sabato 5 maggio 2018 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA ( )
> David Behrman HEADY STRING WINDS (Stati Uniti, Germania, Australia) prima assoluta
David Behrman (Stati Uniti, 1937)
Runthrough 21c (1967, nuova versione 2016); per live electronics e sensori
fotoelettrici prima italiana
Figure in a Clearing (1977, nuova versione 2018); per violoncello e live electronics
prima italiana
Werner Durand (Germania, 1954)
Schwingende Luftsäulen (2010-2011); versione per pan-ney, ritardi digitali e
violoncello prima italiana
David Behrman (Stati Uniti, 1937)
Long Throw (2007); per piano preparato, software interattivo e uno, due o tre
performer con strumenti acustici o a fiato prima italiana
ViewFinder 21c (1973, nuova versione 2016); per elettronica e strumenti acustici
prima italiana
David Behrman computer, elettronica, pianoforte preparato, mini chitarra elettrica;
Anthea Caddy violoncello; Werner Durand pan-ney, elettronica; John King viola, chitarra
musiche di David Behrman, Werner Durand
a cura di Walter Rovere
( ) con il patrocinio del Goethe-Institut Mailand
Biglietti
8 €
ridotto 5 €
per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
ai possessori della Card Musei Metropolitani verrà applicato uno sconto di 2 € sul biglietto intero
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
Prevendite
ZAMBONI 53
via Zamboni 53/C, Bologna
t 051 1998 0427
www.zamboni53store.com
www.boxerticket.it
Runthrough 21c (1967, nuova versione 2016)
Runthrough fu creato nel 1967 per le performance dal vivo dei Sonic Arts Union (Robert Ashley, Alvin Lucier, Gordon Mumma e Behrman.) Il brano faceva uso di sintetizzatori analogici fatti in casa appositamente progettati, e di distributori spaziali guidati dalla luce. Eseguito al buio, il brano richiedeva quattro performer, due ai sintetizzatori e due che, muniti di piccole torce elettriche e circuiti a fotocellula, facevano spostare i suoni nello spazio, grazie a un sistema audio quadrifonico che circondava i musicisti e il pubblico.
È stato eseguito in prima italiana nell’aprile 1967 a Roma, nel corso della prima visita in Europa dei Sonic Arts Union.
La versione 2016, Runthrough 21c (21c indica che è stata aggiornata al 21° secolo), applica la tecnologia attuale alla circuitazione fotocellula/torcia elettrica e alla musica. Può essere eseguita da tre persone: una al laptop portatile, le altre alle torce elettriche.
Performers: David Behrman, Werner Durand, Anthea Caddy
Figure in a Clearing (1977, nuova versione 2018)
Figure in a Clearing fu la prima composizione di Behrman a utilizzare un piccolo “microcomputer” portatile per fare musica. Un Kim-1 (un computer del 1970 con circuito a singolo strato e 1 k di memoria) venne collegato a dei sintetizzatori analogici autocostruiti che Behrman aveva realizzato lungo gli anni ’70. Composta nel 1977 per il violoncellista David Gibson, fu eseguita per la prima volta in quell’anno a New York, all’Experimental Intermedia Foundation di Phill Niblock.
L’attuale versione, con la parte elettronica realizzata tramite software per laptop, è stata eseguita per la prima volta da Anton Lukoszevieze il 10 febbraio 2018 nella città di Lussemburgo.
Performers: Anthea Caddy, David Behrman
Schwingende Luftsäulen (2010/11)
Schwingende Luftsäulen è un titolo generico per un insieme di idee e concetti musicali, piuttosto che una composizione specifica. Questi possono includere delle parti di brevi motivi sovrapposti quanto dei momenti statici. Un complesso sistema di delay consente di creare dense trame sonore in una situazione dal vivo, senza utilizzare materiali pre-registrati. Il violoncello funziona principalmente come un drone, cambiando le tonalità, l’elettronica si muove liberamente, a volte migliorando il pan-ney, a volte come un contrappunto. Il materiale tonale si basa su intervalli di Just Intonation basati su multipli delle armoniche 5 e 7.
Il Pan-Ney è stato inventato da Werner Durand nel 1984. Consiste in un fascio di tubi in vetro acrilico di vari diametri (25 e 30 mm) accordati in Just Intonation. I tubi vengono soffiati in modo obliquo, come il ney arabo o turco. Non ci sono fori per le dita.
