venerdì 9 maggio 2014 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Regula Konrad + Stefan Thut + Stephen Altoft + Lee Ferguson + Jürg Frey
(Svizzera, Inghilterra, Stati Uniti) §
Jürg Frey (Svizzera, 1953)
Farblose Wolken, Glück, Wind (2009/2011); per soprano, tromba, violoncello, percussioni, elettronica prima italiana
Regula Konrad soprano; Stefan Thut violoncello; Stephen Altoft tromba; Lee Ferguson percussioni; Jürg Frey elettronica
musiche di Jürg Frey; testo di Gustave Roud (1897 – 1976)
§ a cura di Walter Rovere
§ con la collaborazione di Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura
Biglietti 7 € (biglietto unico per i due concerti della serata)
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
“Alcuni anni fa mi sono addentrato, attraverso le note sapienti di Philippe Jaccottet, per la prima volta l’opera del poeta Gustave Roud (1897-1976). La sua non molto estesa produzione trae origine dal paesaggio dell’Haut-Jorat, a nord del lago di Ginevra, dove ha trascorso tutta la sua vita nella fattoria di famiglia. Si tratta di una poesia particolare che parla dall’inizio alla fine della ricerca dell’Essenza. E’ stato un modus operandi, il suo, che si può paragonare a quello di un pittore: ogni giorno uscì di casa non con il cavalletto, ma con il suo taccuino, e vagava per la campagna in qualità di flâneur, osservatore e scrittore, per fare delle sue annotazioni il fondamento del suo lavoro. Sapeva percepire la dimensione esistenziale nella vita quotidiana dei suoi amici, nelle minime variazioni del clima e del paesaggio, e mise questa sua capacità percettiva alla base della sua opera. Da diversi anni la letteratura di Gustave Roud accompagna il mio lavoro. Sento una precisa risonanza della sua poesia nel mio modo di operare, e questa affinità emerge, tra le mie altre composizioni, in Farblose Wolken, Glück, Wind.” – Jürg Frey
Jürg Frey è nato nel 1953 ad Aarau ( Svizzera). Dopo la sua educazione musicale, conclusasi con l’examen de Virtuosité nella classe di Thomas Friedli al Conservatorio di Ginevra, iniziò la carriera come clarinettista, ma la sua attività come compositore ha presto preso il sopravvento.
Come compositore e sound artist, ha sviluppato un proprio linguaggio con la creazione di ampi e calmi spazi sonori. Il suo lavoro è caratterizzato da una non-stravaganza elementare del suono, dalla sensibilità per la qualità dei materiali, e dalla precisione dell’approccio compositivo. Talvolta le sue composizioni travalicano totalmente aspetti come strumentazione e durata, per toccare aspetti della sound art.
Ha lavorato con serie compositive, così come con il linguaggio e il testo. Alcune di queste attività sono state pubblicate in piccole edizioni come libri d’artista (Edition Howeg, Zurigo, Weiss Kunstbewegung, Complice, Berlino). Ha tenuto seminari e gli sono stati dedicati ritratti come visiting composer dalla Universität der Künste di Berlino, l’ Universität di Dortmund e più volte dalla Northwestern University e dal California Institute of Art. Nel 2003 ha partecipato all’Espace Sonore di Montréal, con la prima di “Landschaft mit Wörtern” e l’integrale dei suoi quartetti d’archi. Nel 2005 ha presentato la performance/installazione di sette ore Acht Räume presso il Centre Culturel Suisse di Parigi, e nel 2006 gli è stato dedicato il film “Jürg Frey: il tempo non udibile“, di Urs Graf.
E’ membro del Wandelweiser Komponisten Ensemble, che comprende compositori come Antoine Beuger, Radu Malfatti, Chico Mello e Michael Pisaro, e che ha presentato concerti per più di 15 anni in Europa, Nord America e Giappone. Frey vive ad Aarau (Svizzera), dove insegna clarinetto e organizza la rassegna concertistica Moments Musicaux Aarau, dedicata alla musica contemporanea.
Regula Konrad (Hägglingen, CH) insegna alla Hochschule für Musik di Basilea. Ha partecipato a festival come la “Semana Musica Religiosa Cuenca”, “Salzburger Festspiele: Barockpfingsten” e il “World New Music Days”, esibendosi come solista con ensemble come i Basler Madrigalisten, la Capella Reial de Catalunya, i Concert des Nations ed altri, guidata da direttori come Christoph Coin, Tom Koopman e Jordi Savall. Stefan Thut vive e lavora a Solothurn (CH). Compositore appartenente al gruppo Wandelweiser, basa la maggioranza delle sue partiture su sistemi aperti relativamente determinati, che richiedono la collaborazione dei performer. Come interprete ha presentato prime di lavori per violoncello solo di Jürg Frey, Radu Malfatti, Tim Parkinson, James Saunders, Taku Sugimoto, Taku Unami e Manfred Werder, e si è esibito con l’ensemble Incidental Music a Berlino, Bruxelles, Londra e Zurigo. Americano dello Iowa, Lee Forrest Ferguson ha completato gli studi alla Staatliche Hochschule für Musik di Freiburg (D). Ha suonato con Ensemble Recherche, Ensemble Surplus, the Basel Symphony Orchestra, MusikFabrik NRW ed è attualmente membro di SUONO MOBILE – Initiative für Neue Musik, Ensemble Chronophonie e del duo Contour con Stephen Altoft. Stephen Altoft ha studiato all’Università di Huddersfield e ha preso poi lezioni da Markus Stockhausen e da William Forman. Fa parte dell’Ensemble Chronophonie (Freiburg) e dell’Ensemble Linea (Strasbourg), e nel 1998 ha formato il duo Contour con Lee Ferguson. Assieme hanno eseguito brani da loro commissionati a compositori di tutta Europa, Asia e Stati Uniti, tra cui nel 2000 la prima mondiale di Pulse di Christian Wolff a Londra.
Farblose Wolken, Glück, Wind (Nubi incolori, la felicità, il vento)
(testo di Gustave Roud (1897 – 1976):
Joie tendre d’être seul avec mes pensées mes sommeils mes rêves au coeur
au coeur d’un beau pays d’avril vert rose jaune noir jaune et bleu sous un ciel de mouvants nuages. De hautes averses blanchissent l’horizon.
Tout est si calme; les feuilles des frênes translucides dans le soleil contre un ciel doucement embrumé bougant à peine. J’entends une fanfare.
Moi, moi qui vivais minute après minute de ces correspondances envivrantes, je suis separé.
Cette épaule où ma main se posait – c’est la seule terre humaine où je touche, mon seul havre.
Une absence est la plus vive des présence – pour un temps du moins.
Je transcris quelques notes, je veux garder de l’oubli les signes – qui n’ont qu’une valeur de signe.
Et le regard d’une seule nuance si délicate, plus fragile que la fleur de lin.
La répétition d’une activité fragmentaire – ma respiration – le battement de mon coeur.
Le soleil suspendu. Un paysage décoleré.
Testo dell’installazione sonora
(testo di Jürg Frey)
Stein – Stein – Stein – Stein – Stein – Stein – Stein (pietra)
Glanz – Glanz – Glanz (luccicore)
Laub – Laub – Laub – Laub – Laub (fogliame)
Laub – Laub (fogliame)
Tod – Tod – Tod (morte)
Glück – Glück – Glück – Glück – Glück – Glück – Glück (felicità)
Wind – Wind – Wind (vento)
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