mercoledì 24 maggio 2023 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
– – > Andrea Belfi (Italia/Germania, Scozia)
– – > ETERNALLY FROZEN unica data italiana
Andrea Belfi (Italia, 1979)
Pastorale – Setteottavi – Exotica – Pulsing – Golden
– Krautinale – Beamer – Folk Song (2023) prima italiana
Andrea Belfi batteria, percussioni, elettronica; Hilary Jeffery trombone, elettronica
musiche di Andrea Belfi
presentazione del disco edito da Maple Death Records (Bologna), Aprile 2023
a cura di Jonathan Clancy
Biglietti:
10 € | ridotto 5 €
Ridotto:
– per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica
“G. B. Martini” di Bologna, Liceo Musicale Lucio Dalla
– ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale verrà applicato uno sconto
di 2 € sul biglietto intero
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
prevendite
Boxerticket
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
Eternally Frozen consiste in una serie di composizioni basate su un canone per ensemble di ottoni, percussioni e sintetizzatore di Andrea Belfi. Il canone è un’antica tecnica compositiva in cui una melodia iniziale viene imitata da una o più parti ad intervalli di tempo specifici, creando percorsi musicali illusori e senza fine.
L’opera è ispirata all’immagine evocativa del Deprong Mori, un pipistrello mitologico con la presunta capacità di volare attraverso la materia solida manipolando gli atomi con la sua naturale abilità di ecolocazione. Il mito sostiene che uno di questi pipistrelli sia stato “eternamente congelato” in un muro di piombo solido nel 1952 da un ricercatore della Rockefeller University, Donald R. Griffith. La storia è esposta al Museum of Jurassic Technology di Los Angeles, rinomato per il suo supporto speculativo e fantastico della mitologia e le sue distorsioni giocose e seducenti di misteriose verità potenziali.
Il canone e il Deprong Mori “congelato” sono illusorie simulazioni dell’eternità create dall’uomo. Tentano di creare miraggi in cui l’insinuazione dei fatti è più significativa della realtà.
Andrea Belfi (1979) è un batterista, compositore e musicista sperimentale italiano di base a Berlino. Belfi gode di una solida reputazione a livello internazionale per le sue performance dal vivo energetiche e ipnotiche, caratterizzate da paesaggi sonori estesi e immersivi.
Ha pubblicato otto album da solista e più di cinquanta collaborazioni su etichette come ROOM40, Miasmah, Häpna, Die Schachtel, Constellation, Blue Chopsticks, R&S Records, Float, Shhpuma, Erstwhile, 7k! e Ikki.
Ha collaborato, tra gli altri, con Mike Watt, Carla Bozulich, David Grubbs, Audrey Chen, Jóhann Jóhannsson, Nils Frahm, Ignaz Schick, Greg Haines, Circuit des Yeux, Andrea Parkins, Werner Dafeldecker, Erik Skodvin, Stefano Pilia, Rutger Zuydervelt (Machinefabriek), Attila Faravelli, Aidan Baker, Lori Goldston, Dean Roberts, Guido Möbius e Bj Nilsen, ed è stato invitato da Thom Yorke ad aprire i suoi concerti da solista nel tour internazionale del 2019.
L’interesse di Belfi per l’arte contemporanea lo ha portato inoltre a creare installazioni di sound-art in tutta Europa e negli Stati Uniti, e a collaborare con artisti visivi come Angela Bulloch e Aldo Tambellini. Si è esibito su palchi come Philharmonie de Paris, Montreux Jazz Festival, Greek Theater (Los Angeles), Unsound Festival (Cracovia), Barbican Center (Londra), Issue Project Room (New York), GAS festival (Göteborg), Artplay (Mosca) e Festival CTM (Berlino).
Hilary Jeffery si autodefinisce un “trombonista del deserto”: il senso di ‘spazio silenzioso’ da lui sperimentato durante un viaggio nel deserto del Sahara nel 1990 rappresenta un’influenza centrale per il suo lavoro, e la sua ambizione principale è di condividere questa esperienza creando spazi interiori per i propri ascoltatori e per i musicisti con cui suona nell’ensemble LYSN.
Ha studiato al Dartington College of Arts, University of York, European Dance Development Centre Arnhem e al Royal Conservatory di Den Haag, e il suo principale insegnante e mentore per lo studio del trombone è stato James Fulkerson. Ha inoltre studiato Dhrupad con Amelia Cuni, per applicare le tecniche della musica classica indiana al trombone.
Ha pubblicato due cd in solo e suonato con gruppi come: Zeitkratzer, CC Hennix and The Chora(s)san Time-Court Mirage, Zinc & Copper (con Robin Hayward), Tonaliens (con Amelia Cuni e Werner Durand), Mir8, Jimi Tenor Big Band, Paul Dunmall Octet, e con il Barton Workshop su musiche di Philip Corner.
Ha ricevuto commissioni come compositore da parte della David Kweksilber Big Band (Amsterdam), lo Slagwerk Den Haag, GRM Acousmonium (Gruppo di Ricerca Musicale di Parigi), Zagreb Experimental Ensemble e Lysn, e le sue incisioni sono state pubblicate da etichette come Col Legno, FMR, Dilemma, Important Records, Mikroton, New World Records, Soul Jazz, Sloow Tapes, Sub Rosa, Zeitkratzer Records e Karl Records.
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