenza ruvido della sua musica; la tendenza a far emergere elementi già presenti in altri autori (la fisicità di Palestine, l’uso degli armonici e il microtonalismo di La Monte Young, la rudezza sonora di Glenn Branca, ecc.) raccogliendoli in un unica esperienza artistica, ne hanno fatto sin dagli esordi (con il formidabile Nodal Excitation) una figura cardine dell’evoluzione del movimento post-minimalista.”
(da Coteni-Antognozzi, La musica minimalista, Textus)
Nato a New York nel 1953 e residente a Berlino dall’84, Arnold Dreyblatt è compositore, performer e artista visivo. Dopo aver studiato cinema e video arte alla S.U.N.Y. di Buffalo con Woody e Steina Vasulka, e musica con Pauline Oliveros, LaMonte Young e Alvin Lucier, ha sviluppato un approccio unico alla composizione e alla performance musicale. Dalla fine degli anni 70, ha inventato una serie di strumenti modificati, nuove tecniche esecutive e un sistema di intonazione, raccogliendo una forte fan base underground con la musica estatica e trascendentale delle varie formazioni da lui dirette sotto il nome di “The Orchestra of Excited Strings”. Le sue composizioni sono state eseguite da Bang On A Can All-Stars, Jim O’Rourke, Pellegrini Quartet, Crash Ensemble, e dall’indie band americana Megafaun, e i suoi lavori discografici sono stati pubblicati da India Navigation, Hat Art, Table of the Elements, Tzadik, Cantaloupe Music, Important e Northern Spy.
Nel 2007 è stato eletto membro onorario a vita dall’Accademia delle Belle Arti tedesca (Akademie der Künste, Berlin). E’ attualmente docente di Media Art alla Muthesius Academy of Art and Design di Kiel.
La sua pratica artistica crea complesse metafore spaziali e testuali sui temi della memoria e dell’archiviazione, esprimendosi in performance multimediali di grande scala e durata (“The Memory Projects”, 1995-2001), installazioni (“From the Archives”, 1999; “The Wunderblock”, 2000; “Turntable History”, 2009) e opere da esposizione (come i pannelli lenticolari multi-strato di “Ephemeris Epigraphica”, 2006 e di “Speak Stones”, 2007). I suoi lavori sono stati esposti in gallerie, musei e spazi pubblici come l’Hamburger Bahnhof Museum di Berlino, il Jewish Museum in New York, il Museum of Applied Arts (MAK) di Vienna e la Galleria e/static di Torino. Sue opere di arte pubblica sono visibili in permanenza allo HL Holocaust Center di Oslo e al Jewish Museum di Berlino.
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