venerdì 18 settembre 2020 – ore 21 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
——> Agnese Toniutti
——> Subtlety Concert (Italia) prima europea
Lucia Dlugoszewski (Stati Uniti, 1925-2000)
Exacerbated Subtlety Concert (Why Does a Woman Love a Man?)
Part I – Part II – Part III – Part IV (1997, rev. 2000) prima europea
per timbre piano
Giancarlo Cardini (Italia, 1940)
Terza fantasia, ad Agnese Toniutti (2018)
per pianoforte
Agnese Toniutti pianoforte
musiche di Lucia Dlugoszewski, Giancarlo Cardini
a cura di Agnese Toniutti
——> Frances-Marie Uitti
——> THIS (Stati Uniti/Olanda) prima italiana §
Frances-Marie Uitti violoncello di alluminio, elettronica
musiche di Frances-Marie Uitti
a cura di Frances-Marie Uitti
§ con il sostegno dell’Ambasciata e del Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi
Biglietti
8 €
ridotto 5 €
per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
ai possessori della Card Cultura verrà applicato uno sconto di 2 € sul biglietto intero
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
Prevendite
su www.boxerticket.it, www.ticketone.it
e punti vendita Ticketone
ATTENZIONE posti limitati – secondo le normative attuali
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
Subtlety significa sia delicatezza che sottigliezza; quella zona non appariscente del vivere, più vicina al limite che al centro, al silenzio che al frastuono, all’ascolto che al proclama, dove si nascondono germogli di poesia. Qualità della musica – e del pensiero – che è comune sia a Dlugoszewski che a Cardini, esploratori di universi sonori e limiti poetici molto diversi, ma autenticamente propri.
Sarà forse questa fedeltà alla propria strada, al proprio modo di esplorare, o magari il loro mettere il piacere sensoriale, il fascino sensuale e spirituale del suono sempre al primo posto, che mi hanno attratto.
”Io voglio sentirmi rapito quando ascolto la musica.” dice Cardini.
“La musica è una possibilità di vivere pienamente l’inaspettato”, di “risvegliare una sensibilità così nuova che si rivela ogni volta una sorpresa unica” rimarca Dlugoszewski. A volte “la rivoluzione è nella percezione”, e si può compiere semplicemente ascoltando.
Agnese Toniutti
Lucia Dlugoszewski (1925-2000), nata a Detroit, si trasferisce alla fine degli anni 40 a New York, per studiare pianoforte con Grete Sultan, analisi musicale con Felix Salzer e composizione con Edgard Varèse.
Creatrice di più di un centinaio di strumenti musicali, tra cui il timbre piano, nel quale le corde vengono sollecitate con battenti e i più vari materiali, collabora come compositrice e direttore musicale per la compagnia di danza del marito, Erick Hawkins, e ne assumerà la direzione alla morte di quest’ultimo. Sue tra l’altro anche le musiche per Journey of a Poet, coreografia di Hawkins inserita da Mikhail Baryshnikov nel repertorio della sua compagnia, e per Guns of the Trees di Jonas Mekas.
La sua musica è stata eseguita tra gli altri da New York Philharmonic, Chamber Music Society of Lincoln Center, Louisville Orchestra, Seattle Symphony e American Composers Orchestra.
È stata la prima donna a vincere il Koussevitzky International Recording Award nel 1980, e nominata membro onorario del National Institute of Arts and Letters.
Giancarlo Cardini (1940), pianista e compositore fiorentino, ha studiato e insegnato pianoforte al Conservatorio Cherubini.
Come compositore è autore di opere cameristiche, vocali, sinfoniche, mixed-media e di scena. Il suo raggio d’azione comprende anche, accanto allo sperimentalismo, incursioni nel campo “leggero” (ballabili originali e moltissime trascrizioni pianistiche di canzoni novecentesche, italiane, brasiliane, cubane, americane; qualche nome: Modugno, Bindi, Paoli, Tenco, Porter, Berlin, Bacharach, Jobim).
Ha suonato in tutta Europa, America, Giappone, India, Egitto, Nepal, e ha eseguito prime assolute e inciso opere di Cage, Feldman, Chiari, Bussotti, Castaldi, Clementi, Giani Luporini, Grillo, Luca Lombardi, Daniele Lombardi, Mosconi, Zosi.
Da citare infine i volumi Bolle di sapone (Centro Di), raccolta di partiture verbali e composizioni audiovisuali; il libro/cd a lui dedicato nella collana I Quaderni di Octandre (Agenda), con saggi di Bussotti, Lenzi e Porzio; e un libro-intervista di Paolo Carradori (Del Bucchia), con contributi di Bussotti, Cresti e Gamba.
