mercoledì 17 maggio 2023 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
– – > Thomas Ankersmit (Olanda) X
– – > SERGE 50 – Serge Modular Synthesizer 1973–2023
Thomas Ankersmit serge modular analog synthesizer
musiche di Thomas Ankersmit
a cura di Walter Rovere
X con il sostegno dell’Ambasciata e del Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi
– – > Azione_Improvvisa Ensemble (Italia)
– – > NOW and THEN
Don Luigi Pozzi (Italia, 1613-1656) / Daniela Fantechi (Italia, 1984)
Zodiaco Celeste (2020); estratti da Zodiaco Celeste (Venezia 1650),
selezione ed elaborazione di Daniela Fantechi
Marco Momi (Italia, 1978)
Semi alle bestiole salve (2021) *
Claudio Monteverdi (Italia, 1567-1643) / Daniela Fantechi (Italia, 1984)
Maledetto sia l’aspetto (1632); elaborazione di Daniela Fantechi (2023)
Filippo Perocco (Italia, 1972)
FIATO (2023)
Daniela Fantechi (Italia, 1984)
Late summer sowing (2021)
Azione_Improvvisa Ensemble:
Andrea Antonel tiorba; Margherita Berlanda fisarmonica;
Pietro Paolo Dinapoli chitarra elettrica; Daniela Fantechi elettronica
musiche di Don Luigi Pozzi, Marco Momi, Claudio Monteverdi,
Filippo Perocco, Daniela Fantechi
a cura di Luca Vitali
* grazie al sostegno di Ernst von Siemens Musikstiftung
Biglietti:
10 € | ridotto 5 €
Ridotto:
– per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica
“G. B. Martini” di Bologna, Liceo Musicale Lucio Dalla
– ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale verrà applicato uno sconto
di 2 € sul biglietto intero
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
prevendite
Boxerticket
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
Nel 2023 il sintetizzatore SERGE Modular festeggia il suo cinquantesimo anniversario. Costruito da Serge Tcherepnin nel 1973, è universalmente considerato uno dei più potenti e versatili strumenti elettronici dell’era analogica.
A differenza di aziende più conosciute come Moog e ARP, Tcherepnin non era interessato alla capacità dei sintetizzatori di simulare strumenti tradizionali (pianoforte, organo, ecc.) in un formato più economico e trasportabile. Al contrario, si concentrò sulla potenzialità dell’elettronica nel creare suoni mai sentiti prima e forme di musica completamente nuove. Il Serge Modular veniva deliberatamente venduto senza manuale di istruzioni e senza una tastiera tradizionale per incoraggiare la sperimentazione.
Su consiglio della sound artist Maryanne Amacher, il SERGE Modular è lo strumento principale di Thomas Ankersmit dal 2006. Con questo progetto esplorerà i limiti delle sue capacità di creare un universo sonoro organico e ispirato alla musica concreta, e allo stesso tempo tornerà “alle origini” con un suono più puramente elettrico/elettronico. La musica esiste nella tensione fra l’astrazione e un suono più cinematografico: rumori, crepitii, sibili, pulsazioni divengono tuono, fuoco, pioggia, un battito cardiaco – con Ankersmit che cerca di “dare vita” all’elettricità.
Ankersmit è tuttora in contatto con lo stesso Tcherepnin, che vive nelle vicinanze di Parigi, e che del suo lavoro ha scritto:
“Il concerto di Thomas è stato spettacolare, una delle cose più belle create su un sintetizzatore Serge che abbia mai sentito. La cosa migliore è che non ho sentito nessuno dei bip, swoosh, o degli arpeggi infiniti che si sentivano di solito nella musica da synth degli anni ’70 e ’80. In realtà non ho sentito nulla che si potesse dire creato da uno dei miei sintetizzatori. È puro genio!”
Thomas Ankersmit (1979) ha studiato al Dipartimento Audiovisivo della Rietveld Academy di Amsterdam, alla School of Visual Arts di New York e al Dipartimento di Elettroacustica dell’Università delle Arti di Berlino.
Attualmente vive a Berlino e il suo lavoro comprende musica per sassofono, computer e sintetizzatori, e installazioni sonore.
