sabato 5 giugno 2021 – ore 19 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA //
– – > Silvia Tarozzi Mi specchio e rifletto (Italia) prima assoluta
Valeria Sturba voce, violino, theremin, elettronica, oggetti;
Stefano Pilia chitarra baritono; Edoardo Marraffa sax tenore, sax sopranino;
Cecilia Stacchiotti sintetizzatori, tastiere, voce, bansuri;
Silvia Tarozzi voce, violino, chitarra, giocattoli, oggetti
musica e testi di Silvia Tarozzi
residenza 1, 2, 3, 4 giugno & concerto 5 giugno
a cura di Silvia Tarozzi
// una produzione di AngelicA; con la collaborazione di Centro Servizi Culturali S. Chiara
(Trento – Italia), Alter Festival Aarhus (Danimarca), Alice – Copenhagen venue for
adventurous music (Danimarca), Amici della Musica di Modena (Italia)
Biglietti
8€
ridotto 5€
per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
ai possessori della Card Cultura verrà applicato uno sconto di 2 € sul biglietto intero
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
Prevendite
su www.boxerticket.it
ATTENZIONE posti limitati – secondo le normative attuali
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
Mi specchio e rifletto
musiche e testi di Silvia Tarozzi
“[In] Mi specchio e rifletto Silvia Tarozzi (…) contempla attraverso la musica il nesso enigmatico del suo sé, del suo specchio e del suo riflesso. Queste canzoni sono un distillato di vita quotidiana, di esperienza intima e di introspezione. Sono certamente costruite ad arte, piene di sottigliezze musicali e di sorprese, ma emanano anche un reale fascino e un calore condiviso. In esse, una acuta consapevolezza del timbro e delle sfumature semantiche trova riscontro in arrangiamenti sapientemente concepiti e guidati da una sensibilità alla coloratura emotiva. Sono canzoni che oggi suonano fresche e rivelatrici, e continueranno sicuramente a farlo per molto tempo a venire.” (Julian Cowley, The Wire)
Violinista e compositrice, Silvia Tarozzi fa parte da molti anni in Francia dell’Ensemble Dedalus (assieme ai quali ha inciso, tra gli altri, cd dedicati a musiche di Tom Johnson, Catherine Lamb e Sébastien Roux), e sempre in terra francese ha stabilito importanti collaborazioni con altri celebri nomi della sperimentazione contemporanea come Éliane Radigue e la compositrice microtonale Pascale Criton.
Il suo primo album come solista uscito nel 2014, Virgin Violin, presentava prime incisioni di opere di Éliane Radigue, Pauline Oliveros e Pascale Criton (quest’ultima scritta assieme alla compositrice parigina), ed era stato seguito nel 2018 da Extreemizms, un cd registrato prevalentemente in duo con la violoncellista Deborah Walker (sua collega in Dedalus) di composizioni inedite – alcune scritte appositamente per loro – di Philip Corner.
Anche se alcune sue altre esperienze avevano potuto far intuire l’esistenza di un quadro di riferimenti per così dire ancora più variegato ed “eterodosso” (dagli arrangiamenti per coro di bambini di brani di Tristan Honsinger, Moondog ecc. curati per il “Piccolo Coro” del festival AngelicA, al programma di “Canzoni tradizionali italiane di Lavoro, Amore e Guerra” presentato con Deborah Walker all’irlandese Silenzio Festival nel 2017), l’uscita nel 2020 del doppio album Mi specchio e rifletto, nel quale la musicista ha trasferito la sua sensibilità sperimentale al suono alla forma-canzone (sia pur intesa in senso ampio), ha colto un po’ tutti di sorpresa.
Composto nell’arco di molti anni e frutto di una genesi travagliata (il missaggio iniziale che usava delle poesie di Alda Merini non ha ottenuto il permesso degli eredi, e ha suggerito un complesso processo di “ri-scrittura” in cui queste sono rimaste solo come fonte di ispirazione e modello di musicalità), Mi specchio e rifletto è stato salutato dalla stampa internazionale (Pitchfork, The Wire, Artforum, Blow Up, The Quietus) come uno dei dischi più significativi del 2020. Di particolare interesse notare la grande eterogeneità di riferimenti chiamati in causa nelle recensioni: dal Battiato di Fetus al Bestiario sperimentale di Maria Monti, dai primi Lp di Scott Walker alla Penguin Cafe Orchestra, dalla Caterina Caselli di Primavera al folk psichedelico di Linda Perhacs, fino a nomi che appartengono invece al nuovo millennio come Elysia Crampton e Grouper… e si potrebbe facilmente continuare, ricordando le atmosfere sospese dei Prati Bagnati del Monte Analogo di Lovisoni/Messina e degli album su Ananda di Alvin Curran, o perfino il David Bowie di Subterraneans, che sembra venir evocato da Domina…
A riassumere meglio il tutto è stata la scrittrice Claudia Durastanti, che su Internazionale ha parlato di un lavoro la cui qualità, “oltre a stare dentro e fuori dal tempo”, si colloca “dentro e fuori dal genere”.
