giovedì 26 maggio – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
– – > Suzanne Ciani
– – > IMPROVISATION ON FOUR SEQUENCES (Stati Uniti)
Suzanne Ciani buchla 200e, moog animoog, eventide H9
musiche di Suzanne Ciani
a cura di Walter Rovere
Biglietti:
10€ | ridotto 5€
Ridotto:
– per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
– ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale verrà applicato uno sconto 2 €
sul biglietto intero (eccetto concerto del 20 maggio a Modena)
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
ATTENZIONE
I biglietti in prevendita sono terminati.
La sera del concerto, a partire dalle ore 20.00, saranno venduti gli ultimi (pochi) posti disponibili.
prevendita:
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
Suzanne Ciani è una delle pioniere della musica elettronica americana, avendo appreso l’uso del sintetizzatore modulare Buchla nel 1968 direttamente dal suo inventore, Don Buchla.
Ma è stata anche una pioniera nell’uso applicato dell’elettronica, creando effetti sonori e musiche per giochi, spot pubblicitari, “loghi” di case cinematografiche, ecc.
Nominata cinque volte al Grammy e premiata con uno alla carriera nel 1997, solo negli ultimi anni però è stata oggetto di una grande riscoperta, che ha favorito il suo ritorno discografico e sui palchi internazionali.
Improvisation on Four Sequences, nella quale abbina un Buchla 200e all’Animoog di recente invenzione, è una performance quadrifonica per “quattro sequenze in sedici stadi”. Si tratta di elementi che hanno costituito la “materia grezza” dei suoi concerti fin dagli anni ’70: quattro “idee musicali base” (battezzate “Keyboard Rotations”, “Melodic-Rhythmic Reliefs”, “Vertical Sequencer” e “String Patch”) che rappresentano delle “mappe approssimative” che la musicista può scegliere di percorrere liberamente durante la performance, e che ogni volta vengono sottoposte a permutazioni di frequenza, modificazioni timbriche, tecniche di improvvisazione ritmica e di spazializzazione ecc., rendendo ogni esibizione di fatto unica.
(Walter Rovere)
Suzanne Ciani è una sound-designer e compositrice di musica elettronica e neoclassica. Ha pubblicato più di 25 album ed è stata la prima donna ad essere premiata con un Moog Innovation Award.
Dopo il diploma al Wellesley College, nel 1968, mentre conseguiva un Masters in composizione all’Università di Berkeley, conobbe i padri dell’elettronica americana John Chowning, Max Matthews e Don Buchla, ed è stata per molto tempo una delle pochissime musiciste a possedere e suonare uno dei primi esemplari (un Modello 200) del sintetizzatore modulare inventato da quest’ultimo.
Tra i suoi altri primati (è stata anche la prima compositrice donna a venire scritturata per una colonna sonora per un film di Hollywood, The Incredible Shrinking Woman di Joel Schumacher, nel 1980) annovera anche la fondazione, negli anni ’70, di una propria compagnia di sound-design, la Ciani/Musica, premiata con numerosi Clio Awards (premi per l’eccellenza in pubblicità). Tra gli effetti più celebri da lei creati ci furono il suono dell’aprire e versare una bottiglia di Coca Cola per un spot, la musica del “logo” dei film della Columbia Pictures, la prima voce digitale femminile di un gioco (il flipper Xenon, entrato nella Pinball Hall of Fame nel 2013), e perfino gli effetti sonori per un disco altrui (lo Star Wars versione disco music di Meco, nel 77).
Il furto e danneggiamento irreparabile del suo Buchla originale causarono il suo temporaneo allontanamento dalla musica, e il suo ritorno (a partire da Seven Waves, dell’82), avvenne con una serie di album per elettronica e/o pianoforte dalle caratteristiche più melodiche, che vennero poi accomunati al filone “New Age” quando il termine iniziò ad entrare in uso dall’87 in poi, riscuotendo comunque un buon successo di pubblico (tra gli altri premi, nel 2006 ricevette un Napster Award come “Most-Played Self-Published Artist” in Inghilterra).
Tuttavia, è stato solo nell’ultimo decennio, grazie al risorto clima di interesse verso gli esponenti storici e spesso meno canonizzati della musica elettronica da parte di critica, etichette discografiche e nuove generazioni di musicisti (pensiamo a Kaitlyn Aurelia Smith e a Caterina Barbieri, che hanno esordito suonando rispettivamente dei Buchla modello 100 e 200) che Suzanne Ciani è tornata sulle scene dei festival internazionali.
Nel marzo 2016 tiene il suo primo concerto con un Buchla a 40 anni dal precedente (usando un modello 200e, costruito per lei negli anni 90 dall’inventore, poco prima di andare in pensione); poi a maggio 2016, l’uscita per l’inglese Finders Keepers di Buchla Concerts 1975 (disco che documenta due suoi concerti newyorchesi, di cui uno ospitato nel loft di Phill Niblock) seguita a settembre dello stesso anno da un lp in collaborazione con Kaitlyn Aurelia Smith per la Rvng Intl, inaugurano un’ondata di pubblicazioni discografiche (tra nuovi lavori e ristampe), che dura a tutt’oggi.
Molte delle nuove uscite documentano concerti recenti dal vivo, facilitate ora anche dalla diffusione di sale da concerto con impianti adeguati; a differenza dei primi synth che erano monofonici, una caratteristica importante del Buchla è che fin dall’inizio è stato concepito con un architettura sonora quadrifonica, e la quadrifonia è sempre stata una condizione irrinunciabile delle esibizioni della Ciani. Tanto che nel 2018 è riuscita anche a produrre il primo LP quadrifonico a uscire sul mercato discografico in quasi 40 anni, un box set in 227 copie che documentava il concerto di New York del marzo 2016, comprensivo non solo di un vinile quadrifonico, ma di un decoder da collegare all’amplificatore con casse aggiuntive per consentire una accurata esperienza di ascolto. Mentre il recente Improvisation On Four Sequences At Festival Antigel è stato reso disponibile nei formati vinile quadrifonico, e file audio 5.1, stereo e ambisonici, sia a 44.1 che 88.2 kHz. (w.r.)
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