VOCI DALL’ALDILÀ XI
…una rassegna di film, un “viaggio nella memoria” su compositori scomparsi che continuano a rimanere tra noi…
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Omaggio a Mike Dibb – ExtraVoci
undicesimo anno
Bologna, 24 e 26 ottobre + 4 e 11 novembre 2018
un progetto di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale
in collaborazione con il Museo della Musica e Bologna Jazz Festival
a cura di Walter Rovere
Inaugurata nel 2004 e giunta alla sua undicesima edizione, torna la rassegna Voci dall’Aldilà, promossa da AngelicA | Centro di Ricerca Musicale in collaborazione con il Museo della Musica e Bologna Jazz Festival.
Questa edizione 2018, come sempre curata dal musicologo Walter Rovere, vedrà la proiezione di film dedicati a Miles Davis, Tony Conrad e Misha Mengelberg, con un ExtraVoci speciale d’apertura dedicato a Keith Jarrett.
I film su Jarrett e Davis verranno introdotti personalmente dal regista inglese Mike Dibb, in conversazione con il curatore.
Per la proiezione su Mengelberg, in prima italiana, i film sono stati tradotti e sottotitolati per l’occasione.
Gli appuntamenti con le proiezioni si terranno mercoledì 24 ottobre (Keith Jarrett) e venerdì 26 ottobre (Miles Davis) alle ore 20.30 presso il Centro di Ricerca Musicale | Teatro San Leonardo (Via San Vitale 63), poi domenica 4 novembre (Tony Conrad) e domenica 11 novembre (Misha Mengelberg) alle ore 17 presso il Museo della Musica (Strada Maggiore, 34).
La rassegna prende il nome da un volume del 1968 di Konstantin Raudive, il più celebre studioso di emissioni audioelettromagnetiche di origine sconosciuta, analizzate e classificate dallo stesso Raudive come voci provenienti da persone scomparse. Analogamente ai processi psicologici inconsci di proiezione e condensazione, che tanta parte hanno nell’interpretazione delle cosiddette EVP (Electronic Voice Phenomena – fenomeni vocali elettronici),
Voci dall’Aldilà accosta ‘voci’ di compositori scomparsi provenienti da ambiti e metodologie musicali diverse; ‘visioni interiori’ che in maniera più o meno evidente, sopra o sotto la soglia della coscienza, continuano a dialogare con il presente.
mercoledì 24 ottobre 2018 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
Omaggio a Mike Dibb – ExtraVoci
KEITH JARRETT
The Art of Improvisation
di Mike Dibb
(Gran Bretagna 2005 – v.o. sott. it., 86′)
con Keith Jarrett, Manfred Eicher, Jan Garbarek, Charlie Haden, Ian Carr, Gary Peacock, Jack DeJohnette, Chick Corea, Gary Burton, Dewey Redman, George Avakian, Steve Cloud, Toshinari Koinuma, Rose Ann Jarrett
proiezione e incontro con il regista Mike Dibb
Acclamato dal pubblico quanto spesso discusso dalla critica, Keith Jarrett è il musicista che ha fatto assurgere la figura del pianista jazz allo status del grande concertista classico. L’album di piano solo più venduto nella storia è stata tuttavia solo una tappa di una carriera multiforme e straordinaria, segnata dagli ingaggi con Art Blakey, Charles Lloyd e Miles Davis e dai lunghi sodalizi con Charlie Haden, Paul Motian, Dewey Redman, Jan Garbarek, Gary Peacock, Jack DeJohnette, ma anche da esperienze come organista, sopranista, interprete di musica classica e raffinato compositore contemporaneo.
Una personalità unica nel mondo del jazz, che la macchina da presa di Dibb, attraverso una serie di interviste straordinariamente erudite con il musicista e con coloro che gli sono stati vicini per decenni, riesce a rivelare con tratti inediti e sorprendenti.
