Cosa produce cambiamento?
Non solo la materia artistica ma anche il modo con la quale la si percepisce, il contesto e l’eventuale disorientamento collegato ad esso: la visione di qualcosa che non potrebbe avvenire normalmente in quel luogo ma altrove.
L’incontro tra diversità fa scaturire problemi e possibilità, fa nascere il bisogno, fa discutere sull’oggetto, che se fosse nel suo luogo deputato non avrebbe la stessa potenza, la stessa forza.
Nella routine di certi contesti è difficile aprirsi, scoprire e scoprirsi, ci si ferma sul conosciuto. Quando interviene qualcosa fuori dall’ordinario che ci mostra una crisi d’identità o una diversa interpretazione delle cose in corso, allora qualcosa è successo: si è aperta una finestra all’interno di noi stessi che era chiusa da molto tempo.

Ancora una volta il contesto diventa l’elemento per rivedere e rivedersi, diventa un motivo di trasformazione sociale.
AngelicA arriva al culmine del contesto, dopo aver attraversato molti fra gli spazi possibili per la rappresentazione artistica, arriva al treno: un treno come un teatro ambulante, pendolare, con tutte le sue soste nel tempo.

Il treno di John Cage è rimasto nella memoria di tutti coloro che vi hanno partecipato e l’eco che questo treno preparato ha lasciato si è trasmessa nel tempo; per il trentennale di uno tra i progetti musicali più importanti mai organizzati in Italia – l’evento del 1978 fu ideato da Tito Gotti e organizzato dal Teatro Comunale di Bologna / Feste Musicali – un nuovo treno è in costruzione: si parte da quell’evento per andare oltre, proponendo un’iniziativa della più vasta risonanza sulla musica d’oggi, sul lavoro di compositori e musicisti di un’area musicale di grande valore culturale: la musica di ricerca.
Pensiamo che molto del lavoro che occorre fare per promuovere la musica d’autore contemporanea risieda nel modo di costruire e di presentare gli eventi, ruolo che AngelicA svolge da 18 anni.

Una parte del programma (1978 – Il Treno di John Cage – Alla ricerca del silenzio perduto – tre escusioni per treno preparato) sarà dedicato a quello che successe nel 1978: una mostra di materiali fotografici, video, installazioni e documenti inediti al Museo d’Arte Moderna di Bologna (partner essenziale di questo progetto); sul binario dell’immaginario Giampiero Cane con un suo intervento ci introduce al mondo di Cage; la pubblicazione di un libro fotografico che contiene saggi critici in italiano e inglese sull’evento, 3 CD audio dei viaggi che fece il treno nel 1978 elaborati da Walter Marchettie Patrizio Fariselli su indicazioni di Cage e 1 dvd (materiali fino ad ora inediti e raccolti per la prima volta); un inedito trio (tutti legati a Cage) con Joan La Barbara, Alvin Curran,Philip Corner aprirà la serie di concerti che si svolgeranno a MAMbo; 2 serate speciali conFontanaMIXensemble di Bologna che, malgrado le difficoltà legate alla sopravvivenza di chi fa ricerca, persevera presentando programmi internazionali, in questo caso un Cage poco ascoltato e riproposto con organici nuovi per quelle composizioni che prevedono anche una relazione particolare con lo spazio.

L’altre parte del programma, in stretta relazione con ciò che accade a MAMbo, ripensa al 1978 per rivedere il 2008, per riflettere sull’oggi: Take The Little Cage Train, al Museo della Musica di Bologna, è il mondo dei bambini, vicino a tutte le musiche, senza le distinzioni dettate dagli adulti, presenta una performance itinerante sull’opera di Cage dopo un lungo lavoro durato mesi della classe 5A della Scuola Elementare Romagnoli, degli insegnanti, degli operatori del Museo della Musica, delle operatrici di Suoni di C/Arte e Spazi Sonori; infine ma non ultimo Boletus Edulis – musica pendolare – di Alvin Curran, direttore musicale del progetto, musicista e compositore, curerà direttamente la sonorizzazione del treno, il coordinamento dei musicisti ospiti e le forze dei luoghi (bande musicali di paese, cori, ecc) per le quali scriverà nuove musiche pensate per l’occasione per ri-progettare insieme il “treno preparato” e i luoghi di sosta: un treno acustico in contrasto con le tecnologie del tempo, dove i musicisti e la musica sono al centro.
Seguendo le passioni di Cage verrà offerta al pubblico-passeggero un buffet a base di funghi prima del ritorno a Bologna.
Gli ingredienti di Boletus Edulis non verranno pienamente svelati, restano una sorpresa per i passeggeri, tutto quello che accadrà si potrà scrivere o sapere ad evento terminato; viste le caratteristiche del progetto penso che scopriremo quello che abbiamo deciso alla fine del viaggio, tra combinazione e caso.

Le radio seguiranno il treno per trasmetterlo nei luoghi dove non può arrivare.

Il progetto è complesso e l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Bologna, oltre ad essere il promotore e sostenitore del progetto, svolge il ruolo di coordinamento dei Comuni della Provincia ed è l’interfaccia istituzionale con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna, il Settore Cultura e Rapporti con l’Università del Comune di Bologna.

Armonizzazione delle risorse e forze locali in una dimensione internazionale. Dalla provincia al mondo, e viceversa, alla ricerca di qualcosa che si trova negli interstizi del tempo.

