sabato 3 maggio 2014 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA //
> Yoshi Wada WHAT’S THE MATTER WITH YOUR EAR? (Giappone, Stati Uniti, Italia)
Yoshi Wada (Giappone, 1943)
What’s The Matter With Your Ear? (2014) prima assoluta
Patrick Novara bombarda rinascimentale; Marco Ferrari bombarda rinascimentale;
Paolo Simonazzi bombarda rinascimentale; Roberto Marra grancassa (Conservatorio di Musica
“G. B. Martini” di Bologna); Tashi Wada armonio, generatori audio;
Yoshi Wada sirene, allarmi, percussioni industriali, cornamusa
musiche di Yoshi Wada
a cura di Walter Rovere
progetto commissionato da Angelica
// una produzione di AngelicA; con la partecipazione del Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini”
di Bologna e del LABOTRON – Laboratorio Bologna Mellotron
Biglietti 7 €
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
“La musica di Wada è massiccia. La prima volta che l’ho ascoltato nei primi anni 70, suonava dei massicci strumenti a fiato di metallo. Poi lo vidi cantare con un suo amico immerso nell’eco di un tunnel massiccio che si era costruito. Poi arrivarono massicci compressori, che soffiavano l’aria dentro masse di tubi. Tutte le volte anche la musica era massiccia, e non sono sicuro che sia solo una metafora.
Ovviamente la musica non è una cosa tangibile, quindi è difficile pensare che possa avere una massa. Eppure per i fisici, massa e densità sono essenzialmente la stessa cosa, e non è difficile immaginare che l’aria, quando vibra per la musica di Wada, sia più densa del normale. E se la sua musica è spesso di lunga durata, è semplicemente perché la sua lunghezza dev’essere in proporzione con il suo spessore.
Può essere più accurato pensare a Wada come a uno scultore, perchè la sua musica sembra essere una realtà fisica, come il legno o la pietra, e anche per il modo in cui tratta i suoi materiali. La maggior parte dei compositori lavora con idee: melodie, armonie, relazioni tematiche, serie tonali ed altri concetti astratti, tutte cose che possono venire convertite in suono, ma che non sono suono in se stesse. Wada da parte sua, lavora direttamente con la realtà fisica del suono. (…) Per questo la sua musica ha poca somiglianza con quella dei minimalisti, e i suoi colleghi sono piuttosto compositori come Phill Niblock, Maryanne Amacher, Alvin Lucier – persone che si sono confrontate più direttamente con il fenomeno del suono in se stesso. Nel far questo, la loro musica è divenuta forse più radicale di quella di molti altri compositori sperimentali, probabilmente più significativa, e, almeno nel caso di Wada, decidamente più massiccia.”
– Tom Johnson
“What’s the matter with your ear?” è una composizione inedita scritta appositamente da Wada per la sua partecipazione ad AngelicA. La performance di Wada e del figlio, il compositore Tashi Wada, è stata pensata per una varietà di strumenti quali sirene, allarmi, bidoni industriali, oscillatori, cornamusa e armonio, e l’assistenza di musicisti locali alle bombarde e alla grancassa da concerto.
“La mia ricerca è diretta verso il suono grave e risonante che viaggia in profondità attraverso le mie cellule – dove esiste questo suono?“
– Yoshi Wada
Yoshi Wada Nato a Kyoto nel 1943, si è diplomato in scultura all’Università di Kyoto, per poi trasferirsi a New York nella seconda metà dei 60. Entra nel movimento Fluxus nel 1968, partecipando a molti eventi e concerti, fino alla scomparsa di Maciunas dieci anni più tardi. Tra i suoi lavori di quel periodo, una composizione per pianoforte che separava la produzione musicale dall’emissione di suoni (lo strumento era imbottito di spessi fogli di cartone), “Cough”, una scatola con uno starnuto di Maciunas sigillato rimasta allo stadio di prototipo, e una serie di “Biglietti non autorizzati per visitare persone famose” (ovvero La Monte Young, Jonas Mekas, e gli attori James Stewart e Lauren Bacall) distribuiti durante la Fluxfest di John Lennon e Yoko Ono del 1970.
A New York studia composizione con La Monte Young, tecnica vocale indiana con Pandit Pran Nath, e cornamusa scozzese con James McIntosh e Nancy Crutcher. Dagli anni 70, lavorando come carpentiere e idraulico per la Flux House Cooperative di Maciunas, inizia a usare materiali da lavoro come tubi idraulici in piombo e rame per produrre strumenti a fiato di grandi dimensioni e cornamuse autocostruite suonate da compressori d’aria, e a scrivere composizioni basate sulle proprie ricerche su timbro, risonanze, e improvvisazioni con le serie armoniche. Produce anche installazioni interattive, come “The Appointed Cloud” dell’87 per la New York Hall of Science, che impiegava un organo autocostruito a 80 canne controllato da programma per computer progettato da David Rayna. Ha presentato i suoi lavori in sedi e rassegne come la Whitney Biennial di New York, l’Akademie der Kunste di Berlino, il Festival d’Automne di Parigi, la Biennale di Venezia, e l’AV Festival di Newcastle.
Tashi Wada è nato a New York. Le sue composizioni usano strutture apparentemente semplici e sistemi d’intonazione accuratamente calibrati per esplorare effetti psicoacustici nella percezione. Ha inciso in proprio due Lp con il violinista Marc Sabat, e ha preso parte a concerti e incisioni di Charles Curtis, Stephan Mathieu, Michael Pisaro, oltre a suonare regolarmente con suo padre Yoshi.
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