Omaggio a Mike Dibb – ExtraVoci – nell’ambito di VOCI DALL’ALDILÀ XI,
in collaborazione con Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna e Bologna Jazz Festival
venerdì 26 ottobre 2018 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo
Omaggio a Mike Dibb
MILES DAVIS
(1926-1991)
The Miles Davis Story
di Mike Dibb
(Gran Bretagna 2001 – v.o. sott. it., 124’)
con Miles Davis, Ian Carr, Keith Jarrett, Jack DeJohnette, John McLaughlin, Shirley Horn, Dave Holland, Joseph Zawinul, Chick Corea, John Scofield, Spike Lee, Dave Liebman, Bill Evans, George Avakian, Don Alias, Marcus Miller, Gil Evans, Dizzy Gillespie, Clark Terry, Jimmy Cobb, Ron Carter, Irene Cawthon, Frances Davis, Cheryl Davis, Erin Davis, Vincent Wilburn jr, Jean-Pierre Lenoir, Bob Weinstock, René Urtreger, Jeanne de Mirbeck-Urtreger
proiezione e incontro con il regista Mike Dibb
Miles Davis è considerato uno dei più influenti, innovativi e originali musicisti del XX secolo. Nel corso di una carriera lunghissima, il “Picasso del jazz” ha impresso una serie di svolte epocali alla storia della musica afroamericana: cool, hard bop, jazz modale, fusion, le spericolate esplorazioni free-form rock/funk/fourth world del periodo elettrico, un uso dello studio di registrazione come strumento compositivo del tutto inedito nel genere, il tutto incorniciato da un suono e stile personalissimi; “nuove direzioni” che, pur dividendo pubblico e critica, daranno vita a intere correnti e continueranno a ispirare generazioni di musicisti a venire.
Il film di Dibb, realizzato in collaborazione con Ian Carr e che intreccia rare interviste con lo stesso Davis a quelle a familiari e grandi musicisti che hanno suonato con lui, resta il migliore e più esaustivo mai realizzato sul musicista, attraversando con pari impegno tutte le fasi della sua carriera, ed è stato premiato con un Emmy internazionale come miglior documentario sulle arti nel 2001.
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Mike Dibb è un film-maker indipendente inglese che ha iniziato la propria carriera negli anni sessanta, realizzando e producendo documentari per la televisione su una grande varietà di soggetti, che vanno da cinema a musica ad arti visive, sport, scienza, letteratura, e cultura di massa.
Ha lavorato per la BBC dal 1967, per Channel 4 dall’83, per serie come Arena, Omnibus, Bookmark, BBC4 Profiles ecc. Ha fondato la propria compagnia Dibb Directions Ltd nell’86.
Tra i lavori dei suoi esordi (1967-71) ci sono ritratti di cineasti (John Ford, Antonioni e Roman Polanski), musicisti (Coleman Hawkins e il Don Rendell/Ian Carr Quintet), e documentazioni dei making of di One Plus One di Jean-Luc Godard e di Yellow Submarine dei Beatles. Ha realizzato film su arti visive, tra cui la serie sulla percezione Ways of Seeing con il critico e scrittore John Berger (premio BAFTA 1972), Ralph Steadman (78), sul caricaturista e illustratore inglese, e Seeing through Drawing (77-78) un originale saggio filmico sul disegno nell’arte con Steadman, David Hockney e Jim Dine. I suoi ritratti di scrittori e attivisti includono The Spirit of Lorca (86), A Curious Mind – AS Byatt (1996), Edward Said (2003), e Personally Speaking- Stuart Hall (2009). Con il regista Stephen Frears ha co-diretto Typically British (1994) una produzione BFI/C4 sulla storia del cinema inglese.