Influenzato più dalle pratiche sperimentali ed elettroacustiche che dal (free) jazz, nel suo uso del sassofono Ankersmit si concentra sull’esplorazione degli estremi timbrici. La sua musica elettronica è costruita da sciami di micro-eventi elettromeccanici con un acuto senso del dettaglio e dell’intensità. Fenomeni acustici come gli infrasuoni e le emissioni otoacustiche (suoni provenienti dall’interno della testa, generati dalle orecchie stesse) giocano un ruolo fondamentale nella sua produzione, così come un uso improprio delle apparecchiature, deliberato e creativo.
Dal 2006 il suo strumento principale è il sintetizzatore analogico Serge Modular, che suona sia dal vivo che in studio.
Ha inciso con Frank Wright, Toshimaru Nakamura, Tetuzi Akiyama, Sven-Åke Johansson, Phill Niblock (con il quale si è esibito ad AngelicA 2008), Valerio Tricoli e in solo, e i suoi lavori sono stati pubblicati dalle etichette Shelter Press, PAN e Touch.
Nell’ambito classico-contemporaneo, troppo spesso ancora legato a “formati” accademici di presentazione e repertorio, Azione_Improvvisa è un raro esempio di ensemble di musica contemporanea che ha deciso di lavorare con un organico strumentale totalmente diverso dagli accorpamenti classici, proponendosi la sfida di costruirsi un’identità sonora e un repertorio unici, frutti solo della propria ricerca personale e delle collaborazioni con compositori affini.
Dal 2017, il quartetto esplora nuove sonorità e possibilità espressive per strumenti di epoche diverse, combinando uno strumento antico come la tiorba (un grande Liuto basso usato nel 500 e 600) con le sonorità popolari della fisarmonica, e quelle tecnologiche della chitarra elettrica e dell’elettronica.
Con Now and Then, Azione_Improvvisa porta avanti la ricerca di rendere attuale un dialogo sempre più necessario tra la musica contemporanea e la musica del passato, con un’attenzione peculiare al periodo barocco, epoca in cui la tiorba si afferma come strumento di rilievo.
Le trasposizioni di lavori antichi come lo Zodiaco Celeste (1650) di Don Luigi Pozzi e Maledetto sia l’aspetto (1632) di Claudio Monteverdi per l’organico peculiare dell’ensemble, restituiscono un’immagine distorta, seppur riconoscibile, degli originali.
A queste trasfigurazioni musicali si accostano, con la volontà di sviluppare una drammaturgia interna al programma, brani scritti appositamente per l’ensemble da alcuni dei compositori più interessanti del panorama contemporaneo italiano.
Semi alle bestiole salve di Marco Momi trae ispirazione da una raccolta di bestiari medievali. Il brano è da intendersi come una raccolta di micro-scene nelle quali si ascoltano giocare e azzuffarsi cuccioli di mostri, delle bestiole. Nessun catalogo, alcun tono epico nella narrazione ma semplice testimonianza di creature ibride bambine che scoprono il mondo. Identità ancestrali come la tiorba, tecnologiche come la chitarra elettrica e popolari come la fisarmonica calpestano il suolo sconnesso di un giardino sonoro elettronico, salvate – in questo stadio – dal loro destino mitologico.
Fiato di Filippo Perocco gioca con una parola confusa col suono strumentale. Una parola mai scandita, che mai rappresenta elemento di sfogo, con la volontà di creare una piccola miniatura da vivere “a luce di candela”, caratterizzata da una fragilità e da una tensione latenti.
Late Summer Sowing di Daniela Fantechi gioca sul susseguirsi e l’evolversi di alcuni gesti strumentali precisi e dettagliati, che nel corso del brano tendono a confondersi con la loro trasfigurazione elettronica. Fino al momento in cui tutto il mondo sonoro emerso è trasformato e restituito attraverso la cassa risonante della tiorba, tramite l’uso di trasduttori.
Marco Momi ha studiato pianoforte, direzione d’orchestra e composizione a Perugia, Strasburgo, L’Aja, Roma, Darmstadt e Parigi. I suoi lavori sono stati eseguiti da formazioni come Ensemble Intercontemporain, Nikel, Klangforum Wien, Neue Vocalsolisten Stuttgart, PHACE, Accroche Note, ASKO, Trio Accanto, MDI, Quartetto Prometeo, Marino Formenti e altri, in festival come Musica Strasbourg, ManiFeste Paris, Wittener Tage für neue Kammermusik, Milano Musica, Warsaw Autumn, Gare du Nord Basel, Gaida Vilnius, Wiener Konzerthaus, Biennale di Venezia, Akademie der Künste Berlin, IRCAM, Ars Musica Bruxelles, Bang on a Can New York, Wien Modern, Tzlill Meudcan Tel Aviv, Gaudeamus Music Week, ZKM Karlsruhe.