Performers: Werner Durand, David Behrman, Anthea Caddy
Long Throw (2007)
Long Throw fu commissionato da Merce Cunningham nel 2007 per il balletto eyeSpace. È costituito da una parte solo parzialmente annotata per pianoforte preparato, un software musicale interattivo, e da ruoli per uno, due o tre esecutori su strumenti acustici a corde o fiato.
La parte per pianoforte evoca la Music for Marcel Duchamp di John Cage; all’epoca in cui aveva ricevuto la commissione nel 2006, Behrman stava riascoltando il doppio Lp Music for Keyboard 1935-1948 che lo contiene. La coincidenza della prima di eyeSpace nel 2007 con il sessantesimo anniversario del celebre brano per pianoforte preparato, lo fece nascere come riflessione sullo stretto rapporto tra Duchamp, Cage e Cunningham lungo lo straordinario percorso di Merce con la sua Compagnia.
Il brano fu eseguito assieme ai musicisti principali della Compagnia nel 2007 (Christian Wolff, Takehisa Kosugi, John King e Stephan Moore), e ha continuato a cambiare dopo la sua prima esecuzione.
Performers: David Behrman, John King
ViewFinder 21c (1973, nuova versione 2016)
ViewFinder è nato da un brano precedente del 1972, Pools of Phase Locked Loops, di Behrman e Katharine Morton, per sintetizzatori analogici autocostruiti, che fu realizzato come parte di una commissione ai membri di Sonic Arts Union da parte di Hans Otte per Radio Bremen. Nella sua corrente incarnazione, può essere eseguito da diversi musicisti – uno che controlla il software da un laptop, e gli altri a strumenti acustici.
Performers: David Behrman, Werner Durand, Anthea Caddy, John King
David Behrman è stato attivo come compositore e artista sin dagli anni ’60, realizzando installazioni sonore e multimediali per gallerie d’arte e composizioni per esibizioni in concerto. My Dear Siegfried, Leapday Night, On the Other Ocean, Unforeseen Events, lnterspecies Smalltalk, Long Throw e Open Space with Brass sono alcune tra le opere che ha composto per solisti e piccoli ensemble. Negli anni ’70 ha collaborato con l’artista fluxus Robert Watts e Bob Diamond all’installazione audiovideo Cloud Music, che traslava i movimenti delle nuvole riprese da una videocamera in tessiture armoniche; negli anni ’80, con George Lewis e Paul DeMarinis, ha creato installazioni interattive video-grafico-musicali per i musei DeCordova, Hudson River e La Villette. Le sue installazioni più recenti sono state Pen Light (2002) e View Finder (2006).
Assieme a Robert Ashley, Alvin Lucier e Gordon Mumma, ha fondato nel 1966 i Sonic Arts Union, un collettivo di artisti nato per presentare dal vivo le rispettive composizioni di “teatro elettronico” che “esploravano aspetti della musica e della performance al di fuori dai confini generalmente accettati nella musica contemporanea”. Fra le sue composizioni del periodo restano celebri Wavetrain, per feedback e pianoforte, e Runthough per generatori e modulatori con manopole e interruttori, e distributori a fotocellula, citata da Michael Nyman nel suo saggio Experimental Music come un perfetto esempio di composizione coincidente con la sua architettura elettronica (“dato che non esiste partitura né istruzioni, ogni possibile combinazione tra luce e interruttori rimane parte del “pezzo”). I Sonic Arts Union continuarono a collaborare fino al ’76, per poi riunirsi per due concerti al MaerzMusik di Berlino e alla New School di New York nel 2012.
Tra 1967 e 1969 è stato il produttore di storici Lp della Columbia e Odyssey della serie Music of Our Time, tra cui In C e A Rainbow In Curved Air di Riley, Live/Electric Music di Reich, Electronics & Percussion di Neuhaus e A Second Wind for Organ di Tudor.