Agnese Toniutti si diploma al Conservatorio di Venezia con una tesi sull’opera pianistica di Giacinto Scelsi, dedicandosi fin da quel momento all’esplorazione di repertori contemporanei e del Novecento.
All’attività concertistica ama affiancare un lavoro di ricerca documentale; i materiali sonori raccolti affiancano spesso l’esecuzione pianistica nei suoi recital solistici. Tra i progetti di ricerca-performance, i “ritratti” monografici dedicati a compositori particolarmente approfonditi nel suo percorso (Giacinto Scelsi, Giancarlo Cardini, sul quale ha appena pubblicato il cd Lento Trascolorare, Piano Music per Da Vinci Classics, e John Cage), e i programmi dedicati al movimento Fluxus (con prime esecuzioni di Philip Corner e Dick Higgins) e alla creatività femminile dagli anni ’50 del Novecento ad oggi (tra cui il progetto di ricerca sul timbre piano di Lucia Dlugoszewski).
Nelle collaborazioni artistiche cerca spesso il dialogo tra repertorio contemporaneo e altre discipline espressive (recitazione, danza, fotografia, arti visive e videoarte).
Si è esibita come solista e camerista in diversi festival internazionali in Italia, Europa e Stati Uniti. www.agnesetoniutti.com
L’opera presentata stasera, This, ha preso forma nella mia mente nel corso di diversi anni dopo aver registrato con Manfred Eicher per la ECM, e ha visto la luce nei Paesi Bassi nel 2019. In questo lavoro uso un violoncello di alluminio unico nel suo genere e risalente agli anni 20.
All’inizio del 900 furono prodotti in Germania violini, violoncelli e contrabbassi di alluminio, e si ritiene che la rinomata famiglia di liutai Pfretschner ne avesse creati diversi esemplari. La stampa dell’epoca riporta che sia Jascha Heifetz che Efram Zimbalist possedevano un violino di alluminio. Lo strumento ha una tavola armonica e un fondo estremamente sottili che gli conferiscono un volume risonante. Nel registro superiore il suono si posiziona fra quello di un violoncello e quello di un sassofono ricurvo.
È proprio per il suono peculiare di questo strumento che ho composto This. Utilizzando i due archi come entità separate, le voci vengono enfatizzate attraverso l’uso di elettronica in tempo reale.
Frances-Marie Uitti
Frances-Marie Uitti
La brillante violoncellista Frances-Marie Uitti ha fondato la propria carriera sull’abbattimento delle barriere musicali. Ha sviluppato nuove tecniche (la più famosa consiste nell’utilizzo di due archi contemporaneamente), ha collaborato con il gotha dei compositori contemporanei e ha spinto il violoncello verso nuovi territori di inaspettata bellezza ed espressività…Washington Post
Frances-Marie Uitti ha inventato una tecnica radicalmente estesa che utilizza contemporaneamente due archi in una sola mano e crea accordi con 4, 3 e 2 parti, mantenendo libera la mano sinistra per modularli. Ha inventato risuonatori che amplificano i battiti e le frequenze subarmoniche al di sotto della corda del Do e progettato strumenti elettrici come il violoncello a 12 corde e due ponticelli, dotato di sensori e costruito al CNMAT dell’Università di Berkeley, in California.
Le sue composizioni le sono valse una sovvenzione dalla Fromm Foundation, un premio della National Endowments for the Arts negli Stati Uniti, una residenza per artisti della Fondazione Civitella Ranieri, oltre a commissioni da parte di eventi e organizzazioni prestigiose come l’Holland Festival, il Festival di Como, la Biennale di Venezia, l’ICM di Londra, il National Sawdust NYC di New York, Ircam, ecc. Ha inciso opere di László Dubrovay, John Cage, Earle Brown, Giacinto Scelsi, Jonathan Harvey, Ernstalbrecht Stiebler, suoi lavori in solo, e duetti con Mark Dresser, Elliott Sharp, Stephen Vitiello, Ayman Fanous e Gareth Davis per etichette come Cramps, ECM, Etcetera, Cryptogrammophone, ZoAr, Mode, JdKrecords, Seraphin e BVHaast. Ha tenuto numerose masterclass per compositori e strumentisti ad arco in tutto il mondo, incluse le università di Yale, Stanford, Julliard e Harvard, per citarne solo alcune.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.