Come per la sua composizione, anche la registrazione di Mi specchio e rifletto è avvenuta in modo episodico e impiegando compagini strumentali diverse, dal solo a ospiti chiamati a contribuire a singoli brani.
Una dimensione concertistica di questi materiali non era stata inizialmente prevista, ma dopo una richiesta in questo senso arrivata da parte del centro culturale Alice di Copenhagen, è stato formato un gruppo ad hoc di musicisti (tra questi, il solo Edoardo Marraffa aveva partecipato anche alle registrazioni originali) che, dopo una residenza di quattro giorni, presenterà in prima assoluta ad AngelicA, e poi in altre location in Italia e all’estero, la speciale versione live di Mi specchio e rifletto. (Walter Rovere)
“Ho iniziato a comporre le canzoni incluse in questo progetto molti anni fa, ispirandomi a un libro di poesie della poetessa italiana Alda Merini. Il ritmo e il suono della sua poesia e della sua voce speciale mi suggerivano una traduzione musicale. Per motivi di copyright non ho potuto conservare le sue poesie, quindi ho deciso di rimuoverle mantenendo la musica e iniziando da quella per comporre i miei testi. Ciò che all’inizio era un ostacolo mi ha inaspettatamente offerto l’occasione di creare qualcosa di nuovo e di personale. La poetessa è ancora presente, come una traccia sottile e sotterranea che mi ha guidata più lontano.
Il gruppo nasce col desiderio di portare in concerto la ricchezza di atmosfere presenti nel disco e quel senso di libertà espressiva che ha accompagnato la composizione dei brani. Si avvale perciò della collaborazione di musicisti polistrumentisti provenienti da esperienze musicali diverse ma tutti legati dalla pratica sia dell’improvvisazione che della composizione. Insieme trasformiamo la musica di Mi specchio e rifletto per renderla viva e sensibile all’energia del gruppo.” – Silvia Tarozzi
Valeria Sturba è polistrumentista, cantante e compositrice. Diplomata in violino, suona theremin, tastierine, minisynth, ed ama stropicciare in modo creativo effetti elettronici, looper e giocattoli sonori assortiti. Gli orizzonti musicali di Valeria Sturba spaziano dalla canzone d’autore al rock al jazz, dal tango all’improvvisazione libera, e sono sempre innervati da vivificanti tensioni minimaliste. La sua parabola artistica abbraccia esperienze diverse: dalla sonorizzazione di film muti alla registrazione di colonne sonore originali all’accompagnamento di spettacoli teatrali e reading. Ha diversi progetti in attivo, tra cui OoopopoiooO, duo surreale e dadaista che condivide con Vincenzo Vasi. Fa parte della “Grande Abarasse Orchestra” di John De Leo e del quartetto “The Assassins” di Francesco Cusa.
Ha partecipato a festival nazionali ed internazionali come Umbria Jazz, Electromagnetica (Cile), B-Classic (Belgio), Dancity, Milano Film Fest, Hai Paura del Buio?, RoBOt. Ha collaborato con un gran numero di artisti, tra i quali Tristan Honsinger, Enrico Gabrielli, Fabrizio Puglisi, Mauro Ottolini, Cristina Donà, Edoardo Marraffa, Médéric Collignon, Stefano Benni, Hamid Drake, Lino Guanciale, Ermanno Cavazzoni, Anna Maria Hefele, Giancarlo Schiaffini e molti altri.
