
George Brooks, Kala Ramnath, Gwyneth Wentink
venerdì 17 maggio 2019 – ore 20.30 – Chiesa di San Barnaba – MODENA []
> ELEMENTS TRIO performs The Alchemy (Stati Uniti, India, Olanda) prima europea
George Brooks sax soprano, sax tenore; Kala Ramnath violino, voce;
Gwyneth Wentink arpa
[] Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono
in coproduzione con AngelicA; con il sostegno di Regione Emilia–Romagna–Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna
Biglietti
20 €
ridotto 18 € e 14 €
Prevendite
Teatro Comunale Luciano Pavarotti – t 059.2033010 – info@teatrocomunalemodena.it
www.teatrocomunalemodena.it – www.vivaticket.it
Un viaggio magico nell’abisso. Maria Curcic, Radio Canada, Vancouver BC
The Alchemy… è una fusione trasformativa di tradizioni orientali e occidentali. Il sax soprano di Brooks è uno dei migliori nel suo genere, leggero, fluido e preciso. L’esecuzione al violino di Ramnath è tra le più intense che abbia mai sentito. Ralph Miriello, Notes on Jazz
Il Trio Elements riunisce i talenti unici del sassofonista e compositore americano George Brooks, della violinista e cantante Kala Ramnath, celebrata interprete della tradizione musicale indostana del nord dell’India, e della virtuosa dell’arpa olandese Gwyneth Wentink. Le loro composizioni innovative, ispirate ai raga indiani, alla musica classica occidentale e all’improvvisazione contemporanea, uniscono le estetiche di Europa, India e delle Americhe, dando vita a una musica da camera coinvolgente, unica e globale.
Il trio si è formato nel 2008 mentre Gwyneth Wentink e George Brooks si trovavano in India per una performance con Hariprasad Chaurasia, venerato maestro di bansuri (flauto indiano di bambù). Già dal 2000, Brooks lavorava con Chaurasia e in diversi gruppi con Kala Ramnath. In quell’occasione, Brooks ritenne che Gwyneth e Kala avrebbero avuto un’ottima intesa musicale e le fece incontrare mentre tutti e tre si trovavano a Mumbai. L’intesa fu di fatto immediata, e il gruppo iniziò a pianificare il loro primo album. Lavorando con Wentink e Chaurasia, Brooks sviluppò uno stile di composizione per l’arpa che supporta la performance dei raga indiani tradizionali (Modi) e dei tala (Cicli ritmici). L’arpa spesso rappresenta un’elaborazione della tanpura (lo strumento che, secondo tradizione, tiene il bordone durante le performance di musica classica indiana) e mantiene il ciclo ritmico con pattern che ricordano il mentore e collaboratore di Brooks, Terry Riley.
Nel 2011 il trio ha registrato Elements, il loro primo CD, in una sessione live in studio a Oakland, California. L’album è caratterizzato da una combinazione unica di strumenti, culture e prospettive musicali, peculiare e altamente apprezzata, specialmente la composizione di Ramnath/Brooks Better than Coffee, su un rag jogin rupak tal (un ciclo ritmico di sette battute).
Il loro secondo CD The Alchemy, registrato nel 2017, è stato ispirato dagli scritti di Hazrat Inayat Khan, mistico Sufi e musicista. The Alchemy include il brano Traveling Music for Ann, in cui l’arpa mantiene un ciclo ritmico di 23 battute sulla mano destra e uno di 22 battute sulla sinistra, mentre sviluppa molto lentamente temi melodici. Questo crea una sorta di effetto sonoro moiré, sul quale Brooks e Ramnath sviluppano brevi improvvisazioni. Il CD include anche The Alchemy of Happiness, un brano per arpa solista in tre movimenti composto da Brooks e commissionato da Wentink, eseguito per la prima volta alla Gaudeamus Muziekweek 2013 a Utrecht, nei Paesi Bassi.
Il concerto di stasera a Modena è la prima europea del trio Elements, che presenterà un programma di composizioni originali tratte dai due loro album, oltre a interpretazioni originali di raga tradizionali del nord dell’India.
Il programma definitivo sarà stabilito poco prima della performance, e includerà: Karuna, Traveling Music for Ann, Silent Prayer–Madhuvanti, McCoy, Topkeshwar, The Alchemy of Happiness di George Brooks; Better Than Coffee, To the Light, Lemon Pickle di Kala Ramnath e George Brooks.
Kala Ramnath, nata e cresciuta nel sud dell’India a Chennai, rappresenta la settima generazione di violinisti nella sua famiglia. Sebbene Chennai sia il cuore della musica classica carnatica, Ramnath, attirata dalla tradizione indostana del nord dell’India, ha dedicato più di un decennio allo studio intensivo di questa musica con Pandit Jasraj, illustre cantante Mewati. La sua tecnica straordinaria e il suo lussureggiante tono vocale hanno conquistato i fan di ogni genere musicale. La violinista classica americana Hilary Hahn ha commissionato a Ramnath un brano per l’album In 27 Pieces: The Hilary Hahn Encores, pubblicato nel 2013 e vincitore di un Grammy Award.
