venerdì 20 maggio 2022 – ore 20.30 – Teatro Comunale Pavarotti-Freni – MODENA ()
– – > Orchestra Creativa dell’Emilia-Romagna meets Ernst Reijseger (Italia, Olanda)
– – > SONICO BALSAMICO prima assoluta
Ernst Reijseger violoncello, shruti box;
Valeria Sturba voce, violino, theremin, elettronica; Vincenzo Vasi voce, basso elettrico, theremin, elettronica; Olivia Bignardi clarinetto, clarinetto basso; Achille Succi sax alto, clarinetto, clarinetto basso;
Tobia Bondesan sax soprano, sax alto, sax tenore;
Edoardo Marraffa sax sopranino, sax tenore; Francesco Guerri violoncello;
Fabrizio Puglisi pianoforte, tastiere, direzione; Filippo Cassanelli contrabbasso;
Rosa Brunello contrabbasso, basso elettrico; Andrea Grillini batteria
musiche di Ernst Reijseger, Fabrizio Puglisi, ….
a cura di AKAMU
() Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono in coproduzione con
AngelicA; progetto sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della Legge Musica
L.R. 2/2018 – anno 2022
Biglietti:
Concerto – 20 maggio – da 10 a 15 €
Teatro Comunale Pavarotti – Freni – t 059.2033010 – biglietteria@teatrocomunalemodena.it
prevendita online: www.teatrocomunalemodena.it
L’Orchestra Creativa dell’Emilia-Romagna è composta da musicisti residenti in regione, attivi da anni nell’ambito delle musiche di ricerca e nella sperimentazione di nuove forme e relazioni tra composizione e improvvisazione.
Accanto a esponenti storici della scena regionale sin dagli anni ’90, sono presenti nell’orchestra anche giovani musicisti, per creare un dialogo intergenerazionale che dia continuità a questa scena con tutte le sue peculiarità, dall’approccio trasversale ai generi all’apertura verso i nuovi linguaggi.
L’idea dell’Orchestra Creativa nasce dall’intenzione di invitare musicisti di levatura internazionale per dirigerla in nuove avventure e per realizzare nuovi repertori in prima assoluta.
Dopo le recenti esperienze con Gunter “Baby” Sommer e Wayne Horvitz, sarà la volta a Modena dell’olandese Ernst Reijseger: un musicista che è stato capace di passare dall’ICP di Misha Mengelberg alle colonne sonore di film di Werner Herzog, mantenendo sempre riconoscibile la propria cifra stilistica fatta di ironia, spontaneità e freschezza fuori dagli schemi e dagli steccati tra i generi.
L’Orchestra Creativa dell’Emilia-Romagna è un ensemble di recentissima fondazione (la sua prima presentazione ufficiale data al dicembre 2021), che mette assieme molti dei musicisti attualmente attivi in regione nell’ambito delle musiche eterodosse, e della composizione e improvvisazione di matrice jazzistica.
Sebbene sia nata dall’idea di invitare come ospiti musicisti internazionali a comporre per essa e dirigerla, l’orchestra contiene nelle sue fila molti musicisti esperti, oltre che nelle pratiche improvvisative, nella scrittura e nella direzione degli organici più disparati e nei generi più diversi, dal trio jazz alla big band all’orchestra sinfonica, dalla musica elettroacustica fino al pop più sofisticato.
L’ensemble ha scelto inoltre volutamente una composizione intergenerazionale per il suo organico, che affianca a grandi veterani della scena musicisti ancora emergenti, non solo a scopo di formazione e trasmissione di conoscenze, ma come modo di estendere ancora di più la versatilità di stili e approcci possibili. Musicisti che in molti casi, per di più, hanno già intrecciato i propri percorsi in collaborazioni trasversali, già anni prima della fondazione dell’Orchestra.