Mario Zanzani (direttore di AngelicA che ci ha lasciato il 13 maggio 2007) aveva avuto i primi incontri riguardo questo progetto con Oderso Rubini già nel 2004; continuiamo quello che aveva iniziato: a lui è dedicato questo treno.

Si parte per una gita micologica, su un treno lungo un giorno alla ricerca di una festa sperimentale che si può trasformare in una sagra d’avanguardia.
MassimoSimonini

What produces change?
Not only artistic matter itself, but also the way it is perceived, its context and the possible bewilderment linked to it: the vision of something that under normal circumstances should not take place there, but somewhere else.
An encounter of diversities generates problems and possibilities, creates needs, promotes discussion about an object that, if it were placed in its usual setting, would not have the same potency, the same power.
The routine into which we settle down in specific contexts makes it more difficult for us to open up, discover and uncover ourselves. We hold onto what we already know. But when something extra-ordinary occurs, which shows us an identity crisis or a different interpretation of the events that are taking place, then something happens there: a window opens up inside us, which has been closed for a long time.

Once again, the context prompts us to reassess the world and ourselves, as it becomes a catalyst of social change.
AngelicA has reached the climax of its own context, after passing through many of the spaces open to artistic expression, it has reached the train. A train that is like an itinerant – a commuter – theatre, with all the stops it makes through time.

Cage’s Train remained engraved in the memories of all of those who took part in it, and the echo left behind by this prepared train still resonates after many years. In occasion of the 30th anniversary of one of the most important musical projects ever realized in Italy – the 1978 event was created by Tito Gotti and organized by Bologna’s Teatro Comunale /Feste Musicali – a new train is under construction.
That event is a starting point, from which we reach further now towards the concretization of an initiative with the highest resonance for today’s music and for the work of composers and musicians in a field with high cultural value: research music.
We believe that much of what is essential to promote contemporary avant-garde music consists in the way events are constructed and presented: AngelicA has been taking up such a task for the past 18 years.

A part of the programme (1978 – Cage’s Train – In search of the lost silence – Three excursions for prepared train) will be dedicated to the events of 1978:
An exhibition of photographic material, videos, installations and unpublished documents atBologna’s Museo d’Arte Moderna (a fundamental collaborator to this project).
On the imaginary tracks Gampiero Cane with his contribution provides an introduction to Cage’s world.
The publication of a photographic book which contains critical essays on the event, in Italian and English, of three audio CDs containing the recordings made during the train’s journeys in 1978, elaborated by Walter Marchetti and Patrizio Fariselli following Cage’s instructions, and of one DVD (all the above are unpublished material which is being collected and issued for the first time).
A new trio (whose members are all linked to Cage) with Joan la Barbara, Alvin Curran, and Philip Corner will open the series of concerts that will take place at the MAMbo.
Two special evenings with FontanaMIXensemble from Bologna, a group of musicians that, in spite of the difficulties faced by those who do research, keeps developing its work on an international level. In this specific occasion they will present a few of Cage’s least known works, performed by a line-up which is rather new for those compositions, which also entail a special relationship with space.

The other part of the programme, closely linked to the events that will take place at MAMbo, looks back to 1978 in order to rethink 2008, and to reflect upon the present.
Take The Little Cage Train, at Bologna’s Museo della Musica, is the children’s world, a world that is close to all musics, lacking the distinctions made by adults. There will be an itinerant performance based on Cage’s work and created over several months by the students of the class 5A of the Scuola Elementare Romagnoli, their teachers, the staff of the Museo della Musica and of Suoni di C/Arte and Spazi Sonori.
Last but not least, Boletus Edulis – commuter music – by Alvin Curran, musical director of the project, musician and composer, who will be in charge of the sonorization of the train and of coordinating the guest musicians with the local contributions (town bands, choirs, etcetera). For them, he will write new compositions in order to re-project together the “prepared train” and the places of its stops: an acoustic train in sharp contrast with modern technology, where musicians and music occupy a central role.
Before returning to Bologna, the audience/passengers will enjoy a mushroom-based buffet inspired in Cage’s passion for mushrooms.
The ingredients of Boletus Edulis will not be fully revealed, but they will remain a surprise for the passengers: only at the end of the event it will be possible to know and to write what happened. I believe that, considering the characteristics of this project, only at the end of the journey we will be able to find out what we have decided, between coincidence and chance.

Radios will follow the train in order to broadcast it to the places it cannot reach.

The project is a complex one. The Assessorato alla Cultura of the Province of Bologna, as well as being its first promoter and supporter, was also in charge of coordinating the work of the different Municipalities of the Province, and of maintaining an interaction with the Assessorato alla Cultura of the Region Emilia Romagna and the Settore Cultura e Rapporti con l’Università of Bologna City Council.

Harmonisation of local resources and strengths in an international dimension.
From the province to the world, and viceversa, in search of something that is to be found in the crevices of time.

In 2004 Mario Zanzani (Director of AngelicA, who passed away on May 13th, 2007) had already started working on this project, and met Oderso Rubini a few times. We are carrying on what he started back then, and we dedicate this train to him.

We set out on a mycological trip, on a train that lasts a day, in search of an experimental celebration that could turn into an avant-garde town festival.
MassimoSimonini