Stefano Pilia è chitarrista, contrabbassista e compositore elettroacustico. Attraverso l’indagine delle proprietà sinestetiche del suono, delle sue relazioni con lo spazio, il tempo e la memoria, nel suo lavoro ha portato avanti una ricerca sempre tesa all’esperienza sonora come possibilità di indagine filosofica e creativa. Oltre alla produzione come solista, ha fondato con Valerio Tricoli e Claudio Rocchetti i 3/4HadBeenEliminated, sintesi tra improvvisazione, composizione elettroacustica e sensibilità avantrock. Suona con il quartetto psichedelico In Zaire, con David Grubbs e Andrea Belfi nel BGP trio, nel “Sogno del Marinaio” con Mike Watt e Paolo Mongardi, in duo con la chitarrista Alessandra Novaga. Dal 2008 al 2016 ha fatto parte dei Massimo Volume, dal 2012 è stato chitarrista per la cantautrice maliana Rokia Traoré, e dal 2015 è membro degli Afterhours. Ha collaborato inoltre con artisti e musicisti come Katia e Marielle Labèque, John Parish, David Tibet, Zu, Massimo Pupillo, John Duncan, Phill Niblock, Oren Ambarchi, Z’ev, Rhys Chatam, Starfuckers, David Maranha, Angela Bullock, Manuel Mota, Gianluigi Toccafondo e molti altri.
Edoardo Marraffa si dedica alla musica improvvisata e libera dal 1993, collaborando con le band più innovative della scena italiana del tempo come Collettivo Bassesfere, Specchio Ensemble, mentre i suoi progetti più recenti sono: Casino Di Terra, Vakki Plakkula, Mrafi, Small Talk, Eco D’alberi, Les Ravageurs, ChiaroScuro, Tell No Lies, Marraffa/Stadhouders duo.
Negli ultimi anni ha collaborato con musicisti come Tristan Honsinger, William Parker, Hamid Drake, John Edwards, Olaf Rupp, Han Bennink, Clayton Thomas, Wayne Horvitz, Wadada Leo Smith, e ha inoltre suonato e inciso in solo e con Spinifex, Nicola Guazzaloca, Thollem McDonas e molti altri. È apparso in importanti festival jazz internazionali in Europa e in America come Vision Festival, Umbrella Music Festival, Mostra Sesc de Artes, Uncool music of the cosmos, Taktlos, Konfrontationen, Artacts, Angelica, Controindicazioni, Clusone Jazz, Konstanzer Jazzherbst, ContemporaneaMente, Sant ‘Anna Arresi, Crossroads, An Insolent Noise, Jeff Festival, Festival Météo, Incubate Festival, Soundsofmusic Groningen, Limmitationes, Sudtirol Jazz Festival, Ring Ring.
Cecilia Stacchiotti è musicista polistrumentista e compositrice elettronica. Diplomata in pianoforte, è laureata in lettere e filosofia e in musica elettronica – sound design. Ha suonato in varie formazioni musicali come pianista, tastierista e chitarrista e più recentemente come dj lavorando con set di live electronics. Dal 2015 collabora saltuariamente con compagnie di danza e coreografi/e in qualità di dj, sound designer e tecnica del suono.
Ha lavorato alla sonorizzazione di video/corti-mediometraggi, all’arrangiamento e composizione di colonne sonore e video musicali. Ha partecipato in qualità di tastierista al concerto “Transitive Axis (omaggio ai Grateful Dead)” di John Oswald ad AngelicA Festival nel 2015 ed ha fatto parte di AngelicA Orchestra nel 2016 per “FFF / For Fred Frith”, suonando sotto la direzione di Domenico Caliri.
Silvia Tarozzi è violinista, improvvisatrice, compositrice e cantante. Diplomata in violino, musica da camera e musica antica, la sua personale ricerca sul suono e sul gesto strumentale si esprime nelle numerose collaborazioni artistiche con compositrici e compositori del suo tempo, tra cui Pascale Criton, Éliane Radigue, Pauline Oliveros, Philip Corner, Cassandra Miller, Martin Arnold, Pierre-Yves Macé. Compone lei stessa per i propri progetti musicali: “Mi specchio e rifletto”, un disco di canzoni e composizioni ispirate alle poesie di Alda Merini, è stato pubblicato nel 2020 dall’etichetta americana Unseen Worlds ottenendo ottime critiche a livello internazionale.
Si esibisce regolarmente in sale da concerto internazionali e Festival in Europa, Stati Uniti, Canada e Messico.
È la violinista dell’ensemble francese Dedalus, dedicato alla musica contemporanea sperimentale. Dal 2012 ha creato e dirige insieme a Giovanna Giovannini il Piccolo Coro Angelico, coro di ricerca vocale e musicale per bambini nato nell’ambito di Angelica – Centro di Ricerca di Bologna. Le sue incisioni discografiche sono uscite per etichette come New World Records, i dischi di angelica, Brocoli, Unseen Worlds e Potlach.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.