Tra i nomi nati nella scena bolognese dei 90 troviamo il direttore musicale dell’Orchestra, Fabrizio Puglisi, pianista, membro storico di Bassesfere (collettivo bolognese per lo sviluppo e la diffusione della musica improvvisata e d’avanguardia), ma anche attivo per lunghi periodi ad Amsterdam (dove aveva un trio con Han Bennink ed Ernst Glerum), e leader o cotitolare di progetti come Atman (con Achille Succi), Deus Ex Machina, Rope (con Zeno de Rossi), Fawda Trio, Fabrizio Puglisi Guantamo, Astral Travel (con Piero Bittolo Bon) e autore di incisioni in duo con Guglielmo Pagnozzi, Albert Van Veenendaal, John Di Leo e Gunter “Baby” Sommer; Edoardo Marraffa, anch’egli proveniente dal Collettivo Bassesfere, e che conta tra i progetti da lui fondati o codiretti Tell No Lies, Marraffa/Stadhouders duo, Casino Di Terra, Vakki Plakkula, Mrafi, Small Talk, Eco D’alberi, Les Ravageurs, ChiaroScuro, e collaboratore tra gli altri di Tristan Honsinger, Stefano Giust, Nicola Guazzaloca, Thollem McDonas e molti altri; Olivia Bignardi, proveniente dal collettivo Laboratorio Di Musica & Immagine e dalle Fastilio (con Daniela Cattivelli e Margareth Kammerer), e che ha suonato e inciso tra gli altri con Fred Frith, Jon Rose, Barre Phillips, Roberto Musci, Paolo Angeli, e (assieme a Valeria Sturba) con Ugo Moroni; Achille Succi, che ha suonato inciso a proprio nome e con Scoolptures (con Antonio Della Marina), Ettore Fioravanti Belcanto, Atman (con Puglisi), Giorgio Gaslini Proxima Centauri Orchestra, Dolmen Orchestra (con Nicola Pisani e Cristina Zavalloni), Herb’s 7’tet (con Herb Robertson), Samo Šalamon Sextet (con Pascal Niggenkemper e Roberto Dani), Tiziano Tononi & The Ornettians, Zeno De Rossi Shtik (con Vincenzo Vasi e Danilo Gallo), ecc; Vincenzo Vasi, cantante, bassista e suonatore di theremin come solista, in duo con Giorgio Pacorig, nonché in gruppi come Ella Guru, Gastronauti, Switters, Orchestra Spaziale, Etherguys, collaboratore di Vinicio Capossela, Mauro Ottolini Sousaphonix, Roy Paci, Mike Patton Mondo Cane, e fondatore negli ultimi anni del surreale duo OoopopoiooO.
Tra i nomi emersi nel nuovo millennio e in particolare nell’ultimo decennio, troviamo invece l’altra metà del duo OoopopoiooO, la polistrumentista Valeria Sturba, che ha suonato e inciso anche nel duo Bad Pritt con Luca Marchetto, con i Sousaphonix di Ottolini (con Vincenzo Vasi), i Casino di Terra di Marraffa, la Grande Abarasse Orchestra di John De Leo, i The Assassins di Francesco Cusa, nel gruppo live di Silvia Tarozzi, e nel nuovo disco di Stefano Pilia; Andrea Grillini, batterista membro dei Tell No Lies di Marraffa e della Tower Jazz Composers Orchestra, leader dei propri progetti Yoruba, Bad Uok, Luther Blissett, Korla Trio, Indù, Ground 71, e collaboratore di Bittolo Bon’s Bread & Fox, Circles 44, Alessandro Bosetti, Big Monitors (con Tobia Bondesan), e Luca Perciballi Organic Gestures; Francesco Guerri, violoncellista che ha pubblicato tre lavori come solista, e altri cointestati con Guazzaloca, Marraffa, Nestor Makhno, Patrizia Oliva, Maryclare Brzytwa, e collaborato e inciso con Gianluca Petrella, Carla Bozulich, Domenico Caliri, Ches Smith, Cris Corsano, Stefano Giust, Alberto Fiori, e artisti performativi come Francesca