I suoi film a tema musicale comprendono Jazz, Rock and Marriage (1979), sulla coppia formata dalla sassofonista jazz Barbara Thompson e suo marito, il leader dei Colosseum Jon Hiseman – e il successivo Playing against Time (2012), toccante testimonianza della lotta della musicista contro il morbo di Parkinson; Appalachian Journey e Dreams and Songs of the Noble Old, (1987-88), due film co-diretti con Mark Kidel sulle radici della musica tradizionale americana realizzati con l’etnomusicologo Alan Lomax per la sua serie American Patchwork; The Miles Davis Story, vincitore dei premi Emmy e Royal Society TV Award 2001; Mark Anthony Turnage (2003), puntata di BBC4 Profile sul giovane compositore inglese; Keith Jarrett – The art of Improvisation (2005) primo documentario sul celebrato pianista; e Tango Maestro – the life and music of Astor Piazzolla (2005). www.mikedibb.co.uk
Omaggio a Mike Dibb – nell’ambito di VOCI DALL’ALDILÀ XI,
in collaborazione con Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna e Bologna Jazz Festival
domenica 4 novembre 2018 – ore 17.00 – Museo internazionale e Biblioteca della Musica
TONY CONRAD
(1940-2016)
Completely in the Present
di Tyler Hubby
(USA 2016, v.o. sott. it., 96′)
con Tony Conrad, Moby,Jim O’Rourke,John Cale,Charlemagne Palestine,Tony Oursler, Jeff Hunt, David Grubbs
Membro originario assieme a John Cale e Angus MacLise dei Dream Syndicate di La Monte Young e (con Cale e lo scultore Walter De Maria) dei Primitives, la band pre-Velvet Underground di Lou Reed; autore della colonna sonora di Flaming Creatures di Jack Smith, e regista di The Flicker, un film composto interamente da fotogrammi in bianco e nero che rappresenta uno dei caposaldi del cinema strutturalista; pittore di “film su carta” concepiti per mutare lentamente di colore nel tempo (gli Yellow Movies, che saranno esposti anche alla Biennale di Venezia nel 2009), e collaboratore di artisti come Piero Heliczer, Faust, Tony Oursler, Mike Kelley, Jim O’Rourke e Genesis-Breyer P-Orridge, Tony Conrad è stato uno degli artisti più rigorosi e radicali della neoavanguardia americana, ma anche, per decenni, tra i più misconosciuti dalla critica. Girato nel corso di 22 anni, il documentario di Tyler Hubby è stato definito da Artforum “una visione obbligatoria per chiunque sia interessato alla storia della musica e delle arti visive, e delle loro aree di compenetrazione nel ventesimo secolo”. www.tonyconradmovie.com
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Tyler Hubby ha lavorato come montatore di oltre 30 documentari, tra cui The Devil and Daniel Johnston, biografia picaresca dell’artista/musicista Daniel Johnston; The Great Invisible, sull’esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon nel golfo del Messico, vincitore del Gran Premio della Giuria allo SXSW 2014; e Double Take, saggio metafisico dell’artista belga Johan Grimonprez sull’omicidio di Alfred Hitchcock da parte di un suo doppio. Tyler ha inoltre montato e co-prodotto Lost Angels, sui residenti del quartiere Skid Row, e il documentario sulla punk rock band Bad Brains: Band in DC. È stato assistente al montaggio per il film nominato agli Oscar The Garden e per la produzione HBO Roman Polanski: Wanted and Desired. Si è laureato al San Francisco Art Institute dove ha studiato con il celebre filmmaker underground George Kuchar. I suoi cortometraggi sovversivi e irreverenti che trattano di feticismo, codipendenza e mutazioni corporee sono stati proiettati internazionalmente e analizzati nel libro Cinema Contra Cinema del critico Jack Sargeant. Completely in the Present è il suo primo documentario come regista, realizzato seguendo Conrad nel corso di 22 anni, ed è stato presentato in festival internazionali come Doc NYC, Rotterdam e Viennale, e sedi prestigiose come la Tate Modern di Londra. www.tylerhubby.com
in collaborazione con Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna
domenica 11 novembre 2018 – ore 17.00 – Museo internazionale e Biblioteca della Musica
MISHA MENGELBERG
(1935-2017)
Afijn
di Jellie Dekker
(NL 2006, v.o. sott. it., 77′)
con Misha Mengelberg, Louis Andriessen, Han Bennink, Dave Douglas, Guus Janssen, Tomoko Mukayama, Wim T. Schippers, Kristofer Schipper
Prod: Data Records, 2dvd con extra shorts: www.subdist.com
estratti da
Misha and so on
di Cherry Duyns
(NL 2015, v.o. sott. it.)