Le sue composizioni sono pubblicate su cd monografici da Stradivarius (Almost Pure e Almost Quiver) e Kairos (Almost Nowhere).
Compositore, direttore e organista, Filippo Perocco è inoltre cofondatore e direttore artistico dell’Ensemble L’arsenale (con cui si è esibito ad AngelicA 2015).
Come compositore spesso combina strumenti convenzionali con strumenti fatti in casa; detriti, macerie e rovine come elementi extramusicali essenziali nel suo approccio compositivo.
La sua opera Aquagranda, comissionata dal Teatro La Fenice, ha ricevuto il Premio della Critica Musicale Franco Abbiati – 2017”; alcuni suoi lavori sono stati eseguiti e commissionati da ensemble e festival internazionali, quali, tra gli altri, Biennale Musica di Venezia, Eclat, Siemens Foundation, Mata Festival, Milano Musica, Sentieri Selvaggi, Taschenopern Salzsburg, Klang21, Divertimento Ensemble, Ex Novo, Brighton Festival, Vokalensemble NeueMusik.
Compositrice e ricercatrice, Daniela Fantechi ha studiato composizione a Firenze e Graz, frequentando poi diverse masterclass, corsi estivi e residenze all’estero come Impulse, Acanthes, Darmstadter Ferienkursen, Kultur Kontakt Vienna, ecc.
Nel 2011 ha cofondato, insieme a Marco Baldini e Edoardo Ricci, l’ensemble Blutwurst, la cui ricerca è incentrata sull’esplorazione acustica di suoni prolungati e della ricchezza degli impasti timbrici che ne derivano. I loro ultimi lavori pubblicati sono Ricercar nell’ombra (Another Timbre) con il compositore francese Emmanuel Holterbach, e Anabasi (Kohlhaas). Dal 2017 fa parte dell’ensemble Azione_Improvvisa e dal 2022 lavora inoltre presso l’Orpheus Instituut di Ghent (BE) come ricercatrice nel gruppo “Music, Thought and Technology”.
Le sue composizioni sono state eseguite in Italia, Austria, UK, Germania, Belgio, Spagna, Portogallo, Francia e Svizzera.
Azione_Improvvisa è un ensemble che unisce esperienze e approcci musicali differenti: un rapporto sinergico tra strumenti di epoche diverse alla ricerca di una identità nuova e sperimentale. Attivo dal 2017, affianca all’attività concertistica, attività laboratoriali e installazioni, con lo scopo di approfondire tutti gli aspetti del contemporaneo.
Personalità originali della musica d’oggi come Marco Momi, Lula Romero, Giorgio Colombo Taccani, Stefano Alessandretti, Farzia Fallah, Andrea Valle, Zeno Baldi, Maurizio Azzan, Filippo Perocco e Alberto Carretero hanno dedicato opere all’ensemble.
A marzo 2020 Azione_Improvvisa è risultato vincitore dell’importante sostegno Grant-in-Aids della fondazione tedesca Ernst von Siemens Stiftung, con il progetto SeedS (première a Transart Festival 2020).
Attivo principalmente tra Italia, Svizzera, Germania e Belgio, l’ensemble è stato invitato in rassegne quali Transart – Bolzano, Milano Musica, Unerhörte Musik – Berlino, Kortrijk Festival – Bruxelles, L’Arsenale Nuova Musica – Treviso, Musica Insieme – Panicale, Pergine Festival – Pergine Valsugana, Pacta Sound Zone – Milano, e in residenza presso Fondazione Spinola – Banna e Fattoria Vittadini (Fabbrica del Vapore), Milano.
Dal novembre 2022 collabora con l’Estonian Academy of Music and Arts di Tallinn (Estonia) per un progetto incentrato sulla figura di Claudio Monteverdi. Nel 2019 Azione_Improvvisa ha preso parte alla registrazione di Parade – Giorgio Colombo Taccani guitar works nel quale è presente la loro versione di Blind Trust, dedicata all’ensemble, e nel 2020 ha inciso First Glimpse (Ars Spoletium) che include i lavori dei primi tre anni insieme. Nel 2023 è in uscita il disco SeedS per EMA Vinci, che raccoglie i brani di Momi, Fantechi, Baldi, Romero e Fallah, dedicati all’omonimo progetto.
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