Molto importante è stato anche il lungo sodalizio di Behrman con la compagnia di Merce Cunningham, a partire dal 1968 con le musiche per Walkaround Time, la storica collaborazione tra Marcel Duchamp, Jasper Johns e Cunningham (nello stesso anno era stato uno dei musicisti per Reunion, la celebre partita a scacchi tra Cage e Duchamp su scacchiera a meccanismi fotoelettrici di Lowell Cross). Con Cunningham continuerà a lavorare fino agli anni 2000, suonando e sperimentando i suoi software interattivi con musicisti come John Cage, David Tudor, Takehisa Kosugi, Joan La Barbara, Stuart Dempster, Steve Lacy, Jon Gibson, Christian Wolff, John King, Ikue Mori, Maryanne Amacher e altri. www.dbehrman.net
Werner Durand esegue la propria musica per sassofoni, ney iraniano e strumenti a fiato autocostruiti dalla fine degli anni Settanta. Ispirato dal minimalismo storico e da musiche etniche di varie zone del mondo, ha creato la propria musica e strumenti impiegando una grande varietà di materiali e tecniche diverse e creando, con l’aiuto di unità di ritardo digitali, dense trame di sonorità e ritmi che possono ricordare le musiche tribali di Asia o Pacifico ma anche la musiche sperimentali e post industriali. Ha fatto parte dei The 13th Tribe e degli Armchair Traveller e collaborato e inciso con molti compositori e performers, tra cui Gilbert Artman, Arnold Dreyblatt, David Moss, David Toop, Henning Christiansen, Muslimsgauze, David Maranha, Alio Die, Luciano Chessa, David Behrman e Catherine Christer Hennix. Prevalentemente suona con la compagna Amelia Cuni, in duo e altre formazioni, tra cui il quintetto microtonale Tonaliens, fondato assieme a Robin Hayward, Hilary Jeffery e Ralf Meinz.
www.wernerdurand.com
Anthea Caddy è una violoncellista e artista che vive e lavora a Berlino e a Melbourne. La sua pratica esplora gli aspetti spazio-temporali del suono e dell’architettura, applicandoli a opere audio che manipolano e distorcono la percezione del tempo, dello spazio e dell’esperienza. Il suo lavoro si concentra sull’incorporazione di spazi acustici, elettroacustici e registrati all’interno di performance, installazioni e concerti, utilizzando spesso il violoncello amplificato come fonte sonora primaria. Nella sua performance dal vivo utilizza configurazioni multicanale in condizioni di scarsa illuminazione o di completa oscurità.
Ha suonato e inciso con molti artisti, tra cui Thembi Soddell (Cajid Media, Room40), Annette Krebs (AnotherTimbre), Philip Samartzis, Magda Mayas (Dromos), Valerio Tricoli, Michael Vorfeld, Liz Allbee (Bogan Ghost), Helena Gough (Entr’acte), Eric la Casa, Werner Dafeldecker, Christian Wolff e Tony Conrad, e fa parte dell’orchestra di 24 elementi Das Splitter Orchester di Berlino. Si è esibita in Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e in tutta Europa. Anthea è candidata al dottorato di ricerca presso lo storico dei media Douglas Kahn alla UNSW, Australia. www.antheacaddy.com
John King, compositore, chitarrista e violista, ha ricevuto commissioni da parte di ensemble e istituzioni quali Kronos Quartet, Face The Music, Belgrade Philharmonic, Ethel Quartet, The Albany Symphony’s Dogs of Desire, Bang On A Can All-Stars, Mannheim Ballet, New York City Ballet/Diamond Project, Stuttgart Ballet, Ballets de Monte Carlo.
Ha scritto 7 opere: Ping, What is the Word, Impropera, SapphOpera, Herzstück/Heartpiece, La belle captive e Dice Thrown, presentate in festival e sedi internazionali come Warsaw Autumn, Experiments in Opera, Avant Music Festival, CalArts, Teatro Colón di Buenos Aires e ICA di Londra. Ha composto canzoni e musiche di scena per cinque lavori teatrali di Peter Kratz al TheaterSommer di Ludwigsburg. È stato Music Curator alla The Kitchen dal 1999 al 2003 e dal 2002 al 2011 co-direttore del Music Committee della Merce Cunningham Dance Co.
Ha suonato e inciso con Moniek Darge, David Moss, Guy Klucevsek, Zeena Parkins, Hoppy Kamiyama, Otomo Yoshihide, Annea Lockwood, William Parker, David Behrman, Joan La Barbara, Gelsey Bell e moltissimi altri.
www.johnkingmusic.com
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