con Misha Mengelberg, Han Bennink, Tristan Honsinger, Thomas Heberer, Michael Moore, Tobias Delius, Ernst Glerum
Prod: Susanna von Canon, cd+dvd: www.subdist.com
prima italiana
Vincitore di un Gaudeamus International Composers Award nel 61, membro nel ’64 dell’ultimo quartetto di Eric Dolphy, compagno di strada dell’avanguardia Fluxus e performer di teatro neo-dada, creatore con Han Bennink del sodalizio di maggiore durata della storia della musica improvvisata e co-fondatore dell’ICP Orchestra con Han Bennink e Willem Breuker nel 1967, e dello STEIM (Studio for Electro Instrumental Music) con Louis Andriessen e Peter Schat nel 69, Misha Mengelberg ha rappresentato una delle esperienze di punta della musica creativa europea nell’affrancare il jazz dai modelli americani. Scegliendo una strada opposta a quella della free improvisation inglese e invece polistilistica e inclusiva, nutrita da una concezione non-gerarchica dei generi e di sovrapposizioni e scontri tra opposti: alto e basso, ordine e caos, virtuosismo e gesti quotidiani, esercitati al massimo grado nel teatro-musica dell’assurdo dei suoi duetti con Bennink, la formazione di maggiore durata della storia della musica improvvisata.
Due i documenti su di lui presentati in prima italiana e sottotitolati appositamente per l’occasione: Afjin, girato in occasione dei suoi 70 anni, e un estratto da Misha and so on, sull’ultimo tour tenuto dal musicista, già minato dall’Alzheimer da alcuni anni, con la ICP orchestra nel 2013.
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Jellie Dekker ha iniziato a lavorare negli anni 80, dirigendo le regie televisive di molte opere, come A King Riding di Klaas de Vries, Aus Deutschland di Mauricio Kagel, A Soul of Wood di Robert Heppener, e di balletti classici, o di coreografi contemporanei come Van Dantzig, Duato, Van Manen e Wubbe. Ha collaborato con diversi coreografi alle versioni video o cinematografiche di loro balletti. Tra questi, le scene e regia di Sulphur, (2000), dei coreografi Leine/Roebana con le musiche di Martijn Padding, proiettato in festival di danza in tutto il mondo, ed Eros Garden (2004), coreografato espressamente per le riprese da Rudi van Dantzig e con musiche di Louis Andriessen, vincitore del Dance Screen Award 2005.
Per l’inaugurazione del nuovo Bimhuis ha realizzato Instant Steps Opening the Bimhuis, con i ballerini-improvvisatori Michael Schumacher e Katie Duck e musica di Mary Oliver. Su dvd Holland festival è uscito Triple Dutch, sulle improvvisazioni di Schumacher con i musicisti Han Bennink, Wilbert de Joode e Cor Fuhler.
Ha realizzato inoltre documentari su musicisti come Misha Mengelberg (Afijn, 2006, proiettato in numerosi festival in tutto il mondo), Han Bennink (Hare Time, 2009) e Guus Janssen (The Outside Lane, 2013), tutti pubblicati su dvd da DataRecords. www.jelliedekker.nl
Cherry Duyns nato a Wuppertal, è regista cinematografico, televisivo e teatrale, scrittore e sceneggiatore. Il suo documentario d’arte De Wording ha vinto i primi premi del Chicago Film Festival e del Nederlands film festival nell’88. Nel ’96 ha realizzato Wegman’s World, sul celebre artista americano, e per il film De droom van de beer ha ricevuto il prestigioso Prix Europa a Berlino nel 2001. Assieme al trombettista Andre Heuvelman ha creato lo spettacolo teatrale Windkracht, e con la soprano Barbara Hannigan e il batterista Peter Prommel Kwam een vogel gevlogen. Con il direttore d’orchestra e compositore Reinbert De Leeuw ha realizzato negli anni ’90 per la VPRO Toonmeesters, una serie di otto documentari sui compositori contemporanei Messiaen, Kagel, Vivier, Ligeti, De Vries, Gubaidulina, Górecki e Oestvolskaya. Nel 2013 ha girato tra Londra e Chicago Misha and so on, documentario sullo struggente addio di Misha Mengelberg alla scena improvvisativa internazionale. Nel 2015 assieme al compositore Guus Janssen ha completato l’opera incompiuta di Mengelberg De Koeien (le mucche). Duyns ne ha scritto il libretto e firmato la regia per l’Holland Festival, dove è andata in scena con il titolo Koeien – opera Misha.
in collaborazione con Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna
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