sabato 5 maggio 2012 – ore 21.30 – Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Marina Rosenfeld + Philip Jeck TWO SOLOS AND A DUO (Stati Uniti, Inghilterra) prima europea
Marina Rosenfeld giradischi, elettronica; Philip Jeck giradischi, elettronica
musiche di Marina Rosenfeld, Philip Jeck
a cura di Walter Rovere
Biglietti 7 €
Teatro San Leonardo – biglietteria aperta dalle ore 21 del giorno del concerto
Marina Rosenfeld
Compositrice e sound artist, la newyorchese Marina Rosenfeld è una delle più significative esponenti della ridefinizione delle pratiche musicali e della loro ibridazione con le arti visive a partire dagli anni ’90. Esordiente nel 1993 con il progetto Sheer Frost Orchestra, una composizione grafica per 17 chitarre da suonarsi da parte di altrettante musiciste usando esclusivamente tubetti di smalto per le unghie, le sue composizioni degli ultimi anni come P.A., roygbiv&b e Teenage Lontano, una acclamata “cover version” per coro di teenager del Lontano di Ligeti, lavorano sulla traduzione di rapporti sociali e spaziali in relazioni musicali, eseguite in spazi monumentali che con l’ausilio di altoparlanti autocostruiti appositamente progettati disperdono e distorcono il suono.
Come performer ai giradischi, usa prevalentemente come fonti sonore dischi in acetato incisi in proprio scariche elettrostatiche dal vinile, frammenti di rumori strumentali o elettroacustici e altri detriti audio, suonando tra gli altri con George Lewis, Christian Marclay, Sonic Youth, Dj Olive, Ignaz Schick, eriKm, Martin Tétreault, Text of Light e per la Merce Cunningham Dance Company.
Suoi lavori sono stati commissionati da istituzioni internazionali e festival quali MoMa-New York, Whitney Biennial, Stedelijk Museu, Tate Modern, Holland Festival, Performa, Ars Electronica e Maerz Musik.
Philip Jeck
Compositore inglese multimediale (ma anche professo “mago, coreografo e talvolta becchino”), Jeck giunse alla pubblica attenzione per la prima volta nel 1993, con Vinyl Requiem, una performance per 180 mangiadischi Dansette, 12 proiettori di diapositive e due proiettori che vinse il Time Out Performance Award di quell’anno. Autore di un approccio quietamente stratificato, melanconico e “impressionista” nell’uso dei giradischi che lo ha distinto immediatamente dagli altri “plagiaristi creativi” della scena sperimentale, Jeck ha da allora presentato performance e installazioni in festival e istituzioni come il Musikprotokoll di Graz, lo ZKM di Karlsruhe, il toon festival di Harleem e la Biennale di Shangai, e composto partiture per compagnie di danza e teatrali quali Anatomy Performance Co., Yolande Snaith Theatre-dance, Movie’n’Opera, Laurie Booth e Steve Paxton.
Ha collaborato con Gavin Bryars e l’ensemble Alter Ego per la nuova versione di The Sinking of the Titanicpresentata alla Biennale Musica di Venezia del 2005, ripresa dal vivo alla Barbican Hall di Londra per commemorare il centenario dell’affondamento della nave lo scorso 15 aprile, e per l’opera “The Stones Of The Arch” con Paul Hillier’s Theatre Of Voices e il Kronos Quartet.
Oltre che nei frequenti concerti in solo, si è esibito e ha inciso tra gli altri con Christian Fennesz, Jah Wobble, Bill Laswell, Otomo Yoshihide, Janek Schaefer, Claus von Bebber ed Elliott Sharp.
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