Grilli e Chiara Guidi/Societas; Tobia Bondesan, membro del colletivo BlueRing-Improvisers, della Tower Jazz orchestra e del duo Brotherhood con il fratello Michele, e che ha inciso inoltre con Cristiano Bocci e i Big Monitors (con Grillini); Filippo Cassanelli, giovane contrabbassista il cui quartetto The Sleepers ha vinto nell’ottobre 2019 il concorso nazionale “Chicco Bettinardi” nella sezione Emilia-Romagna e la produzione del loro album d’esordio, uscito nel 2020, realizzato grazie al sostegno di Piacenza Jazz Club, Bologna Jazz Festival, BolognaMusica e Regione Emilia Romagna; e infine la contrabbassista Rosa Brunello, che ha esordito nel 2012 con un quintetto a suo nome (con Bittolo Bon e Glauco Venier) pubblicato tre album di studio per CAM Jazz con il proprio quartetto Los Fermentos, uno con gli E.R.Z. (un trio con Enrico Terragnoli e Zeno de Rossi), e apparsa inoltre in titoli di Omit Five (con Filippo Vignato), Enzo Favata The Crossing (con Pasquale Mirra) ecc.
Ernst Reijseger, nato a Naarden (NL) nel 1954, ha iniziato a suonare il violoncello all’età di sette anni. Fin dagli inizi, la sua carriera è stata caratterizzata dalla ricerca di collaborazioni fuori dagli schemi e dai generi, il che gli ha permesso di sviluppare una personalità musicale unica. Reijseger ha collaborato con musicisti di musica improvvisata e jazz (Uri Caine, Han Bennink, Misha Mengelberg Instant Composers Pool, Louis Sclavis, Harmen Fraanje), musica classica e barocca (Yo Yo Ma, Giovanni Sollima, Erik Bosgraaf) e musica folclorica e di matrice tradizionale (Trilok Gurtu, Tenore e Concordu de Orosei, Groove Lélé, Nana Vasconcelos, Mola Sylla).
La sua capacità di interagire con varie forme d’arte l’ha reso un ricercato partner creativo di poeti (Ramsey Nasr), danzatori (Bollwerk), attori (Oscar Isaac, Teo Joling), pittori (Jerry Zeniuk, Simon Kramer, Robert Zandvliet), scultori (Gertie Bierenbroodspot), fotografi (Joost Guntenaar, Krijn van Noordwijk) e registi (Werner Herzog, Alex e Andrea Smith). In particolare le colonne sonore per i film di Werner Herzog (tra gli altri The White Diamond e Cave of Forgotten Dreams) e Alex e Andrew Smith (Walking Out) hanno creato un nuovo interesse attorno alla sua musica.
Ha composto anche musiche per due installazioni artistiche: “Von der Stille” di Stephan Winter (Rathausgalerie Kunsthalle di Monaco) e “Hearsay of the Soul” di Werner Herzog (Getty Museum di Los Angeles/Wallraf-Richartz-Museum di Colonia/Whitney Museum di New York).
A partire dal 1979, ha pubblicato oltre 35 album. I suoi lavori solisti Colla Parte (1997), Tell Me Everything (2008) e Crystal Palace (2014) sono stati acclamati dalla stampa internazionale, e le esibizioni del suo trio con Fraanje e Mola Sylla sorprendono e commuovono il pubblico fino alle lacrime, dimostrando che la musica ignora le etichette, e richiede solo una connessione sincera dello spirito.
Finora sono stati realizzati cinque documentari su di lui, di Cherry Duyns, Jacques Goldstein, Thomas Doebele & Maarten Schmidt, Werner Herzog e Myles O’Reill.
La sua prima apparizione ad AngelicA risale alla prima edizione del 1991, nella quale suonò in solo, e in un duo improvvisato con Tom Cora.
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