mercoledì 3 maggio 2023 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
– – > Sofia Jernberg & Alexander Hawkins (Etiopia/Svezia, Inghilterra)
– – > MUSHO prima italiana
Sofia Jernberg voce; Alexander Hawkins pianoforte
musiche di Hailu Mergia, Aster Aweke, Zabelle Panosian
e musiche tradizionali etiopi, svedesi, armene
arrangiamenti e improvvisazioni di Sofia Jernberg e Alexander Hawkins
a cura di Lee Paterson | gogobetween
NOTA bene:
– Il concerto di questa sera, di Sofia Jernberg & Alexander Hawkins, vedrà
sul palco solo Alexander Hawkins in un SOLO PIANO a causa di un impedimento per motivi di salute di Sofia Jernberg
Biglietti:
10 € | ridotto 5 €
Ridotto:
– per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica
“G. B. Martini” di Bologna, Liceo Musicale Lucio Dalla
– ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale verrà applicato uno sconto
di 2 € sul biglietto intero
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
prevendite
Boxerticket
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
“Il pianista inglese Alexander Hawkins in duo con la vocalist Sofia Jernberg sono stati il clou della serata. Due musicisti che sanno rendere i propri “strumenti” perfetti. Ascoltare Jernberg come si è presentata ieri sera è un piacere: negli ultimi anni ha evoluto la propria voce in qualcosa di altamente personale, perpetuamente sospeso ai confini tra jazz, musica contemporanea, world music e improvvisazione radicale. E con Hawkins come partner può raggiungere la perfezione. Lui è un tecnico molto abile al pianoforte, ha un grande orecchio che lo rende sempre capace di ascoltare con grande intensità ciò che fanno gli altri musicisti, e di rispondere con improvvisazioni ponderate ed emozionanti” – Jan Granlie, October Meeting Amsterdam 2016, Salt Peanuts
Sofia Jernberg e Alexander Hawkins si sono esibiti per la prima volta assieme al Bimhuis di Amsterdam nel 2016, sotto il nome di Musho – parola amarica che significa ‘Canzone Triste’. Il lavoro di Sofia Jernberg, nata in Etiopia e di stanza a Stoccolma, la porta spesso ai limiti estremi della sperimentazione vocale, in contesti che vanno dal Pierrot Lunaire di Schönberg alla Fire! Orchestra di Mats Gustafsson. Alexander Hawkins è riconosciuto come uno dei pianisti britannici più brillanti e fantasiosi emersi nel nuovo millennio, e parallelamente al suo profilo come bandleader e compositore, si è cimentato spesso nel formato del duo, con Evan Parker, Louis Moholo-Moholo e Tomeka Reid tra gli altri.
In Musho, i due attingono alla comune passione per la musica etiope, esercitata sotto la guida di due mostri sacri di quel paese: Hailu Mergia per Jernberg, e Mulatu Astatke per Hawkins. Muovendosi senza soluzione di continuità tra esplorazione astratta e l’immediatezza della canzone tradizionale etiope, quella di Musho è, si può dire, “vera world music”: musica d’oggi che cattura influenze da tutto il mondo e tutte le epoche, e le fonde alchemicamente in qualcosa di unico nel tempo e nello spazio.
Sofia Jernberg torna ad AngelicA dopo il quartetto The New Songs (con Eve Risser, Kim Myhr, David Stackenäs) nell’edizione 2012, mentre Alexander Hawkins era qui con la European Orchestra assemblata da Wayne Horvitz per il suo omaggio a Butch Morris nel 2014.
Sofia Jernberg è una cantante sperimentale svedese, compositrice, improvvisatrice e performer. Nata in Etiopia, è cresciuta in Etiopia, Vietnam e Svezia, e dal 2011 vive a Stoccolma.
Uno dei suoi interessi principali come cantante è l’esplorazione delle possibilità “strumentali” della voce e l’inclusione di suoni e tecniche in contraddizione con lo stile di canto convenzionale. Nel 2007 ha format, assieme alla pianista Cecilia Persson, il gruppo di jazz da camera Paavo, ma ha anche eseguito opere di teatro musicale come il Pierrot Lunaire di Schönberg e il Lohengrin di Sciarrino. Ha composto per ensemble affermati come Duo Ego e Norrbotten NEO, inciso tre album con la Trondheim Jazz Orchestra, ed è una presenza fissa in progetti di Mats Gustafsson, come la Fire! Orchestra e The End.
Ha inoltre collaborato a progetti interdisciplinari come Rapture dell’artista visiva Camille Norment alla Biennale di Venezia 2015, o come voce solista nell’opera cinematografica Union of the North degli artisti Matthew Barney, Erna Ómarsdóttir e Valdimar Johannsson.
https://www.instagram.com/sofiajernberg
Autodidatta, Alexander Hawkins è un pianista con una passione e una conoscenza profonda della tradizione jazz, che porta, assieme a riferimenti alla musica classica, nelle sue composizioni e improvvisazioni. Il suo lavoro abbraccia una grande varietà di contesti creativi, tra cui progetti solisti e la direzione e composizione per il suo Quartetto e per ensemble numerosi; in duo con il leggendario batterista sudafricano Louis Moholo-Moholo e nei Moholo’s Blokes; nei suoi progetti in duo con Evan Parker, Tomeka Reid, John Surman, e Sofia Jernberg, e nei suoi trio con Nicole Mitchell e Tomeka Reid, e con Tomeka e Chad Taylor; e nei Decoy con John Edwards e Steve Noble, in cui Hawkins suona l’Hammond B3. È inoltre coinvolto anche in progetti a fianco di leader contemporanei: Joe McPhee, Anthony Braxton, Marshall Allen, e con il pioniere della musica etio-jazz Mulatu Astatke.
www.alexanderhawkinsmusic.com
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.