Come solista classica si è esibita alla Carnegie Hall, alla Sydney Opera House, al Théâtre de la Ville e in altre importanti sale per concerti. Ha collaborato con la London Philharmonic, il Kronos Quartet, la Aarhus Jazz Orchestra, la Randers Chamber Orchestra, l’Alonzo King “Lines” Ballet, Zakir Hussain, Giovanni Hidalgo, Edgar Meyer, la star del banjo Bela Fleck, e i compositori di colonne sonore James Newton Howard e George Acogny.
Nel 2017 ha ricevuto il Sangeet Natak Academy Award, il premio più prestigioso in India. Per citare il compositore Terry Riley, Kala Ramnath “è come un angelo in forma umana. Guardarla suonare è un’esperienza straordinaria… è una tra i più grandi musicisti al mondo”.
Gwyneth Wentink ha iniziato a studiare l’arpa a cinque anni, ha suonato per la regina Beatrice dei Paesi Bassi alla tenera età di dieci anni, e a diciassette ha vinto l’ambito Israel International Harp Contest, premio a cui sarebbero seguiti molti altri, tra cui l’International Nippon Harp Competition, il Gulbenkian Prize e il Torneo Internacional a Roma. Arpista classica e sperimentale, Gwyneth Wentink si è esibita alla Carnegie Hall e al Lincoln Center di New York, alla Royal Albert Hall e alla Royal Opera di Londra, alla Konzerthaus di Berlino e alla Concertgebouw di Amsterdam. Apprezzata per la sua versatilità, Wentink ha introdotto l’arpa nel mondo della musica classica indiana, e si esibisce regolarmente con grandi musicisti come Pt. Hariprasad Chaurasia, Kala Ramnath e Vishwa Mohan Bhatt. Terry Riley, Theo Loevendie, Marius Flothuis e George Brooks hanno tutti composto opere studiate appositamente per le sue abilità uniche.
Wentink è attualmente prima arpa nell’Orchestra Revolutionaire et Romantique e nell’English Baroque Soloists diretto da Sir John Eliot Gardiner. Le performance del loro tour mondiale del 2017 sono state dichiarate “best classical concerts of 2017” dal New York Times e dal London Times.
George Brooks è un sassofonista e compositore prolifico e versatile, acclamato per aver saputo unire i mondi del jazz e della musica classica indiana. Oltre che degli Elements, è membro fondatore del gruppo di fusion indiana Summit con Zakir Hussain, Steve Smith, Fareed Haque e Kai Eckhardt; dei Bombay Jazz con Larry Coryell e Ronu Majumdar e del Raga Bop Trio con Steve Smith e il chitarrista carnatico indiano Prasanna.
Brooks si è esibito in Europa, Asia e Nord America, con i più importanti performer indiani tra cui Hariprasad Chaurasia, U Srinivas, Trilok Gurtu, Shankar Mahadevan, oltre a luminari del jazz, blues e pop come John McLaughlin, Jaki Byard, Talvin Singh, Ray Manzarek (Doors), The Temptations, e molti altri.
Dopo aver studiato jazz con il trombettista di Count Basie, Frank Foster, ed essersi diplomato al New England Conservatory of Music, la scoperta della musica indiana lo spinse in India per studiare con il grande cantante indiano Pandit Pran Nath, che ha ispirato fortemente l’approccio di Brooks alla composizione e all’improvvisazione.
Tornato dall’India e stabilitosi in California, comincerà subito dopo il suo sodalizio con il compositore americano Terry Riley, anch’esso in precedenza studente di Pran Nath. La loro collaborazione è proseguita per trent’anni, esibendosi in Europa, Asia e America in duo, in trio con il sitarista Krishna Bhatt, e con una varietà di ensemble più numerosi. Parallelamente Brooks divenne anche un caposaldo della scena blues della Bay Area, arrangiando e dirigendo le sezioni di fiati per giganti del blues come Sonny Rhodes, Frankie Lee, Albert Collins e Johnny Taylor, e seguendo nei suoi tour internazionali l’icona del rhythm’n’blues Etta James.
Brooks ha ricevuto numerosi premi tra cui l’Arts International Touring Grants (2003-2004), l’American Composers Forum (ACF), il Continental Harmony Prize (2007) e l’ACF Northern California Commissioning Grant (2008). Nel 2012 ha avuto un New Music USA, Composer Assistance per presentare la composizione per arpa solista The Alchemy of Happiness al Gaudeamus Muziekweek di Utrecht. Nel 2014 Ghalib – per sassofono, sarod e tabla è stata commissionata dalla San Francisco Friends of Chamber Music, e presentata in anteprima a Oakland. Con Zakir Hussain, Brooks ha scritto e arrangiato la partitura per la collaborazione di Yo-Yo Ma con la Mark Morris Dance Company, Kolam, e la colonna sonora per il film prodotto dalla Merchant/Ivory The Mystic Masseur.
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